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Lavoro reale o lavoro virtuale

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    #1

    Lavoro reale o lavoro virtuale

    Forse gli aggettivi usati in titolo non sono i migliori che potessi scegliere , ma qui scrivo sempre di getto senza stare a pensare troppo altrimenti spendo pi? tempo di quel che ho .

    Il quesito ? per? volto a soddisfare la curiosit? di percepire come la maggioranza delle persone vede il mondo del lavoro pratico rispetto a quello che io definisco di contorno .

    Mi spiego meglio : il lavoro pratico ? quello che produce qualcosa di concreto , quello che produce il bene , la ricchezza tangibile e fruibile (coltivatori , lavorazione dei prodotti alimentari , secondari o terziari , lavorazioni di costruzione e montaggio oggetti , distribuzione dei beni ... insomma quello che un meccanico definirebbe "fare trucioli") .
    Il lavoro che definisco virtuale o meglio , di contorno ? quello della logistica , della progettazione , della pubblicit? e tutta quell'infinit? di mansioni che oggi ci sono e che continuano a crearsi costantemente ma che non producono niente di pratica .

    Io vedo che , soprattutto la giovent?, tendono tutti a spingersi nel lavoro di ufficio scantonando il pi? possibile il lavoro pratico . Sembra quasi che sia pi? gratificante il lavoro di contorno rispetto al lavoro vero .

    Voi come la pensate ?

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    #2
    Originally posted by Lele-R1-Crash View Post
    Forse gli aggettivi usati in titolo non sono i migliori che potessi scegliere , ma qui scrivo sempre di getto senza stare a pensare troppo altrimenti spendo pi? tempo di quel che ho .

    Il quesito ? per? volto a soddisfare la curiosit? di percepire come la maggioranza delle persone vede il mondo del lavoro pratico rispetto a quello che io definisco di contorno .

    Mi spiego meglio : il lavoro pratico ? quello che produce qualcosa di concreto , quello che produce il bene , la ricchezza tangibile e fruibile (coltivatori , lavorazione dei prodotti alimentari , secondari o terziari , lavorazioni di costruzione e montaggio oggetti , distribuzione dei beni ... insomma quello che un meccanico definirebbe "fare trucioli") .
    Il lavoro che definisco virtuale o meglio , di contorno ? quello della logistica , della progettazione , della pubblicit? e tutta quell'infinit? di mansioni che oggi ci sono e che continuano a crearsi costantemente ma che non producono niente di pratica .

    Io vedo che , soprattutto la giovent?, tendono tutti a spingersi nel lavoro di ufficio scantonando il pi? possibile il lavoro pratico . Sembra quasi che sia pi? gratificante il lavoro di contorno rispetto al lavoro vero .

    Voi come la pensate ?
    A me da molte pi? soddisfazioni il lavoro manuale di quello mentale, anche in considerazione del fatto che dopo 6/7 ore di ufficio a programmare e telefonare tutto il giorno la testa mi esplode e non basta pi? nemmeno una buona dormita, mentre dopo 6/7 ore a fare il cameriere con una bella dormita il giorno dopo fisicamente sono pronto a ripartire

    Ad ogni modo (se non torniamo indietro con la tecnologia) il lavoro "manuale" ? quasi destinato a scomparire
    Last edited by schwarz; 09-03-17, 11:20.

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      #3
      e a me dove mi metti...
      ..okkio a cosa scrivi

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        #4
        Originally posted by Carapintadas View Post
        e a me dove mi metti...
        ..okkio a cosa scrivi
        Magnatore professionale di cappelletti?

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          #5
          Originally posted by schwarz View Post
          Magnatore professionale di cappelletti?
          lavoro in nero

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            #6
            Lavoro manuale sempre!!! Non che il resto sia meno importante, ma non fa per me.

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              #7
              Originally posted by Lele-R1-Crash View Post
              Forse gli aggettivi usati in titolo non sono i migliori che potessi scegliere , ma qui scrivo sempre di getto senza stare a pensare troppo altrimenti spendo pi? tempo di quel che ho .

              Il quesito ? per? volto a soddisfare la curiosit? di percepire come la maggioranza delle persone vede il mondo del lavoro pratico rispetto a quello che io definisco di contorno .

              Mi spiego meglio : il lavoro pratico ? quello che produce qualcosa di concreto , quello che produce il bene , la ricchezza tangibile e fruibile (coltivatori , lavorazione dei prodotti alimentari , secondari o terziari , lavorazioni di costruzione e montaggio oggetti , distribuzione dei beni ... insomma quello che un meccanico definirebbe "fare trucioli") .
              Il lavoro che definisco virtuale o meglio , di contorno ? quello della logistica , della progettazione , della pubblicit? e tutta quell'infinit? di mansioni che oggi ci sono e che continuano a crearsi costantemente ma che non producono niente di pratica .

