I calcoli resi noti a fine febbraio indicano che l'asteroide 2004 VD17 potrebbe in futuro rivelarsi piuttosto pericoloso. Fortunatamente la notizia ? per ora sfuggita ai media e non si ? ancora assistito al solito esagerato grido di allarme. La probabilit? di impatto, soprattutto quella che si riferisce al passaggio del 4 maggio 2102, ? comunque significativa - circa una su 1600 - e l'asteroide ? stato classificato al secondo gradino della scala Torino.
Al risultato si ? giunti disponendo di 687 osservazioni telescopiche effettuate lungo un periodo di 475 giorni, dunque i dati si possono considerare sufficientemente affidabili. E' per? evidente che un ulteriore aumento dei dati disponibili - la classificazione di grado 2 serve proprio a sollecitare con urgenza nuove osservazioni - dovrebbe portare a una definizione ancora pi? accurata dell'orbita e questo potrebbe condurre, come ? in genere avvenuto finora, all'esclusione di ogni pericolo di impatto. Visto, per?, che nel prossimo futuro non si presenter? nessuna occasione per osservare questo oggetto in condizioni pi? favorevoli, ? probabile che la sua collocazione sulla scala Torino rimarr? immutata per un bel po' di tempo. Insomma, non solo 2004 VD17 ha scavalcato il ben pi? famoso Apophis, noto inizialmente come 2004 MN4 e la cui probabilit? di impatto per il 13 aprile 2036 ? valutata di 1 su 5000, ma non vuole neppure saperne di restituirgli il primo posto.
L'asteroide 2004 VD17 appartiene alla classe degli oggetti Apollo ed ? stato scoperto dal programma di ricerca LINEAR il 7 novembre 2004. Considerando la sua luminosit? e ipotizzando differenti valori di riflettivit? superficiale (albedo), le sue dimensioni potrebbero essere comprese tra 500 metri e 1,2 chilometri. La mancanza di osservazioni radar, per?, obbliga a considerare questi dati semplicemente come ragionevoli indicazioni.
In attesa che nuove osservazioni rimuovano completamente ogni rischio di impatto, ci pu? consolare il fatto che il problema riguarder? la prossima generazione. Un po' cinica come consolazione, ma per il momento non abbiamo altro per le mani.
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Al risultato si ? giunti disponendo di 687 osservazioni telescopiche effettuate lungo un periodo di 475 giorni, dunque i dati si possono considerare sufficientemente affidabili. E' per? evidente che un ulteriore aumento dei dati disponibili - la classificazione di grado 2 serve proprio a sollecitare con urgenza nuove osservazioni - dovrebbe portare a una definizione ancora pi? accurata dell'orbita e questo potrebbe condurre, come ? in genere avvenuto finora, all'esclusione di ogni pericolo di impatto. Visto, per?, che nel prossimo futuro non si presenter? nessuna occasione per osservare questo oggetto in condizioni pi? favorevoli, ? probabile che la sua collocazione sulla scala Torino rimarr? immutata per un bel po' di tempo. Insomma, non solo 2004 VD17 ha scavalcato il ben pi? famoso Apophis, noto inizialmente come 2004 MN4 e la cui probabilit? di impatto per il 13 aprile 2036 ? valutata di 1 su 5000, ma non vuole neppure saperne di restituirgli il primo posto.
L'asteroide 2004 VD17 appartiene alla classe degli oggetti Apollo ed ? stato scoperto dal programma di ricerca LINEAR il 7 novembre 2004. Considerando la sua luminosit? e ipotizzando differenti valori di riflettivit? superficiale (albedo), le sue dimensioni potrebbero essere comprese tra 500 metri e 1,2 chilometri. La mancanza di osservazioni radar, per?, obbliga a considerare questi dati semplicemente come ragionevoli indicazioni.
In attesa che nuove osservazioni rimuovano completamente ogni rischio di impatto, ci pu? consolare il fatto che il problema riguarder? la prossima generazione. Un po' cinica come consolazione, ma per il momento non abbiamo altro per le mani.
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