Il programma dei super caccia F35 "? in ritardo di almeno cinque anni" e "molteplici problematiche tecniche hanno fatto praticamente raddoppiare i costi". Lo riferisce la Corte dei Conti, secondo cui per? "uscire ora dal progetto comporterebbe importanti perdite economiche". Per i giudici, inoltre, le prospettive occupazionali per l'Italia legate ai super caccia "non si sono ancora concretizzate nella misura sperata".

Per i magistrati contabili, infatti, "l'esposizione fin qui realizzata in termini di risorse finanziarie, strumentali ed umane ? fondamentalmente legata alla continuazione del progetto", motivo per cui ? pi? conveniente continuare a parteciparvi che abbandonarlo.
"Nel 2001 - spiega la relazione - il costo medio di acquisizione era stimato a 69 milioni di dollari; oggi ? di 130,6 milioni. Si segnala tuttavia una tendenza alla riduzione (-4,67%) in raffronto alle analoghe stime del 2012, che riportavano un costo medio di acquisizione di 137 milioni di dollari. Tale riduzione viene collegata al maggiore grado di maturit?, e quindi di efficienza, dei processi produttivi".
Il documento prosegue rilevando come secondo "le indicazioni fornite dall'Ufficio indipendente americano 'Gao' nella conferenza internazionale di Oslo e nella relazione GAO-16-390, alcuni rischi tecnici, pur essendosi significativamente ridotti nel corso del 2016, rimangono aperti".
"Un'ultima considerazione - conclude la Corte - attiene all'impatto del Programma sul sistema Paese, intendendo per esso le imprese ed i lavoratori in esso coinvolti. Il volume economico stimato per i prossimi vent'anni, pur nella sua visione pi? ottimistica, assume dimensioni ragguardevoli (circa 14 miliardi di dollari) e non va sottovalutato l'effetto moltiplicatore sull'indotto".
da tgcom24

Per i magistrati contabili, infatti, "l'esposizione fin qui realizzata in termini di risorse finanziarie, strumentali ed umane ? fondamentalmente legata alla continuazione del progetto", motivo per cui ? pi? conveniente continuare a parteciparvi che abbandonarlo.
"Nel 2001 - spiega la relazione - il costo medio di acquisizione era stimato a 69 milioni di dollari; oggi ? di 130,6 milioni. Si segnala tuttavia una tendenza alla riduzione (-4,67%) in raffronto alle analoghe stime del 2012, che riportavano un costo medio di acquisizione di 137 milioni di dollari. Tale riduzione viene collegata al maggiore grado di maturit?, e quindi di efficienza, dei processi produttivi".
Il documento prosegue rilevando come secondo "le indicazioni fornite dall'Ufficio indipendente americano 'Gao' nella conferenza internazionale di Oslo e nella relazione GAO-16-390, alcuni rischi tecnici, pur essendosi significativamente ridotti nel corso del 2016, rimangono aperti".
"Un'ultima considerazione - conclude la Corte - attiene all'impatto del Programma sul sistema Paese, intendendo per esso le imprese ed i lavoratori in esso coinvolti. Il volume economico stimato per i prossimi vent'anni, pur nella sua visione pi? ottimistica, assume dimensioni ragguardevoli (circa 14 miliardi di dollari) e non va sottovalutato l'effetto moltiplicatore sull'indotto".
da tgcom24
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