Spari su treno,ergastolo alla Lioce
Firenze, in appello confermata condanna
La Corte di Appello di Firenze ha confermato la condanna all'ergastolo per Nadia Desdemona Lioce per la sparatoria sul treno Roma-Firenze in cui il 2 marzo 2003 rimasero uccisi il sovrintendente della Polfer Emanuele Petri e il brigatista Mario Galesi. Accolte le richieste del pg Gaetano Ruello, che aveva chiesto la conferma dell'ergastolo, gi? stabilito il 9 giugno del 2004 dalla Corte d'Assise di Arezzo.
I giudici d'appello, quindi, hanno confermato in tutto la sentenza di primo grado, aggiungendo la condanna al risarcimento dei danni non patrimoniali a favore della Presidenza del consiglio dei ministri e l' innalzamento da 150.000 a 250.000 euro della provvisionale in favore del Ministero dell' interno.
La corte si era ritirata in camera di consiglio poco prima delle 10, subito dopo l'arringa del difensore d' ufficio della Lioce, l'avvocato Alessandro Rossi. Il legale si era limitato a chiedere l'assoluzione della Lioce dall'imputazione di omicidio e tentato omicidio ritenendo insussistente il concorso dell'imputata nella sparatoria in cui morirono Petri e Galesi, e sostenendo l'inapplicabilit? dell'aggravante della finalit? di terrorismo.
Nadia Lioce non era presente in aula alla lettura della sentenza: al momento della conclusione dell'udienza, infatti, aveva chiesto di rientrare in carcere in quanto non intendeva assistere alla lettura del verdetto.
La sentenza ? stata accolta "con soddisfazione" dai familiari dell'agente ucciso.
fonte tgcom.it
e aggiungo... grazie a dio.. che se li sconti tutti sta ignobile.
Firenze, in appello confermata condanna
La Corte di Appello di Firenze ha confermato la condanna all'ergastolo per Nadia Desdemona Lioce per la sparatoria sul treno Roma-Firenze in cui il 2 marzo 2003 rimasero uccisi il sovrintendente della Polfer Emanuele Petri e il brigatista Mario Galesi. Accolte le richieste del pg Gaetano Ruello, che aveva chiesto la conferma dell'ergastolo, gi? stabilito il 9 giugno del 2004 dalla Corte d'Assise di Arezzo.
I giudici d'appello, quindi, hanno confermato in tutto la sentenza di primo grado, aggiungendo la condanna al risarcimento dei danni non patrimoniali a favore della Presidenza del consiglio dei ministri e l' innalzamento da 150.000 a 250.000 euro della provvisionale in favore del Ministero dell' interno.
La corte si era ritirata in camera di consiglio poco prima delle 10, subito dopo l'arringa del difensore d' ufficio della Lioce, l'avvocato Alessandro Rossi. Il legale si era limitato a chiedere l'assoluzione della Lioce dall'imputazione di omicidio e tentato omicidio ritenendo insussistente il concorso dell'imputata nella sparatoria in cui morirono Petri e Galesi, e sostenendo l'inapplicabilit? dell'aggravante della finalit? di terrorismo.
Nadia Lioce non era presente in aula alla lettura della sentenza: al momento della conclusione dell'udienza, infatti, aveva chiesto di rientrare in carcere in quanto non intendeva assistere alla lettura del verdetto.
La sentenza ? stata accolta "con soddisfazione" dai familiari dell'agente ucciso.
fonte tgcom.it
e aggiungo... grazie a dio.. che se li sconti tutti sta ignobile.
Comment