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Dieta VEGANA a 2 anni finisce in Rianimazione

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    #466
    Originally posted by mauri954 View Post
    a forza di sentire questi discorsi, oggi al posto della pasta mi sono fatto un inslata ....accompagnata da vinello naturalmente
    Il vinello vien chiarificato con sottoprodotti di ossa e gelatina animale :gaen:

    Last edited by arabykola; 06-07-16, 12:22.

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      #467
      Originally posted by mano View Post
      ..sei pazzo la verdura ? esclusiva dei vegani ...TU non la dovresti nemmeno comprare.. la carne che hai consumato in passato ti ha offuscato il cervello...quindi non la puoi piu vedere supermercato
      mi hai convinto....stasera braciola ai ferri

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        #468
        Originally posted by arabykola View Post
        Il vinello vien chiarificato con sottoprodotti di ossa e gelatina animale :gaen:

        sul serio ??? tutti i vini ???

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          #469
          Originally posted by AndreaRS250 View Post
          ... quindi siamo onnivori.. non per la dentatura ma per la capacit? di mangiare e ottenere nutrienti dalla carne. giusto?
          Si ma decide lui quando fare questa considerazione....se la facessi tu ....anticipando il suo discorso, sei un imbarazzante ignorante
          Last edited by flaga; 06-07-16, 12:37.

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            #470
            No, quelli vegan no

            Probabilmente pure i bio, ma nn lo so
            Last edited by arabykola; 06-07-16, 12:31.

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              #471
              Originally posted by arabykola View Post
              No, quelli vegan no

              Probabilmente pure i bio, ma nn lo so
              grzie non pensavo li provero' sicuramente

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                #472
                Originally posted by Lupino View Post
                cerebroleso non ? un insulto ma una condizione medica, la parola che usi tanto tu generalizzando su quelli diverti da te, cio? "colgione" ? un insulto, quindi per me sei un poverino, inoltre non c'? bisogno di parlare al plurale maiestatis
                Bravo continua a mangiare i lupini che si vede fanno bene...

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                  #473
                  Originally posted by arabykola View Post
                  Il vinello vien chiarificato con sottoprodotti di ossa e gelatina animale :gaen:


                  anke quello del carapintadas?





                  ----

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                    #474
                    Originally posted by mano View Post
                    lascia stare Andrea......basta che tutti quelli che scrivono nel 3d accendano la tv e la mettano su focus o d52 per vedersi documentari su tribu amazzoniche o sugli aborigeni australiani che hanno vissuto isolati

                    mica li si vedono cacciare o pescare o mangiare insetti rettili etc..( o fare i cannibali....che per quanto possa sembrare orrendo...era una pratica comune...)

                    no...coltivano patate e filari di verdura..dopo aver disboscato..creato canali di irrigazione etc..etc.... certo....

                    riescono a trovare tuberi commestibili..ma non sempre perch? le piante scarseggiano...non essendo a coltivazione intensiva....e trattandoli con cura perch? alcuni se non lavorati i maniera opportuna ti ammazzano pure..

                    la radice di manioca..l albero del pane....per citare esempi che tutti conoscono hanno salvato intere popolazioni primitive......invece mi sfuggono su broccoli, insalate e cavoli

                    ( le patate e il mais..sono arrivati in tutto il mondo dopo il 1500 prima erano esclusiva di una piccola parte dell america latina...cosi per sottolineare )

                    Infatti la loro aspettativa di vita ? come la nostra....uguale uguale

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                      #475
                      Originally posted by mauri954 View Post
                      grzie non pensavo li provero' sicuramente
                      Non hai mai provato vini bio ?

                      Io li trovo semicemente migliori, pure agusto

                      Inoltre contengono la met? di solfiti ammessi

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                        #476
                        Originally posted by massimo motta View Post
                        anke quello del carapintadas?





                        ----
                        Quello ? kerosene

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                          #477
                          Originally posted by arabykola View Post
                          Non hai mai provato vini bio ?

