I carabinieri del Nas di Livorno hanno arrestato un'infermiera con l'accusa di omicidio volontario continuato. Fausta Bonino, 55 anni, impiegata all'Ospedale civile di Piombino, avrebbe ucciso 13 pazienti tra il 2014 e il 2015 somministrando loro dosi letali di eparina. Tutti erano ricoverati, a vario titolo e per diverse patologie, presso l'Unit? Operativa di Anestesia e
I pazienti deceduti sono uomini e donne di et? fra i 61 e gli 88 anni: erano ricoverati per patologie anche non gravi e recuperabili, tipo la rottura del femore. Nessuno di loro era malato terminale. Le morti, secondo i carabinieri, sono avvenute nel 2014 il 19 gennaio, 27 giugno, 22 settembre, 2 ottobre, 24 novembre, 26 novembre, 20 dicembre, 28 dicembre. E nel 2015 il 9 gennaio, 11 marzo, 1 luglio, 9 agosto, 29 settembre.
"Bombe" di eparina - L'infermiera, originaria di Savona da una famiglia piemontese, avrebbe usato l'eparina per uccidere. Si tratta di un farmaco anticoagulante non previsto dalle terapie prescritte ai pazienti. Il medicinale non figurerebbe nei piani terapeutici dei pazienti dell'ospedale toscano. Il farmaco avrebbe causato rapide, diffuse e irreversibili emorragie con decessi conseguenti. Le analisi hanno riscontrato concentrazioni anche 10 volte sopra la norma. Da tempo l'Asl aveva avviato un'indagine interna per le morti sospette.
Dopo l'arresto la donna, che era arrivata in Toscana agli inizi degli anni '80, ? stata trasferita nel carcere di Pisa.
Cc: "Infermiera soffriva di depressione" - "Non esiste un movente, l'infermiera soffre di conclamate crisi depressive", hanno spiegato i carabinieri. Si indaga anche sul presunto abuso di alcol e psicofarmaci.
da tgcom24
I pazienti deceduti sono uomini e donne di et? fra i 61 e gli 88 anni: erano ricoverati per patologie anche non gravi e recuperabili, tipo la rottura del femore. Nessuno di loro era malato terminale. Le morti, secondo i carabinieri, sono avvenute nel 2014 il 19 gennaio, 27 giugno, 22 settembre, 2 ottobre, 24 novembre, 26 novembre, 20 dicembre, 28 dicembre. E nel 2015 il 9 gennaio, 11 marzo, 1 luglio, 9 agosto, 29 settembre.
"Bombe" di eparina - L'infermiera, originaria di Savona da una famiglia piemontese, avrebbe usato l'eparina per uccidere. Si tratta di un farmaco anticoagulante non previsto dalle terapie prescritte ai pazienti. Il medicinale non figurerebbe nei piani terapeutici dei pazienti dell'ospedale toscano. Il farmaco avrebbe causato rapide, diffuse e irreversibili emorragie con decessi conseguenti. Le analisi hanno riscontrato concentrazioni anche 10 volte sopra la norma. Da tempo l'Asl aveva avviato un'indagine interna per le morti sospette.
Dopo l'arresto la donna, che era arrivata in Toscana agli inizi degli anni '80, ? stata trasferita nel carcere di Pisa.
Cc: "Infermiera soffriva di depressione" - "Non esiste un movente, l'infermiera soffre di conclamate crisi depressive", hanno spiegato i carabinieri. Si indaga anche sul presunto abuso di alcol e psicofarmaci.
da tgcom24
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