Mario Tozzi sul terremoto: "Italia come il Medio Oriente. Una scossa di magnitudo 6 non dovrebbe provocare questi disastri"
"Ormai abbiamo osservato che ogni 4 o 5 anni c'? un sisma che colpisce la dorsale appenninica. Eppure gli amministratori non fanno prevenzione. Il risultato ? che l'Italia ? arretrata come il Medio Oriente: in un paese avanzato una scossa di magnitudo 6 non provoca crolli e vittime".
Mario Tozzi, geologo e noto divulgatore scientifico in tv, non usa giri di parole contro la politica che a sette anni dal tragico terremoto dell'Aquila non ha fatto quasi nulla per prevenire il disastro di questo 23 agosto. La terra ha nuovamente tremato violentemente devastando i paesi vicini all'epicentro: Amatrice, Accumoli, Arquata e Pescara del Tronto.
"Le zone dalla Garfagnana a Messina, e cio? la dorsale appenninica, sono tutte sismiche e appartengono alla stessa regione geologica. L'Italia ? un territorio geologicamente giovane e perci? subisce queste scosse strutturali di assestamento. Non stiamo dicendo che i terremoti sono prevedibili", puntualizza Tozzi, "perch? sappiamo che ? una sciocchezza. Ma stupisce che in una zona sismica non si faccia quasi nulla per impedire che una scossa di magnitudo 6 possa addirittura far crollare un ospedale come ? accaduto ad Amatrice".
Non esiste alcun alibi, continua il geologo: "Non veniteci a dire che i paesini del centro Italia sono antichi e perci? crollano pi? facilmente. Gli antichi sapevano costruire bene e basta pensare che a Santo Stefano di Sessanio, vicino l'Aquila, era crollata soltanto la torre perch? restaurata con cemento armato, mentre a Cerreto Sannita nel Beneventano quasi tutto era rimasto intatto dopo il terremoto dell'Irpinia: non fu un caso, era stato costruito bene".
Dunque "siccome ormai ? chiaro che dobbiamo avere a che fare con i terremoti dovremmo costruire e fare una manutenzione antisismica di tutti gli edifici pubblici e privati, i soldi devono essere impiegati in questo modo: ? la priorit?", sottolinea ancora Tozzi, ricordando che "in Giappone e in California con una scossa simile a quella di Amatrice c'? soltanto un po' di spavento ma non crolla nulla".
Mancati investimenti, fatalismo: il terremoto per Tozzi ? soltanto una delle cause delle decine di morti di questa notte. "Facciamo sempre i soliti discorsi ma vediamo che non cambia nulla. Siamo il paese europeo con numero record di frane e alluvioni, siamo territorio sismico eppure per chi ci governa quando qualcosa succede ? sempre una fatalit?: bisognerebbe smetterla di pensare in questo modo e cominciare a ripensare seriamente al territorio".
Fonte huffingtonpost.it
"Ormai abbiamo osservato che ogni 4 o 5 anni c'? un sisma che colpisce la dorsale appenninica. Eppure gli amministratori non fanno prevenzione. Il risultato ? che l'Italia ? arretrata come il Medio Oriente: in un paese avanzato una scossa di magnitudo 6 non provoca crolli e vittime".
Mario Tozzi, geologo e noto divulgatore scientifico in tv, non usa giri di parole contro la politica che a sette anni dal tragico terremoto dell'Aquila non ha fatto quasi nulla per prevenire il disastro di questo 23 agosto. La terra ha nuovamente tremato violentemente devastando i paesi vicini all'epicentro: Amatrice, Accumoli, Arquata e Pescara del Tronto.
"Le zone dalla Garfagnana a Messina, e cio? la dorsale appenninica, sono tutte sismiche e appartengono alla stessa regione geologica. L'Italia ? un territorio geologicamente giovane e perci? subisce queste scosse strutturali di assestamento. Non stiamo dicendo che i terremoti sono prevedibili", puntualizza Tozzi, "perch? sappiamo che ? una sciocchezza. Ma stupisce che in una zona sismica non si faccia quasi nulla per impedire che una scossa di magnitudo 6 possa addirittura far crollare un ospedale come ? accaduto ad Amatrice".
Non esiste alcun alibi, continua il geologo: "Non veniteci a dire che i paesini del centro Italia sono antichi e perci? crollano pi? facilmente. Gli antichi sapevano costruire bene e basta pensare che a Santo Stefano di Sessanio, vicino l'Aquila, era crollata soltanto la torre perch? restaurata con cemento armato, mentre a Cerreto Sannita nel Beneventano quasi tutto era rimasto intatto dopo il terremoto dell'Irpinia: non fu un caso, era stato costruito bene".
Dunque "siccome ormai ? chiaro che dobbiamo avere a che fare con i terremoti dovremmo costruire e fare una manutenzione antisismica di tutti gli edifici pubblici e privati, i soldi devono essere impiegati in questo modo: ? la priorit?", sottolinea ancora Tozzi, ricordando che "in Giappone e in California con una scossa simile a quella di Amatrice c'? soltanto un po' di spavento ma non crolla nulla".
Mancati investimenti, fatalismo: il terremoto per Tozzi ? soltanto una delle cause delle decine di morti di questa notte. "Facciamo sempre i soliti discorsi ma vediamo che non cambia nulla. Siamo il paese europeo con numero record di frane e alluvioni, siamo territorio sismico eppure per chi ci governa quando qualcosa succede ? sempre una fatalit?: bisognerebbe smetterla di pensare in questo modo e cominciare a ripensare seriamente al territorio".
Fonte huffingtonpost.it
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