Si ? espresso a favore delle unioni civili tra omosessuali, criticando lo sportello antigender della Regione Liguria. Per questo non son mancate critiche a don Giulio Mignani, parroco di Bonassola, piccolo centro dello Spezzino. Con lui, per?, si sono schierati apertamente i fedeli, ma il vescovo Luigi Ernesto Palletti frena: per ora nessuna apertura della Chiesa sul tema.
Fratelli d'Italia ha chiesto anche la scomunica. Il caso ? partito da una chat che don Giulio ha con i parrocchiani in cui ha aperto alle famiglie arcobaleno. "Le idee, quando sono giuste, meritano di vincere anche qualora fossero in pochi a sostenerle", ha spiegato don Giulio Mignani. "Non prevalga mai la logica che a vincere debba essere sempre il pi? forte, colui che alza maggiormente la voce. A vincere siano sempre e solo quelle idee di giustizia e civilt? che non devono mai essere calpestate", ha aggiunto il parroco al termine della messa domenicale pi? affollata del solito.
All'uscita dalla chiesa don Giulio ? stato abbracciato dai molti parrocchiani e dai cittadini. Un saluto da parte sua per i nipoti Edoardo e Lorenzo, di 10 e 8 anni. "Mi hanno sostenuto dicendomi di aver letto le mie affermazioni e di essere orgogliosi dello zio. Ma sono io a essere orgoglioso di loro. Rappresentano quella nuova generazione che ha gi? abbattuto quei muri che noi adulti, a volte, facciamo fatica ad abbattere".
da tgcom24
Fratelli d'Italia ha chiesto anche la scomunica. Il caso ? partito da una chat che don Giulio ha con i parrocchiani in cui ha aperto alle famiglie arcobaleno. "Le idee, quando sono giuste, meritano di vincere anche qualora fossero in pochi a sostenerle", ha spiegato don Giulio Mignani. "Non prevalga mai la logica che a vincere debba essere sempre il pi? forte, colui che alza maggiormente la voce. A vincere siano sempre e solo quelle idee di giustizia e civilt? che non devono mai essere calpestate", ha aggiunto il parroco al termine della messa domenicale pi? affollata del solito.
All'uscita dalla chiesa don Giulio ? stato abbracciato dai molti parrocchiani e dai cittadini. Un saluto da parte sua per i nipoti Edoardo e Lorenzo, di 10 e 8 anni. "Mi hanno sostenuto dicendomi di aver letto le mie affermazioni e di essere orgogliosi dello zio. Ma sono io a essere orgoglioso di loro. Rappresentano quella nuova generazione che ha gi? abbattuto quei muri che noi adulti, a volte, facciamo fatica ad abbattere".
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