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non so come mi sia presa questa mania
m'? sempre piaciuto legger la vita dei poeti, nei libri di italiano era la prima cosa che andavo a vedere
ma all'inizio non mi soffermavo sui testi
semplicemente non m'interessavano di solito....faceva eccezzione ungaretti...
poi, le prime canzoni ascoltate con un p? di criterio, le primi analisi dei testi di queste canzoni, pi? circa le figure che la metrica
e un'amica che mi mette sotto al naso Spleen di baudelaire (fede, non ti dir? mai abbastanza grazie...anche perch? proprio non te l'ho mai detto)
fu una folgorazione
mentre la leggevo la vedevo davanti agli occhi
fu un qualcosa di nuovo, di sconvolgente, di incredibile, quasi come il primo bacio, quasi come la prima volta....
da allora fun un'esclation, prima di libri, di poeti, di scritti
le ore di scuola passate in biblioteca a leggere dante, tasso, foscolo, baudelaire, blake, ungaretti, montale e tutti gli altri
e quando le giornate non bastavano, sui libri ci passavo le nottate
e, dopo aver letto e depredato anche troppo verlaine o rimbaud, pi? per vedere di cosa ero capace piuttosto che migliorare gli illustri padri, ci provai anch'io
fin dall'inizio, e ci? mi consola, decisi di scriver a ruota libera, senza schemi, perch? la poesia ? l'elaborazione di ci? che si sente dentro, e porle dei limiti, siano rime o strutture, era, ed ?, assurdo secondo me...
all'inizio non avevo un pensiero mio, una traccia, un riferimento, e la poesia ne risentiva....
al punto che se leggo i versi di quel tempo, quasi non mi trovo in quanto scitto
ma forse, pi? che la poesia, ad esser cambiato sono io....
? scontato, ma la vit? ti cambia pi? che una convinzione
e a toglier da una montagna un sasso ogni giorno, prima o poi ne esce una frana...
le prime poesie sono coincise pure con i primi.....amori mi pare eccessivo....i primi sentimenti dai
quanto ho attinto, a caso, da quegli stati d'animo
la felicit? che era uno specchio d'argento, il primo bacio un ricordo stretto al cuore come un insetto in una goccia d'ambra, la noia un salto nel buio.....
e poi ancora i testi dei sommi padri, i versi nell'abisso tra le mie dita, la scoperta di guccini e di tutta la canzone, la nascita di un'idea, un concetto, una convinzione
che lenta, inesorabile, tanto attesa quanto improvvisa nel suo schiudersi, m'impregnava tutto, s'impadroniva di me nella misura in cui lei diveniva mia
sono passati sei anni, m'han detto che la poesia ? morta, ho dato vita a ricordi, sentimenti, sogni, m'hanno ucciso il romanticismo...
sono passati sei anni, e ancora scrivo....
xk? wilde diceva che la letteratura, come tutta l'arte, ? la dimostrazione che la vita non basta
xke la poesia ? la pi? chiara prova di quanto sia vera questa frase
xk? a me la vita, cos? com'?, non basta
"chi s'accontenta gode" potr? dirmi qualcuno
ma perch? devo accontentarmi d'un occhio azzurro quando posso avere un mare che spazia dall'alba al giorno?
the show must go on dicono gli americani
e infatti la vita non si ferma a sceglier le parole pi? belle
in questi sei anni sono stato bene, ho odiato, mi sono lasciato andare, mi sono fatto trascinare, ora da qualche amica, ora dalla noia, ho raccontato bugie per un sorriso e ho scelto la via pi? tortuosa quando non avevo voglia di essere una frase fatta
ma la poesia rimaneva, come un sogno, come uno squarcio nel cuore, come la vita....
xke scrivo non lo so
ad esser sinceri non so neppure xke sto scrivendo ora
forse ne avevo solo voglia, come quando ci si ferma a bere un caff? in un bar nuovo, e si cerca una scusa, anche stupida, pur di fare due chiacchiere con chi non si conosce....
xk? scirvo non lo so, so per? che la poesia ? parte di me pi? di me, pi? di tante altre passioni, pi? forse della moto...
che in fondo ? come un sogno....che ? come dire che ? poesia...
ps grazie a chi mi aiuta nel mio fare (?) il poeta.....vi devo molto
pss grazie a chi mi deride perch? scrivo....non sapete quanto mi date di che continuare questo folle volo...
