GREEN PASS, GARANTE PRIVACY INGUAIA IL GOVERNO ▷ "SPEDITA IN EUROPA CENSURA ANTIDISCRIMINATORIA"
IL COMUNICATO DEL GARANTE DELLA PRIVACY ▷ https://bit.ly/3oDefvQ
00:00 - "L'emergenza è una creazione dolosa di chi ha voluto l'emergenza"
00:29 - La spettacolarizzazione
02:04 - "Invito i colleghi penalisti a intervenire"
03:45 - Segnalazione Garante della Privacy
Il garante della #privacy batte un colpo. L’autorità indipendente per la protezione dei dati personali ha inviato una segnalazione al #Parlamento in relazione alle criticità riscontrate nel DL 127/2001, norma con la quale è stato introdotto il contestato obbligo del #Greenpass sul luogo di lavoro. Le criticità segnalate dall’authority italiana sono destinate ad aver ripercussioni sul decreto legislativo in fase di conversione ma anche sulle fondamenta stesse della #tesseraverde.
Il garante segnala nello specifico come “la prevista esenzione dai controlli -in costanza di validità della certificazione verde– rischia di determinare la sostanziale elusione delle finalità di sanità pubblica complessivamente sottese al sistema del Green pass. Esso è, infatti, efficace a fini epidemiologici nella misura in cui il certificato sia soggetto a verifiche periodiche sulla sua persistente validità”.
Sostanzialmente l’authority riconosce il rischio sotteso ad una certificazione “cristalizzata” priva di un monitoraggio continuo, dunque non in grado di soddisfare pienamente la necessaria sicurezza epidemiologica. Le parole del #Garante sembrano dunque confermare la validità del tampone, strumento di monitoraggio hic et nunc, rispetto ad uno strumento, il green pass, basato su una durata di ampio periodo e non verificabile con controlli periodici.
L’ analisi dell’avvocato Mauro #Sandri ai microfoni di Fabio #Duranti “Un giorno speciale”
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