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[Amarcord] Meccanici, strana gente...

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    #1

    [Amarcord] Meccanici, strana gente...

    Ecco di seguito la lista dei meccanici del mio paese, con relativo soprannome e breve commento, dei quali la gioventu' della mia zona si e' servita per anni interi, e nelle cui officine abbiamo passato parte del nostro tempo, tra basamenti, pistoni, cilindri, scocche, telai e odore di benzina (rossa). Altri tempi....

    Don Mimi' detto "a' mazzola" :
    Don mimi' era un uomo di mezza eta', che aveva lavorato per piu' di trent'anni al servizio della Piaggio, ma aveva messo le mani solo sulle Vespa. Questo era uno dei suoi limiti, perche' se delle Vespa conosceva il piu' intimo dei segreti, degli altri motorini a 2 tempi non capiva una mazza. Per lui il pacco lamellare o la valvola RAVE erano delle diavolerie inutili, inventate solo per far spendere soldi. Non parliamo poi dell'altezza di squish, argomento che gli e' sempre rimasto oscuro. Insomma, per don mimi' ogni motorino era una Vespa, e come tale cercava di aggiustarlo. Aveva l'aria del professore ed era uno spettacolo vederlo smontare uno di quei moderni scooter pieni di plastiche. La sua officina era nel cortile di casa e, mentre lavorava, doveva districarsi fra i nipotini e i suoi cani, mettendo a dura prova la sua pazienza. Cominciava con calma, ma alla prima difficolta' iniziava a bestemmiare come un turco, mentre noi, di nascosto, ci sbellicavamo dalle risate. Quando un pezzo non voleva proprio saperne di essere smontato, ecco che lui utilizzava la celeberrima "mazzola", un martello di grandi dimensioni che veniva utilizzato spesso e volentieri. Molte volte lo andavamo a trovare e ognuno di noi scommetteva sull'utilizzo o meno della sua "mazzola". Un mito.

    Raffaele detto "o' mariuol" :
    Prerogativa del sig. Raffaele, il quale piu' che un meccanico sembrava un affiliato alla camorra, con il suo viso pieno di cicatrici, era quella di fregarti sempre e comunque. L'officina di Raffaele sembrava piu' un deposito di un ferrivecchi, quasi uno scasso. Sporchissimo, con le mani sempre unte di grasso, Raffaele era da evitare come la peste. Era capace di chiederti 10.000 ? solo per smontarti e rimontarti la candela. Il soprannome glielo affibio' il mio amico Pasquale, al quale Raffaele ebbe il coraggio di chiedergli 1.000 ? (all'epoca la super costava 1485? al litro) per portargli le gomme a pressione.

    Gennaro detto "o' marmittaro" :
    Gennaro era un patito dei go-kart, ne possedeva due ed erano quasi sempre smontati. Correva in pista, e difficilmente qualcuno riusciva a stargli davanti. Lui, con la tuta rossa sempre sporca di olio ed il go-kart vecchio di almeno un lustro, bastonava anche i damerini figli di papa' che scendevano in pista con il go-kart nuovo nuovo di zecca. Lo ammiravamo tutti cosi' come i cristiani possono ammirare Padre Pio. Il soprannome deriva dal fatto che una parte dell'officina era piena, stracolma di coni per costruire marmitte per i suoi go-kart, che il nostro caro Gennaro si dilettava a saldare. Era anche un eccellente preparatore di motori 2 tempi. Quando qualcuno ti diceva "ho il motorino truccato da Gennaro o' marmittaro" sapevi che non ce n'era per nessuno. Comunque, Gennaro passava piu' tempo vicino ai suoi go-kart che sui motorini da aggiustare, quindi sapevi quando portavi il mezzo ma non quando andarlo a ritirare. Molti erano disposti anche a lasciarlo settimane intere in officina, aspettando i comodi di Gennaro, perche' sapevano che poi sarebbe diventato una bestia...

    Raffaele detto "o' professor" :
    Raffaele era sicuramente il piu' competente dei meccanici della zona, tant'e' vero che spesso e volentieri nella sua officina, oltre ai vari scooter e motorini, non era difficile trovare un CBR1000 o un FZR600. Era l'unico a possedere una chiave dinamometrica. Era preparatissimo e conosceva tutto della meccanica e, cosa importantissima, gli piaceva spiegare il funzionamento del motore a noi ragazzi. Quando andavi a ritirare il motorino da Raffaele, lui doveva spiegarti minuziosamente il motivo della rottura e cosa era stato fatto per aggiustarlo. Per molti era un incubo, io invece ci andavo sempre con piacere, e con me portavo sempre gli amici "motorino-dipendenti". Rimanevamo ore ed ore estasiati a sentirlo spiegare i segreti dei motori, anche se, devo ammetterlo, molte volte nessuno ci capiva niente.

    Cosa darei per ritornare indietro di 15 anni... quelli per noi erano tempi mitici, dove il giro in motorino era intriso di eroismo. Progettavamo le famose "gite" domenicali con largo anticipo, ed il sabato pomeriggio ci incontravamo nel garage di qualcuno di noi per smontare i motorini e prepararli al "viaggio". Smontavamo e pulivamo i carburatori, i pacchi lamellari, i miscelatori, cilindri, testate, in modo da essere sicuri che nessun inconveniente potesse disturbarci il giorno dopo. Alcuni sabato notte, per l'emozione, non dormivo, perche' l'indomani avevamo progettato viaggi ai limiti dell'impossibile (alcuni dei nostri motorini cadevano letteralmente a pezzi), ma, nonostante i vari imprevisti e rotture capitati in viaggio, siamo sempe riusciti a tornare a casa con le nostre forze. Ci sentivamo liberi, eroici, uniti, appartenenti ad una casta di eletti...

    Altri tempi ragazzi, altri tempi...

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    #2
    belli i nomignoli....
    :d :d :d :d

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      #3
      :d :d :d :d :d :d

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        #4
        che belle racconto , quanto mi manca giamp....

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          #5
          :d :d :d :d :d

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            #6
            che bella gente :d

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