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Uccide l'investitore della moglie a VASTO

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    #226
    Originally posted by Carapintadas View Post
    che sia sempre io a dover capire gli altri...mai che qualche utente provi ad inserire la marcia..prima di scagliarsi contro chi..non conosce
    mi spiace sinceramente se ti ho "fatto uscire dai gangheri" anche se, sinceramente, non posso dirmene stupito per? quel che ho scritto non l'ho scritto "contro di te" ma "per te"

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      #227
      Ciao ReLuca,

      ho capito il tuo discorso, ma quello che intendevo io ? che la comprensione io posso averla quando abbraccio un amico appena lasciato dalla ragazza,
      quando consolo mio nipote per un brutto voto a scuola, quando vedo qualcuno che scappa di casa per qualche ora per aver litigato con i genitori et cose simili.

      Per tutte queste cose posso avere comprensione come penso anche molti di voi, perch? ci sono passato e quindi le sensazioni sono molto simili.

      Ma comprendere un uomo a cui ? stata portata via la moglie/ragione di vita pi? importante in quel modo, da un momento all'altro.

      No, non lo posso comprendere, non lo voglio pensare, non lo voglio sapere.

      Il vuoto, il dolore, lo smarrimento, sono cose che spero abbiano provato in pochissimi e spero che nessuno debba mai provare, ma non posso dire comprensione, perch? non ci sono mai passato.

      E comunque se tutti reagissero come lui domani avremmo migliaia di morti in un colpo solo, quindi se questo ? un caso considerato eccezzionale ? forse un segno che comunque la nostra societ? ? ancora "civile" seppur con tutti i difetti di chi legifera e di chi applica le leggi.

      E dobbiamo fare di tutto perch? resti tale.

      E riguardo al caso in oggetto, io dubito fortemente che il ragazzo ucciso in questione fosse un provocatore come dicono, perch? nel caso in tutti i mesi passati, sarebbe stato molto semplice tendergli una "trappola" e/o filmarlo in qualche azione provocatoria in modo da aggravare la sua posizione. Io piuttosto immagino i commenti di tutti gli amici ed i parenti della ragazza che ogni volta che lo vedevano passare si immaginavano chiss? quali affronti e fomentavano l'odio. Poi magari mi sbaglio, ma questa ? stata la mia sensazione.

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        #228
        Originally posted by paolo_c View Post
        Tecnicamente "colposo" significa per imperizia, imprudenza, innosservanza di leggi o regolamenti che ? ben diverso dal caso fortuito o accidentale.
        S? hai ragione mi sono spiegato male.Cercavo di dare una mia interpretazione di colpa o fatalit?, nulla di tecnico

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          #229
          Originally posted by paolo_c View Post
          mi spiace sinceramente se ti ho "fatto uscire dai gangheri" anche se, sinceramente, non posso dirmene stupito per? quel che ho scritto non l'ho scritto "contro di te" ma "per te"
          se volevi scrivere per me..espletavi il tuo disaccordo sulla mia posizione senza tirare in ballo elucubrazioni sul lavoro che svolgo e come lo svolgo....poi sbagliare capita a tutti...molto pi? difficile ? riconoscerlo.Purtroppo io ho un grandissimo difetto...che al primo sgarbo anche se ferito non sono capace di chiudere i ponti ma passata la buriana cerco di comprendere e di trovare un modo per convivere,lo faccio con tutti...praticamente

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            #230
            Originally posted by mil20 View Post
            Ciao ReLuca,

            ho capito il tuo discorso, ma quello che intendevo io ? che la comprensione io posso averla quando abbraccio un amico appena lasciato dalla ragazza,
            quando consolo mio nipote per un brutto voto a scuola, quando vedo qualcuno che scappa di casa per qualche ora per aver litigato con i genitori et cose simili.

            Per tutte queste cose posso avere comprensione come penso anche molti di voi, perch? ci sono passato e quindi le sensazioni sono molto simili.

