Benvenuto/a su DAIDEGAS FORUM, il primo forum di Moto del Mondo, creato da Davide Polo nel 2001. Se questa è la tua prima visita consulta le Domande frequenti e termini del sito b> facendo clic sul link sopra. E' necessario registrarsi b>
prima di poter postare: clicca sul link 'REGISTRARSI' qui sopra per procedere. Per iniziare a leggere i messaggi,
seleziona il forum che vuoi visitare dalla selezione qui sotto, la lettura è aperta al 100%.
Ma è sempre meglio partecipare no?
Allo stato attuale e con i nostri politici significa preciso kaputt ^^
P.s. non ho dato la colpa all'europa ho semplicemente fatto notare che pur essendoci entrati la nostra situazione ? andata in merdazza lo stesso
p.s.2 magari fallissimo e ci comprasse qualche paese del NORD boia di un mondo!!!!!
Si si, non ce l'ho con te schwarz... ? solo che son stufo di sentire le solita cazzate dette e ridette. Dovremmo farci un bell'esame di coscienza come popolo e capire che non possiamo pi? permetterci sprechi come nei decenni scorsi. La macchina pubblica italiana ? una voragine mangia soldi e non possiamo permetterci di pagare gente che non fa un *****. Vorrei vedere se Veneto, Lombardia, Emilia romagna e toscana smettessero di dare soldi all'italia, questa scoppia in nemmeno una settimana. 4-5 regioni non possono sopportare il peso di una nazione intera. O ben che la mentalit? degli italiani cambi oppure meglio farci invadere da germania, olanda, svezia e norvegia.
P.s.3 scusate un secondo ma l'inghilterra non ci ? manco entrata in europa (economica) e non pare sia fallita o forse mi sono perso qualcosa? Se noi stavamo fuori eravamo falliti (dici) l'inghilterra ? rimasta fuori non ? fallita .... quindi facciamo cagare noi insomma ^^ a sto punto cagare per cagare tanto vale farci i fatti nostri tanto falliamo preciso .... ci vorr? solo un po di pi?
Se fossimo stati fuori fin da subito sarebbe stato un altro paio di maniche. Ora con tutti i mutui, le materie prime scambiate in euro sarebbe un suicidio passare alla lira. Ti faccio un esempio.. Lo stato italiano importa 100 miliardi di euro di petrolio all'anno, dove un litro costa 1 euro e li paghiamo in euro... Se domani uscissimo e tornassimo alla lira lo stato italiano dovr? sempre prendere questi 100 miliardi, ma li deve pagare con la liretta svalutata (diciamo 30%) quindi 1000 lire valgono 70 cents euro... Fatti due conti, invece di 100 miliardi di litri con lo stesso prezzo ricalcolata con la nostra lira sarebbero 70 miliardi di litri 100 mil/0,70=70mil....quindi il nostro stato per poter prendere la stessa quantit? di petrolio di prima dovra spendere il 30%in pi? quindi per 100 miliardi di litri di petrolio spenderemmo la cifra di 100 mil*1,30=130 miliardi di lire.
Forse non ? intuibilo di primo impatto l'esempio che ho fatto, ma questa situazione la dovrete applicare a tutto quello che importeremo dall'europa, compreso tutti gli interessi che dobbiamo ai paesi che continuamente ci prestano soldi tramite titoli di stato. L'Inghilterra non ha subito tanto primo perch? non ? mai stata propriamente dentro l'Europa e secondo perch? la sterlina era forte rispetto all'euro e cmq dall'uscita ha perso il suo 15-20% di valore e questo si tramuta in tutti rincari sulle materie prime che importeranno dall'europa... Vedi esempio fatto sopra.
Lo dice anche la Francia "Se esce dall'euro l'Italia non rischia nulla"
Anche a Parigi si pensa all'Eurexit. Non si tratta, per?, di uno slogan elettorale di Marine Le Pen, ma di un'elaborazione di un autorevole centro di ricerca economico transalpino, l'Ofce che ? stato presieduto per vent'anni dall'economista Jean-Paul Fitoussi.
Insomma, Mediobanca Securities non ? stata la sola in Europa a esercitarsi sul cosiddetto breakup, cio? lo ?spezzatino? dell'unione monetaria. Il report della divisione Trading del ?salotto buono? della finanza, pubblicato dal Giornale, ha svelato come il dibattito sia condotto nelle sedi istituzionali pi? importanti. Tant'? vero che uno dei due autori della pubblicazione dell'Ofce, S?bastien Villemot, collabora con Sciences Po, la prestigiosa universit? francese guidata dall'europeista Enrico Letta.