                          Io li trovo semicemente migliori, pure agusto

                          Inoltre contengono la met? di solfiti ammessi
                          mai provato,stasera vedo se riesco a trovarlo

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                            #478
                            Originally posted by nikola040776 View Post
                            Infatti la loro aspettativa di vita ? come la nostra....uguale uguale


                            se lo dici tu...e quall altro sicuro avete raggione

                            ho messo i dati istat..sai com'? il tuo amico arabycola dice che ha 1000 link pure lui


                            si sta parlando di che si mangiavano nel passato...cmq....leggiamo qui e vediamo pure che i morti per tumore sono 260 su 100.000 e c'? pure linda mc carty che ? morta di tumore insieme a quello dei bee gees

                            poi..magnati quello che ti pare... ma non rompete ogni 5m la uallera che avete trovato il sacro graal dell alimentazione...

                            1861-2011: com?? cambiata la salute degli italiani

                            Eravamo poco pi? di 21 milioni e la speranza di vita media non arrivava a 50 anni, senza contare la mortalit? infantile. Al momento dell?Unit? d?Italia, la principale causa di morte erano le malattie infettive e parassitarie.


                            16 MAR - Com?? cambiato in un secolo e mezzo di storia unitaria lo stato di salute degli italiani? Alla vigilia della festa per i 150 anni dell?Unit? d?Italia proviamo a tracciare qualche linea di questo cambiamento, con l?aiuto dei dati raccolti dall?Istat.
                            La popolazione
                            Nel 1861, quando nasceva l?Italia, gli italiani erano 21, 777 milioni, con una lieve preponderanza degli uomini sulle donne, rispettivamente 10,897 mln e 10,880 mln. Trent?anni dopo, nel 1891, avevamo gi? superato quota 30 milioni, con una crescita costante fino al 1915, quando la popolazione italiana era di 36,651 milioni. La Grande Guerra e l?epidemia di spagnola la riduce, alla fine del 1918 a 35,804 mln. Ma da quel momento in poi la crescita sar? continua e non si interromper? neanche con la seconda guerra mondiale: 38 milioni nel 1921, 41,2 mln nel 1931, quasi 45 mln nel 1941, 47,5 mln nel 1951, 50,6 nel 1961, 54,1 nel 1971, 56,6 nel 1981, 56,7 nel 1991, 57 nel 2001, fino ai 60.574.609 dell?ottobre del 2010, ultimo dato disponibile. A partire dal 1900, per?, a prevalere numericamente sono sempre state le donne rispetto ai maschi. Gli ultimi dati Istat disponibili (ottobre 2010) danno uno scarto tra i sessi di quasi due milioni, 29.384.366 donne e 27.576.326 uomini.

                            Le speranze di vita
                            Le statistiche pi? antiche indicano l?et? mediana dei morti per ciascun anno. La sua quantificazione ?pura?, cio? non depurata della mortalit? infantile, ? impressionante: nel 1863, primo dato disponibile, l?et? mediana di morte era di 5,55 anni e cresce molto lentamente, arrivando a 14 anni solo nel 1892, per poi salire sempre pi? rapidamente.
                            A pesare enormemente era dunque la mortalit? infantile: nel 1863 morirono nel primo anno di vita 223.813 tra bambine e bambini, quasi l?1% della popolazione italiana di allora. Questo ?tributo? cala negli anni molto lentamente, con improvvise impennate legate a epidemie o altro. Con il ?900 si scende sotto i 200mila neonati morti ogni anno, ma solo negli anni ?40, quando la popolazione complessiva ? ormai pi? che raddoppiata, il dato arriva intorno agli 80mila decessi annui.
                            Proprio per questo, tornando alla popolazione generale, le statistiche pi? antiche offrono anche tabelle che valutano la speranza di vita escludendo dal calcolo i morti con meno di 5 anni. Cos?, osservando l?et? mediana di morte di allora, possiamo valutare quanti siano gli anni di vita ?guadagnati? oggi. Nel 1863 l?et? mediana di morte non arrivava ai 50 anni, fermandosi a 49,29. Negli anni a seguire ci sono aumenti e flessioni, ma con un complessivo trend in crescita che fa registrare come et? media di morte 54 anni nel 1881, quasi 60 nel 1891, 62,46 nel 1901, fino ai 71,11 del 1951. Oggi, la speranza di vita per un bambino che nasce in Italia ? di 78,67 anni, mentre una bambina pu? sperare in 84,04 anni da vivere (dati Istat 2007).