            Ma comprendere un uomo a cui ? stata portata via la moglie/ragione di vita pi? importante in quel modo, da un momento all'altro.

            No, non lo posso comprendere, non lo voglio pensare, non lo voglio sapere.

            Il vuoto, il dolore, lo smarrimento, sono cose che spero abbiano provato in pochissimi e spero che nessuno debba mai provare, ma non posso dire comprensione, perch? non ci sono mai passato.

            E comunque se tutti reagissero come lui domani avremmo migliaia di morti in un colpo solo, quindi se questo ? un caso considerato eccezzionale ? forse un segno che comunque la nostra societ? ? ancora "civile" seppur con tutti i difetti di chi legifera e di chi applica le leggi.

            E dobbiamo fare di tutto perch? resti tale.

            E riguardo al caso in oggetto, io dubito fortemente che il ragazzo ucciso in questione fosse un provocatore come dicono, perch? nel caso in tutti i mesi passati, sarebbe stato molto semplice tendergli una "trappola" e/o filmarlo in qualche azione provocatoria in modo da aggravare la sua posizione. Io piuttosto immagino i commenti di tutti gli amici ed i parenti della ragazza che ogni volta che lo vedevano passare si immaginavano chiss? quali affronti e fomentavano l'odio. Poi magari mi sbaglio, ma questa ? stata la mia sensazione.

            Io ho passato una vicenda simile come modalit? ma diversa perch? non ho perso una moglie. Nonostante la mia perdita sia stata meno grave, quelle sensazioni le ho provate.. ecco perch? dico che posso capirlo.. e posso provare pena per lui, nonostante ora sia un assassino (ed ? scontato abbia sbagliato). Perch? uccidere ? sempre sbagliato, questo ? ovvio.. per? pensare all'angoscia che deve aver provato dopo l'incidente, se ci riflettete, fa star male. Umanamente non posso non provare compassione per lui, nonostante ne riconosca gli errori. Come ho pi volte detto, purtroppo bisogna passarci su certe esperienze per capire fino in fondo il dolore cosa pu? portare a fare... ? una cosa tristissima per? per quanto sia sbagliata la vendetta non posso non immedesimarmi nelle due parti coinvolte e, nel caso dell'uomo che ha sparato, provare lo stesso dolore che provai io. La mia compassione non deve essere e non vuole essere una giustificazione. Tuttavia dal lato umano non posso fare a meno di provarla.

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              #231
              Originally posted by mil20 View Post

              E comunque se tutti reagissero come lui domani avremmo migliaia di morti in un colpo solo, quindi se questo ? un caso considerato eccezzionale ? forse un segno che comunque la nostra societ? ? ancora "civile" seppur con tutti i difetti di chi legifera e di chi applica le leggi.

              E dobbiamo fare di tutto perch? resti tale.

              E riguardo al caso in oggetto, io dubito fortemente che il ragazzo ucciso in questione fosse un provocatore come dicono, perch? nel caso in tutti i mesi passati, sarebbe stato molto semplice tendergli una "trappola" e/o filmarlo in qualche azione provocatoria in modo da aggravare la sua posizione. Io piuttosto immagino i commenti di tutti gli amici ed i parenti della ragazza che ogni volta che lo vedevano passare si immaginavano chiss? quali affronti e fomentavano l'odio. Poi magari mi sbaglio, ma questa ? stata la mia sensazione.

              Anche a me da l'impressione di situazione un p? fomentata d'odio, certo in parte credo sia normale visto l'evento tragico, ed ? difficile sotto questo aspetto fare i moralizzatori.

              Dai tg pare uscisse poco il ragazzo, poi certo era giovanissimo e avrebbe pian piano ripreso una vita normale.

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                #232
                Originally posted by rna View Post
                Un uomo che dice una minchiata chiede scusa, un quaquaraqu? si arrampica sugli specchi, tu che ne pensi?
                Io al posto tuo avrei chiesto scusa senza se e senza ma...
                Io...
                Chiedere scusa? Poich? hai quotato un post del tutto slegato dalla nostra diatriba mi vedo costretto a chiederti: ma scusa a chi?

