Il romanticismo ? morto!
Cronaca volutamente poco seria di una morte annuncia dal suo stesso silenzio.
In un mondo dove le cronache di una putanella diventono best seller giace inerme la poesia dei sentimenti. Il romanticismo ? morto! Ne da il triste annuncio chi ne ha constatato la morte il giorno 11 corrente mese alle ore 19.40.
Le eseque si terranno il giorno 18 dicembre 2005 sotto al balcone di Romeo e Giuglietta in quel di Verona, dove coi favori dei primi bui si daranno alla fiamma testi di Baudelaire, Verlaine, Rimbaud, Shakespare e altri; di seguito, maroni caldi e brul? per tutti.
Un mese di studio liquidato con un'occhiata fuggiva e un grazie di cortesia.
Il lavoro di una trentina di giorni ripagato con l'indifferenza.
Un sogno tramutatosi incubo con la stessa rapidit? che la pi? fervida immaginazione impiega per infrangersi con la realt?.
E non parlo di Harmony o simili, ma di cose profonde, vere, serie...
Per chi, come me, ? sempre stato avezzo all'arte, ormai morta, di dar voce ai sentimenti con la strofa nulla pu? far pi? male. Perch? in quello che fai ci credi. Perch? sei veramente convinto che le parole abbiano il potere di dar vita alle emozioni. Ma ormai non ? pi? tempo per chi fa poesia. Non v'? pi? spazio per chi, mosca bianca, non vede altro che la necessit? delle parole per spiegare a chi lo ascolta cosa ha dentro.
Cosa mi porta a queste considerazioni? L'esperienza...
Gi? tempo fa sperimentai sulla mia stessa pelle quanto poco valgan le parole ormai... un giorno di alcuni anni fa, periodo estivo, decisi di tentar una sorpresa a una ragazza (la mia ragazza); presi ?I fiori del male? di Baudelaire e dalla poesia ?Donna Dannate ? Delphine e Hippolyte? estrapolai quanto segue:
?..vogli dunque il viso, tu, mia anima e mio cuore, mio tutto e mia met?, volgi quei tuoi occhi pieno d'azzurro e di stelle! Per uno di questo sguardi, balsamo divino, sono disposto a sollevare i veli dei piaceri pi? oscuri e ad addormentarti in un sogno senza fine!?
Convinto della bont? della mia idea cercai della carta particolare, tipo pergamena, e vi stampai quanto sopra con uno di quei caratteri tutti curve e ricami (stile, per chi ha word, il carattere Vivaldi), bruciacchiai i bordi, e strinsi il tutto a una rosa rossa con una nastrino; abitando vicino ad un borgo medioevale per la consegna scelsi una stradine laterale all'antico mastio, sfondo ideale quando illuminato dalla luna. La reazione della donzella fu un freddolino grazie, non esattamente quanto m'aspettavo...
Pensai, forse ho sbagliato il testo, forse la forma, forse semplicemente lei non ? per questo genere di cose...
Pensai, ? una su chissa quante, in fondo una rondina non fa primavera (anche se un mio amico, di norma, a questa frase aggiunge che una merda fa comunque la sua porca figura. Sempre.)
Per un po' mi trattenni da altre simili azioni, pur continuando a comporre, e gi? cos? ebbi altra prova di quanto sia fuori moda questo benedetto romanticismo; composto quanto segue
?E verr? il giorno, e finir? la notte, e di me, di te, di noi e dei nostri sogni non rimarr? che un battito d'ali di farfalla, coi ricordi stretti al petto come un insetto in una goccia d'ambra. Ma per adesso, buonanotte...?
Lo girai ad una mia amica che si diceva esser gran sensibile e molto romantica, che per tutta risposta mi disse: ?scusa eh, ma non l'ho mica capito..?
passi che te l'ho spedito alle due di notte e l'avrai letto da appena sveglia, ma viva ***, te saresti la nouvelle Giulietta? Allora io sono Gepetto e per procreare mi basta una sega...
Sempre pi? dubbioso ma comunque speransozo continuai queste mia strane creazioni fino, appunto, a quella maledetta domenica (il d? 11 Dicembre di quest'anno...). L'ultimo mese lo ho perso alla rincorsa di una chimera... O comunque rincorrendo qualcosa che ? rimasto un sogno...
Ho un'amica che ha una passione sfrenata per gli angeli, una sorta di mania ossessiva, e un giorno, girando per un centro commerciale, noto questa cartolina che raffigura un angelo avvolto nelle sue stesse ali che dorme su una colonna che si erge in un cielo blu notte; bene, decido di prendergliela per dargliela. Tornando a casa tra me e me penso a cosa scrivere dentro.... e soprattutto a come scrivelo. Avendo una pessima scrittura decido di scrivere quel che verr? scritto col pc, con uno di quei soliti caratteri tutti curve, e qui inziano i problemi: come infilare il biglietto nella stampante senza rovinarlo? Beh, una soluzione ci sarebbe, ci? stampare su un foglio e applicarlo al biglietto...
