Tassa europea sulla benzina per arginare i migranti

[mito22]

Un'addizionale sulla benzina a livello europeo per coprire i crescenti costi legati ai migranti. La proposta ? del ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble: "Dobbiamo mettere in sicurezza i confini dell'area Schengen e non possiamo fallire a causa di fondi limitati", dichiara. "All'Eurogruppo ho suggerito di fissare una tassa su ogni litro, se non ci fossero risorse fondi sufficienti nei budget nazionali", spiega.

"Perch? non dovremmo affrontare il problema a livello europeo, se la questione ? cos? urgente?", si chiede Schaeuble, spiegando che, se non si dovesse raggiungere un accordo a livello europeo, la Germania potrebbe essere forzata a chiudere le proprie frontiere, con una mossa che potrebbe dimostrarsi fatale per il futuro di Schengen.

E ci?, sottolinea il ministro tedesco, lascerebbe Paesi come la Grecia a gestire gli arrivi dei migranti senza alcuna assistenza da parte dei partner europei. La proposta di Schaeuble ha per? gi? incontrato decise critiche nel proprio Paese, con diverse associazioni di categoria che hanno sottolineato come gli attuali prezzi della benzina, sebbene bassi, non possano giustificare una decisione in tal senso.

[Carapintadas]

ladri delinquenti...e komunisti
..con il petrolio sotto i 30 dollari il margine per sponsorizzare straccioni e terroristi credo ci sia senza andare ancora a cercare l'obolo nelle tasche degli italiani

[mito22]

Taci va.. tra l'altro forse in europa non sanno che noi abbiamo ancora le tasse per il vajont e per l'abissinia.. ah,ah..

[Zago]

La Svizzera ? fuori vero? Vabb? attraverser? il confine per un buon pieno di superplus li mortacci loro.

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[RobyZxr]

Praticamente ho la macchina che va ad accise...

[devilsss]

Inizio seriamente a pensare di comprare benzina di contrabbando, per il principio di non pagare ste ***** di accise inutili e insensate

[nitronori1]

Inizio seriamente a pensare di comprare benzina di contrabbando, per il principio di non pagare ste ***** di accise inutili e insensate

Se puoi...

[nitronori1]

Praticamente ho la macchina che va ad accise...

Da anni ormai...
Comunque il bello (o meglio il brutto!) ? che cala il prezzo del barile di petrolio (siamo sotto i 30 dollari e le previsioni dicono che in breve arriver? a 25),ma il prezzo di benzina e gasolio cala pochissimo!
Per non parlare del gpl che non cala mai!

[Frascof79]

Ormai sono anni che vado a metano....alla faccia di sti ladri legalizzati.
Con quello che costa oggi il barile la benzina dovrebbe essere sotto l'euro..... maledetti rubasoldi !!!

[bubilillo]

Bene, praticamente un altra accisa, ma il resto d'Europa lo sa quanto paghiamo noi Italiani di tasse e accise per la benzina...

Lo sanno che al gestore della pompa rimangono 3 centesimi al lt. e che da quei 3 centesimi deve pagare il 70% circa di tasse...

[Andy96]

Per non parlare del gpl che non cala mai!

Beh dai...nel 2012/2013 costava 85cents

[nitronori1]

Ormai sono anni che vado a metano....alla faccia di sti ladri legalizzati.
Con quello che costa oggi il barile la benzina dovrebbe essere sotto l'euro..... maledetti rubasoldi !!!

Appunto!
E ora vogliono mettere un altro centesimo per arginare la migrazione degli extracomunitari?!
Chiss? che uso se ne far? in Italia...forse per sovvenzionare i vari centri di accoglienza gestiti da coop rosse...non certo per porre un freno agli sbarchi!
Che poi vi ricordo che gli sbarchi via mare sono la minima parte,il grosso entra in Italia/Europa via terra!
Anzi spesso via "cielo": almeno dal Sud America arrivano tutti in aereo!

[nitronori1]

Beh dai...nel 2012/2013 costava 85cents

Si,ma negli ultimi mesi lo hai visto scendere proporzionalmente alla benzina e al gasolio?
Nella mia zona no!

[bubilillo]

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Distributori di benzina
rivoluzione alle porte

Uno studio di Nomisma avverte che caleranno con una pesante riduzione dei posti di lavoro. Ma l'avvento delle pompe automatizzate diminuiranno i prezzi con grandi benefici per i consumatori

di Paola Jadeluca
I distributori di benzina in Italia? Sono troppi, poco automatizzati, caratterizzati da una struttura fortemente "oligopolitistica" e, come se non bastasse, sono distribuiti in modo disordinato ed inefficiente sul territorio.
Il risultato di questa anomalia ? che nel nostro Paese al crollo del prezzo del petrolio non corrisponde un'adeguata riduzione del costo di un litro di benzina. Come dimostrano i dati aggiornati di Nomisma Energia, che calcola ogni giorno il "prezzo ottimale" di benzina e gasolio sulla base del mergine lordo per litro in 24 mesi e del prezzo dei carburanti sul mercato internazionale.

In Italia - secondo le stime della societ? di consulenza su rilevazioni della Banca d'Italia - benzina e gasolio costano circa 6 centesimi di troppo (5,9 e 6,1) rispetto a quello praticato mediamente ai distributori: "Supponendo un serbatoio di 50 litri - riporta l'indagine - si potrebbero risparmiare 3 euro di benzina per ogni pieno".