                Se intendi scusa a te, non vedo perch? dovrei e mi pare che siamo stati invitati a risolverla privatamente. Poich? tempo fa ti scrissi gi? per chiarire e tu non mi hai risposto, adesso io non far? il primo passo. Se devi chiarire qualcosa scrivi pure altrimenti evitiamo di tornare sulla questione.

                Se invece ho frainteso e non intendevi dire di chiedere scusa a te, allora ti chiedo cortesemente di spiegarti meglio perch? non ho capito a cosa alludi.

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                  #233
                  Originally posted by ReLuca View Post
                  Chiedere scusa? Poich? hai quotato un post del tutto slegato dalla nostra diatriba mi vedo costretto a chiederti: ma scusa a chi?

                  Se intendi scusa a te, non vedo perch? dovrei e mi pare che siamo stati invitati a risolverla privatamente. Poich? tempo fa ti scrissi gi? per chiarire e tu non mi hai risposto, adesso io non far? il primo passo. Se devi chiarire qualcosa scrivi pure altrimenti evitiamo di tornare sulla questione.

                  Se invece ho frainteso e non intendevi dire di chiedere scusa a te, allora ti chiedo cortesemente di spiegarti meglio perch? non ho capito a cosa alludi.
                  Scusa a tutti coloro dotati di buonsenso che si sono sentiti offesi dal tuo giustificazionismo verso un assassinio a sangue freddo.
                  Non era difficile da capire.

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                    #234
                    Originally posted by rna View Post
                    Scusa a tutti coloro dotati di buonsenso che si sono sentiti offesi dal tuo giustificazionismo verso un assassinio a sangue freddo.
                    Non era difficile da capire.
                    mar???.... che cojoni... dai manda sto PM su

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                      #235
                      Originally posted by rna View Post
                      Scusa a tutti coloro dotati di buonsenso che si sono sentiti offesi dal tuo giustificazionismo verso un assassinio a sangue freddo.
                      Non era difficile da capire.
                      ma l'uniko modo per fermarti...? spararti in fronte anche con semaforo verde!!

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                        #236
                        e meno male che chi scrive qui non ? un giudice...e vi lamentate della lentezza della giustizia....quando avete scritto strafalcioni da quando avete iniziato il 3d.....cmq dopo la lettura potete litigare ancora se si tratta di colpa... dolo intenzionale o indiretto...
                        aoh...ma googolate al posto di inventarvi il codice penale.....

                        Art. 42 codice penale - Responsabilit? per dolo o per colpa o per delitto preterintenzionale. Responsabilit? obiettiva - Brocardi.it
                        Dispositivo dell'art. 42 Codice Penale
                        Nessuno pu? essere punito per un'azione od omissione preveduta dalla legge come reato, se non l'ha commessa con coscienza e volont? (1). Nessuno pu? essere punito per un fatto preveduto dalla legge come delitto, se non l'ha commesso con dolo, salvo i casi di delitto preterintenzionale o colposo espressamente preveduti dalla legge (2). La legge determina i casi nei quali l'evento ? posto altrimenti a carico dell'agente, come conseguenza della sua azione od omissione (3). Nelle contravvenzioni ciascuno risponde della propria azione od omissione cosciente e volontaria, sia essa dolosa o colposa (4).

