E fortuna che si fa domande, pensa se non le facesse
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Coronavirus....censimento opinioni diverse non allineate...
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Originally posted by JB hsm View Post
Se avessimo tenuto tutto aperto i 60mila morti sarebbero stati 10 volte tanto, fesso, ora ripensa tu alle tue cazz.a te invece che pensare che cambiando la situazione il numero degli infetti sarebbe rimasto lo stesso, d.io mio sei veramente imbarazzante per quanto sei sprovveduto
Siamo... anzi sono stati capaci di unire malati di covid con degenti normali nelle rsa, grazie ai tagli della sanità non c'e stata la possibilità di curare i malati di covid direttamente a casa loro , grazie alla politica del terrore di politici e media, c'è stata la corsa ai pronto soccorsi intasandoli, così come gli ospedali, e non hai idea di quanta gente si è ammalata di covid ed è morta contagiandosi proprio in quei posti.
Direi quindi che non avessimo fatto il lockdown certo che ci sarebbero stati più decessi , ma un numero così elevato grava sulla competenza e sulla gestione del nostro governo.
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https://www.google.it/amp/s/www.ilme...s-5653008.html
Loro hanno chiuso, ma dopo un anno non parlano di seconda e terza ondata.
Ancora nessuno entra ed esce da Wuhan?Last edited by Andy96; 20-12-20, 09:29.
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Originally posted by JB hsm View Post
Se avessimo tenuto tutto aperto i 60mila morti sarebbero stati 10 volte tanto, fesso, ora ripensa tu alle tue cazz.a te invece che pensare che cambiando la situazione il numero degli infetti sarebbe rimasto lo stesso, d.io mio sei veramente imbarazzante per quanto sei sprovveduto
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Originally posted by moreno.44 View PostTi hanno già risposto loro..ti ricordo che siamo il paese che ha chiuso di più che ha avuto più morti in rapporto alla popolazione e che siamo ancora quelli che gestiscono peggio di tutti questa buffonata...quindi il discorso che se non avessimo chiuso la popolazione italiana sarebbe stata decimata mi dispiace ma non regge proprio più..ficcatelo in testa una volta x tutte..
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L’anticorpo monoclonale fatto in Italia che noi non usiamo. Prodotto a Latina, poteva curare (gratis) 10mila malati. I burocrati lo lasciano agli Usa
Diecimila italiani potevano guarire subito, come tanti Donald Trump. Invece, aspettando un vaccino, l’Italia va incontro alla terza ondata Covid senza terapie a base di anticorpi monoclonali, quelli che in tre giorni neutralizzano il virus evitando il ricovero. Da uno stabilimento di Latina in realtà escono furgoni carichi di questi farmaci, ma sono destinati a salvare pazienti americani, non gli italiani. Ai quali, per altro, erano stati offerti a titolo gratuito già due mesi fa. È il paradosso di una storia che ha pesanti risvolti sanitari, politici ed etici. “Abbiamo ‘pallottole’ specifiche contro il virus. Possono salvare migliaia di pazienti, evitare ricoveri e contagi, ma decidiamo di non spararle. Non si spiega”, ripete da giorni Massimo Clementi, virologo del San Raffaele di Milano.
Racconta che i colleghi negli Stati Uniti da alcune settimane somministrano gli anticorpi neutralizzanti come terapia e profilassi per malati Covid. La stessa cura che ha salvato la vita a Donald Trump in pochi giorni, nonostante l’età e il sovrappeso: “Dopo 2-3 giorni guariscono senza effetti collaterali apparenti”. Il tutto a 1000 euro circa per un trattamento completo, contro gli 850 euro di un ricovero giornaliero.
Gli Stati Uniti ne hanno acquistato 950mila dosi, seguiti da Canada e – notizia di ieri – Germania. Non l’Italia, dove si producono. Il nostro Paese ha investito su un monoclonale made in Italy promettente ma disponibile solo fra 4-6 mesi. Scienziati molto pragmatici si chiedono perché, nel frattempo, non si usino i farmaci che già si dimostrano efficaci altrove: fin da ottobre – si scopre ora – era stata data all’Italia la possibilità di usare questi anticorpi attraverso un cosiddetto “trial clinico”, nel quale 10mila dosi del farmaco sarebbero state proposte a titolo a gratuito. Una mano dal cielo misteriosamente respinta mentre il Paese precipitava nella seconda ondata.
Il farmaco – bamlanivimab o Cov555 – è stato sviluppato dalla multinazionale americana Eli Lilly. La sua efficacia nel ridurre carica virale, sintomi e rischio di ricovero è dimostrata da uno studio di Fase2 randomizzato (la fase 3 è in corso) condotto negli USA. I risultati sono stati illustrati sul prestigioso New England Journal of Medicine. Dall’headquarter di Sesto Fiorentino spiegano che l’anticorpo è stato messo in produzione prima ancora che finisse la sperimentazione perché fosse disponibile su scala globale il prima possibile.