              Io vedo che , soprattutto la giovent?, tendono tutti a spingersi nel lavoro di ufficio scantonando il pi? possibile il lavoro pratico . Sembra quasi che sia pi? gratificante il lavoro di contorno rispetto al lavoro vero .

              Voi come la pensate ?
              Penso che sia una distinzione miope e tendenziosa

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                #8
                Oggi senza lavoro il "virtuale" non ci sarebbe quello "reale" e viceversa.

                Quindi a mio avviso sono entrambi importanti e non considererei affatto il lavoro pratico di serie A e l'altro di serie B come invece si intende dal topic iniziale.
                Last edited by Sergius; 09-03-17, 13:13.

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                  #9
                  Originally posted by schwarz View Post
                  A me da molte pi? soddisfazioni il lavoro manuale di quello mentale, anche in considerazione del fatto che dopo 6/7 ore di ufficio a programmare e telefonare tutto il giorno la testa mi esplode e non basta pi? nemmeno una buona dormita, mentre dopo 6/7 ore a fare il cameriere con una bella dormita il giorno dopo fisicamente sono pronto a ripartire

                  Ad ogni modo (se non torniamo indietro con la tecnologia) il lavoro "manuale" ? quasi destinato a scomparire
                  Come dici tu per i lavori "di concetto" se sei stanco di testa ? un casino riprendere. Coi lavori di "fisico" spesso mi basta riposare anche senza dormire.
                  Almeno a me fa cos?

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                    #10
                    Senza uno l'altro non esisterebbe...

                    Per il "cosa ne penso": e' una questione di attitudini; io ho piu' che altro bisogno di fare qualcosa che mi impegni mentalmente e che sia possibilmente sempre diverso. Se mi metti in linea di montaggio, dopo poco sbrocco. Cosi' come "sbrocco" a fare lavori che tu definiresti "virtuali" ma ripetitivi.

                    Il motivo per cui molti giovani si spingono verso il lavoro "virtuale" e' secondo me un residuo culturale di quando fare lavoro pratico voleva dire per forza spaccarsi la schiena.

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                      #11
                      io pi? che pratico o virtuale mi interrogo sulla necessit? del mercato finanziario..

                      ok che era nato come scambio di merce sempre meno reale.. ma attualmente mi sembra un filino drogato e lontano dalla realt? (con conseguenze per? molto reali)

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                        #12
                        Io ho sempre sostenuto che, se fossimo tutti panettieri (lavoro pratico) nessuno progetterebbe i ponti...e se fossimo tutti ingegnieri nessuno farebbe il pane.

                        Servono tutti e due i tipi di lavoro, uno non pu? esistere senza l'altro...inoltre attualmente c'? una sacco di certificazione da produrre in seguito ad un lavoro pratico perch?, nel bene e nel male, si cerca di tutelare tutti.

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                          #13
                          Sarebbe stato pi? interessante un pari topic sul sesso: Virtuale vs Reale... :gaen:

                          L? la distinzione ? netta...

                          Nel lavoro una stessa distinzione non riesco a farla anche perch? vedo a volte pi? differenze all'interno della stessa categoria che tra diversi tipi di lavoro...

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                            #14
                            piu' che altro... il lavoro "virtuale" (preferirei chiamarlo "di concetto"), lo puoi portare avanti anche fino all'eta' della pensione... il lavoro "reale" (o meglio "manuale"), dopo magari 20 anni, non riesci a portarlo avanti, altro che zappare la terra fino all'eta' della pensione.

                            un conto sono i piccoli orti "da pensionati", che ti tieni per te, lo sistemi quando hai voglia, un altro e' seguire magari una coltivazione con cui ti ci devi pagare da vivere.

                            finche' sei giovane, puoi anche pensare di metterti a fare il boscaiolo, ed e' certamente piu' soddisfacente che non stare chiusi in un ***** di ufficio col culo alla scrivania per 8/10 ore al giorno, pero' arrivato a 40 anni, avrai gia' iniziato a prendere ragazzi per tagliare nel bosco, e finirai per fare lavoro d'ufficio lo stesso nella gestione dell'azienda, perche' invece, se sei ancora costretto a prendere in mano seghe e trattori, diventa ogni anno piu' dura, fino a quando svilupperai dolori/malanni che non ti permetteranno piu' di fare il lavoro manuale.

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                              #15
                              Originally posted by Torakiky View Post
                              Penso che sia una distinzione miope e tendenziosa
                              Invece una distinzione pi? aperta e non tendenziosa come sarebbe ?

                              Discutere ? interessante proprio per questo .

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