m'? sempre piaciuto legger la vita dei poeti, nei libri di italiano era la prima cosa che andavo a vedere
ma all'inizio non mi soffermavo sui testi
semplicemente non m'interessavano di solito....faceva eccezzione ungaretti...
poi, le prime canzoni ascoltate con un p? di criterio, le primi analisi dei testi di queste canzoni, pi? circa le figure che la metrica
e un'amica che mi mette sotto al naso Spleen di baudelaire (fede, non ti dir? mai abbastanza grazie...anche perch? proprio non te l'ho mai detto)
fu una folgorazione
mentre la leggevo la vedevo davanti agli occhi
fu un qualcosa di nuovo, di sconvolgente, di incredibile, quasi come il primo bacio, quasi come la prima volta....
da allora fun un'esclation, prima di libri, di poeti, di scritti
le ore di scuola passate in biblioteca a leggere dante, tasso, foscolo, baudelaire, blake, ungaretti, montale e tutti gli altri
e quando le giornate non bastavano, sui libri ci passavo le nottate
e, dopo aver letto e depredato anche troppo verlaine o rimbaud, pi? per vedere di cosa ero capace piuttosto che migliorare gli illustri padri, ci provai anch'io
fin dall'inizio, e ci? mi consola, decisi di scriver a ruota libera, senza schemi, perch? la poesia ? l'elaborazione di ci? che si sente dentro, e porle dei limiti, siano rime o strutture, era, ed ?, assurdo secondo me...
all'inizio non avevo un pensiero mio, una traccia, un riferimento, e la poesia ne risentiva....
al punto che se leggo i versi di quel tempo, quasi non mi trovo in quanto scitto
ma forse, pi? che la poesia, ad esser cambiato sono io....
? scontato, ma la vit? ti cambia pi? che una convinzione
e a toglier da una montagna un sasso ogni giorno, prima o poi ne esce una frana...
le prime poesie sono coincise pure con i primi.....amori mi pare eccessivo....i primi sentimenti dai
quanto ho attinto, a caso, da quegli stati d'animo
la felicit? che era uno specchio d'argento, il primo bacio un ricordo stretto al cuore come un insetto in una goccia d'ambra, la noia un salto nel buio.....
e poi ancora i testi dei sommi padri, i versi nell'abisso tra le mie dita, la scoperta di guccini e di tutta la canzone, la nascita di un'idea, un concetto, una convinzione
che lenta, inesorabile, tanto attesa quanto improvvisa nel suo schiudersi, m'impregnava tutto, s'impadroniva di me nella misura in cui lei diveniva mia
sono passati sei anni, m'han detto che la poesia ? morta, ho dato vita a ricordi, sentimenti, sogni, m'hanno ucciso il romanticismo...
sono passati sei anni, e ancora scrivo....
xk? wilde diceva che la letteratura, come tutta l'arte, ? la dimostrazione che la vita non basta
xke la poesia ? la pi? chiara prova di quanto sia vera questa frase
xk? a me la vita, cos? com'?, non basta
"chi s'accontenta gode" potr? dirmi qualcuno
ma perch? devo accontentarmi d'un occhio azzurro quando posso avere un mare che spazia dall'alba al giorno?
the show must go on dicono gli americani
e infatti la vita non si ferma a sceglier le parole pi? belle
in questi sei anni sono stato bene, ho odiato, mi sono lasciato andare, mi sono fatto trascinare, ora da qualche amica, ora dalla noia, ho raccontato bugie per un sorriso e ho scelto la via pi? tortuosa quando non avevo voglia di essere una frase fatta
ma la poesia rimaneva, come un sogno, come uno squarcio nel cuore, come la vita....
xke scrivo non lo so
ad esser sinceri non so neppure xke sto scrivendo ora
forse ne avevo solo voglia, come quando ci si ferma a bere un caff? in un bar nuovo, e si cerca una scusa, anche stupida, pur di fare due chiacchiere con chi non si conosce....
xk? scirvo non lo so, so per? che la poesia ? parte di me pi? di me, pi? di tante altre passioni, pi? forse della moto...
che in fondo ? come un sogno....che ? come dire che ? poesia...
ps grazie a chi mi aiuta nel mio fare (?) il poeta.....vi devo molto
pss grazie a chi mi deride perch? scrivo....non sapete quanto mi date di che continuare questo folle volo...