                            Le cause di morte
                            Come si pu? vedere nella tabella 1, la principale causa di morte nei primi anni dell?Italia unita, se si escludono gli incidenti, erano le malattie infettive e parassitarie, alle quali erano attribuibili quasi il 30% dei decessi, secondo i dati del 1881 (relativi soltanto ai capoluoghi di provincia). Venivano poi le malattie dell?apparato respiratorio, intorno al 15%, le malattie mentali, del sistema nervoso e organi dei sensi, che superavano il 10%, le malattie del sistema cardiocircolatorio, intorno al 5%.
                            Negli anni a seguire le malattie infettive fanno sempre meno paura e la loro mortalit? si va progressivamente riducendo, ad esclusione della terribile epidemia di spagnola del 1918. Anche le malattie ?nervose? e quelle respiratorie riducono la loro incidenza sulla mortalit?, mentre cresce sempre pi? il rischio per le malattie del sistema circolatorio: dapprima lentamente, poi, a partire dagli anni ?60, sempre pi? velocemente. Come mostra la tabella 2, ogni 100mila abitanti si registravano 188 morti per malattie cardiovascolari nel 1931, 221 nel 1941, 244 nel 1951, 282 nel 1961, che salgono a 446 nel 1971, per arrivare ai dati attuali, che attribuiscono a queste patologie quasi la met? dei decessi.
                            Non abbiamo finora parlato dei tumori. Nel 1881 a queste patologie si attribuiva il 2,6% dei decessi, ma il loro peso cresce negli anni seguenti fino a ?incrociare?, alla met? degli anni ?40, la tendenza in calo delle morti per infezioni (v.grafico in tabella 1), avviandosi cos? a diventare il ?male del secolo?. Ogni 100mila abitanti, si registravano 75 morti per tumori nel 1931, 93,7 nel 1941, 122 nel 1951, 154 nel 1961, 190 nel 1971 e 220 nel 1981. Una tendenza nuovamente invertita a partire dagli anni ?90, quando i progressi delle cure in campo oncologico, hanno ridotto i tassi di mortalit?.
                            Eva Antoniotti




                            2 pipponi sull alimentazione da vegano

                            Il secondo errore ? Le ricerche sembrano ignorare (e lo fanno anche uomini di scienza vegani!) che

                            non esistono i grassi o le proteine animali, ma solo quelli di ?origine animale?.

                            Infatti gli stessi acidi grassi contenuti nella carne si trovano anche nel cioccolato e in altri grassi vegetali, cos? per gli aminoacidi. Quello che fa male ? l?eccesso. Ovvio che se elimino moltissimi cibi diventa pi? difficile eccedere, anche perch? gli alimenti vegetali sono meno appetibili di quelli animali e quindi si mangia di meno (per esempio l?olio ? molto meno appetibile della panna!).

                            Le diete completamente prive di proteine di origine animale non rispettano n? il vincolo dei macronutrienti n? quello di una facile autogestione. Vediamo i punti che sottolineano come difficilmente una dieta priva di proteine animali possa ritenersi ?ideale?.

                            1) Lo spettro aminoacidico ? La demonizzazione della carne e dei cibi di origine animale si ? tradotta nella demonizzazione di uno dei macronutrienti principali, le proteine. In una dieta non vegana solo il 30% delle proteine deriva dai vegetali. I vegani sostengono che ? possibile sopperire al bisogno proteico giornaliero con cereali, leguminose ecc. Purtroppo la cosa non ? cos? semplice (ecco dove cade l?autogestione) perch?, a differenza delle carni, i singoli vegetali non hanno uno spettro aminoacidico completo. Per esempio, nei cereali c?? una percentuale trascurabile di lisina, mentre nelle leguminose non c?? la metionina. Occorre pertanto fare un cocktail molto preciso per avere un?alimentazione proteicamente corretta. In sostanza ci? che ? teoricamente possibile (un perfetto soddisfacimento del fabbisogno proteico) in pratica non lo ?, vista la scarsa variabilit? nel mondo vegetale di sorgenti proteiche.

