Ho sempre apprezzato Piero Angela fin da bambino, persona di cultura sopraffina e mente affilata. Peccato che ne abbiamo davvero poche di persone della sua caratura in Italia e meno ancora nelle posizioni dove potrebbero fare la differenza in positivo per il ns paese. 
L'Italia ha l'energia per risollevarsi?
L'Italia ? come il gigante Gulliver, imbrigliata da mille lacci che ne immobilizzano la forza. Nel dopoguerra, ogni giorno vedevi un miglioramento: si tiravano di nuovo su le case, costruivamo le strade, organizzavamo un salone internazionale, nascevano cose nuove. La vita proseguiva. Oggi, invece, ogni giorno scompare qualcosa. Ci impoveriamo. E gli italiani sono assuefatti al degrado. Non vedono via d'uscita. Sono arrabbiati. Nutrono rancore. Sono stanchi di un paese fermo.
Cosa pu? fare la politica?
In tutta la storia dell'umanit?, la politica non ha mai creato ricchezza. La rivoluzione industriale ? un prodotto della tecnologia. E il miracolo economico italiano degli anni sessanta non ? merito della Democrazia cristiana. Sono l'innovazione, la ricerca, la competenza, il talento, la creativit?, l'istruzione, che creano il valore aggiunto. L'Italia non lo fa da quindici anni. Il nostro sistema ? congegnato per bloccare le energie produttive.
Abbiamo delle responsabilit? anche noi italiani?
Quando ero bambino, non mi hanno mai detto che ero titolare di diritti. Avevo molti doveri. Se li rispettavo, venivo premiato. Altrimenti, venivo punito. In Italia oggi ? nella famiglia, nella scuola, nella societ? ? tutti vogliono tutto. Nessuno ? pi? educato a pensare che per avere qualcosa prima deve essere disposto a offrire qualcos'altro in cambio.
E allora il problema ? pi? serio.
Il problema dell'Italia ? un problema morale, che non si pu? risolvere in cinque minuti. Ogni giorno leggiamo di casi di corruzione. Non sono solo politici, palazzinari, delinquenti: sono anche avvocati, giudici, uomini della guardia di finanza, dipendenti pubblici che truffano lo stato per cui lavorano. Non ci sono punizioni per chi sbaglia. E non ci sono premi per chi merita. Un paese cos? non pu? funzionare. ? un paese morto.
Anche lei ? stato accusato di aver raccomandato suo figlio Alberto.
Alberto si ? laureato con 110 e lode. Ha studiato ad Harvard, alla Columbia, a Berkley, in Francia. Ha fatto ricerca sul campo. Ha condotto un programma sulla televisione svizzera. Quando mi chiesero di prenderlo, mi opposi: sapevo che avrebbero parlato di favoritismo. Ma insistettero, e mi convinsi che non potevo fare una discriminazione al contrario. Alberto ? veramente bravo. Lo dimostra il successo dei programmi che conduce e dei libri che scrive. E, comunque, n? io n? lui siamo assunti dalla Rai. Abbiamo dei contratti stagionali. E siamo giudicati in base ai risultati che otteniamo. Dovrebbe essere cos? anche altrove.
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L'Italia ha l'energia per risollevarsi?
L'Italia ? come il gigante Gulliver, imbrigliata da mille lacci che ne immobilizzano la forza. Nel dopoguerra, ogni giorno vedevi un miglioramento: si tiravano di nuovo su le case, costruivamo le strade, organizzavamo un salone internazionale, nascevano cose nuove. La vita proseguiva. Oggi, invece, ogni giorno scompare qualcosa. Ci impoveriamo. E gli italiani sono assuefatti al degrado. Non vedono via d'uscita. Sono arrabbiati. Nutrono rancore. Sono stanchi di un paese fermo.
Cosa pu? fare la politica?
In tutta la storia dell'umanit?, la politica non ha mai creato ricchezza. La rivoluzione industriale ? un prodotto della tecnologia. E il miracolo economico italiano degli anni sessanta non ? merito della Democrazia cristiana. Sono l'innovazione, la ricerca, la competenza, il talento, la creativit?, l'istruzione, che creano il valore aggiunto. L'Italia non lo fa da quindici anni. Il nostro sistema ? congegnato per bloccare le energie produttive.
Abbiamo delle responsabilit? anche noi italiani?
Quando ero bambino, non mi hanno mai detto che ero titolare di diritti. Avevo molti doveri. Se li rispettavo, venivo premiato. Altrimenti, venivo punito. In Italia oggi ? nella famiglia, nella scuola, nella societ? ? tutti vogliono tutto. Nessuno ? pi? educato a pensare che per avere qualcosa prima deve essere disposto a offrire qualcos'altro in cambio.
E allora il problema ? pi? serio.
Il problema dell'Italia ? un problema morale, che non si pu? risolvere in cinque minuti. Ogni giorno leggiamo di casi di corruzione. Non sono solo politici, palazzinari, delinquenti: sono anche avvocati, giudici, uomini della guardia di finanza, dipendenti pubblici che truffano lo stato per cui lavorano. Non ci sono punizioni per chi sbaglia. E non ci sono premi per chi merita. Un paese cos? non pu? funzionare. ? un paese morto.
Anche lei ? stato accusato di aver raccomandato suo figlio Alberto.
Alberto si ? laureato con 110 e lode. Ha studiato ad Harvard, alla Columbia, a Berkley, in Francia. Ha fatto ricerca sul campo. Ha condotto un programma sulla televisione svizzera. Quando mi chiesero di prenderlo, mi opposi: sapevo che avrebbero parlato di favoritismo. Ma insistettero, e mi convinsi che non potevo fare una discriminazione al contrario. Alberto ? veramente bravo. Lo dimostra il successo dei programmi che conduce e dei libri che scrive. E, comunque, n? io n? lui siamo assunti dalla Rai. Abbiamo dei contratti stagionali. E siamo giudicati in base ai risultati che otteniamo. Dovrebbe essere cos? anche altrove.
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