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Il sindaco: ?Non pagher? mai?
Il corpo del killer di Berlino, rinnegato dalla sua famiglia, era rimasto in giacenza per oltre sei mesi. Il neo sindaco Roberto Di Stefano: ?Non m?importa se c?? una legge nazionale, non pagher? mai quei 2.160,18 euro?
Nessuno voleva occuparsi del suo funerale. La famiglia l?aveva rinnegato. E cos? la salma di Anis Amri, il killer di Berlino, ? rimasta per oltre sei mesi - dal 23 dicembre 2016 al 29 giugno 2017 - all?obitorio comunale di Milano, per poi lasciare l?Italia in direzione Tunisia. Ora Roberto Di Stefano, il neo sindaco di centrodestra di Sesto San Giovanni (dove Amri ? stato ucciso dalla polizia), si ? visto recapitare in Comune una fattura di oltre duemila euro da parte del Comune di Milano, per le spese di ?deposito salma?. E non ci sta.
?Mi opporr??
?Siamo alla follia. Sono esterrefatto, quella per oltre sei mesi era un?ipotesi assurda e irrealizzabile in Italia ? incredibilmente diventata realt? - scrive Di Stefano in una nota -. I miei uffici mi hanno appena mostrato la fattura del Comune di Milano, pari a un importo di 2.160,18 euro, con la quale viene chiesto all?Amministrazione Comunale di Sesto San Giovanni di pagare le spese di ?deposito salma? del terrorista Anis Amri, autore della strage di Berlino. A scanso di equivoci dico subito che mi opporr? con ogni mezzo a questa vergognosa e offensiva richiesta e che i soldi dei miei cittadini mai saranno utilizzati per far fronte a questa richiesta?.
La legge nazionale
La richiesta ? motivata dal fatto che Amri fu ucciso appunto a Sesto San Giovanni, il 23 dicembre scorso, da due poliziotti del Commissariato cittadino. La salma del killer per oltre sei mesi ? stata ospitata dall?obitorio comunale di Milano, per poi lasciare l?Italia in direzione Tunisia. ?Non mi interessa assolutamente nulla - prosegue Di Stefano - se la legge nazionale prevede che le spese post-mortem di una persona non reclamata siano a carico del Comune in cui la stessa ? morta. Qui stiamo parlando di un mostro che non merita alcuna piet?. Per questo ho gi? provveduto a scrivere al presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, al ministro degli Esteri Angelino Alfano e al sindaco di Milano Giuseppe Sala, per comunicare loro che Sesto San Giovanni non pagher? mai nulla. Se proprio ci tengono provvedano loro. Noi anche nel rispetto di Fabrizia Di Lorenzo, vittima italiana di quella strage, e di tutte le altre persone morte in attentati terroristici di matrice islamista, oltre che in segno di attenzione delle Forze dell?Ordine, non destineremo mai un euro per saldare questa fattura?.
Beccalossi: io chiederei i danni
?Una beffa senza precedenti e una figuraccia per il governo e le istituzioni italiane?, commenta l?assessore al Territorio, Urbanistica, Difesa del Suolo e Citt? metropolitana di Regione Lombardia Viviana Beccalossi. ?Fossi nel sindaco di Sesto San Giovanni, chiederei di essere risarcito per il danno d?immagine. Altro che pagare le bollette per i costi di mantenimento del mostro di Berlino?, aggiunge Beccalossi, che nei mesi scorsi aveva pi? volte denunciato il problema scrivendo anche ai ministri Minniti e Alfano. ?Mentre Regione Lombardia si ? impegnata fin da subito per ?premiare? questa citt? con il progetto di realizzazione per un nuovo Commissariato di Polizia, altri evidentemente non hanno meglio da fare che ?punire? Sesto San Giovanni, la cui unica colpa ? quella di aver visto fermare e neutralizzare un pericoloso terrorista sul proprio territorio. Chiedo al premier Gentiloni e ai ministri del suo Governo - conclude Viviana Beccalossi - di ritirare questa vergognosa richiesta, o di assumersi personalmente l?onere di questa spesa. Eviterebbe una figuraccia internazionale alle istituzioni italiane e, soprattutto, una vera e propria vergogna?.