                            2) I fitati ? Inoltre se le proteine vengono derivate dalla soia occorre tener conto che, quando il fabbisogno proteico si risolve per oltre il 20% con derivati della soia, s?introducono nell?organismo sostanze (fitati) che possono inibire l?assorbimento di alcuni minerali come lo zinco.

                            3) Gli acidi grassi essenziali ? Nelle diete con carenza di pesce mancano fonti dirette di EPA (acido eicosapentaenoico) e di DHA (acido docosaesaenoico), fondamentali per una buona alimentazione. Molte ricerche (provenienti anche da ambienti vegetariani) sollevano dubbi sulla capacit? di convertire l?alfa-linolenico in EPA e DHA e la conversione ? ancora pi? dubbia nei bambini. Su questo punto i vegetariani dovrebbero riflettere: se non ne erano a conoscenza, forse prima di scegliere emozionalmente un regime alimentare ? meglio documentarsi.

                            4) La demonizzazione delle proteine di origine animale porta generalmente il vegetariano ad assumere una percentuale eccessiva (a volte vicina all?80%) di carboidrati (pasta, riso, frutta ecc.), cosa che non risolve affatto il problema dell?obesit?, poich? un?abbondanza di carboidrati facilita la loro trasformazione in grassi.

                            La ricerca di Walsh

                            Anni fa, i movimenti vegetariani e vegani ebbero un incremento numerico nella popolazione anche grazie alla frangia di fobici ossessionati dall?idea che il cancro avesse sicuramente una causa alimentare e, in particolare, fosse collegato al consumo di carne. Se permane la scelta etica, ora anche fonti vegetariane e vegane devono ammettere che un tale tipo di alimentazione per la salute non ? il massimo. Onore al merito.

                            Uno studio di Walsh presentato nel 2002 al 35-esimo congresso vegetariano ? diventato una pietra miliare per capire il rapporto fra alimentazione e cibi animali. Qui ci limitiamo a segnalare le cose pi? interessanti:

                            la vitamina B12, assieme ai folati, ? necessaria per convertire l?omocisteina in metionina.
                            Se questa reazione metabolica ? bloccata, allora i livelli di omocisteina aumentano, causando l?elevazione dei livelli di SAH (S-adenosilomocisteina) e bloccando reazioni di metilazione vitali.
                            I processi di metilazione sono necessari per stabilizzare DNA, RNA, proteine, produrre neurotrasmettitori e altre sostanze (coenzima Q10) e disintossicare l?organismo.
                            Una carenza di folati favorisce l?anemia megaloblastica.
                            In carenza di vitamina B12 le reazioni di metilazione sono compromesse e i folati vengono in parte intrappolati (?trappola del metile?), provocando ancora anemia megaloblastica.
                            La carenza di vitamina B12, a fronte di elevate assunzioni di folati, provoca danni al sistema nervoso, piuttosto che anemia.
                            L?omocisteina ha effetti favorenti l?ossidazione (pro-ossidanti) ed ? coinvolta nel rischio cardiovascolare.
                            I livelli medi di omocisteina nei vegani sono circa 14 mmol/l. Sulla base dei risultati sopra riportati, questi elevati livelli elevati della sostanza possono essere associati con un aumento in mortalit? del 40%, riconducibile soprattutto a malattie cardiovascolari e altre cause.
                            I bassi livelli di colesterolo dei vegani permettono di prevedere una mortalit? per cardiopatia pari al 50% di quella dei carnivori, cosicch? il risultato totale atteso dovrebbe portare alla riduzione di circa il 30% della mortalit? attesa per cardiopatia, ma si riscontra anche un aumento del 40% di mortalit? per altre cause, con poca differenza quindi nella mortalit? totale.


