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Disoccupazione 6 su 10 non vogliono cambiare citt?

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    #31
    Lele, quando parli di lavoro si capisce perch? sei riuscito a mantenere in buona salute la tua attivit? NONOSTANTE il sistema Italia, e sicuramente te lo meriti.
    Per?, ? proprio pensando alle persone come te, che definirei semplicemente la parte "realmente produttiva" di un paese, che capisco che l'Italia non ha speranze.

    Immagina di avere la tua attivit? in un paese dove paghi per servizi che ESISTONO, e spesso funzionano anche. Dalla (vera) connessione a banda larga, alle strade, alla gestione rifiuti, a tutto quello che pu? servire ad un'azienda per essere efficiente e quindi competitiva per davvero.
    Immagina poi che alla fine dell'anno, questo stato ti chieda solo il 20% di quello che hai effettivamente guadagnato, e nient'altro. Che rimborsi e pagamenti avvengano al massimo in 30gg, ANCHE nel pubblico.
    Ecco, adesso dimmi dove saresti arrivato avendo QUESTO contesto e non quello asfittico italiano. Te lo dico io: probabilmente saresti gi? stato assorbito da qualche multinazionale per qualche milioncino di euro.
    E in questa situazione ne conosco diversi, che sono quelli che bene o male ancora tengono in piedi la baracca Italia.
    Ma non sono sicuro che possa durare ancora per molto, i masochisti si stanno finendo.

    Da qui poi possiamo parlare finch? vogliamo di disoccupazione, salari, gente brava e meno brava. Ma dobbiamo renderci conto che partiamo con le peggiori basi possibili, quindi tutto il resto viene di conseguenza.

    Larsen molla l'osso, dai retta finch? puoi. Fai fagotto e smetti di roderti il fegato, che si sta molto meglio poi!

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      #32
      ah lo so che si sta meglio... son pieno di colleghi o conoscenti "scappati" all'estero, che mi raccontano quanto sia civile vivere altrove.

      il fatto e' che son vecchio, e l'unico modo per spostarmi all'estero sarebbe con un contratto di lavoro gia' firmato in mano.
      non posso andare alla ventura come a 20 anni, non sei credibile a over 40 che "faccio il lavapiatti/altro lavoro a caso mentre cerco qualcosa di serio"
      inoltre a 20 anni se parti e ci provi, e va male, hai sempre una "base" alla quale tornare... dovessi partire io, non avrei semplicemente alcun posto dove ritornare: non posso certo tenere l'affitto mentre sono altrove, non avrebbe senso.

      insomma, a dispetto di alcuni, non sempre volere e' potere.

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        #33
        Originally posted by Lele-R1-Crash View Post
        Ti rispondo molto schiettamente : semplicemente perch? le risorse di un'azienza sono SOLAMENTE le persone e le persone brave e capaci ma soprattutto volenterose sono in numero estremamente ristretto .
        Pertanto rimpiazzare una figura simile costa senz'altro pi? di quello che si guadagnerebbe con la lotta fallimentare al rbasso .
        Oltretutto , io di imprenditori i quali non valorizzano i loro collaboratori , non ho mai visto uno "fare successo" nel lungo termine .
        Pertanto se mi parli di imprenditori "flash" allora sto con te , ma aziende a lungo termine hanno bisogno di persone valide pi? del denaro materiale .
        Un'azienda pu? comprare macchinari , immobili , tecnologie e tutto quel che vuoi ben conoscendo il loro costo che ? definito da semplici cifre . Non pu? invece in nessun modo conoscere il costo di formazione ed affiliazione di una persona .
        Mettiamola cos?: si fa sempre un gran parlare dell'imprenditore che assume rischi, d? lavoro, fornisce formazione e bla bla bla.
        Molto meno del fatto che, spessissimo, l'impresa non esisterebbe proprio senza determinate risorse: ok l'opportunit?, ok le risorse, ok tutto, ma in generale, in Italia l'imprenditore ? praticamente Di@ che deve essere venerato e ringraziato, mentre un lavoratore ? una risorsa, come hai scritto tu, rimpiazzabile.
        Anche il ritorno economico riflette questa situazione: superata la fase di startup, l'imprenditore che ce la fa ha un ritorno economico enorme, con tutta una serie di agevolazioni fiscali, possibilit? di manovre finanziarie e benefici vari molte volte superiore a quello a cui pu? aspirare un dipendente, anche se quest'ultimo ? una parte fondamentale della catena del valore aziendale.
        In altre nazioni non ? cos?: l'imprenditore (giustamente) ? in una posizione preminente, ma dipendenti chiave sono poco sotto, proprio perch? senza di loro l'azienda andrebbe in difficolt? e non potrebbe produrre la stessa ricchezza. Di conseguenza, le maestranze valide prendono stipendi pi? alti in rapporto al costo medio della vita (un esempio su tutti gli operai della Volkswagen vs. FIAT o anche Ferrari, tanto per dire...)
        Discorso tanto pi? valido quanto pi? piccola ? l'azienda.