                        Note
                        (1) Tale comma esige per la configurabilit? del reato la c.d. suitas, ovvero la coscienza e volont? della condotta. Viene quindi richiesta l'esistenza di un nesso psichico tra l'agente ed il fatto, il quale si viene a creare tutte le volte in cui la condotta ? posta in essere volontariamente e quando, anche se non sussisteva tale esplicita volont?, con uno sforzo del volere la condotta integrante il reato poteva essere evitata dal soggetto. Ci si riferisce qui agli atti automatici od abituali e ai fatti compiuti in stato emotivo, salvi i casi in cui pu? essere esclusa l'imputabilit? (art. 46 del c.p.), mentre non vi rientrano gli atti istintivi o riflessi, in quanto propri del mondo meccanico e d indipendenti dalla volont?.Quindi, ad esempio, nel caso di sinistro stradale mortale cagionato da un colpo di sonno del conducente, se si ? trattato sonno fisiologico conseguente ad un pasto abbondante non si esclude la configurabilit? del reato, mentre se il sonno ? dovuto a cause patologiche come un improvviso e non prevedibile malore non si potr? parlare di reato.
                        (2) Viene precisato che, per i delitti il criterio generale di imputazione della responsabilit? penale ? il dolo. Solo il legislatore pu? derogarvi, prevedendo per un delitto sia l'ipotesi dolosa che colposa , come ad es. in tema di lesioni: dolose (art. 582 del c.p.) e colpose (art. 590 del c.p.). Ulteriore deroga ? rappresentata dal delitto preterintenzionale (art. 43 del c.p.), esplicitamente previsto nelle sue sole due ipotesi di relazzizazione: l'omicidio preterintenzionale (art. 584 del c.p.) e l'aborto preterintenzionale (art. 18, comma 2, l. 22 maggio 1978, n.194).
                        (3) Si fa qui riferimento all'ipotesi di responsabilit? oggettiva, per cui un soggetto ? chiamato a rispondere della propria condotta, in base al mero rapporto di causalit? materiale (art. 40 del c.p.), senza necessit? che si provi la sussistenza della colpevolezza. Tracce di tale responsabilit? sono ravvisabili, ad esempio, in materia di reati commessi a mezzo della stampa (art. 57 del c.p.), condizioni obiettive di punibilit? (art. 44 del c.p.) e aberratio delicti (art. 183 del c.p.).
                        (4) Le contravvenzioni, invece, sono punibili sia a titolo di dolo che a titolo di colpa. Si ricordi per? che la legge sancisce una presunzione di colpa e la sussistenza del dolo potr? essere rilevante solo, ad esempio, per la maggior misura di pena da irrogare (art. 133 del c.p. comma 3).

                        Ratio Legis
                        La norma qui prende in esame l'elemento soggettivo del reato, ovvero la colpevolezza.
                        Anche in merito alla definizione di colpevolezza la dottrina non ? concorde. Secondo la concezione psicologica, la colpevolezza consiste nel rapporto psicologico esistente tra il soggetto agente e l'azione che cagiona l'evento. Invece,la concezione normativa ritiene che si debba parlare di rapporto di conflittualit? tra la volont? del soggetto agente e la volont? della societ?, che immanente nella norma violata, per cui assume rilievo l'atteggiamento antidoveroso della volont?, pi? che la volont? dell'azione causativa dell'evento. Secondo tale impostazione l'imputabilit? dell'agente (cio? la sua capacit? di intendere e di volere ([[]85cp])), ne sarebbe il presupposto, contrariamente alla dottrina dominante che, invece, la ritiene uno stato della persona che nulla ha a che vedere con la colpevolezza dal momento che un reato pu? essere commesso anche da un soggetto non imputabile (es.: un minore di anni 14 (art. 97 del c.p.)). Il codice infatti tratta separatamente della colpevolezza nel Titolo III dedicato al reato e dell'imputabilit? nel Titolo IV dedicato al reo (art. 85 del c.p.). Si ricordi che il principio di colpevolezza ? stato confermato dalla sentenza della Corte Costituzionale del 24 marzo 1988, n. 364, la quale ha stabilito che i principio in esame deve essere fondamento di qualsiasi responsabilit? penale. Ne consegue, quindi,un tendenziale ripudio delle ipotesi di responsabilit? oggettiva nelle quali vi ? punibilit? anche senza dolo o colpa.


