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Mascherine: 80% degli italiani non la abbandonano

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    #16
    Originally posted by emino76 View Post
    E ci stanno ancora bombardando....
    Si perchè io ci facevo caso ed a me pare l'esatto opposto ovvero che non la mette nessuno o la mettono a "scanso equivci" sotto il mente o col naso fuori . Solo timore di eventuali rimproveri .

    Ma quel che dicono i media io riscontro sempre ben differente dal mondo reale .

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      #17
      Originally posted by Lele-R1-Crash View Post

      Si perchè io ci facevo caso ed a me pare l'esatto opposto ovvero che non la mette nessuno o la mettono a "scanso equivci" sotto il mente o col naso fuori . Solo timore di eventuali rimproveri .

      Ma quel che dicono i media io riscontro sempre ben differente dal mondo reale .
      Ti dirò: quando era obbligatoria sempre e comunque e i contagi erano elevati, ho visto ben poche persone che non la indossavano. A volte vedevo tra gruppi di amici.
      Onestamente gli italiani con la pandemia, secondo me, si sono rivelati molto più ligi del loro solito.
      Ahimè i media bombardano sempre con il pessimismo: questa mattina al tg, piuttosto che niente, hanno detto che i numeri dei contagi erano bassi perchè nel weekend si fanno meno tamponi, ovviamente omettendo di citare la % che era sempre lo stesso 0.3/0.4%. Anzi, hanno calcato la mano dicendo che ci sono stati "ben" 24 decessi da covid e che cmq la variante delta è sempre presente..... Lo spauracchio va sempre messo.
      Ma stanno ignorando una cosa fondamentale: la gente si abitua a tutto e prima o poi anche i più invorniti inizieranno a ragionare (spero). Tempo fa intervistarono un'anziana e le chiesero se avesse paura del covid e se si fidava a girare. Lei rispose che durante la seconda guerra mondiale la popolazione si era abituata ai raid e bombardamenti aerei e usciva lo stesso... figuriamoci per il covid.

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        #18


        Spunta segnale agghiacciante: il gregge impaurito usa la mascherina all'aperto, anche senza obbligo

        L' #esperimento sociale sta funzionando alla perfezione, sarebbe stolto negarlo. E che di esperimento sociale si tratti abbiamo provato a dire in più occasioni, sottolineando come ci troviamo al cospetto di nuovi laboratori di produzione del postumano e degli assetti sociali, politici ed economici per l'avvenire. In ciò sta la valenza dell' #epidemia come politica, per riprendere il titolo del libro che Giorgio Agamben ha dedicato al tema.


        Ebbene, ieri era il primo giorno in cui si poteva tranquillamente stare senza #mascherina all'aperto e io ho visto con i miei occhi tutti egualmente mascherati all'aperto, come #pecore impaurite, come manichini automatizzati e programmati per agire inequivocabilmente in un modo preordinato: #lockdown cognitivo allo stato puro, davvero. Perché mai, di grazia, indossare la mascherina all'aperto se, come sappiamo, all'aperto è pressoché impossibile contagiarsi e, per di più, è il potere stesso, con i suoi sempre più palesemente demenziali dispacci, a suggerirci che da ieri possiamo tranquillamente evitare di indossare la mascherina all'aperto? Si tratta di una #paura ormai radicata negli animi? O è un riflesso pavloviano di cui difficilmente ci libereremo? Né deve essere dimenticato che in realtà non è cambiato nulla, se si considera che anche fino all'altro ieri per #decreto bisognava portare con sé la mascherina e all'occorrenza indossarla in caso di mancato #distanziamento: non era previsto alcun #obbligo di mascherina all'aperto, in altri termini.

        Comunque, anche ora che apertamente ci dicono che tale obbligo non sussiste, esplicitando di fatto ciò che già prima era valido, i più continuano a indossare le #mascherine... In ogni caso, sono scene disarmanti, inutile negarlo; scene che forse potrebbero anche produrre disincanto, se non disperazione, inducendo anche il più fervente rivoluzionario e il più attivo militante per ulteriorità nobilitanti e migliori #libertà ad abbandonare ogni speranza redentiva e ogni sogno desto di liberazione. Di fronte a quelle miserrime scene, in fondo, pare addirittura esageratamente ottimistica la definizione kantiana dell'uomo come un legno storto.

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          #19
          E' tutta colpa di GATES. Le varianti servono solo a riprogrammate i robot!

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