Lo studio, curato da Villemot e dal collega C?dric Durand della Sorbona, ipotizza due scenari: l'uscita dall'euro di un singolo Paese o la rottura totale e contemporanea dell'unione. Partiamo dalle conclusioni, che sono molto interessanti, e risaliamo successivamente alle premesse. Sulla base dei dati relativi alla natura del debito pubblico e di quello privato alla fine di settembre 2015, la fine dell'euro comporterebbe una sostanziale stabilit? rispetto alla moneta unica per una eventuale nuova lira (che si rivaluterebbe di circa l'1% sull'euro). Tale considerazione proviene dal fatto che il debito pubblico emesso in altre giurisdizioni e valute si attesta a circa il 5% del Pil e dunque non rappresenta un problema irrisolvibile. In caso di Italexit, infatti, quei titoli o quei finanziamenti non potrebbero essere ridenominati in nuove lire e potrebbero appesantire il conto. Ma, come si ? visto, la loro incidenza non ? problematica. In secondo luogo, la posizione netta dell'Italia (attivi-passivi) ? positiva. Grazie alla forza di famiglie e imprese la nazione produce ed ? perci? creditrice in misura maggiore rispetto a quello che ? il suo sbilancio. Il saldo ? infatti positivo per circa il 30% del Pil.
Ecco perch? l'Italia avrebbe da temere per la fine dell'euro meno di Germania, Francia e Spagna. La prima dovrebbe sopportare una rivalutazione del 14% che la renderebbe meno competitiva, mentre le seconde soffrirebbero una svalutazione dell'11% circa sull'euro. Premesso che si tratta di simulazioni che non tengono conto del peso dei derivati finanziari presenti sul mercato, non si pu? tuttavia non sottolineare come, secondo Villemot e Durand, l'uscita dall'euro per l'Italia sarebbe a ?rischio zero? in virt? anche di un'incidenza tollerabile dei debiti delle istituzioni finanziarie e non finanziarie espressi in valuta estera (30% e 8% del Pil). Basti pensare che per il piccolo Lussemburgo questi due parametri raggiungono il 742 e il 1.125% del Pil.
Insomma, senza euro l'Italia sarebbe pi? competitiva nell'export con la concorrenza tedesca. Certo, l'ambiente sarebbe un po' differente perch? si troverebbe circondata anche da Paesi in forte difficolt? come Grecia, Portogallo e Lussemburgo (forse pure la Finlandia) che sarebbero costretti al default per l'improvvisa insostenibilit? del debito.
Anche a Parigi si pensa all'Eurexit. Non si tratta, per?, di uno slogan elettorale di Marine Le Pen, ma di un'elaborazione di un autorevole centro di ricerca economico transalpino, l'Ofce che ? stato presieduto per vent'anni dall'economista Jean-Paul Fitoussi.
Insomma, Mediobanca Securities non ? stata la sola in Europa a esercitarsi sul cosiddetto breakup, cio? lo ?spezzatino? dell'unione monetaria. Il report della divisione Trading del ?salotto buono? della finanza, pubblicato dal Giornale, ha svelato come il dibattito sia condotto nelle sedi istituzionali pi? importanti. Tant'? vero che uno dei due autori della pubblicazione dell'Ofce, S?bastien Villemot, collabora con Sciences Po, la prestigiosa universit? francese guidata dall'europeista Enrico Letta.
Lo studio, curato da Villemot e dal collega C?dric Durand della Sorbona, ipotizza due scenari: l'uscita dall'euro di un singolo Paese o la rottura totale e contemporanea dell'unione. Partiamo dalle conclusioni, che sono molto interessanti, e risaliamo successivamente alle premesse. Sulla base dei dati relativi alla natura del debito pubblico e di quello privato alla fine di settembre 2015, la fine dell'euro comporterebbe una sostanziale stabilit? rispetto alla moneta unica per una eventuale nuova lira (che si rivaluterebbe di circa l'1% sull'euro). Tale considerazione proviene dal fatto che il debito pubblico emesso in altre giurisdizioni e valute si attesta a circa il 5% del Pil e dunque non rappresenta un problema irrisolvibile. In caso di Italexit, infatti, quei titoli o quei finanziamenti non potrebbero essere ridenominati in nuove lire e potrebbero appesantire il conto. Ma, come si ? visto, la loro incidenza non ? problematica. In secondo luogo, la posizione netta dell'Italia (attivi-passivi) ? positiva. Grazie alla forza di famiglie e imprese la nazione produce ed ? perci? creditrice in misura maggiore rispetto a quello che ? il suo sbilancio. Il saldo ? infatti positivo per circa il 30% del Pil.