Ma questo non accade, nonostante il prezzo del petrolio sia crollato passando da 103 a 55 dollari al barile (-46%). Infatti, quelli di benzina e gasolio sono scesi solo del 14%. E certo non per colpa dei benzinai che hanno un margine di guadagno bassissimo sul prezzo finale, in media 3,5 centesimi di euro al litro.
La verit? ? un'altra, anzi sono pi? di una: a partire dal fatto che sui nostri listini del carburante pesano tante tasse che riducono l'effetto della riduzione del prezzo del barile. Stiamo parlando di accise spesso superate e legate ad eventi particolari come ad esempio la guerra in Abissinia degli anni Trenta e il disastro del Vajont del 1963.

E' per questo motivo che da tempo l'Autorit? garante per la concorrenza e il mercato (Agcm) sollecita a pi? riprese il governo di turno ad intervenire mettendo mano ad un radicale riordino normativo del settore. Non solo: da un anno a chiedercelo ? anche la Ue che vorrebbe "spingere" i gestori italiani a ridurre i prezzi dei carburanti, i pi? alti in Europa, tagliando in primis le tante pompe di benzina disseminate lungo la Penisola con l'obiettivo dichiarato di agevolare la concorrenza.
Un obiettivo che, secondo un procedimento comunitario d'infrazione ("Eu Pilot") introdotto il 1? gennaio 2014 e convertito in legge in Italia il 30 ottobre scorso, passa anche attraverso l'ingresso sul mercato di impianti automatizzati: quelli che in gergo vengono chiamati "ghost", vale a dire fantasma.

E ne hanno tutte le caratteristiche perch? funzionano tutti i giorni, 24 ore su 24, senza che ci sia mai la presenza di un operatore. Al posto del gestore, infatti, c'? semplicemente una apparecchiatura completamente automatizzata che per? non deve essere confusa con impianto self service, il quale ? un'integrazione del modello "servito" e non un'opzione esclusiva.
Se il diktat comunitario sembra sulla carta "virtuoso", secondo le associazioni di categoria rischia di tradursi concretamente in un boomerang per la vetusta rete distributiva italiana mettendo a rischio il posto di lavoro di 100mila operatori, tra gestori e addetti. La ragione ? semplice: perch? di fatto, a causa del procedimento Ue, vengono eliminati "vincoli o limitazioni all'utilizzo continuativo degli impianti ghost".

Da qui la possibilit?, come riporta un'indagine di "Altreconomia", che "i soggetti attivi nella filiera della distribuzione di carburante, coloro che sono proprietari degli impianti, potranno installare ovunque pompe interamente automatizzate che non richiedono la presenza del gestore, abbattono i costi, e che necessitano al limite del contributo di un tecnico specializzato in caso di guasti".
Numeri alla mano - secondo uno studio realizzato sempre da Nomisma Energia su incarico dell'Unione petrolifera (Uf) - l'"obiettivo di ottimizzazione della rete" sarebbe di portare a quota 15.385 i punti di distribuzione rispetto agli attuali 21.800 (ultimo dato aggiornato), che sono pi? del doppio rispetto a Germania e Francia. Tradotto: la riduzione auspicata si aggirerebbe intorno alle 6500 pompe.
Un obiettivo biasimato con forza dalle associazioni di categoria che intravedono, con l'ingresso del modello "ghost" in Italia, un concreto beneficio solo per quelle "societ? petrolifere verticalmente integrate" che governano la rete nazionale.
Se ? vero che questa anomalia esiste, ? altrettanto vero - come riporta l'Antitrust - che il mercato italiano sia caratterizzato da una "struttura fortemente oligopolistica" concentrata nelle mani di 7 principali societ? che detengono complessivamente il 51,5% del mercato, pi? un altro 38,7% grazie a terzi convenzionati: cio?, coloro che espongono il marchio di una impresa petrolifera con cui hanno stipulato un contratto di fornitura esclusiva della durata massima di 5 anni. Per il resto, il 9,8% del mercato ? occupato da altri operatori: sono le cosiddette "pompe bianche", sulla carta indipendenti sia per marchio sia per prodotto, e alcuni membri della grande distribuzione organizzata (Gdo).

?' in questo contesto che si inserisce l'intervento sulla totale automatizzazione delle pompe. La partita ? entrata nel vivo, anche se al momento ? difficile prevedere come andr? a finire perch? il processo di modernizzazione ? ancora all'inizio e comunque frenato da resistenze corporative e da una burocrazia complicata e farraginosa. Ostacoli che, secondo l'Agcm, non permettono a nuovi operatori, in primis "pompe bianche" e soggetti collegati a supermarket e centri commerciali, di entrare nel mercato. Di fronte a questo tipo di scenario, sono in molti a sostenere che il mestiere del benzinaio oggi ? diventato sempre meno popolare e che, senza una trasparente riorganizzazione normativa del settore, rischia seriamente di estinguersi.

[Andy96]

Si,ma negli ultimi mesi lo hai visto scendere proporzionalmente alla benzina e al gasolio?
Nella mia zona no!

Quello no...anzi...2/3 cents in pi? ma in inverno ? normale!