Sulle riflessioni di TSA nei giorni scorsi si ? partiti per la tangente (come capita spesso) e si ? finiti a parlare d?altro. In particolare (come capita spesso) si ? arrivati al solito scontro fra nostalgici ( o presunti tali) dell?una e dell?altra parte politica.
E allora, senza cercare di smuovere dalle proprie convinzioni che ? pi? che certo di essere nel giusto, vorrei fare alcune osservazioni, in particolare a Rexx ma anche agli altri che approvano le cose che scrive.
1- Io credo che, al momento attuale, ci sia da avere molta pi? paura dei nostalgici neonazisti che di quelli comunisti, visto che non mi pare che questi ultimi abbiano l?organizzazione ed il seguito che stanno avendo i nipotini di Adolfo. In parole semplici direi che il comunismo di Stalin e dei suoi seguaci ? morto e sepolto e non sta certamente facendo proseliti mentre il nazismo non ? mai morto e sta conoscendo un ritorno fortissimo.
2- Ernesto Guevara era uno che lottava contro dittature feroci (abbondantemente sostenute dagli USA) e certo non ti puoi aspettare di contrastare una dittatura con omaggi floreali. Purtroppo (s? io dico purtroppo) non ha avuto la possibilit? di avere responsabilit? di governo e quindi non sappiamo se si sarebbe anche lui trasformato in un dittatore come ? successo per il suo falso amico Fidel. Credo che il suo mito sia dovuto a questo: di lui sono rimasti gli ideali che non hanno fatto in tempo ad essere intaccati dalle difficolt? della messa in atto pratica.
3- Per quel che riguarda il tema iniziale, mi pare che Chobin avesse dato una risposta molto equilibrata. Il problema ? che se uno dice qualcosa del genere, ci si scatena a smentirlo senza considerare un aspetto del nostro paese che a me sembra fondamentale: in Italia si ? fatto di tutto, negli ultimi vent?anni, per vanificare l?azione della giustizia. Non esiste la certezza della pena, i tribunali non hanno i mezzi e le persone per funzionare rapidamente e mi pare che siano pochissimi i paesi in cui prima di arrivare ad un giudizio definitivo si debbano passare tre livelli di giudizio, che a volte diventano addirittura quattro. Per non parlare poi della libert? di interpretazione della legge da parte dei giudici che, molte leggi evidentemente scritte male, forniscono ai giudici stessi. (Da una parte c?? il giudice che fa una distinzione fra terroristi e guerriglieri e dall?altra c?? un giudice che ha condannato un poliziotto che ha sparato uccidendo un automobilista che aveva cercato di investirlo. Il poliziotto sta scontando nove anni di galera per omicidio volontario. con l'addestramento che gli fanno, se ci riprova, non lo prende nemmeno con un centinaio di tentativi)
E allora, senza cercare di smuovere dalle proprie convinzioni che ? pi? che certo di essere nel giusto, vorrei fare alcune osservazioni, in particolare a Rexx ma anche agli altri che approvano le cose che scrive.
1- Io credo che, al momento attuale, ci sia da avere molta pi? paura dei nostalgici neonazisti che di quelli comunisti, visto che non mi pare che questi ultimi abbiano l?organizzazione ed il seguito che stanno avendo i nipotini di Adolfo. In parole semplici direi che il comunismo di Stalin e dei suoi seguaci ? morto e sepolto e non sta certamente facendo proseliti mentre il nazismo non ? mai morto e sta conoscendo un ritorno fortissimo.
2- Ernesto Guevara era uno che lottava contro dittature feroci (abbondantemente sostenute dagli USA) e certo non ti puoi aspettare di contrastare una dittatura con omaggi floreali. Purtroppo (s? io dico purtroppo) non ha avuto la possibilit? di avere responsabilit? di governo e quindi non sappiamo se si sarebbe anche lui trasformato in un dittatore come ? successo per il suo falso amico Fidel. Credo che il suo mito sia dovuto a questo: di lui sono rimasti gli ideali che non hanno fatto in tempo ad essere intaccati dalle difficolt? della messa in atto pratica.
3- Per quel che riguarda il tema iniziale, mi pare che Chobin avesse dato una risposta molto equilibrata. Il problema ? che se uno dice qualcosa del genere, ci si scatena a smentirlo senza considerare un aspetto del nostro paese che a me sembra fondamentale: in Italia si ? fatto di tutto, negli ultimi vent?anni, per vanificare l?azione della giustizia. Non esiste la certezza della pena, i tribunali non hanno i mezzi e le persone per funzionare rapidamente e mi pare che siano pochissimi i paesi in cui prima di arrivare ad un giudizio definitivo si debbano passare tre livelli di giudizio, che a volte diventano addirittura quattro. Per non parlare poi della libert? di interpretazione della legge da parte dei giudici che, molte leggi evidentemente scritte male, forniscono ai giudici stessi. (Da una parte c?? il giudice che fa una distinzione fra terroristi e guerriglieri e dall?altra c?? un giudice che ha condannato un poliziotto che ha sparato uccidendo un automobilista che aveva cercato di investirlo. Il poliziotto sta scontando nove anni di galera per omicidio volontario. con l'addestramento che gli fanno, se ci riprova, non lo prende nemmeno con un centinaio di tentativi)
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