Fonte corriere.it
Non commento.
Il corpo del killer di Berlino, rinnegato dalla sua famiglia, era rimasto in giacenza per oltre sei mesi. Il neo sindaco Roberto Di Stefano: ?Non m?importa se c?? una legge nazionale, non pagher? mai quei 2.160,18 euro?
Nessuno voleva occuparsi del suo funerale. La famiglia l?aveva rinnegato. E cos? la salma di Anis Amri, il killer di Berlino, ? rimasta per oltre sei mesi - dal 23 dicembre 2016 al 29 giugno 2017 - all?obitorio comunale di Milano, per poi lasciare l?Italia in direzione Tunisia. Ora Roberto Di Stefano, il neo sindaco di centrodestra di Sesto San Giovanni (dove Amri ? stato ucciso dalla polizia), si ? visto recapitare in Comune una fattura di oltre duemila euro da parte del Comune di Milano, per le spese di ?deposito salma?. E non ci sta.
?Mi opporr??
?Siamo alla follia. Sono esterrefatto, quella per oltre sei mesi era un?ipotesi assurda e irrealizzabile in Italia ? incredibilmente diventata realt? - scrive Di Stefano in una nota -. I miei uffici mi hanno appena mostrato la fattura del Comune di Milano, pari a un importo di 2.160,18 euro, con la quale viene chiesto all?Amministrazione Comunale di Sesto San Giovanni di pagare le spese di ?deposito salma? del terrorista Anis Amri, autore della strage di Berlino. A scanso di equivoci dico subito che mi opporr? con ogni mezzo a questa vergognosa e offensiva richiesta e che i soldi dei miei cittadini mai saranno utilizzati per far fronte a questa richiesta?.
La legge nazionale
La richiesta ? motivata dal fatto che Amri fu ucciso appunto a Sesto San Giovanni, il 23 dicembre scorso, da due poliziotti del Commissariato cittadino. La salma del killer per oltre sei mesi ? stata ospitata dall?obitorio comunale di Milano, per poi lasciare l?Italia in direzione Tunisia. ?Non mi interessa assolutamente nulla - prosegue Di Stefano - se la legge nazionale prevede che le spese post-mortem di una persona non reclamata siano a carico del Comune in cui la stessa ? morta. Qui stiamo parlando di un mostro che non merita alcuna piet?. Per questo ho gi? provveduto a scrivere al presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, al ministro degli Esteri Angelino Alfano e al sindaco di Milano Giuseppe Sala, per comunicare loro che Sesto San Giovanni non pagher? mai nulla. Se proprio ci tengono provvedano loro. Noi anche nel rispetto di Fabrizia Di Lorenzo, vittima italiana di quella strage, e di tutte le altre persone morte in attentati terroristici di matrice islamista, oltre che in segno di attenzione delle Forze dell?Ordine, non destineremo mai un euro per saldare questa fattura?.
Beccalossi: io chiederei i danni
?Una beffa senza precedenti e una figuraccia per il governo e le istituzioni italiane?, commenta l?assessore al Territorio, Urbanistica, Difesa del Suolo e Citt? metropolitana di Regione Lombardia Viviana Beccalossi. ?Fossi nel sindaco di Sesto San Giovanni, chiederei di essere risarcito per il danno d?immagine. Altro che pagare le bollette per i costi di mantenimento del mostro di Berlino?, aggiunge Beccalossi, che nei mesi scorsi aveva pi? volte denunciato il problema scrivendo anche ai ministri Minniti e Alfano. ?Mentre Regione Lombardia si ? impegnata fin da subito per ?premiare? questa citt? con il progetto di realizzazione per un nuovo Commissariato di Polizia, altri evidentemente non hanno meglio da fare che ?punire? Sesto San Giovanni, la cui unica colpa ? quella di aver visto fermare e neutralizzare un pericoloso terrorista sul proprio territorio. Chiedo al premier Gentiloni e ai ministri del suo Governo - conclude Viviana Beccalossi - di ritirare questa vergognosa richiesta, o di assumersi personalmente l?onere di questa spesa. Eviterebbe una figuraccia internazionale alle istituzioni italiane e, soprattutto, una vera e propria vergogna?.
Fonte corriere.it
Non commento.
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