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Cos'? il tempo?

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    #46
    Originally posted by Mitoz!
    sapete che vi dico?
    il tempo non lo si pu? toccare
    il tempo non si pu? fermare
    il tempo non si pu? capire
    ma il tempo si pu? fermare
    ogni volta che giriamo la manopola del gas e saettiamo veloci sui nostri destrieri! ^_^
    beh...deciditi....

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      #47
      leggetevi la teoria della relativit? secondo bertrand russell... ? illuminante..

      oppure pensate che il tempo ? una misura variabile..... a seconda di che parte state di una scoreggia in macchina.....

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        #48
        Io non so cosa sia il tempo...so solo che l'essere umano ne ? schiavo.....in tutto ci? che dice o fa durante il giorno ci mette di mezzo il tempo.....
        Mentre aspetta il bus per andare al lavoro pensa "dai che non ho tempo"
        Mentre consola il suo amico uscito da una delusione dice "il tempo aggiusta tutto"
        Mentre da consigli ad un bambino gli dice "col tempo capirai"
        Mentre parla della moto GP al bar dice "Vale ha fatto un gran tempo"
        e via cos?....pensateci bene....domani durante la giornata contate quante volte mettete in mezzo il tempo nei vostri discorsi..... vi renderete conto che userete la parola tempo pi? di 50 volte....alla fine secondo me il tempo ? TUTTA LA NOSTRA VITA....

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          #49
          Originally posted by Ayrton
          beh...deciditi....
          ho sbajato...volevo scrivere cambiare...
          scherzi della stanchezza

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            #50
            ? una variabile della vita....un gran curatore

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              #51
              il tempo per me ? quello che ci metto a fare dal traguardo del mugello a tornare li' nel piu' breve tempo possibile!!!!!!

              Mi spiegho meglio prima che mi raggiunge Arabiscola, Blundik Feperis Valgio Pippozzo ecc.........................

              chiaro vero????????????????

              Bwaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

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                #52
                Originally posted by boarder
                il tempo ? fatto di tre fasi:



                il ''presente'' ? quel momento gi? ''passato'' a pensare al ''futuro''


                accontentatevi di questa realt?!
                la droga fa male

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                  #53
                  ci sono due categorie di studiosi "ufficialmente abilitati" a parlare della grandezza "tempo". Questi sono filosofi e fisici.
                  Il tempo nel senso comune, nel linguaggio è una cosa diversa dal tempo in filosofia e in fisica. Ma questo accade per moltissimi altri argomenti, ad es. per il concetto di civiltà, società, infinito, ecc. Sono tutti termini di cui abbiamo una conoscenza naturale, ma complicatissimi da gestire per gli addetti ai lavori, a seconda, anche, delle scuole di pensiero a cui appartengono.
                  Filosofia: partiamo dai greci talete, parmenide, platone e aristotele. Fino ad arrivare al pilastro di Sant'Agostino.
                  Fisica: partiamo da Galileo e passando per Newton arriviamo a Einstein..

                  Per avere una sensazione di capire meglio la grandezza "tempo" dobbiamo studiare questi autori.
                  Dirò solo 2 parole su quello che ci ha insegnato Einstein (ma secondo me la sua prima fidanzata, ma non voglio fare polemiche scientifiche).
                  Prometto: solo 2 parole.
                  Ogni cosa che accade nell'universo la possiamo chiamare evento. Questo evento per essere collocato ha bisogno di 4 grandezze: 3 coordinate spaziali e una coordinata temporale. Per es. se mi chiedo dove sono rispondo: alla latitudine x, alla longitudine y, alla quota z. Ma non basta, perché devo dire anche quando. Cioè ora sono quì, ma 5 minuti fa ero sul divano. Quindi lo spazio ha bisogno di un'altra coordinata per descrivere gli eventi. Un tale spazio si chiama Cronotopo. Il nostro continuum è a 4 dimensioni, perché queste ci servono per descrivere la nostra vita. Da questo deriva il concetto di orizzonte degli eventi (in pratica un propagarsi nello spazio-tempo di una immagine, come si propaga il suono nello spazio. Io parlo adesso ma a 300 metri mi sentono dopo un secondo. Io batto le palpebre adesso, ma a 300.000 Km le vedrranno sbattere tra 1 sec.). Subito dopo viene messo in crisi il concetto classico di contemporaneità, e si dimostra che ogni osservatore ha un tempo proprio e che non esiste un tempo assoluto, ecc. ecc. (velocità della luce, buchi neri, elettromagnetismo...)
                  Insomma ho lanciato dei semi e delle indicazioni di studio.
                  Ma l'universo che ci circonda a quante dimensioni è? Sembra che 4 siano poche e che ne servano almeno 16 per spiegare meglio quello che ci circonda.