                        Dispositivo dell'art. 43 Codice Penale
                        Il delitto:
                        ? doloso, o secondo l'intenzione, quando l'evento dannoso o pericoloso, che ? il risultato dell'azione od omissione e da cui la legge fa dipendere l'esistenza del delitto, ? dall'agente preveduto e voluto come conseguenza della propria azione od omissione (1);
                        ? preterintenzionale, o oltre l'intenzione, quando dall'azione od omissione deriva un evento dannoso o pericoloso pi? grave di quello voluto dall'agente (2);? colposo, o contro l'intenzione, quando l'evento, anche se preveduto, non ? voluto dall'agente e si verifica a causa di negligenza o imprudenza o imperizia, ovvero per inosservanza di leggi, regolamenti, ordini o discipline (3).
                        La distinzione tra reato doloso e reato colposo, stabilita da questo articolo per i delitti (4), si applica altres? alle contravvenzioni, ogni qualvolta per queste la legge penale faccia dipendere da tale distinzione un qualsiasi effetto giuridico (5).


                        Note
                        (1) La responsabilit? penale assume la forma tipica del dolo, se non ? diversamente stabilito dalla legge. La norma in esame ? per? ambigua a riguardo di cosa debba intendersi per esso. Di qui sono sorti numerosi dibattiti dottrinali, i cui principali esiti sono rappresentati dalle teorie dell'intenzione, della rappresentazione e della volont?. Secondo la prima di queste, il dolo ? la volont? di cagionare l'evento come fine ultimo della condotta, mentre la seconda lo ravvisa nella volont? della condotta e nella previsione dell'evento. Si tratta di visioni criticate, in quanto la prima sarebbe troppo restrittiva perch? non vi rientrerebbe il dolo eventuale, mentre la seconda farebbe ricomprendere nell'ambito del dolo addirittura la colpa cosciente. Oggi domina quindi la teoria della volont? che ritiene il dolo coscienza e volont? sia del fatto costitutivo che dell'evento tipico, ricomprendendo cos? il dolo eventuale, ma non la colpa cosciente. In ogni caso vi ? concordanza nell'identificare nell'elemento soggettivo in esame due momenti:quello rappresentativo ed quello volitivo. Quindi il soggetto deve rappresentarsi gli elementi precedenti o concomitanti alla sua condotta ovvero deve avere conoscenza di presupposti, mezzi, luogo, oggetto materiale, soggetto passivo, etc. (si pensi al cacciatore che spara convinto di colpire un animale e invece colpisce un uomo che si trovava nascosto. Ovviamente non potr? essere imputato di omicidio doloso) e degli elementi valutati in base a regole giuridiche, di cui ? sufficiente la rappresentazione nella loro dimensione sociale, non essendo necessario che l'agente abbia di questi una conoscenza "giuridica" (se un soggetto dispone di una cosa ignorandone l'altruit?, in quanto se ne ritiene proprietario, non risponder? del reato di furto di cui all'art. 624 del c.p.). Alla rappresentazione deve accompagnarsi la volizione da parte dell'agente sia della condotta che dell'evento (quindi se, ad esempio,cadendo accidentalmente una pistola, il colpo ferisce un soggetto, colui che teneva l'arma non potr? essere imputato di lesioni volontarie. Alcuni ritengono che si debba poi aggiungere un terzo momento ovvero la coscienza dell'antigiuridicit? del fatto. Per aversi , ma il punto non trov accordo in dottrina.
                        Per quanto attiene invece alle forme del dolo si deve distinguere tra: a) dolo diretto o intenzionale, se c'? corrispondenza tra l'evento conseguito e quello voluto e rappresentatosi dall'agente; dolo indiretto manca tale corrispondenza in quanto l'evento non ? stato intenzionalmente o direttamente voluto. Il dolo indiretto si divide poi in dolo eventuale, se l'agente non vuole un certo evento, ma ne accetta la possibilit?, quindi pone in atto la condotta, accettando il rischio che esso si verifichi (si pens al gioco macabro dei massi gettati dai cavalcavia per colpire le macchine), dolo alternativo, quando il soggetto il soggetto si configura la possibilit? del verificarsi di due eventi (es.: ferimento o morte della vittima) e gli ? indifferente quale si produrr?, dolo indeterminato, quando l'azione ? posta in essere volendo alternativamente o cumulativamente pi? eventi (es.: Tizio spara contro due persone, risultandogli indifferente cagionare la morte o il ferimento di uno od entrambe le vittime); b) dolo d'impeto, se ? una decisione improvvisa che porta all'azione; c) dolo di danno, quando si vuole effettivamente ledere il bene protetto della norma; dolo di pericolo, quando la volont? risiede nella sola minaccia (es.: delitto di attentato). In riferimento