TRATTO DA TGCOM
Un cadavere ? stato individuato in un'auto trovata nel lago di Como, alla profondit? di 122 metri, di fronte a Dervio (Lecco). L'ipotesi ? che possa trattarsi del corpo di Chiara Bariffi, una 30enne di Bellano, scomparsa in circostanze misteriose mentre tornava a casa la notte fra il 30 novembre e l'1 dicembre 2002. Il luogo del ritrovamento era stato indicato da una medium interpellata dai genitori della ragazza.
La certezza che si tratti di Chiara e della sua auto, si avr? comunque solo quando saranno eseguiti tutti gli esami del caso. Che si tratti di lei ne sono invece gi? convinti sia i genitori della ragazza sia la sensitiva bresciana, Mariarosa Busi, ai quali i parenti si erano rivolti mesi fa per aver aiuto. A individuare l'auto in fondo al lago ? stata un'associazione di volontari della Protezione civile, il Gruppo soccorso Sebino. "Ci siamo rivolti a loro quando abbiamo capito che i carabinieri non avrebbero preso in considerazione le nostre indicazioni", ha spiegato Luciana Bariffi, la madre della ragazza. La sensitiva aveva indicato il luogo dove doveva trovarsi l'auto, nella primavera scorsa.
I carabinieri alla quale lei stessa si era rivolta, l'hanno ascoltata, hanno preso appunti sulle sue indicazioni, ma senza darle troppo credito. Nei giorni scorsi la famiglia di Chiara, non avendo notizie delle indagini, si ? rivolta di nuovo alla sensitiva, che ha chiesto l'intervento del Gruppo soccorso Sebino. Il gruppo si ? recato sulla strada di Dervio, sul lago di Como, nel punto indicato dalla Busi e con apparecchiature apposite ha individuato l'auto. Quindi sono stati avvisati i carabinieri[/i]
Un cadavere ? stato individuato in un'auto trovata nel lago di Como, alla profondit? di 122 metri, di fronte a Dervio (Lecco). L'ipotesi ? che possa trattarsi del corpo di Chiara Bariffi, una 30enne di Bellano, scomparsa in circostanze misteriose mentre tornava a casa la notte fra il 30 novembre e l'1 dicembre 2002. Il luogo del ritrovamento era stato indicato da una medium interpellata dai genitori della ragazza.
La certezza che si tratti di Chiara e della sua auto, si avr? comunque solo quando saranno eseguiti tutti gli esami del caso. Che si tratti di lei ne sono invece gi? convinti sia i genitori della ragazza sia la sensitiva bresciana, Mariarosa Busi, ai quali i parenti si erano rivolti mesi fa per aver aiuto. A individuare l'auto in fondo al lago ? stata un'associazione di volontari della Protezione civile, il Gruppo soccorso Sebino. "Ci siamo rivolti a loro quando abbiamo capito che i carabinieri non avrebbero preso in considerazione le nostre indicazioni", ha spiegato Luciana Bariffi, la madre della ragazza. La sensitiva aveva indicato il luogo dove doveva trovarsi l'auto, nella primavera scorsa.
I carabinieri alla quale lei stessa si era rivolta, l'hanno ascoltata, hanno preso appunti sulle sue indicazioni, ma senza darle troppo credito. Nei giorni scorsi la famiglia di Chiara, non avendo notizie delle indagini, si ? rivolta di nuovo alla sensitiva, che ha chiesto l'intervento del Gruppo soccorso Sebino. Il gruppo si ? recato sulla strada di Dervio, sul lago di Como, nel punto indicato dalla Busi e con apparecchiature apposite ha individuato l'auto. Quindi sono stati avvisati i carabinieri[/i]
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