                            Livelli di B12 in vegani, vegetariani e carnivori

                            livelli vitamina B12


                            Livelli di folati in vegani, vegetariani e carnivori

                            livelli di folati


                            Livelli di omocisteina in vegani, vegetariani e carnivori

                            livelli omocisteina
                            In altri termini, un?alimentazione vegana diminuisce s? il colesterolo, ma aumenta l?omocisteina. Morale: non cambia nulla. Tant?? che lo studio di Walsh indica che la mortalit? di carnivori regolari e di vegani ? la stessa! Da notare che si riduce del 16% se il soggetto ? un consumatore di carne occasionale o ? vegetariano, ma addirittura del 18% se ? un mangiatore di pesce. Come dire: essere vegani non ? la scelta salutistica pi? corretta.

                            Alimentazione vegana e cancro

                            Da anni ormai si sono diffuse le credenze che un?alimentazione vegana (cio? vegetariana in senso stretto, senza l?uso di proteine di origine animale) preservi dal cancro, che la carne rossa faccia venire i tumori ecc. Cosa c?? di vero alla luce delle attuali conoscenze mediche?

                            1) ? parzialmente vero che l?alimentazione vegana diminuisce del 30% il rischio del cancro al colon e al retto. Chi consuma carne rossa o altri cibi animali grassi (formaggi grassi) ? quindi pi? a rischio (a causa dei grassi contenuti in essa; il rischio diminuisce se si scelgono carni rosse magre e se si utilizzano metodi di cottura non traumatici, evitando per esempio la griglia) per questi DUE tipi di tumore. Le pi? recenti ricerche dimostrano per? che non sono i grassi saturi il fattore di rischio, ma il loro ABUSO: in soggetti normopeso il fattore di rischio non ? aumentato.

                            2) ? falso affermare che l?alimentazione vegana protegge da tutti i tumori. Per esempio, una ricerca condotta su 350.000 donne per un periodo di 6-15 anni da ricercatori della Harvard School of Public Health di Cambridge, nel Massachusetts, ha dimostrato che non c?? nessuna prova convincente di una significativa diminuzione del rischio di tumore del seno nelle donne che consumano frutta e verdura in abbondanza. La ricerca ha peraltro dimostrato come nelle donne obese il rischio di tumore al seno sia pi? alto. Perch? questa ricerca ? importante? Perch? dimostra che il presunto ruolo anticancro di frutta e verdura ? decisamente ridotto se si considerano individui ?magri?. In sostanza si deve modificare la precedente posizione secondo cui esisterebbero alimenti (come i grassi di origine animale) che favorirebbero i tumori in quella secondo cui alcuni alimenti sarebbero tanto pi? a rischio quanto pi? il soggetto ? sovrappeso.

                            Anche se preserva solo in parte dai tumori all?apparato digerente (anche i vegani muoiono di cancro), potrebbe essere un aiuto per tutti coloro che sono esposti a fattori di rischio o sono geneticamente predisposti a questo tipo di tumori. Se per? si traduce in numeri il punto 1) (su 100 morti si considerano quelle per tumore; su queste si considerano quelle per tumori all?apparato digerente e infine si considera il diminuito rischio del 30%, che non ? poi molto) si scopre che un?alimentazione vegana non ha un?incidenza significativa sulla vita media, tenendo conto che comporta anche svantaggi dal punto di vista salutistico, altrettanto provati come la riduzione del rischio tumorale. La genetica ha ormai dimostrato che la frase ?siamo ci? che mangiamo? ? solo parzialmente vera perch? ? anche vero che ?siamo ci? che nasciamo?.

                            3) ? falso che basta un?alimentazione vegana per proteggersi dai tumori all?apparato digerente. Infatti uno studio del dipartimento dell?Agricoltura statunitense su 71 tipi di broccoli ha rilevato che le quantit? di glucorafanina (la sostanza che dovrebbe proteggere dal cancro) varia enormemente a seconda del tipo. In alcuni broccoli ? addirittura assente. I nutrizionisti americani alla luce di queste scoperta pensano di realizzare ibridi ricchi di glucorafanina, addirittura con l?impiego della genetica. Ci? forse non piacer? ai vegani pi? naturalisti, ma il mondo va avanti. Infatti le variet? attuali pi? ricche di glucorafanina sono quelle pi? amare, meno appetibili (la glucorafanina ? legata a un?altra sostanza dal sapore nettamente amarognolo) e quindi probabilmente non basteranno le tecniche tradizionali per ottenere ibridi che possano essere accolti favorevolmente dai consumatori. Lo stesso procedimento si pensa di attuarlo anche per i pomodori, aumentando il contenuto di licopene, un antiossidante che attacca i radicali liberi. Attualmente la quantit? di licopene ? proporzionale alla temperatura del luogo di coltivazione: i pomodori coltivati a Napoli contengono pi? licopene di quelli coltivati in Lombardia.

