«Così i rischi saranno più chiari», spiegano dal ministero della Salute. In questo modo «scoraggiamo le fake news e facciamo capire i pericoli per chi rifiuta il vaccino»
La nuova modalità di diffusione dei dati su contagi da Covd-19 e occupazione dei posti di letto ordinari e in terapia intensiva partirà nelle prossime settimane. Con lo sdoppiamento del consueto bollettino settimanale: uno conterrà i dati aggregati dei vaccinati, e un altro quello dei non vaccinati.
L’obiettivo, spiegano dal ministero della Salute al Messaggero, è quello di mostrare quali sono i rischi per chi non si immunizza e convincere così gli indecisi.
Nei prossimi giorni le Regioni invieranno a Roma tutti i dati in loro possesso, separandoli tra vaccinati e non. L’unico ostacolo al doppio bollettino, però, sono le Regioni stesse. Alcune, come Veneto, Sicilia e Campania, già monitorano separatamente i dati. Altre, invece, cominceranno a farlo da settembre.
«Così i rischi saranno più chiari», spiegano dal ministero della Salute. E in questo modo «scoraggiamo le fake news e facciamo capire i pericoli per chi rifiuta il vaccino». L’obiettivo è anche quello di verificare sul territorio la gravità dei contagi e agire con campagne ad hoc sugli indecisi, evidenziando i pericoli reali che stanno correndo. Con l’idea di fondo, come spiegano al quotidiano romano i funzionari del ministero, di dimostrare che esistono «due epidemie distinte, una degli immunizzati che raramente finiscono intubati e una dei non vaccinati».
notizia da:Linkiesta.it
La nuova modalità di diffusione dei dati su contagi da Covd-19 e occupazione dei posti di letto ordinari e in terapia intensiva partirà nelle prossime settimane. Con lo sdoppiamento del consueto bollettino settimanale: uno conterrà i dati aggregati dei vaccinati, e un altro quello dei non vaccinati.
L’obiettivo, spiegano dal ministero della Salute al Messaggero, è quello di mostrare quali sono i rischi per chi non si immunizza e convincere così gli indecisi.
Nei prossimi giorni le Regioni invieranno a Roma tutti i dati in loro possesso, separandoli tra vaccinati e non. L’unico ostacolo al doppio bollettino, però, sono le Regioni stesse. Alcune, come Veneto, Sicilia e Campania, già monitorano separatamente i dati. Altre, invece, cominceranno a farlo da settembre.
«Così i rischi saranno più chiari», spiegano dal ministero della Salute. E in questo modo «scoraggiamo le fake news e facciamo capire i pericoli per chi rifiuta il vaccino». L’obiettivo è anche quello di verificare sul territorio la gravità dei contagi e agire con campagne ad hoc sugli indecisi, evidenziando i pericoli reali che stanno correndo. Con l’idea di fondo, come spiegano al quotidiano romano i funzionari del ministero, di dimostrare che esistono «due epidemie distinte, una degli immunizzati che raramente finiscono intubati e una dei non vaccinati».
notizia da:Linkiesta.it
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