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Bufera sul vigile ?colpevole?. Il Comando: ?Non sapevamo, indagheremo?
Al comando di via Bologna giurano di non saperne nulla e promettono indagini. Cos?, sono le foto a raccontare l?ultima trovata di un vigile per sanzionare gli automobilisti. Ritraggono una telecamera Drifth Ghost agganciata al paramotore della motocicletta bianca e verde della polizia municipale. Cos? piccola che quasi non si vede, nascosta tra i tubi e la gamba dell?agente, che ha legato al manubrio il telecomando. Basta un gesto per attivarla e catturare le targhe delle auto in sosta vietata. Secondo le stime, potrebbero essere qualche centinaio i torinesi sanzionati con questo metodo, sulla cui regolarit? sono in molti a storcere il naso.
Le telecamere in dotazione ai vigili non sono una novit?. Ma l?uso ? normato in modo severo. Due sono i tipi di servizi di controllo che ogni settimana, dopo essere stati annunciati sul sito web, si affidano alle riprese video. Qualche esempio? Ci sono le dieci telecamere mobili che, divise per ogni Circoscrizione, tengono d?occhio un incrocio per sanzionare i furbetti che non rispettano i segnali. Poi, ci sono quelle che viaggiano sulle auto degli agenti in borghese: lavorano soprattutto nel fine settimane, in corso Marconi e piazza Vittorio e servono a multare ? senza farsi vedere per evitare aggressioni ? chi parcheggia in sosta vietata.
CONTROLLI
? da questi controlli che probabilmente l?agente scelto del Nucleo Mobile, ha preso ispirazione. Cos?, da alcuni mesi ha installato una propria telecamera sulla sua moto che gli permette di multare chi non rispetta le regole. Nei giorni scorsi, alcuni torinesi si sono visti recapitare a casa una multa per sosta vietata. Sanzione che non pu? essere rilevata con un semplice passaggio perch? potrebbe trattarsi banalmente di una ?fermata?, lecita per il codice della strada. E poi, in questi casi ? valida la regola della contestazione immediata, impossibile con le riprese video. Senza contare che quelle rilevate da uno strumento elettronico, e non da un agente, costano di pi?, per le spese di notifica.
MULTE GIUSTE
?Le multe a chi commette infrazioni sono giuste, ma non devono diventare un?industria?, tuona Gian Luigi Colantuoni del comitato Strade-multe. Che promette un esposto alla magistratura per fare chiarezza sul caso. E poi aggiunge: ?Un vigile che fa le contravvenzioni non ha un profitto diretto, ma pu? avere comunque dei riconoscimenti?. Per esempio? ?Ricevere una valutazione migliore dal proprio responsabile di settore?. E questo rispedisce immediatamente alla questione multe con la telecamera sulla moto. All?interno del Corpo c?? pi? di una persona che sa e chiacchiera di questa storia. E si d? di gomito raccontando che al ?cacciatore in moto? sono arrivati 35 punti in fase di valutazione, il massimo possibile. ?Ora fate voi le congetture che volete?, dicono gli agenti scandalizzati da quella telecamera.
Fonte lastampa.it
Al comando di via Bologna giurano di non saperne nulla e promettono indagini. Cos?, sono le foto a raccontare l?ultima trovata di un vigile per sanzionare gli automobilisti. Ritraggono una telecamera Drifth Ghost agganciata al paramotore della motocicletta bianca e verde della polizia municipale. Cos? piccola che quasi non si vede, nascosta tra i tubi e la gamba dell?agente, che ha legato al manubrio il telecomando. Basta un gesto per attivarla e catturare le targhe delle auto in sosta vietata. Secondo le stime, potrebbero essere qualche centinaio i torinesi sanzionati con questo metodo, sulla cui regolarit? sono in molti a storcere il naso.
Le telecamere in dotazione ai vigili non sono una novit?. Ma l?uso ? normato in modo severo. Due sono i tipi di servizi di controllo che ogni settimana, dopo essere stati annunciati sul sito web, si affidano alle riprese video. Qualche esempio? Ci sono le dieci telecamere mobili che, divise per ogni Circoscrizione, tengono d?occhio un incrocio per sanzionare i furbetti che non rispettano i segnali. Poi, ci sono quelle che viaggiano sulle auto degli agenti in borghese: lavorano soprattutto nel fine settimane, in corso Marconi e piazza Vittorio e servono a multare ? senza farsi vedere per evitare aggressioni ? chi parcheggia in sosta vietata.
CONTROLLI
? da questi controlli che probabilmente l?agente scelto del Nucleo Mobile, ha preso ispirazione. Cos?, da alcuni mesi ha installato una propria telecamera sulla sua moto che gli permette di multare chi non rispetta le regole. Nei giorni scorsi, alcuni torinesi si sono visti recapitare a casa una multa per sosta vietata. Sanzione che non pu? essere rilevata con un semplice passaggio perch? potrebbe trattarsi banalmente di una ?fermata?, lecita per il codice della strada. E poi, in questi casi ? valida la regola della contestazione immediata, impossibile con le riprese video. Senza contare che quelle rilevate da uno strumento elettronico, e non da un agente, costano di pi?, per le spese di notifica.
MULTE GIUSTE
?Le multe a chi commette infrazioni sono giuste, ma non devono diventare un?industria?, tuona Gian Luigi Colantuoni del comitato Strade-multe. Che promette un esposto alla magistratura per fare chiarezza sul caso. E poi aggiunge: ?Un vigile che fa le contravvenzioni non ha un profitto diretto, ma pu? avere comunque dei riconoscimenti?. Per esempio? ?Ricevere una valutazione migliore dal proprio responsabile di settore?. E questo rispedisce immediatamente alla questione multe con la telecamera sulla moto. All?interno del Corpo c?? pi? di una persona che sa e chiacchiera di questa storia. E si d? di gomito raccontando che al ?cacciatore in moto? sono arrivati 35 punti in fase di valutazione, il massimo possibile. ?Ora fate voi le congetture che volete?, dicono gli agenti scandalizzati da quella telecamera.
Fonte lastampa.it
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