        Poi, io non so TU come faccia, magari sei un'eccezione, io posso fare solo discorsi generali.
        Ah, e te lo dico da imprenditore...

        Originally posted by Lele-R1-Crash View Post
        Imprenditori benefattori non ne conosco . (mai visto manco un cane che muove la coda senza motivo)
        Lavoratori dipendenti non ne conosco (solo su DDG leggo di persone che lavorano straordinari non pagati ... mai visto un solo caso in tutte le aziende che conosco)
        Mettila dal punto di vista venale : un imprenditore paga in base a quanto gli ritorna . Se ha di fronte ha se una figura ricercata , questa figura ha un valore . Se ha di fronte a se una figura che ? molto offerta sul mercato ovvero che sono in moltissimi concorrenti , allora questa figura ? pi? facilmente rimpiazzabile.
        Scusami se te lo dico, questo non ? "pagare in base a quanto gli ritorna", ma "pagare quanto il mercato mi consente": se c'? un sacco di offerta sul mercato, il prezzo scende, ma il ritorno ? sempre lo stesso.
        Ergo, ancora una volta, in Italia (in media) le aziende approfittano di un mercato lavorativo peggiore rispetto al resto dei Paesi sviluppati per assumere risorse valide a costi (in media) inferiori, a parit? di ritorno che ottengono

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          #34
          E' un cane che si morde la coda...come dicono sopra, spostarsi per 1000€ e doversi pagare affitto ecc, magari a Milano (tanto per esempio di citt? cara, ma anche Genova non ? da meno), rende la cosa infattibile. Alla fine si dovrebbe ricorrere a "mamm?" per arrivare a fine mese. Ok che si fa esperienza e poi - un poi che non ? quantificabile - le cose andranno meglio. E' vero che tutti vogliono stipendi alti, conoscete qualcuno che non lo vorrebbe?
          E' altrettanto vero che, anche figure decisamente esperte e che possono fare la differenza in azienda, difficilmente sono remunerate come dovrebbe.
          Io vedo da me, io faccio un lavoro che, quando ho iniziato io (quasi 20 anni fa), era un punto di arrivo per un diplomato, responsabilit?, discreta libert? di azione, stipendio grasso, ovviamente a fronte di un impegno elevato e di una disponibilit? altissima.
          Adesso lo stesso lavoro ? "per ingegneri" e, per esperienza, non ? pi? un punto di arrivo ma una base di partenza per fare CV e puntare "alla carriera"...dopo nemmeno 10 anni, gli ingengeri che ho formato negli anni, sono tutti usciti dal "mio giro" e fanno altro.
          Risultato: tecnici come me, sul mercato, ce ne sono pochissimi e sono tutti occupati.
          Sarebbe la situazione perfetta per offrirsi sul mercato e farsi strapagare (esagerando ? come essere Marquez, se vuoi cambiare casacca dovrebbe essere facile) invece nessuno rischia e tutti vogliono, comunque, l'ingegnere.
          Io non mi lamento (troppo) del mio lavoro e della mia paga, mi piace e cmq mi stare sufficientemente bene, ma ? palese che sono "sottopagato" per la posizione che ricopro, e in giro, a 43 anni con famiglia, non mi sposterei per un stipendio poco superiore...figurati un disoccupato che si vede offire 500€ al mese!