poi al lasso temporale si parla di dolo iniziale, presente solo nel momento della condotta (es.: un coniuge avvelena l'altro, ma poi, pentitosi, accompagna la vittima in ospedale per salvarla); dolo concomitante, alla condotta e lo svolgimento del processo causale dell'evento; dolo successivo, al compimento dell'azione od omissione (es.: un chirurgo per un errore operatorio provoca una emorragia al paziente e fa poi in modo che essa abbia esito letale). Infine si distingue tra dolo generico, quando il reato viene integrato con il semplice fatto descritto dalla norma incriminatrice (es.: omicidio) e dolo specifico, quando la legge fa espresso riferimento ad una determinata finalit?, che basta sia solo sia astrattamente perseguita (es.: il furto presuppone la finalit? il profitto).
                        (2) Si parla di preterintenzione quando si verifica un evento pi? grave di quello voluto dal soggetto, ovviamente solo qualora sussista un nesso causale con la condotta (v. 40). Per esemplificare si pensi all'ipotesi in cui l'agente voleva solo percuotere o ledere ed invece si verifica la morte della vittima. Si avr? omicidio preterintenzionale (v. 584). Riguardo la configurazione della preterintenzione, una parte minoritaria della dottrina la considera come dolo misto a responsabilit? oggettiva, mentre l'orientamento dominante, sulla base anche di quanto dispone il dettato normativo che distingue tra responsabilit? oggettiva e preterintenzione, la identifica come dolo misto a colpa, in quanto il dolo riguarderebbe l'evento minore, mentre la colpa quello pi? grave.
                        (3) La colpa richiede non solo che la condotta sia attribuibile alla volont? del soggetto (art. 42, c. 1), ma anche che l'evento non sia voluto, nemmeno in modo indiretto, e soprattutto che vi sia stata imprudenza, negligenza, imperizia (colpa generica) od inosservanza di leggi, regolamenti, ordine o discipline (colpa specifica). A base della colpa vi ? la prevedibilit? ed evitabilit? dell'evento ovvero la possibilit?, accertata in concreto, per l'agente di rappresentarsi nella mente l'evento dannoso come conseguenza di una certa azione od omissione e di scongiurare l'evento, rispettando precise regole cautelari. connessa alla violazione di specifiche norme poste da legge, regolamento, ordini e discipline. La dottrina distingue poi tra colpa propria, quando non vi ? volont? dell'evento e colpa impropria, quando invece l'evento ? voluto, come nelle ipotesi di l'eccesso colposo (v. 55), l'errore nelle cause di giustificazione (v. 59 4) ed l'errore di fatto determinato da colpa (v. 47 1). Si ha invece colpa incosciente, se il soggetto non si rende conto che la sua condotta potrebbe provocare eventi dannosi e colpa cosciente, o colpa con previsione, se l'agente si rappresenta l'evento come possibile conseguenza della sua condotta, ma ha sicura fiducia che esso non si verificher? (si pensi all'ipotesi in cui un soggetto conduce un'auto ad alta velocit? in centro cittadino, rendendosi conto della possibilit? di un investimento, ma ? fiducioso nella sua abilit? di guida). Si differenzia dal dolo eventuale, perch? l'accettazione del rischio del verificarsi dell'evento dannoso, propria di quell'ipotesi di dolo. Si ricordi poi la colpa professionale,inerente gli illeciti penali compiuti da un professionista nell'esercizio della sua attivit?. In questo caso si ritiene si applichi quanto previsto dalla norma in esame e non le disposizioni di cui all'art. 2236 del c.c., che prevede che il professionista possa rispondere solo per colpa grave (con esclusione, quindi, dei fatti commessi con colpa media o lieve).
                        (4) Differentemente dai delitti che sono normalmente puniti dal legislatore per dolo, a patto che la legge non parli espressamente di colpa o preterintenzione come nelle ipotesi previste dagli articoli art. 589 del c.p. e art. 584 del c.p., le contravvenzioni sono punite sia se commesse con dolo che con colpa. Ci? per? non esclude che possa essere rilevante stabilire se la colpevolezza abbia assunto la forma del dolo o della colpa, soprattutto per quanto riguarda la commisurazione della pena (133) e la dichiarazione di abitualit? nel reato (104). Si ricordi poi che vi sono alcune contravvenzioni punibili solo a titolo di dolo (es.: 660, molestie e disturbo alle persone) ed altre punibili solo a titolo di colpa (es.:712, incauto acquisto, perch? se doloso scatterebbe il pi? grave reato di ricettazione (648).
                        Ratio Legis
                        La norma specifica le diverse articolazioni della colpevolezza in cui si estrinseca l'elemento soggettivo del reato: dolo, preterintenzione e colpa.