                            4) Veramente al sicuro? ? Da ultimo la ricetta vegana contro il cancro non ? scientifica. La morte per cancro di Linda McCartney (la moglie del celeberrimo Paul), vegetariana convinta, mise in crisi parecchi vegetariani che si ritenevano assolutamente al sicuro dalla malattia. Da vegetariano c?? chi divenne vegano e, fra questi, un mio amico con ottimo stile di vita (normopeso e sportivo praticante, non fumatore ecc.) mor? di cancro all?apparato digerente (quello su cui l?alimentazione dovrebbe contare maggiormente) a soli 51 anni.

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                              #479
                              vorrei quotarti per l'impegno ma ho paura di mandare in tilt il server

                              Si comuque non si possono prendere casi singoli....quello che dico ? che ancora non si hanno dati attendibili, da poco ha preso piede questa tendenza di voler cambiare regime alimentare.

                              E qui rispondo ad Andrea. Non ha senso dire vendi la moto e la macchina....la moto per l'utilizzo che ne facciamo inquina relativamente poco paragonato al resto...inquina di pi? un allevamento, sembra una cosa stupida ma sai quale quantit? di C02 emettono gli animali? ecco pensa solo a quanti allevamenti, soprattuto nei paesi con altissimo consumo di carne.
                              La macchina ? una cosa necessaria per lavoro, non puoi esimerti dall'utilizzo...mentre nell'alimentazione non ? necessario prediligere determinati tipi di alimenti rispetto ad altri...nel primo caso ne hai bisogno per andare a lavorare, quindi rientra nei bisogni vitali.
                              Ma anche in questo settore ci si sta muovendo molto, per? ? indiscutibile che anche in questo campo ci sono troppi interessi per il petrolio, quindi tutto risulta molto rallenta....per? da quel che so ci sono case che stanno investendo molto su macchine a basso impatto ambientale.
                              Last edited by Nigel76; 06-07-16, 13:12.

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                              • Font Size
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                                Originally posted by nikola040776 View Post
                                vorrei quotarti per l'impegno ma ho paura di mandare in tilt il server

                                Si comuque non si possono prendere casi singoli....quello che dico ? che ancora non si hanno dati attendibili, da poco ha preso piede questa tendenza di voler cambiare regime alimentare.

                                E qui rispondo ad Andrea. Non ha senso dire vendi la moto e la macchina....la moto per l'utilizzo che ne facciamo inquina relativamente poco paragonato al resto...inquina di pi? un allevamento, sembra una cosa stupida ma sai quale quantit? di C02 emettono gli animali? ecco pensa solo a quanti allevamenti, soprattuto nei paesi con altissimo consumo di carne.
                                La macchina ? una cosa necessaria per lavoro, non puoi esimerti dall'utilizzo...mentre nell'alimentazione non ? necessario prediligere determinati tipi di alimenti rispetto ad altri...nel primo caso ne hai bisogno per andare a lavorare, quindi rientra nei bisogni vitali.
                                Ma anche in questo settore ci si sta muovendo molto, per? ? indiscutibile che anche in questo campo ci sono troppi interessi per il petrolio, quindi tutto risulta molto rallenta....per? da quel che so ci sono case che stanno investendo molto su macchine a basso impatto ambientale.
                                un tempo come andavano al lavoro...
                                esiste la bicicletta...
                                esistono le auto elettriche che sembra inquinino meno...
                                alzino la mano qui i vegani con l'auto o la moto elettrica...

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