          Se cerchi una persona qualificata devi essere disposto a pagarla o, quanto meno, offrire un piano di avanzamento ad obbiettivi.

          Se devo assumere uno "buono sulla carta" non posso certo offrire 50 quando il mercato offre 25, ma posso offrire 25 mettendo nero su bianco che, se dimostra di essere meritevole, i 50 glieli do.

          Invece dopo un p?, tanti imprenditori, nel momento in cui c'? "da dare", preferiscono optare per il "o cos? o ne prendo un altro" (e da me ? iniziato il fuggi fuggi...siamo a 5 in 2 anni e in direzione non fanno altro che dire "stronzi ingrati").

          Il mercato del lavoro dovrebbe offrire opportunit?, non un mero stipendio.

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            #35
            si, e poi fanno i "periodi di prova" di 6 mesi e casualmente "eh, non rinnoviamo, la prova e' andata male", dopo averli spremuti con la promessa di un contratto migliore una volta stabilizzato...

            e lo fanno eh, lo fanno... e non gli frega un ***** se stanno facendo fuori uno bravo... che secondo loro, dopo la prova, gli sarebbe costato "troppo"

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              #36
              io mi chiedo due cose

              ma i 1.6 euro di stipendio medio come minchia saltano fuori?

              6 su 10 non si sposterebbero ma sarebbe interessante capire da dove..

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                #37
                Originally posted by Torakiky View Post
                Mettiamola cos?: si fa sempre un gran parlare dell'imprenditore che assume rischi, d? lavoro, fornisce formazione e bla bla bla.
                Oggigiorno con l'incertezza che regna nell'Italia , i rischi se li assume anche il lavoratore . Di aziende che prendono e mollano li tutto ce ne sono sempre molte e le strade per farlo sono tante .

                Originally posted by Torakiky View Post
                Molto meno del fatto che, spessissimo, l'impresa non esisterebbe proprio senza determinate risorse: ok l'opportunit?, ok le risorse, ok tutto, ma in generale, in Italia l'imprenditore ? praticamente Di@ che deve essere venerato e ringraziato, mentre un lavoratore ? una risorsa, come hai scritto tu, rimpiazzabile.
                Io non permetto di storpiare le mie parole : tutti a questo mondo siamo rimpiazzabili , dal titolare di un'azienda , al lavoratore di un'azienda . Rimane per? che il valoer di un'azienda ? dato SOLO dalle persone che la compongono . Dal titolare al lavoratore .

                Originally posted by Torakiky View Post
                Anche il ritorno economico riflette questa situazione: superata la fase di startup, l'imprenditore che ce la fa ha un ritorno economico enorme, con tutta una serie di agevolazioni fiscali, possibilit? di manovre finanziarie e benefici vari molte volte superiore a quello a cui pu? aspirare un dipendente, anche se quest'ultimo ? una parte fondamentale della catena del valore aziendale.
                Immagino tu non sia imprenditore .

                Originally posted by Torakiky View Post
                In altre nazioni non ? cos?: l'imprenditore (giustamente) ? in una posizione preminente, ma dipendenti chiave sono poco sotto, proprio perch? senza di loro l'azienda andrebbe in difficolt? e non potrebbe produrre la stessa ricchezza. Di conseguenza, le maestranze valide prendono stipendi pi? alti in rapporto al costo medio della vita (un esempio su tutti gli operai della Volkswagen vs. FIAT o anche Ferrari, tanto per dire...)
                Discorso tanto pi? valido quanto pi? piccola ? l'azienda.
                ehmm ehmm ehmm ... per capire con che livello di preparazione sto parlando , ti pongo una domanda : quali sono le conseguenze economiche di un'azienda che si trova costretta a chiudere ?
                Considera , cosi giusto per citarne qualcuna , che se rimane senza lavoro , se perde i suoi collaboratori , se perde qualche cliente bla bla bla e gli tocca chiudere :
                1) ha il TFR di tutti i dipendenti (e diamo per scontato che un'azienda sana ha messo via negli anni un conto intoccabile per garantire tale somma)
                2) deve continuare a pagare l'IMU degli immobili almeno finch? non trova un modo per venderli . Se non ha entrate economiche sufficienti e quindi salta il versamento dell'IMU (e balzelli vari) va incontro a multe pesanti fino al pignoramento degli immobili
                3) deve finire di saldare tutti i leasing / finanziamenti / investimenti che ha in corso (e ti prego evita l'idiozia di "non avrebbe dovuto investire" )
                4) chiudere un'attivit? ha dei costi elevatissimi e non se ne esce facilmente ...

