Le parole del premier Mario Draghi che aprono la strada all’obbligatorietà e alla terza dose del vaccino hanno dato sfogo sulla rete ad una nuova ondata di teorie del complotto. Su Twitter ho pubblicato da tempo una lista di utenti che appartengono alla comunità Qanon italiana. In un primo momento questo gruppo, guidato da un profilo (ora sospeso) legato al generale americano filo trumpiano Flynn, sosteneva h24 la propaganda a sostegno dell’ex presidente Usa, rilanciando messaggi fraudolenti che denunciavano il furto delle elezioni americane ad opera dei democratici.
Oggi gli appartenenti a questa lista hanno lanciato una campagna no-vax, allarmando le persone sugli effetti mortali dei vaccini. Questa rete ha creato degli hashtag - #nessunacorrelazione, #VIANTRO, #VIANANTRA - in cui viene pubblicato un quotidiano bollettino delle presunte vittime dei vaccini contro il covid
Qui si possono leggere messaggi raccapriccianti che descrivono l‘estate 2021 come quella delle “morti improvvise dei giovani a opera dei vaccini”. Molto spesso basta soltanto il titolo di un giornale che parla di una giovane morto per infarto a dare il la ad una campagna di tweet complottisti sui vaccini killer. Non manca nel vocabolario dei Qanon–novax italiani la parola omicidio di stato per raccontare la situazione che sta vivendo il nostro paese. In altri messaggi invece si mette il guardia il pubblico di twitter sulla pericolosità della terza dose per la nostra incolumità
Navigando tra i vari messaggi postati dai qanon italiani su twitter sono risalito ad un blog che pubblica addirittura una rassegna stampa tv sulla “nuova ecatombe di morti improvvise causate dai vaccini”. Vaccini che secondo questo blog, oltre a non servire a nulla, farebbero addirittura morire di covid il 400% in più di chi non si vaccina. E non possiamo dire di essere ai confini della realtà considerando la viralità con cui circola questa disinformazione tra gli utenti di twitter. Basti dire che durante la conferenza stampa in cui Draghi ha parlato di obbligo vaccinale il primo argomento di discussione di twitter tra gli utenti era #conferenzastampa con associato l’hashtag #nogreenpass.
Nel 2021, tre particolari narrazioni della cospirazione Covid-19 sono diventate sempre più popolari. La prima afferma appunto che i vaccini Covid-19 sono fatti di sostanze chimiche mortali e uccidono più persone di quante ne salvano. La seconda postula che esistono già cure per Covid-19, rendendo superflua la vaccinazione. La terza narrativa, una rivisitazione di una vecchia cospirazione del 2020, sostiene che i vaccini fanno parte di un sistema di identificazione globale.
Gli analisti del DfrLab hanno scoperto come questi trend cospirazionisti partono spesso da siti vicino al Cremlino come SouthFront e GlobalResearch. I ricercatori hanno quindi creato un database di 146 diversi siti Web che si dedicano esclusivamente alla disinformazione sul Covid-19 monitorandone la diffusione. Un articolo della testata GlobalResearch.ca ha sostenuto che le morti per i vaccini sono 407 volte superiori a tutti gli altri vaccini combinati, mentre un altro ha affermato che i vaccini stanno effettivamente portando più persone a contrarre Covid-19.
Guarda caso questo tipo di complotto è un copia e incolla della narrazione che esce dal blog che abbiamo trovato nella rete dei qanon italiani. Gli articoli provenienti dai siti come GlobalResearch servono infatti a dettare la linea dei vari gruppi complottisti che scatenano la loro fantasia in rete sulla scia di quanto arriva dalla Russia. Ecco allora che all’interno della mia lista dei qanon italiani si trovano molto spesso strani riferimenti alla Russia per essere riuscita a sconfiggere il covid-19 senza vaccini e senza le restrizioni messe in campo dai governi occidentali. Insomma il paese di Putin da molti degli appartenenti alla comunità qanon italiana viene descritta come una nazione felicemente no-vax dove la normalità la fa da padrone.
Come ben sappiamo la macchina della propaganda digitale dei qanon è stata, negli usa, il trampolino di lancio per l’insurrezione culminata con i fatti di Capitol Hill. Nel nostro Paese come abbiamo visto questa comunità è diventata il faro della comunicazione no-vax, portando in questi ultimi giorni ad un allarme, poi rilevatosi un flop, sulle manifestazione per bloccare i treni. Se oggi possiamo tirare un sospiro di sollievo perché di vere rivolte si è visto molto poco non dobbiamo fare lo stesso errore commesso negli Usa. Perché anche lì, prima dell’assalto al campidoglio, i media mainstream parlavano dei qanon come degli svitati fuori di testa, totalmente innocui al di fuori del mondo del web
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