Si, ok, ma fa strano, fa cosa troppo informale... E allora che si facciano le cose in grande... Poesie, immaginidi angeli e inventiva non mancano, cosa si aspetta? Dal nulla nasce quest'idea, FOLLE, di un biglietto nel biglietto...
Tralascio tutti i vari prototipi, la varie bozze e le varie idee che sono nate, si sono sviluppate e sono sparite nell'arco di un mese attorno a questo biglietto dicendo solo che giunto a una settimana dalla consegna ero indeciso tra due soluzioni: quella scartata prevedeva una serie di immagini (di Boris Vallejo e Luis Royo, che comunque si ricollegassero agli angeli e colorate tutte in una tinta di blu per collegarsi al biglietto) stampate su carta lucida alternate a dei piccoli componimenti legati alla donzella in questione, mente il prototipo divenuto realt? era composto da quattro fogli, di cui due di sole immagini e due di immagini accompagnate da componimenti (stessi del biglietto sopra, sia le immagini che i testi) stampate su pellicola lucida applicata sopra (ma che cmq si poteva togliere per lasciar spazio alla foto) per non incasinare toppo la stampa...il tutto rilegato con un filo di tessuto blu a sua volta legato al biglietto...
Trovato pure cosa accompagnare al biglietto, cio? una gigantografia di un angelo disegnato da Luis Royo (ancora lui), la famosa domenica in questione mi accingo a consegnare il tutto alla ragazza in questione. Giuro che il tutto ? stato fatto solo per fare un dono ad un'amica, senza altri fini, ma cmq mi aspettavo una reazione diversa...
Quando infatti le consegno il tutto, ne ricavo un grazie frettoloso e nulla pi?... Stranito dalla reazione le chiedo se le piace o no, e lei, schietta come sempre, con estrema naturalezza mi dice: ?ancora queste cosa fai? Non servono a niente, a nessuno, a nulla...?
Abbacchiato me ne ritorno a casa, una mia amica mi chiama e si finisce col parlar del discorso e pure lei, altrettanto schietta, mi dice: ?l'idea non ? male ma queste cose non fanno pi? effetto, dovresti saperlo ormai..?
La cosa mi ha spento...
Il romanticismo ? morto, e io non me ne sono mai accorto...
Cronaca volutamente poco seria di una morte annuncia dal suo stesso silenzio.
In un mondo dove le cronache di una putanella diventono best seller giace inerme la poesia dei sentimenti. Il romanticismo ? morto! Ne da il triste annuncio chi ne ha constatato la morte il giorno 11 corrente mese alle ore 19.40.
Le eseque si terranno il giorno 18 dicembre 2005 sotto al balcone di Romeo e Giuglietta in quel di Verona, dove coi favori dei primi bui si daranno alla fiamma testi di Baudelaire, Verlaine, Rimbaud, Shakespare e altri; di seguito, maroni caldi e brul? per tutti.
Un mese di studio liquidato con un'occhiata fuggiva e un grazie di cortesia.
Il lavoro di una trentina di giorni ripagato con l'indifferenza.
Un sogno tramutatosi incubo con la stessa rapidit? che la pi? fervida immaginazione impiega per infrangersi con la realt?.
E non parlo di Harmony o simili, ma di cose profonde, vere, serie...
Per chi, come me, ? sempre stato avezzo all'arte, ormai morta, di dar voce ai sentimenti con la strofa nulla pu? far pi? male. Perch? in quello che fai ci credi. Perch? sei veramente convinto che le parole abbiano il potere di dar vita alle emozioni. Ma ormai non ? pi? tempo per chi fa poesia. Non v'? pi? spazio per chi, mosca bianca, non vede altro che la necessit? delle parole per spiegare a chi lo ascolta cosa ha dentro.
Cosa mi porta a queste considerazioni? L'esperienza...
Gi? tempo fa sperimentai sulla mia stessa pelle quanto poco valgan le parole ormai... un giorno di alcuni anni fa, periodo estivo, decisi di tentar una sorpresa a una ragazza (la mia ragazza); presi ?I fiori del male? di Baudelaire e dalla poesia ?Donna Dannate ? Delphine e Hippolyte? estrapolai quanto segue:
?..vogli dunque il viso, tu, mia anima e mio cuore, mio tutto e mia met?, volgi quei tuoi occhi pieno d'azzurro e di stelle! Per uno di questo sguardi, balsamo divino, sono disposto a sollevare i veli dei piaceri pi? oscuri e ad addormentarti in un sogno senza fine!?
