Con il primo gennaio scattano gli aumenti dei pedaggi autostradali su diversi tratti. Ad applicare i ritocchi saranno sei societ? su 27: il rincaro maggiore interessa la Torino-Milano con un +6,5%, seguita da Strada dei Parchi a +3,45%, Tangenziale Est Spa a +2,10%, Autostrade per l'Italia a +1,09%, Pedemontana Lombarda a +1% e Ativa a +0,03%. Il ministero delle Infrastrutture precisa che l'aumento medio risulta pari allo 0,86%.
Canone e tasse, cosa cambia nel 2016
I rincari sono stati dunque confermati dal ministero e sono i seguenti:
Asti-Cuneo 0,00%
ATIVA 0,03%
Autostrade per l'Italia 1,09%
Autostrada del Brennero 0,00%
Autovie Venete 0,00%
Brescia-Padova 0,00%
Consorzio Autostrade Siciliane 0,00%
CAV 0,00%
Centro Padane 0,00%
Autocamionale della Cisa 0,00%
Autostrada dei Fiori 0,00%
Milano Serravalle Milano Tangenziali 0,00%
Tangenziale di Napoli 0,00%
RAV 0,00%
SALT 0,00%
SAT 0,00%
Autostrade Meridionali (SAM) 0,00%
SATAP Tronco A4 6,50%
SATAP Tronco A21 0,00%
SAV 0,00%
SITAF 0,00%
Torino-Savona 0,00%
Strada dei Parchi 3,45%
Bre.be.mi. 0,00%
TEEM 2,10%
Pedemontana Lombarda 1,00%
Sempre il ministero precisa che "quest'anno per tutte le societ? autostradali per le quali ? in fase di aggiornamento il relativo Piano Economico Finanziario, gli aumenti tariffari sono stati provvisoriamente sospesi, posticipandone l'eventuale adeguamento all'approvazione dei piani".
Aiscat protesta - L'Aiscat, che riunisce le concessionarie autostradali, ha diffuso al riguardo questa nota: "Ancora una volta al riconosciuto impegno del settore autostradale italiano non ? corrisposto analogo impegno da parte del Governo che ha concesso gli adeguamenti previsti contrattualmentesolo a 6 societ? su 27". Il comunicato evidenzia che "la maggior parte dei piani finanziari delle concessionarie autostradali, scaduti tra il 2012 e il 2013, non risultano ad oggi ancora approvati da parte dei ministeri competenti nonostante siano stati presentati tempestivamente da parte dei concessionari e nonostante esistano precise indicazioni emanate dal Cipe sulla tempistica relativa".
da tgcom24
Canone e tasse, cosa cambia nel 2016
I rincari sono stati dunque confermati dal ministero e sono i seguenti:
Asti-Cuneo 0,00%
ATIVA 0,03%
Autostrade per l'Italia 1,09%
Autostrada del Brennero 0,00%
Autovie Venete 0,00%
Brescia-Padova 0,00%
Consorzio Autostrade Siciliane 0,00%
CAV 0,00%
Centro Padane 0,00%
Autocamionale della Cisa 0,00%
Autostrada dei Fiori 0,00%
Milano Serravalle Milano Tangenziali 0,00%
Tangenziale di Napoli 0,00%
RAV 0,00%
SALT 0,00%
SAT 0,00%
Autostrade Meridionali (SAM) 0,00%
SATAP Tronco A4 6,50%
SATAP Tronco A21 0,00%
SAV 0,00%
SITAF 0,00%
Torino-Savona 0,00%
Strada dei Parchi 3,45%
Bre.be.mi. 0,00%
TEEM 2,10%
Pedemontana Lombarda 1,00%
Sempre il ministero precisa che "quest'anno per tutte le societ? autostradali per le quali ? in fase di aggiornamento il relativo Piano Economico Finanziario, gli aumenti tariffari sono stati provvisoriamente sospesi, posticipandone l'eventuale adeguamento all'approvazione dei piani".
Aiscat protesta - L'Aiscat, che riunisce le concessionarie autostradali, ha diffuso al riguardo questa nota: "Ancora una volta al riconosciuto impegno del settore autostradale italiano non ? corrisposto analogo impegno da parte del Governo che ha concesso gli adeguamenti previsti contrattualmentesolo a 6 societ? su 27". Il comunicato evidenzia che "la maggior parte dei piani finanziari delle concessionarie autostradali, scaduti tra il 2012 e il 2013, non risultano ad oggi ancora approvati da parte dei ministeri competenti nonostante siano stati presentati tempestivamente da parte dei concessionari e nonostante esistano precise indicazioni emanate dal Cipe sulla tempistica relativa".
da tgcom24