                  Comunque spazi pluridimensionali sono usati normalmente in matematica e in fisica.

                  Concludendo, alla domanda cosa è il tempo si può rispondere : bho? oppure fare una tesi di dottorato di filosofia o di fisica.
                  Ma le domande che più attanagliano gli studiosi sono: se non ci fosse l'uomo (o un generico osservatore) esisterebbe il tempo? e ancora: il tempo finirà?

                  Si è fatto tardi ciao

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                    #54
                    Originally posted by Dino Scacchi7
                    il tempo per me ? quello che ci metto a fare dal traguardo del mugello a tornare li' nel piu' breve tempo possibile!!!!!!

                    Mi spiegho meglio prima che mi raggiunge Arabiscola, Blundik Feperis Valgio Pippozzo ecc.........................

                    chiaro vero????????????????

                    Bwaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
                    Hey Dino..stavolta te l'hanno tagliata male!!!

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                      #55
                      Originally posted by Liuppy
                      Hey Dino..stavolta te l'hanno tagliata male!!!

                      ragazzi avete le narici incipriate

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                        #56
                        Piccolo riassuntino sulla relatività...

                        Albert Einstein e la teoria della relatività. Cos'è il tempo? E lo spazio?

                        Una critica profonda alla concezione newtoniana dello spazio ed al tempo come entità assolute e non relative, venne successivamente elaborata da Albert Eintein (1879-1955), il più famoso scienziato vissuto nel nostro secolo.

                        Einstein si rese conto che la percezione era implicata nella relatività del moto, proprio in quanto l'osservazione del movimento degli oggetti rendeva necessario che l'oggetto fosse illuminato: la relatività di Galileo doveva riguardare la luce.

                        Einstein considerò che se il tempo della percezione degli oggetti fosse istantaneo (T=0 ), la velocità della luce dovrebbe essere infinita, come si era esemplificato fino ad allora: quando apriamo gli occhi ed osserviamo il mondo, vediamo quello che è effeftivamente e contemporaneamente presente attorno a noi.

                        Ma Einstein sapeva che Michelson e Morley, due scienziati americani, avevano dimostrato nel 1887 che la velocità della luce era elevata, ma non infinita e che infatti corrispondeva a circa 300.000 Km/secondo (quantità che indicheremo con c).
                        Ciò significa che la luce delle stelle che vediamo in cielo proviene dal passato; potremo infatti casualmente vedere la luce emessa da una stella, che in effetti non esiste più da molto tempo.

                        Allora Einstein, a seguito della enunciazione che non è misurabile nulla di più veloce della luce, immaginò di cavalcare la luce che porta l'informazione sul movimento: da qui la necessità di modifica delle dimensioni relative allo spazio/tempo in cui si osservano gli eventi.
                        Infatti, muovendoci alla velocità della luce esploreremmo tutto il passato dell'universo: poiché il rapporto S/T deve risultare come limite massimo uguale alla velocità della luce, che nel vuoto è stata misurata come costante universale c; se la velocità delle luce è costante, per rimanere tale a tutte le condizioni del moto, devono variare il numeratore e/o il denominatore del rapporto che esprime la velocità.

                        Inoltre Einstein proponendo la sua teoria della relatività nel 1905, formulò l'ipotesi che se riteniamo l'energia totale (E) una costante universale, il cambiamento delle dimensioni relative tra spazio e tempo deve corrispondere ad una variazione della massa dei corpi.
                        Da qui la famosa equazione della relatività, E = mc².

                        Questa formulazione comporta che, in prossimità della velocità della luce, la massa di un corpo in moto deve diventare energia.

                        Con Einstein si realizza un grande cambiamento nel modo di pensare allo spazio ed al tempo: l'equazione della relatività stabilisce che se la massa dei corpi in movimento varia a seconda della velocità, allora nuove dimensioni dello spazio/tempo vengono definite dalle interazioni della massa variabile con il campo della energia.