Convinto della bont? della mia idea cercai della carta particolare, tipo pergamena, e vi stampai quanto sopra con uno di quei caratteri tutti curve e ricami (stile, per chi ha word, il carattere Vivaldi), bruciacchiai i bordi, e strinsi il tutto a una rosa rossa con una nastrino; abitando vicino ad un borgo medioevale per la consegna scelsi una stradine laterale all'antico mastio, sfondo ideale quando illuminato dalla luna. La reazione della donzella fu un freddolino grazie, non esattamente quanto m'aspettavo...
Pensai, forse ho sbagliato il testo, forse la forma, forse semplicemente lei non ? per questo genere di cose...
Pensai, ? una su chissa quante, in fondo una rondina non fa primavera (anche se un mio amico, di norma, a questa frase aggiunge che una merda fa comunque la sua porca figura. Sempre.)
Per un po' mi trattenni da altre simili azioni, pur continuando a comporre, e gi? cos? ebbi altra prova di quanto sia fuori moda questo benedetto romanticismo; composto quanto segue
?E verr? il giorno, e finir? la notte, e di me, di te, di noi e dei nostri sogni non rimarr? che un battito d'ali di farfalla, coi ricordi stretti al petto come un insetto in una goccia d'ambra. Ma per adesso, buonanotte...?
Lo girai ad una mia amica che si diceva esser gran sensibile e molto romantica, che per tutta risposta mi disse: ?scusa eh, ma non l'ho mica capito..?
passi che te l'ho spedito alle due di notte e l'avrai letto da appena sveglia, ma viva ***, te saresti la nouvelle Giulietta? Allora io sono Gepetto e per procreare mi basta una sega...
Sempre pi? dubbioso ma comunque speransozo continuai queste mia strane creazioni fino, appunto, a quella maledetta domenica (il d? 11 Dicembre di quest'anno...). L'ultimo mese lo ho perso alla rincorsa di una chimera... O comunque rincorrendo qualcosa che ? rimasto un sogno...
Ho un'amica che ha una passione sfrenata per gli angeli, una sorta di mania ossessiva, e un giorno, girando per un centro commerciale, noto questa cartolina che raffigura un angelo avvolto nelle sue stesse ali che dorme su una colonna che si erge in un cielo blu notte; bene, decido di prendergliela per dargliela. Tornando a casa tra me e me penso a cosa scrivere dentro.... e soprattutto a come scrivelo. Avendo una pessima scrittura decido di scrivere quel che verr? scritto col pc, con uno di quei soliti caratteri tutti curve, e qui inziano i problemi: come infilare il biglietto nella stampante senza rovinarlo? Beh, una soluzione ci sarebbe, ci? stampare su un foglio e applicarlo al biglietto...
Si, ok, ma fa strano, fa cosa troppo informale... E allora che si facciano le cose in grande... Poesie, immaginidi angeli e inventiva non mancano, cosa si aspetta? Dal nulla nasce quest'idea, FOLLE, di un biglietto nel biglietto...
Tralascio tutti i vari prototipi, la varie bozze e le varie idee che sono nate, si sono sviluppate e sono sparite nell'arco di un mese attorno a questo biglietto dicendo solo che giunto a una settimana dalla consegna ero indeciso tra due soluzioni: quella scartata prevedeva una serie di immagini (di Boris Vallejo e Luis Royo, che comunque si ricollegassero agli angeli e colorate tutte in una tinta di blu per collegarsi al biglietto) stampate su carta lucida alternate a dei piccoli componimenti legati alla donzella in questione, mente il prototipo divenuto realt? era composto da quattro fogli, di cui due di sole immagini e due di immagini accompagnate da componimenti (stessi del biglietto sopra, sia le immagini che i testi) stampate su pellicola lucida applicata sopra (ma che cmq si poteva togliere per lasciar spazio alla foto) per non incasinare toppo la stampa...il tutto rilegato con un filo di tessuto blu a sua volta legato al biglietto...
Trovato pure cosa accompagnare al biglietto, cio? una gigantografia di un angelo disegnato da Luis Royo (ancora lui), la famosa domenica in questione mi accingo a consegnare il tutto alla ragazza in questione. Giuro che il tutto ? stato fatto solo per fare un dono ad un'amica, senza altri fini, ma cmq mi aspettavo una reazione diversa...
Quando infatti le consegno il tutto, ne ricavo un grazie frettoloso e nulla pi?... Stranito dalla reazione le chiedo se le piace o no, e lei, schietta come sempre, con estrema naturalezza mi dice: ?ancora queste cosa fai? Non servono a niente, a nessuno, a nulla...?
Abbacchiato me ne ritorno a casa, una mia amica mi chiama e si finisce col parlar del discorso e pure lei, altrettanto schietta, mi dice: ?l'idea non ? male ma queste cose non fanno pi? effetto, dovresti saperlo ormai..?
La cosa mi ha spento...
Il romanticismo ? morto, e io non me ne sono mai accorto...
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