                non proseguo perch? il concetto mi pare gi? chiaro .

                Se un lavoratore perde il lavoro . DIPENDE da
                a) dal periodo tempistico . Oggi ? una cosa ed in passato era differente
                b) se ha imparato un lavoro sul serio e non a parole
                c) se sa far valere quel lavoro

                Nel caso un lavoratore abbia realmente imparato un lavoro , un impiego nuovo lo trova senza il minimo problema . Chiaro che se non sa un mestiere o se vuole forzatamente fare un lavoro per cui il mercato ? saturo ... ha sbagliato le scelte negli anni precedenti ed ora ne paga il prezzo .

                Originally posted by Torakiky View Post
                Poi, io non so TU come faccia, magari sei un'eccezione, io posso fare solo discorsi generali.
                Ah, e te lo dico da imprenditore...
                Sei un imprenditore e mi dici che dopo la fare iniziale ? tutto facile ?

                Originally posted by Torakiky View Post
                Scusami se te lo dico, questo non ? "pagare in base a quanto gli ritorna", ma "pagare quanto il mercato mi consente": se c'? un sacco di offerta sul mercato, il prezzo scende, ma il ritorno ? sempre lo stesso.
                Ergo, ancora una volta, in Italia (in media) le aziende approfittano di un mercato lavorativo peggiore rispetto al resto dei Paesi sviluppati per assumere risorse valide a costi (in media) inferiori, a parit? di ritorno che ottengono
                Insomma possiamo riassumere asserendo tutti in massa che gli imprenditori vivono nelal bambagia , se la spassano alla grande alle spalle dello sfruttamento dei lavoratori !

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                  #38
                  Originally posted by Torakiky View Post
                  Scusami se te lo dico, questo non ? "pagare in base a quanto gli ritorna", ma "pagare quanto il mercato mi consente": se c'? un sacco di offerta sul mercato, il prezzo scende, ma il ritorno ? sempre lo stesso.
                  Se io volessi assumere qualcuno da mettere in ufficio , Adecco mi pu? proporre 100 nominativi in 10 minuti
                  Se io volessi assumere qualcuno di formato da mettere nel reparto di costruzione , Adesso pu? impiegare un mese per trovarmi un nominativo .
                  Permetti che sia ovvio e GIUSTO che a livello di stipendio io imprenditore riservi le mie risorse a valorizzare maggiormente il secondoinvece del primo ?
                  Se non lo facessi sarei un idiota invece di un imprenditore ... anche perch? il secondo , via da me , trova lavoro in un istante .

                  Originally posted by Torakiky View Post
                  Ergo, ancora una volta, in Italia (in media) le aziende approfittano di un mercato lavorativo peggiore rispetto al resto dei Paesi sviluppati per assumere risorse valide a costi (in media) inferiori, a parit? di ritorno che ottengono
                  Mah ... anche qui ... io sento sempre che all'estero ? sempre tutto meglio , sempre tutto pi? giusto ... ma all'atto pratico quando il blaterale lascia il passo all'aspetto tangibile , io trovo sempre delle realt? ben differenti da questo ciarlare ...

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                  • Font Size
                    #39
                    diciamo che non ? facile trovare figure buone sia per il manuale che per l'intellettuale.

                    perch? ? vero che ci sono sul mercato un sacco di figure d'ufficio,ma fra tanti tirarighe trovare un buon direttore tecnico o progettista non ? affatto semplice.

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