I numeri della variante Delta fanno sempre più paura in Europa, dove molti Paesi sono costretti a fare marcia indietro sulle aperture per contenere i focolai in crescita. Nuove restrizioni sono state disposte in particolare in Spagna e Olanda, ma la preoccupazione cresce anche in Italia, dove il ministero della Salute ha diffuso una circolare con misure e raccomandazioni alla luce dell'allerta internazionale sulla nuova mutazione del virus.
Nuove chiusure in Spagna - In Spagna, la Catalogna ha chiuso discoteche e altri locali notturni nel fine settimana e sarà necessario esibire un certificato vaccinale per accedere a qualunque evento all'aperto con più di 500 persone. Una misura che rischia di compromettere la stagione turistica fondamentale per la comunità catalana, importante meta delle vacanze estive.
Anche l'Olanda corre ai ripari - In Olanda, il premier Mark Rutte ha annunciato una serie di nuove misure restrittive, tra cui la chiusura di tutte le discoteche e dei ristoranti a mezzanotte davanti al nuovo picco di infezioni nel Paese: sabato sono stati oltre 10mila i contagi, un numero che non si vedeva da Natale.
L'intervento del ministero in Italia: tracciamento e vaccinazione - Per il nostro Paese, Roberto Speranza avverte: "O acceleriamo su tracciamenti e vaccini o rischio chiusure ad agosto". Il ministero della Salute indica infatti in una circolare le sue misure proprio alla luce di una "Allerta internazionale variante Delta: incremento dei casi Covid-19 in diversi Paesi europei". Si teme che l'onda lunga di questa mutazione arrivi anche da noi e il documento sottolinea quindi che "al fine di attenuarne l'impatto, è importante mantenere l'incidenza a valori che permettano il sistematico tracciamento della maggior parte dei casi positivi e il sequenziamento massivo di Sars Cov-2 per individuare precocemente e controllare l'evoluzione di varianti genetiche nel nostro Paese".
In vista di una diffusione della variante in tutta Europa al 90% entro la fine di agosto, il ministero sottolinea che è necessario "garantire strategie vaccinali che tengano conto della possibile minor protezione dopo una sola dose di vaccino, dell'efficacia del ciclo completo e della necessità di effettuarlo il prima possibile negli individui a rischio infezione".
Paura in Spagna - "La pandemia non è finita - ha detto Patricia Plaja, portavoce della Generalitat catalana, annunciando le nuove restrizioni per la comunità - e abbiamo ancora segmenti significativi della popolazione che non hanno ricevuto il vaccino". Preoccupano i casi tra i giovani: il ministero della Salute spagnolo ha riferito che la trasmissione del coronavirus in questa fascia di popolazione è raddoppiata in 7 giorni.
Il contagio corre anche negli Usa - Ma l'allarme cresce anche negli Stati Uniti, dopo che per il quarto giorno di fila il Paese ha superato i 20mila nuovi casi, numero che non si vedeva da maggio. I contagi corrono soprattutto nelle contee dove il tasso di vaccinazione è sotto quota 40%.
Speranza vaccini - La speranza del mondo è ora nei vaccini, che sul fronte di ricoveri e decessi stanno dimostrando la loro efficacia, contenendo i numeri rispetto alle infezioni. Un effetto testimoniato dalla situazione nel Regno Unito, dove alla vigilia della finale degli Europei a Wembley sono stati oltre 32mila i casi giornalieri da Covid - oltre 3mila contagi in meno da venerdì - mentre resta a livelli più bassi l'incremento di ricoveri e decessi.
Situazione più drammatica nei Paesi con bassa percentuale di vaccinazioni, come la Russia, dove sabato sono stati accertati 752 decessi da Covid, il massimo da inizio pandemia.
da tgcom24
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