Ecco perch? l'Italia avrebbe da temere per la fine dell'euro meno di Germania, Francia e Spagna. La prima dovrebbe sopportare una rivalutazione del 14% che la renderebbe meno competitiva, mentre le seconde soffrirebbero una svalutazione dell'11% circa sull'euro. Premesso che si tratta di simulazioni che non tengono conto del peso dei derivati finanziari presenti sul mercato, non si pu? tuttavia non sottolineare come, secondo Villemot e Durand, l'uscita dall'euro per l'Italia sarebbe a ?rischio zero? in virt? anche di un'incidenza tollerabile dei debiti delle istituzioni finanziarie e non finanziarie espressi in valuta estera (30% e 8% del Pil). Basti pensare che per il piccolo Lussemburgo questi due parametri raggiungono il 742 e il 1.125% del Pil.
Insomma, senza euro l'Italia sarebbe pi? competitiva nell'export con la concorrenza tedesca. Certo, l'ambiente sarebbe un po' differente perch? si troverebbe circondata anche da Paesi in forte difficolt? come Grecia, Portogallo e Lussemburgo (forse pure la Finlandia) che sarebbero costretti al default per l'improvvisa insostenibilit? del debito.
Come al solito si legge tutto e il contrario di tutto...
Sicuramente le esportazioni italiane ne gioverebbero dall'uscita dell'euro. Per lo stesso esempio che ho fatto prima con la moneta svalutata i paesi con l'euro potrebbero comprare il 30% in pi? spendendo la stessa cifra di prima...e grazie al *****, chi non lo farebbe. Io ricordo che nelle mie zone, al lago di Garda, prima dell'entrata in vigore dell'euro, i tedeschi hanno fatto fare i milioni alla gente di qua appunto perch? il marco era molto forte rispetto alla lira. Ma dovremmo prendere coscienza che ormai come nazione industrializzata dovremo cercare di rendere la nostra economia forte al pari delle altre, no forte perch? continuiamo a svalutare la moneta come con la lira. Poi oh, io non sono nessuno e magari sto sparando un sacco di cazzate, ma io la penso cos?....io credo che sia molto rischioso ucire dall'euro....o si esce tutti insieme all'istante o nessuno.
Sicuramente ????
Lele hai letto l'articolo?
Sai cos'? l'inflazione importata?
Sai che erode gli stipendi dei dipendenti ed i margini degli imprenditori?
Incredibile di come nel 2017 ai piccoli imprenditori del nord Italia manchino le basi culturali economiche del fare impresa.
Purtroppo il primo male delle PMI ? la profonda ignoranza degli imprenditori.
Tieni duro ... massimo un decennio e di piccoli imprenditori in nord Italia cosi sar? estirpato il grande male della nazione (ignoranti , evasori e chi pi? ne ha pi? ne metta) .
L'uscita dall'euro per noi significa la fine, kaputt
Sono punti di vista . Io non so dirti se ? giusto il tuo o il mio . Ma essendo io molto pragmatico , vedo che l'Euro ha portato solo rovina per i lavoratori dipendenti .
Sono punti di vista . Io non so dirti se ? giusto il tuo o il mio . Ma essendo io molto pragmatico , vedo che l'Euro ha portato solo rovina per i lavoratori dipendenti .
Tieni duro ... massimo un decennio e di piccoli imprenditori in nord Italia cosi sar? estirpato il grande male della nazione (ignoranti , evasori e chi pi? ne ha pi? ne metta) .
Poi staremo a vedere cosa succeder?
Fa parte della natura ...
Gli inetti devono scomparire.
Uscire dall'Europa significa solo peggiorare le cose.
Il grosso problema dell'Italia sono gli italiani ignoranti, i politici corrotti e le mafie.
Per? dare la colpa all'euro ? una buona soluzione per giustificarsi agli occhi degli ignoranti.
La Germania non ? mai stata cos? ricca e potente...
Ma lei non ? nell'UE e non ? passata all'euro.
Va bene...
Bye
Sono punti di vista . Io non so dirti se ? giusto il tuo o il mio . Ma essendo io molto pragmatico , vedo che l'Euro ha portato solo rovina per i lavoratori dipendenti .
