Caro Bill,
diciamocelo: gli informatici non sono sexy.
Lo sono gli attori, gli artisti e i veterinari, i ballerine oppure i baristi, magari i benzinai e gli astronauti, ma gli informatici no.
L'informatico non ? sexy. I nostri discorsi sono fatti di sigle incomprensibili, infarciti di nozioni lette su Computer Magazine, Il Mio Pc, Focus. L'ultimo libro che abbiamo letto ? quasi sicuramente di Asimov, abbiamo un cane di nome Cobol ed il calendario alla parete ? quello di Lara Croft. Facciamo scherzi con gli screensaver, ridiamo alle battute sconce sugli hardware, se ci si rompe il palmare non sappiamo neanche che ore sono, progettiamo gite da MediaWorld, fantastichiamo su una vita nella Silycon Valley e come tutti desideriamo un arnese da diciannove pollici. Facciamo colazioni di lavoro alle macchinette di fianco alle fotocopiatrici, in pausa pranzo parliamo della receptionista gnocca che preferisce l'addetto delle pulizie a noi, all'aperitivo arriviamo che son gi? tutti sbronzi e usciamo a cena, s?, ma a casa presto, che alle undici inizia Star Trek. E stiamo seduti dieci ore al giorno al chiuso, con conseguenze fisiche devastanti: la gobba, le gambette piccole, il pallore. Guardiamo costantemente un video luminoso e non sappiamo se temere di pi? la miopia o la schizofrenia. Abbiamo vestiti eleganti magari, ch? lavoriamo in banca, ma nel taschino abbiamo tre o quattro penne, tutte col tappo mangiucchiato per lo stress.
No Bill, gli informatici non sono sexy.
Non cuccano.
Siamo portatori sani di magliette della salute. Il massimo del romanticismo ? un tramonto a 1024x768 e la mail pi? spinta che abbiamo mai mandato ? l'invito alla Gmail di Google. Ci commuoviamo solo per un Vic20, l'ultima volta che abbiamo pianto ? stato quando ? ci caduto il mouse senza pallina, spendiamo tutto in chiavette Usb e fantastichiamo su una famiglia felice e riunita a tavola, dove tutti sono seduti sulla propria poltroncina comprata via internet e giocano alla Playstation Cinque.
L'informatico non ? mai sexy.
Quasi mai.
Lo diventa solo in una particolare occasione, caro Bill:
quando Windows, il tuo Windows, smette di funzionare.
Ed allora le amiche, le colleghe del marketing, le receptioniste, le fidanzate, le vicine di casa, le conoscenti, qualunque donna abbia a che fare con il tuo Windows, caro Bill, tutte loro hanno bisogno di noi, della nostra consulenza tecnica. E cos? ci chiamano, ci vogliono, ci ammiccano, per farci accorrere al capezzale del tuo sistema operativo. Farebbero di tutto per riavere il loro computer funzionante.
L'informatico ? ora desiderato, richiesto, potente, sexy.
Sexy.
Bill, tu hai dato molto al mondo dell'informatica: ? vero, crashano tutti i computer che tocchi, ma grazie a te noi informatici ci moltiplicheremo per il mondo. Grazie a te abbiamo sex-appeal. Grazie al tuo fottuto sistema operativo che si blocca ad ogni click, noi possiamo sognare una donna. Con il tuo Windows, anche noi riusciamo a trombare.
Bill, tu forse non sarai ricordato come un genio dell'informatica, ma sicuramente sei il Cupido del Duemila, sei il Cyrano del terzo millennio.
Grazie Bill,
grazie per averci reso sexy.
diciamocelo: gli informatici non sono sexy.
Lo sono gli attori, gli artisti e i veterinari, i ballerine oppure i baristi, magari i benzinai e gli astronauti, ma gli informatici no.
L'informatico non ? sexy. I nostri discorsi sono fatti di sigle incomprensibili, infarciti di nozioni lette su Computer Magazine, Il Mio Pc, Focus. L'ultimo libro che abbiamo letto ? quasi sicuramente di Asimov, abbiamo un cane di nome Cobol ed il calendario alla parete ? quello di Lara Croft. Facciamo scherzi con gli screensaver, ridiamo alle battute sconce sugli hardware, se ci si rompe il palmare non sappiamo neanche che ore sono, progettiamo gite da MediaWorld, fantastichiamo su una vita nella Silycon Valley e come tutti desideriamo un arnese da diciannove pollici. Facciamo colazioni di lavoro alle macchinette di fianco alle fotocopiatrici, in pausa pranzo parliamo della receptionista gnocca che preferisce l'addetto delle pulizie a noi, all'aperitivo arriviamo che son gi? tutti sbronzi e usciamo a cena, s?, ma a casa presto, che alle undici inizia Star Trek. E stiamo seduti dieci ore al giorno al chiuso, con conseguenze fisiche devastanti: la gobba, le gambette piccole, il pallore. Guardiamo costantemente un video luminoso e non sappiamo se temere di pi? la miopia o la schizofrenia. Abbiamo vestiti eleganti magari, ch? lavoriamo in banca, ma nel taschino abbiamo tre o quattro penne, tutte col tappo mangiucchiato per lo stress.
No Bill, gli informatici non sono sexy.
Non cuccano.
Siamo portatori sani di magliette della salute. Il massimo del romanticismo ? un tramonto a 1024x768 e la mail pi? spinta che abbiamo mai mandato ? l'invito alla Gmail di Google. Ci commuoviamo solo per un Vic20, l'ultima volta che abbiamo pianto ? stato quando ? ci caduto il mouse senza pallina, spendiamo tutto in chiavette Usb e fantastichiamo su una famiglia felice e riunita a tavola, dove tutti sono seduti sulla propria poltroncina comprata via internet e giocano alla Playstation Cinque.
L'informatico non ? mai sexy.
Quasi mai.
Lo diventa solo in una particolare occasione, caro Bill:
quando Windows, il tuo Windows, smette di funzionare.
Ed allora le amiche, le colleghe del marketing, le receptioniste, le fidanzate, le vicine di casa, le conoscenti, qualunque donna abbia a che fare con il tuo Windows, caro Bill, tutte loro hanno bisogno di noi, della nostra consulenza tecnica. E cos? ci chiamano, ci vogliono, ci ammiccano, per farci accorrere al capezzale del tuo sistema operativo. Farebbero di tutto per riavere il loro computer funzionante.
L'informatico ? ora desiderato, richiesto, potente, sexy.
Sexy.
Bill, tu hai dato molto al mondo dell'informatica: ? vero, crashano tutti i computer che tocchi, ma grazie a te noi informatici ci moltiplicheremo per il mondo. Grazie a te abbiamo sex-appeal. Grazie al tuo fottuto sistema operativo che si blocca ad ogni click, noi possiamo sognare una donna. Con il tuo Windows, anche noi riusciamo a trombare.
Bill, tu forse non sarai ricordato come un genio dell'informatica, ma sicuramente sei il Cupido del Duemila, sei il Cyrano del terzo millennio.
Grazie Bill,
grazie per averci reso sexy.
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