13 ottobre 20
«Il no vax pensa che ci sia un complotto perché tutto deve avere un motivo, non riesce ad accettare che sia un caso ma pensa ci sia dietro qualcosa. Provi a parlarci ma non puoi convincerlo, lui è convinto di quello e ha bisogno di crederlo perché la sua testa è così». Lo ha detto Vasco Rossi durante una conferenza stampa a Milano per presentare il nuovo album "Siamo qui", in uscita il 12 novembre. «Per questo mi dissocio da quello che dice Red Ronnie ultimamente - ha proseguito il rocker - quando va a parlare come opinionista tratta di argomenti che non conosce. Una volta ha detto che i testi dei rapper sono violenti e istigano i ragazzini alla violenza. Mi ricorda quando Salvalaggio diceva che io ero responsabile dei giovani che si drogavano perché cantavo "Coca Cola" ma io raccontavo i giovani di quel tempo».
Io - ha sottolineato Vasco Rossi - credo nella scienza, se ho mal di denti prendo un antidolorifico. Non vado a parlare con un santone. La mia posizione la conoscete, ho obbligato a mettersi la mascherina chi veniva davanti casa mia a prendersi l’autografo, tutto qua ma io non consiglio niente». Più in generale, ha spiegato Vasco, «le parole sono usate in modo vergognoso oggi. Quando sento urlare "libertà, libertà" penso che la libertà non sia quello. La libertà ha senso quando è all’interno di un limite, altrimenti non è libertà ma caos. Noi negli anni ’70 lo avevamo già capito, non mi aspettavo di tornare indietro come stiamo facendo ora».
«Il no vax pensa che ci sia un complotto perché tutto deve avere un motivo, non riesce ad accettare che sia un caso ma pensa ci sia dietro qualcosa. Provi a parlarci ma non puoi convincerlo, lui è convinto di quello e ha bisogno di crederlo perché la sua testa è così». Lo ha detto Vasco Rossi durante una conferenza stampa a Milano per presentare il nuovo album "Siamo qui", in uscita il 12 novembre. «Per questo mi dissocio da quello che dice Red Ronnie ultimamente - ha proseguito il rocker - quando va a parlare come opinionista tratta di argomenti che non conosce. Una volta ha detto che i testi dei rapper sono violenti e istigano i ragazzini alla violenza. Mi ricorda quando Salvalaggio diceva che io ero responsabile dei giovani che si drogavano perché cantavo "Coca Cola" ma io raccontavo i giovani di quel tempo».
Io - ha sottolineato Vasco Rossi - credo nella scienza, se ho mal di denti prendo un antidolorifico. Non vado a parlare con un santone. La mia posizione la conoscete, ho obbligato a mettersi la mascherina chi veniva davanti casa mia a prendersi l’autografo, tutto qua ma io non consiglio niente». Più in generale, ha spiegato Vasco, «le parole sono usate in modo vergognoso oggi. Quando sento urlare "libertà, libertà" penso che la libertà non sia quello. La libertà ha senso quando è all’interno di un limite, altrimenti non è libertà ma caos. Noi negli anni ’70 lo avevamo già capito, non mi aspettavo di tornare indietro come stiamo facendo ora».