Un carabiniere ? morto e uno ? rimasto ferito a Latina, in seguito a un'esplosione avvenuta nella sede del comando provinciale dell'Arma. Lo scoppio si ? verificato poco prima delle 16 (precisamente alle 15,59) all'interno della caserma Vittoriano Cimmarusti, che ? nel pieno centro del capoluogo pontino, in piazza dei Caduti di Nassirya.
Il comandante provinciale dell'Arma, Domenico Libertini, ha escluso che possa essersi trattato di un colpo esploso accidentalmente da un'arma, ma soprattutto ha affermato che "non c'? nulla che faccia pensare ad pacco bomba", precisando che l'ufficio postale della caserma non ? nella stanza in cui si ? verificata l'esplosione.
Piuttosto, ha lasciato intendere che la deflagrazione possa essere stata provocata da fattori esterni. E' possibile che la stanza - sebbene protetta da finestre con grate - sia stata raggiunta da un ordigno proveniente dalla strada. E' possibile anche che l'esplosione sia stata provocata da materiale sequestrato in precedenza.
Sul posto sono giunti il sostituto procuratore Giancarlo Ciani, il questore Alfonso Maria La Rotonda, il prefetto Salvatore La Rosa e il sindaco di Latina Vincenzo Zaccheo. E anche il pm Franco Ionta, capo del pool antiterrorismo della procura di Roma, segue da vicino la vicenda. Il magistrato ha inviato sul posto alcuni carabinieri per capire la natura dell'esplosione e accertare se il caso possa essere oggetto di indagine del pool.
Il militare ferito si chiama Stefano De Rinaldis, ed ? stato portato in ambulanza all'ospedale Santa Maria Goretti: i medici gli hanno riscontrato la perforazione del timpano, e l'hanno dimesso poco pi? di un'ora dopo. L'uomo che ha perso la vita, invece ? Alberto Andrioli, 35 anni, carabiniere di quartiere, sposato e con due figlie minorenni. Al momento dell'esplosione si trovava in servizio, sembra sia morto sul colpo. Quando sono giunti i soccorsi nella caserma, il suo corpo esamine era a terra, con un braccio dilaniato e il volto scuro. I vetri della stanza erano completamente frantumati e il collega ferito in evidente stato di choc.
Il comandante provinciale dell'Arma, Domenico Libertini, ha escluso che possa essersi trattato di un colpo esploso accidentalmente da un'arma, ma soprattutto ha affermato che "non c'? nulla che faccia pensare ad pacco bomba", precisando che l'ufficio postale della caserma non ? nella stanza in cui si ? verificata l'esplosione.
Piuttosto, ha lasciato intendere che la deflagrazione possa essere stata provocata da fattori esterni. E' possibile che la stanza - sebbene protetta da finestre con grate - sia stata raggiunta da un ordigno proveniente dalla strada. E' possibile anche che l'esplosione sia stata provocata da materiale sequestrato in precedenza.
Sul posto sono giunti il sostituto procuratore Giancarlo Ciani, il questore Alfonso Maria La Rotonda, il prefetto Salvatore La Rosa e il sindaco di Latina Vincenzo Zaccheo. E anche il pm Franco Ionta, capo del pool antiterrorismo della procura di Roma, segue da vicino la vicenda. Il magistrato ha inviato sul posto alcuni carabinieri per capire la natura dell'esplosione e accertare se il caso possa essere oggetto di indagine del pool.
Il militare ferito si chiama Stefano De Rinaldis, ed ? stato portato in ambulanza all'ospedale Santa Maria Goretti: i medici gli hanno riscontrato la perforazione del timpano, e l'hanno dimesso poco pi? di un'ora dopo. L'uomo che ha perso la vita, invece ? Alberto Andrioli, 35 anni, carabiniere di quartiere, sposato e con due figlie minorenni. Al momento dell'esplosione si trovava in servizio, sembra sia morto sul colpo. Quando sono giunti i soccorsi nella caserma, il suo corpo esamine era a terra, con un braccio dilaniato e il volto scuro. I vetri della stanza erano completamente frantumati e il collega ferito in evidente stato di choc.
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