Io non sono d'accordo per niente. La mia azienda da quando ho cominciato a lavorare io dal lontano 2001 ha quadruplicato personale, fatturato, dimensioni.... Siam passati da 30 dipendenti in tutto a oltre 120...abbiamo un capannone da 11.000 metri quadrati accedendo a fondi europei messi a disposizione per le industrie. Insomma, anche durante la crisi c'? chi ne riesce a tirar fuori delle buone cose. Il problema ? che chi ci doveva governare, chi doveva modernizzare il paese e svecchiarlo non ha fatto un *****.... Con loro ve la dovreste prendere, non con l'Europa o l'euro. Se tutta la pa fosse amministrata da un unico software che gestisce tutto ed uguale per tutte le pa, sai quanti benefici ne avremmo ricavato noi comuni cittadini. Invece abbiamo 8000 mila comuni ognuno con un suo sistema e portale... ? una giungla la fuori... Investimenti europei che al sud finiscono nelle mani dei soliti ladroni. Dai ragazzi, siate coscienti che il problema dell'Italia sono gli italiani e non gli europei e l'euro. Dovremmo portare questo grande paese nel futuro e invece lo stiamo facendo andare in retro marcia
P.s...l'esempio della pa ? solamente uno tra tanti, potrei averne fatti 1000...ma questo ? quello che mi riesce meglio.... Sar? perch? mi ricordo di un articolo letto qualche mese fa dove in sicilia si pagano ancora le persone per portare le lettere da un ufficio all'altro...ma vi rendete conto *****.... Qui nel mondo si parla di intelligenza artificiale e in quel ***** di buco di merda che ? la sede della regione sicilia paghiamo un tizio 1500 euro per portare lettere e scartoffie tutto il giorno!!!! E po diamo la colpa all'euro e all'europa.
P. P. S.... Non voglio passare per razzista e discriminatorio... Anche al nord ne succedono di tutti i colori, mica solo al sud
Fa parte della natura ...
Gli inetti devono scomparire.
Uscire dall'Europa significa solo peggiorare le cose.
Il grosso problema dell'Italia sono gli italiani ignoranti, i politici corrotti e le mafie.
Per? dare la colpa all'euro ? una buona soluzione per giustificarsi agli occhi degli ignoranti.
La Germania non ? mai stata cos? ricca e potente...
Ma lei non ? nell'UE e non ? passata all'euro.
Va bene...
Bye
Gli inetti non ? che scompaiono ... scappano all'estero .
Continuo a risultare pragmatico : nel dopoguerra c'era una desolazione in Italia e gli ignoranti hanno ricostruito una nazione dove ? arrivato benessere costruendo un volano che si sta fermando ma di cui ne benficiamo ancora noi stessi . Nel frattempo sono arrivati gli acculturati che sanno tutto ed i quali invece hanno portato l'Italia a questa situazione ...
probabilmente erano meglio gli ignoranti di prima .
Io non sono d'accordo per niente. La mia azienda da quando ho cominciato a lavorare io dal lontano 2001 ha quadruplicato personale, fatturato, dimensioni.... Siam passati da 30 dipendenti in tutto a oltre 120...abbiamo un capannone da 11.000 metri quadrati accedendo a fondi europei messi a disposizione per le industrie.
mmh mmh mmh mmh mmh mmh su un forum non mi espongo certamente , ma ce ne sarebbe su cui discutere in merito .
Non volendo replicare nei dettagli , chiudo qui la mia discussione .
Ad ogni modo di "ignoranti" che evolvono l'azienda anche in periodo di crisi ce ne sono moltissime in Italia . Ed anche se non studiano le soluzioni imposte dai media , aumentano e migliroano l'apporto al paese garantendo intrioiti allo stato e posti di lavoro sani e su cui il personale pu? contare .
Qui siamo ancora al livello "imprenditori Vs. lavoratori" ma se leggi bene ,io scrivo sempre che l'Euro ha penalizzato maggiormente i lavoratori rispetto agli imprenditori ...
Gli inetti non ? che scompaiono ... scappano all'estero .
Continuo a risultare pragmatico : nel dopoguerra c'era una desolazione in Italia e gli ignoranti hanno ricostruito una nazione dove ? arrivato benessere costruendo un volano che si sta fermando ma di cui ne benficiamo ancora noi stessi . Nel frattempo sono arrivati gli acculturati che sanno tutto ed i quali invece hanno portato l'Italia a questa situazione ...
probabilmente erano meglio gli ignoranti di prima .
Fai poco lo spiritoso, nel dopoguerra politica e corruzione non erano un binomio indissolubile, l'illegalit? ha portato il paese nella fogna.
Del resto l'esempio della Germania ? davanti agli occhi di ogni ignorante.
Comment