la fantasia dei giudici e giustizia italiana ? sempre + ricca..
( io sono contro all'utilizzo "cassa" degli autovelox.. ma sono contro le persone ubriache al volante... )
Guida in stato di ebbrezza?
L'etilometro non basta
Sentenza choc: il giudice monocratico Olbia, Vincenzo Cristiano, ha assolto un romano di 22 anni in base al principio che "la sola prova rappresentata dal dato registrato dall'etilometro non ? sufficiente a dichiarare la responsabilit? penale di chi viene trovato alla guida dell'auto in stato di ebbrezza". Una vera rivoluzione. Che non mancher? di scatenare feroci polemiche:
"? una sentenza pericolosissima", ha infatti affermato Giordano Biserni, presidente dell'Asaps, l'associazione degli amici e sostenitori della polizia stradale, all'indomani della sentenza del giudice monocratico di Olbia, Vincenzo Cristiano, che ha assolto un romano di 22 anni in base al principio che "la sola prova rappresentata dal dato registrato dall'etilometro non ? sufficiente a dichiarare la responsabilit? penale di chi viene trovato alla guida dell'auto in stato di ebbrezza".
Il giovane - ricorda Biserni - aveva un tasso alcolemico pi? che doppio del consentito, che l'etilometro aveva accertato pari 1,2 grammi di alcol per litro di sangue. "Se passa questa linea - scrive l'Asaps - se non vogliamo nemmeno pi? l'etilometro e l'accertamento di Pubblici Ufficiali nell'esercizio delle proprie funzioni, allora per far rispettare la legge cosa deve servire?
Pensiamo al 'giudice di notte', come in altri paesi del mondo, dove togati permangono a turno nelle aule a trattare le 'urgenze', al quale portare in aula l'indagato e fargli sentire l'alito... ma visto l'andazzo non ci speriamo molto. E' pi? probabile che se l'interpretazione del giudice venga ripresa anche da altri - e ci auguriamo proprio di no - il responso finale lo dar? l'esame autoptico di chi si schianta in auto, sperando che non porti con s? all'altro mondo, come invece accade troppo spesso, qualche innocente".
"Non ci rimane dunque che l'esame del sangue - prosegue Biserni - vorr? dire che intaseremo le corsie dei pronto soccorso, costringendo i sospetti a lunghe trasferte, i medici a maggior dispendio di aghi e siringhe, i laboratori di analisi a sempre crescenti ritmi di lavoro, mentre sulle strade non vigiler? pi? nessuno. Vorr? dire che dovremo rinunciare anche ai 180 mila controlli etilometrici all'anno, contro gli 8 milioni della Francia o i 4/5 milioni della Spagna, paesi che rispetteranno il progetto europeo di dimezzare la mortalit? entro il 2010. Noi no. Noi dobbiamo rassegnarci a questo teatrino davvero poco serio, di chi arriva a negare l'evidenza anche in aula.
Si, lo diciamo con forza e ce ne assumiamo ogni responsabilit?. Come si pu? chiudere cos? l'azione penale, scegliendo di negare una verit? scientifica come quella di una macchina sofisticatissima che analizza l'alcolemia e che passa i pi? severi test di omologazione? Come si fa a sostenere che la prova dell'etilometro ? sufficiente al massimo per l'applicazione delle sanzioni amministrative e non di quelle penali?
Come si fa a sostenere che la semplice assunzione di alcol non determini uno stato di ebbrezza 'dal momento che, a parita' di quantit? ingerite, le conseguenze sull'equilibrio di chi ne abusa sono diverse da soggetto a soggetto?
La risposta la fornisce proprio il legale che ha vinto la sua personale battaglia, e che ha detto alla stampa che quella di ieri "...e' una sentenza rivoluzionaria perch? consacra una regola giuridica fondamentale: quella per cui il libero convincimento prevale sul test scientifico e sulla prova legale. In questo senso se le sanzioni amministrative devono essere automaticamente applicate quando si supera la soglia prevista dalla norma, perch? sussista anche il reato di guida in stato di ebbrezza occorre la prova che l'assunzione, anche oltre misura, di bevande alcoliche comporti il venir meno dell'equilibrio psico-fisico del soggetto e che, pertanto, questi si trovi effettivamente in stato di ebrezza".
"Per fortuna - conclude la nota - nel nostro ordinamento non sussiste il principio anglosassone dello 'stare decis', cio? del precedente giudiziario vincolante. Ora per? chi glielo dice a tutte le divise che operano giorno e notte sulle strade, rincorrendo, fra mille rischi, violazioni a pacchi? Ci verrebbe da dire facciamoci una bevuta, tanto...".