                        Per Einstein spazio e tempo non sono più quantità assolute e distinte, di valore primordiale come aveva supposto Newton, ma intrinsecamente relative, per cui lo spazio non è assolutamente distinguibile dal tempo; sono gli eventi di interazione tra energia e materia che determinano dimensioni variabili dello spazio/tempo nell'universo.

                        Purtroppo tali distorsioni relativistiche dello spazio/tempo in funzione della velocità a cui sono soggette le masse dei corpi in movimento, generano inammissibili paradossi logici a tutt'oggi irrisolti.

                        Il più famoso è il cosiddetto paradosso dei gemelli.

                        Trattasi di un esperimento mentale in cui si suppone che un gemello resti a terra e l'altro navighi nello spazio ad una velocità che si approssima sempre più a quella della luce; dato che c=S/T, se la velocità dell'astronave aumenta, il valore del tempo sull'astronave deve diminuire, deve cioè rallentare il ticchettio dell'orologio del gemello in volo rispetto a quello del gemello rimasto a terra. In tal caso quando il gemello volante torna a casa trova il fratello molto più vecchio di lui.

                        Questo tipo di paradosso non è nuovo: è spesso ricordato il paradosso di Achille e la tartaruga di Zenone d'Elea (480? a.C.), che impediva al veloce Achille di sorpassare la tartaruga perché, prima di raggiungerla, avrebbe dovuto arrivare alla metà della distanza tra lui e la tartaruga; ma se si suppone di poter dividere un segmento dello spazio all'infinito, di conseguenza Achille non può avere altro che un tempo infinito per raggiungere l'infinitesima suddivisione della distanza che lo separa dalla tartaruga.

                        Il paradosso dei gemelli come quello della tartaruga irraggiungibile, evidenziano come alcuni ragionamenti scientifici, apparentemente coerenti, portino a conclusioni paradossali.
                        Restano perciò una sfida alla ricerca di nuovi modelli concettuali di revisione del ragionamento scientifico precedente, che pur sembrando per molti aspetti logico, applicato rigorosamente, diviene irrazionale anche nei riguardi del senso comune.

                        Un evidente errore comune ai due paradossi della tartaruga ed Achille, così come in quello dei gemelli, consiste nel trattare entità quali lo spazio ed il tempo come assolute, e poi pensare di renderle relative tra loro.
                        Ogni entità, infatti per essere considerata assoluta, dovrebbe anche essere assolutamente distinta dalle altre e quindi non può poi essere relativizzata.

                        Questa semplice riflessione logica non basta per capire meglio il mistero del tempo: una sfida assai più importante e complessa emerge oggi nella scienza.
                        Cosa sia il tempo in relazione alla nascita ed all'evoluzione della vita è una questione ancora aperta alla creatività dei giovani capaci di applicarsi allo studio della scienza.
                        Last edited by Foglio; 25-10-05, 06:03.

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                          #57
                          Il tempo è qualcosa che ci accomuna tutti.. è uguale.. per tutti!! E' quello che ci fa invecchiare, ci cura dalle ferite profonde (quelle che non si vedono..), ci fa crescere e morire! Non possiamo cambiarlo, possiamo alterarne la percezione!!

                          COME?

                          GASSSSSSSS!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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                            #58
                            il tempo ? quello che non passa mai quando stai fuori dell'aula ad aspettare di dare l'esame della tua vita o quando aspetti la ragazza che sogni di fare diventare la tua compagna della vita
                            ed ? quello che ti passa via che non te ne accorgi nemmeno quando senti che stai invecchiando e ti vengono in mente milioni di cose che non hai fatto e che vorresti fare prima di essere del tutto rincoglionito.
                            esperienza personale senza andare a scomodare i grandi nomi.
                            e comunque complimenti per le citazioni dotte.

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                            • Font Size
                              #59
                              Originally posted by alexia
                              Il Tempo Non Scorre Mai Nel Cronometro Quando Sei In Pista Lo Senti Battere Nel Cuore Lo Scorrere Del Sangue Il Tremore Dei Tendini Questo E' Il Tempo Per Me......
                              quoto!

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                                #60
                                il tempo ? un'invenzione.

                                si cerca di dividere la vita in parti uguali, ma tutto ? relativo, anche il tempo visto che quando uno si diverte passa pi? in fretta e quando ci si annoia passa lentamente, quindi la suddivisione come la si conosce ? sbagliata :-D

                                io sarei per fare 1 ora di divertimento = a 3 ore di noia

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