Dal 9 novembre, quando l’FDA ne ha autorizzato l’uso di emergenza, gli Stati Unitihanno acquistato quasi un milione di dosi. In Europa si aspetta il via libera dell’Ema che non autorizza medicinali in fase di sviluppo. Una direttiva europea del 2001 consente, però, ai singoli Paesi EU di procedere all’acquisto e la Germaniaieri ha completato la procedura per autorizzarlo. A breve toccherà all’Ungheria.
E l’Italia? Aspetta. Avendo il suo cuore europeo alle porte di Firenze, finito lo studio la società di Indianapolis ha preso contatto con le autorità sanitarie e politiche nazionali, anche italiane. Il 29 ottobre riunione con l’Aifa: collegati, tra gli altri, Gianni Rezza per il Ministero della Salute; Giuseppe Ippolito del Cts e direttore dello Spallanzani di Roma; il professor Guido Silvestri, virologo alla Emory University di Atlanta che aveva favorito il contatto con Eli Lilly.
Sul tavolo, la possibilità di avviare in Italia la sperimentazione con almeno 10mila dosi gratis del farmaco che negli USA ha dimostrato di ridurre i rischi di ospedalizzazione dal 72 al 90%. In quel contesto viene anche chiarito che non sarebbe stato un favore alla multinazionale, al contrario: una volta che l’FDA l’avesse autorizzato, sarebbero partite richieste da altri Paesi.
L’occasione, da cogliere al volo, cade nel vuoto, forse per una rigida adesione alle regole di AIFA ed EMA che non hanno però fermato la rigorosa Germania. Altra ipotesi: l’offerta è stata lasciata cadere per una scelta già fatta a monte. Sui monoclonali da marzo il Governo ha investito 380 milioni per un progetto tutto italiano che fa capo alla fondazione Toscana Life Sciences (TLS), ente non profit di Siena, in collaborazione con lo Spallanzani e diretto dal luminare Rino Rappuoli.
La sperimentazione clinica deve ancora partire e la produzione, salvo intoppi, inizierà solo a primavera 2021. A quanto risulta al Fatto, l’operazione con Eli Lilly, che già due mesi fa avrebbe permesso di salvare migliaia di persone, non sarebbe andata in porto per l’atteggiamento critico verso questi anticorpi del direttore dello Spallanzani che lavorerà al progetto senese. “Non so perché sia andata così, dovete chiedere ad AIFA”, taglia corto il direttore Giuseppe Ippolito, negando un conflitto di interessi: “Non prescrivo farmaci, mi occupo solo di scienza”.
notizia da: ilfattoquotidiano.it
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Originally posted by mauri954 View Post
Non entro nel merito del vostro discorso, volevo solo ricordare che nonostante il lockdown forse più esteso che in altri paesi, siamo quelli che abbiamo avuto più decessi.Ora , visto che alla storia che siamo i più vecchi d'europa non ci crede più nessuno , i motivi devono essere altri.
Siamo... anzi sono stati capaci di unire malati di covid con degenti normali nelle rsa, grazie ai tagli della sanità non c'e stata la possibilità di curare i malati di covid direttamente a casa loro , grazie alla politica del terrore di politici e media, c'è stata la corsa ai pronto soccorsi intasandoli, così come gli ospedali, e non hai idea di quanta gente si è ammalata di covid ed è morta contagiandosi proprio in quei posti.
Direi quindi che non avessimo fatto il lockdown certo che ci sarebbero stati più decessi , ma un numero così elevato grava sulla competenza e sulla gestione del nostro governo.
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Originally posted by moreno.44 View PostTi hanno già risposto loro..ti ricordo che siamo il paese che ha chiuso di più che ha avuto più morti in rapporto alla popolazione e che siamo ancora quelli che gestiscono peggio di tutti questa buffonata...quindi il discorso che se non avessimo chiuso la popolazione italiana sarebbe stata decimata mi dispiace ma non regge proprio più..ficcatelo in testa una volta x tutte..
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quindi puoi sbraitare e condividere i tuoi articoletti ridicoli quanto vuoi, il mondo non darà ascolto ne a te e nemmeno agli “espertil di byoblu o YouTube, il mondo per fortuna é fatto da centinaia di migliaia di persone preparate e competenti. E ringrazia loro se puoi vivere nel benessere in cui vivi
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Ti sei accorto che hanno il debito mondiale nelle loro mani?
Ti sei accorto che senza di loro, noi non avremmo nulla visto che fanno tutto lì?
Ti sei accorto che possono inquinare quanto vogliono e qui devi girare col 3 cilindri per rientrare nelle norme anti-inquinamento?
Ti sei accorto di quante ditte hanno delocalizzato lì, proprio per poter continuare a fare affari?
Qualcuno glielo avrà pure permesso, no?
Che leva possono fare secondo te?
Ce ne siamo accorti (come cittadini) troppo tardi.
Last edited by Andy96; 20-12-20, 13:07.
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