(2 marzo 2006)
( io sono contro all'utilizzo "cassa" degli autovelox.. ma sono contro le persone ubriache al volante... )
Guida in stato di ebbrezza?
L'etilometro non basta
Sentenza choc: il giudice monocratico Olbia, Vincenzo Cristiano, ha assolto un romano di 22 anni in base al principio che "la sola prova rappresentata dal dato registrato dall'etilometro non ? sufficiente a dichiarare la responsabilit? penale di chi viene trovato alla guida dell'auto in stato di ebbrezza". Una vera rivoluzione. Che non mancher? di scatenare feroci polemiche:
"? una sentenza pericolosissima", ha infatti affermato Giordano Biserni, presidente dell'Asaps, l'associazione degli amici e sostenitori della polizia stradale, all'indomani della sentenza del giudice monocratico di Olbia, Vincenzo Cristiano, che ha assolto un romano di 22 anni in base al principio che "la sola prova rappresentata dal dato registrato dall'etilometro non ? sufficiente a dichiarare la responsabilit? penale di chi viene trovato alla guida dell'auto in stato di ebbrezza".
Il giovane - ricorda Biserni - aveva un tasso alcolemico pi? che doppio del consentito, che l'etilometro aveva accertato pari 1,2 grammi di alcol per litro di sangue. "Se passa questa linea - scrive l'Asaps - se non vogliamo nemmeno pi? l'etilometro e l'accertamento di Pubblici Ufficiali nell'esercizio delle proprie funzioni, allora per far rispettare la legge cosa deve servire?
Pensiamo al 'giudice di notte', come in altri paesi del mondo, dove togati permangono a turno nelle aule a trattare le 'urgenze', al quale portare in aula l'indagato e fargli sentire l'alito... ma visto l'andazzo non ci speriamo molto. E' pi? probabile che se l'interpretazione del giudice venga ripresa anche da altri - e ci auguriamo proprio di no - il responso finale lo dar? l'esame autoptico di chi si schianta in auto, sperando che non porti con s? all'altro mondo, come invece accade troppo spesso, qualche innocente".
"Non ci rimane dunque che l'esame del sangue - prosegue Biserni - vorr? dire che intaseremo le corsie dei pronto soccorso, costringendo i sospetti a lunghe trasferte, i medici a maggior dispendio di aghi e siringhe, i laboratori di analisi a sempre crescenti ritmi di lavoro, mentre sulle strade non vigiler? pi? nessuno. Vorr? dire che dovremo rinunciare anche ai 180 mila controlli etilometrici all'anno, contro gli 8 milioni della Francia o i 4/5 milioni della Spagna, paesi che rispetteranno il progetto europeo di dimezzare la mortalit? entro il 2010. Noi no. Noi dobbiamo rassegnarci a questo teatrino davvero poco serio, di chi arriva a negare l'evidenza anche in aula.
Si, lo diciamo con forza e ce ne assumiamo ogni responsabilit?. Come si pu? chiudere cos? l'azione penale, scegliendo di negare una verit? scientifica come quella di una macchina sofisticatissima che analizza l'alcolemia e che passa i pi? severi test di omologazione? Come si fa a sostenere che la prova dell'etilometro ? sufficiente al massimo per l'applicazione delle sanzioni amministrative e non di quelle penali?
Come si fa a sostenere che la semplice assunzione di alcol non determini uno stato di ebbrezza 'dal momento che, a parita' di quantit? ingerite, le conseguenze sull'equilibrio di chi ne abusa sono diverse da soggetto a soggetto?
La risposta la fornisce proprio il legale che ha vinto la sua personale battaglia, e che ha detto alla stampa che quella di ieri "...e' una sentenza rivoluzionaria perch? consacra una regola giuridica fondamentale: quella per cui il libero convincimento prevale sul test scientifico e sulla prova legale. In questo senso se le sanzioni amministrative devono essere automaticamente applicate quando si supera la soglia prevista dalla norma, perch? sussista anche il reato di guida in stato di ebbrezza occorre la prova che l'assunzione, anche oltre misura, di bevande alcoliche comporti il venir meno dell'equilibrio psico-fisico del soggetto e che, pertanto, questi si trovi effettivamente in stato di ebrezza".
"Per fortuna - conclude la nota - nel nostro ordinamento non sussiste il principio anglosassone dello 'stare decis', cio? del precedente giudiziario vincolante. Ora per? chi glielo dice a tutte le divise che operano giorno e notte sulle strade, rincorrendo, fra mille rischi, violazioni a pacchi? Ci verrebbe da dire facciamoci una bevuta, tanto...".
(2 marzo 2006)
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