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                          #237
                          Mano , qui probabilmente si parte da un concetto : c'? una regola (fermarsi al rosso) e se la si trasgredisce (visto che si ha conseguito la licenza di guida) si ? anche consapevoli dei rischi di poter uccidere qualcuno o semplicemente ferirlo . Qui non siamo nel campo delle opinioni .

                          Poi potremmo disquisire dal lato umano sulle conseguenze e reazioni degli interessati direttamente o indirettamente .

                          Ma la giustizia Italiana avrebbe dovuto risolvere la faccenda entro pochi giorni ... no che dopo 7 mesi siamo ancora all'udienza preliminare !

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                            #238
                            Originally posted by Carapintadas View Post
                            perch? non riesco a farti capire che infilare tre semafori rossi in piena coscienza ? come sparargli..le probabilit? sono identiche...
                            seriamente

                            un 20enne che infila 3 semafori col rosso non lo fa per volere uccidere qualcuno

                            la coscienza ? quella di stare a fare una cagata non quella di volere uccidere

                            stessa responsabilit?

                            infatti

                            guidare senza cervello ? qualcosa di molto grave, al punto che adesso nel nostro ordinamento giuridico, l'omicidio stradale esiste come reato e viene punito peggio di altri reati, arriva fino a 18 anni di reclusione....

                            ma volont? ben diversa

                            omicidio colposo
                            omicidio volontario

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                              #239
                              Originally posted by mauri954 View Post
                              Live, da come la vedo io se ti scoppia una gomma, hai un malore o un guasto ai freni, posso capire che sia colposo, se passi col rosso o fai un sorpasso in una curva cieca per me il discorso cambia.
                              sempre colposo ?

                              a meno che qualcuno non faccia tale manovra per uccidere intenzionalmente
                              e per uccidersi........

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                                #240
                                Se e' vero che faceva pure lo sbruffone ecc ecc.. e' stato fin troppo clemente a non farlo soffrire..

                                Ha fatto male ? Be' ovvio che si.. non mi pare si possa uccidere per vendetta legalmente
                                ma l'ha fatto lo stesso..
                                In altre parole non si possono davvero giustificare certe azioni.. ma il tipo mi pare si sia assunto tutte le sue responsabilita'.. paghera'..
                                si vede che per lui veniva prima la vendetta del resto

                                Poi come sono andate veramente le cose lo sanno solo loro.. anzi ora solo lui..

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