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Coronavirus....censimento opinioni diverse non allineate...
forse non mi sono spiegato, tu vuoi catalogare le cose ma tutto ciò che facciamo è pericoloso, anche cambiare la lampadina in bagno ti può uccidere, cadi dalla sedia o dalla scala o ti fulmina un filo scoperto forse te la sei cercata...vai a lavorare e rischi la vita sia nel tragitto casa lavoro casa sia magari sul lavoro perché fai un lavoro pericoloso, quindi qual è la scelta che devi fare per non andartela a cercare ?
resti chiuso in casa disteso sul divano sperando non ci sia un bel terremoto che ti seppellisca vivo?
Insomma la vita è pericolosa e finisce sempre in un modo solo volente o nolente.
Ambè ... deduco sia inutile insistere .
Quello che scrivi io la definisco "elasticità della coscienza" . Si tratta di un processo biologico cui non è nemmeno facile sottrarsi : il nostro cervello tende a deformare le informazioni per privilegiare tutto ciò che ci dona piacere (dalla riproduzione alle droghe passando per tutto ciò che porta l'organismo a produrre adrenalina)
forse non mi sono spiegato, tu vuoi catalogare le cose ma tutto ciò che facciamo è pericoloso, anche cambiare la lampadina in bagno ti può uccidere, cadi dalla sedia o dalla scala o ti fulmina un filo scoperto forse te la sei cercata...vai a lavorare e rischi la vita sia nel tragitto casa lavoro casa sia magari sul lavoro perché fai un lavoro pericoloso, quindi qual è la scelta che devi fare per non andartela a cercare ?
resti chiuso in casa disteso sul divano sperando non ci sia un bel terremoto che ti seppellisca vivo?
Insomma la vita è pericolosa e finisce sempre in un modo solo volente o nolente.
Ps finchè uno non ha responsabilità (lavoro , famiglia o altro) non vedo una sola ragione al mondo per cui rinunciare al motociclismo
Mamma mia dove arriveremo...ho paura a chiedermelo..cmq questi sono complici altro che angeli salvatori...voglio sperare che ci siano autisti che non c'entrano nulla col personale sanitario e volontario..ma non mi capacito perché nessuno dall'interno non denuncia questi fatti..boh forse gli danno indennizzi per zittirli
..non saprei..
Beh ... considerando che tutte le notizie in Italia vanno prese con le pinze , e volendo credere alla teoria per la quale le ambulanze erano dirette alla sanificazione : cosa ci vedi di male ?
Beh ... considerando che tutte le notizie in Italia vanno prese con le pinze , e volendo credere alla teoria per la quale le ambulanze erano dirette alla sanificazione : cosa ci vedi di male ?
Calabria, il commissario Cotticelli: «Il piano Covid dovevo farlo io? Non lo sapevo». E Conte lo rimuove
ll generale Saverio Cotticelli, commissario alla Sanità in Calabria appena rinnovato, non sa rispondere alle domande del giornalista di «Titolo Quinto»
CATANZARO - Venerdì sera Peppino De Filippo, si è materializzato all’ottavo piano della Cittadella regionale, assumendo le sembianze del generale Saverio Cotticelli, Commissario ad acta alla Sanità in Calabria, fresco di rinnovo per altri due anni. Intervistato dal giornalista della trasmissione «Titolo Quinto», andata in onda venerdì sera su Raitre, il generale Cotticelli come nel film i fratelli Capone (Totò e De Filippo), è stato protagonista di una scenetta così comica e esilarante che alla fine ha fatto arrossire anche se stesso. Intervistato sui temi relativi al Covid e alla zona rossa in Calabria, il generale Cotticelli è apparso sbigottito, perso, in alcuni momenti imbarazzatissimo sulla materia.
Tant’è che quando l’intervistatore gli ha chiesto perché non è stato fatto il Piano Covid in Calabria, l’ammissione scellerata del Commissario è stata: «Era compito della Regione Calabria, tanto che ho anche chiesto al Ministero della Salute di risolvere il quesito su chi avesse il titolo per farlo», dice, addirittura, schernendosi. Salvo poi ricredersi quando l’intervistatore l’ha messo dinnanzi alle sue responsabilità chiedendogli di sapere cosa ha risposto il Ministero. «Oh! avrei dovuto farlo io, già a giugno scorso?», dice mentre si toglie gli occhiali appannati dal sudore che gli gronda dalla fronte. Poi, svegliandosi dal letargo istituzionale che l’ha addormentato in questi due anni, in maniera savia ha sbottato: «Domani mattina mi cacceranno per questo».
Lo sketch di Cotticelli continua legittimando la sua incapacità e difficoltà nella gestione della Sanità calabrese allorquando, incalzato dalle domande del cronista, non ha saputo fornire neanche il dato sul numero dei posti letto in terapia intensiva in Calabria. Ma in questo, però, è stato bacchettato anche dalla sua vice, Maria Crocco, nominata a suo tempo dalla ministra Grillo. «La prossima volta studia, presentati preparato, comu te l’aggia a dì». Cotticelli, però non arretra e mette in campo tutto il suo appeal militaresco, addirittura nel domandare all’usciere: «Quanto posti abbiamo in terapia intensiva?». Il povero dipendente si blocca sull’uscio dell’ufficio del generale disorientato da cotanta gratitudine per quella importanza datagli davanti alle telecamere. E risponde, cinicamente, impettito: «Io faccio l’usciere».
Forza Napoli..togliete pure le mascherine e il ritorno alla "bella vecchia normalità " è servita..insegnate a vivere agli zombie e ai topi d'appartamento che stanno offendendo il senso della vita..fate scuola..ancora..grazie..
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