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Auto elettriche e cultura ecosostenibile

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    #1

    Auto elettriche e cultura ecosostenibile

    Da un intervento di briscola mi ? venuto questo topic che mi frullava di tanto in tanto per la crapa .

    Oggi si parla di ecosostenibilit? perch? si sta prendendo consapevolezza che stiamo devastando il nostro povero pianeta . Ok , giusto ed onorevole .

    MA

    Ma per i trasporti come si giustificano le autoelettriche ad esempio ? Cio? , voglio dire , non inquinano col motore a ciclo Otto , ma vanno ad elettricit? la quale ? prodotta semplicemente inquinando altrove . Quindi cosa cambia all'atto pratico ?

    La mia idea fantasiosa ? che i vari stati dovrebbero implementare capillarmente rendendo pi? fruibili , efficienti e soprattutto economici (ad esempio deducendo le spese dalle tasse in modo che anche i dipendenti beneficerebbero della cosa) i mezzi di trasporto pubblici . Otterremmo incremento di lavori locali per costruzione infrastrutture , nuovi posti di lavoro , ammodernamento delle nazioni e soprattutto ogni mezzo trasporterebbe pi? persone invece che 4 persone con 4 automobili .

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    #2
    Ciao!
    Come puoi leggere dalla mia firma, a me il discorso interessa! Non ho niente a che fare con quel mondo, nel senso che non ci lavoro e (purtroppo) non guido nemmeno un veicolo elettrico. Ma sono sicuramente un entusiasta e seguo parecchio ci? che gira intorno a questa "nuova" tecnologia (in realt?, esiste da moltissimo tempo, anche da prima del motore a combustione, ma non si ? mai affermata tanto come adesso a causa di oggettivi limiti tecnologici). Per un altro blogger ho scritto un articolo sul suo sito intitolato "5 miti da sfatare sulle auto elettriche", dove ? compreso anche il tuo (punto 2):
    5 miti da sfatare sulle auto elettriche

    Il discorso ? piuttosto complesso, ma sono felice di affrontarlo se vuoi. Per il resto, i mezzi pubblici sono sicuramente utili, ma oggettivamente poco adatti a tutte le realt?. Io, ad esempio, abito ad appena 8 km dal centro, ma sono in una zona di "campagna" ed i mezzi pubblici passano ogni morte di papa, oltre al fatto che la fermata pi? vicina ? ad oltre 1 km di distanza. Aumentare le fermate o il numero di mezzi non ha senso, visto che sarebbero in pochi ad usarli, quindi per quelle che sono le tecnologie attuali, i mezzi pubblici non fanno al caso mio. Ovviamente, ha pi? senso il car sharing, se (riuscendo ad incastrare gli impegni) si pu? prendere una sola macchina in pi? persone, sia per risparmiare che per tutelare l'ambiente. Aggiungo anche che, forse, si potrebbero evitare molti spostamenti inutili. Io, ad esempio, lavoro con i computer e potrei benissimo farlo da casa. Anche senza queste soluzioni "estreme", io gi? preferisco acquistare su internet piuttosto che "girare" per negozi. Il corriere sicuramente servir? pi? persone nello stesso tragitto che io farei tra i negozi.

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      #3
      Originally posted by Ufo View Post
      Ciao!
      Come puoi leggere dalla mia firma, a me il discorso interessa! Non ho niente a che fare con quel mondo, nel senso che non ci lavoro e (purtroppo) non guido nemmeno un veicolo elettrico. Ma sono sicuramente un entusiasta e seguo parecchio ci? che gira intorno a questa "nuova" tecnologia (in realt?, esiste da moltissimo tempo, anche da prima del motore a combustione, ma non si ? mai affermata tanto come adesso a causa di oggettivi limiti tecnologici). Per un altro blogger ho scritto un articolo sul suo sito intitolato "5 miti da sfatare sulle auto elettriche", dove ? compreso anche il tuo (punto 2):
      5 miti da sfatare sulle auto elettriche

      Il discorso ? piuttosto complesso, ma sono felice di affrontarlo se vuoi. Per il resto, i mezzi pubblici sono sicuramente utili, ma oggettivamente poco adatti a tutte le realt?. Io, ad esempio, abito ad appena 8 km dal centro, ma sono in una zona di "campagna" ed i mezzi pubblici passano ogni morte di papa, oltre al fatto che la fermata pi? vicina ? ad oltre 1 km di distanza. Aumentare le fermate o il numero di mezzi non ha senso, visto che sarebbero in pochi ad usarli, quindi per quelle che sono le tecnologie attuali, i mezzi pubblici non fanno al caso mio. Ovviamente, ha pi? senso il car sharing, se (riuscendo ad incastrare gli impegni) si pu? prendere una sola macchina in pi? persone, sia per risparmiare che per tutelare l'ambiente. Aggiungo anche che, forse, si potrebbero evitare molti spostamenti inutili. Io, ad esempio, lavoro con i computer e potrei benissimo farlo da casa. Anche senza queste soluzioni "estreme", io gi? preferisco acquistare su internet piuttosto che "girare" per negozi. Il corriere sicuramente servir? pi? persone nello stesso tragitto che io farei tra i negozi.
      8 km se non piove e sei in pianura sono circa 20 minuti di bici.

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        #4
        Originally posted by Lele-R1-Crash View Post

        Ma per i trasporti come si giustificano le autoelettriche ad esempio ? Cio? , voglio dire , non inquinano col motore a ciclo Otto , ma vanno ad elettricit? la quale ? prodotta semplicemente inquinando altrove . Quindi cosa cambia all'atto pratico ?
        Dove e come avvengono le emissioni e i metodi per ridurle e disperderle.
        Non bisogna mai fare solo i bilanci complessivi, ma almeno analizzare le principali voci, anche se UNO dei risultati finali ? lo stesso.

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          #5
          Originally posted by GianClark View Post
          8 km se non piove e sei in pianura sono circa 20 minuti di bici.
          Infatti Pesaro adesso ? "citt? della bicicletta" :
          Pesaro diventa

          Ogni tanto, per lo pi? per svago, la prendo anche io. Ma, parlandoci seriamente, nel 90% dei casi non ? adatta... Soprattutto per andare a lavoro! D'inverno no perch? piove o nevica (non si pu? arrivare in ufficio bagnati), in piena estate no (non si pu? arrivare in ufficio sudati), quando ci si deve vestire eleganti e con la borsa no (dove la metti? E se ti sporchi? Se ? estate, poi, sudi), quando si va a fare la spesa no (a meno che non sia una spesa modesta, basta un pacco d'acqua che diventa impossibile andare in bici), ecc. ecc. Io la uso pi? che altro per fare un giro nel weekend in primavera-autunno, per andare al mare in estate e qualche volta per uscire di sera!

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            #6
            Io non sono ferrato ma sarebbe interessante vedere i punti di vista vostri (e quindi di parte dei cittadini) in merito ai trasporti pubblici .

            E' vero che oggi come oggi siamo ben lontani dal considerare comodi i mezzi pubblici , ma secondo voi come potrebbe evolversi il mondo del trasporto pubblico per essere usufruibile dalla maggioranza dei cittadini ?

            Per togliere le auto basta poco ... super bollo a tutte le vetture ed aumento imponente della benzina riportandola almeno a 2 euro al litro in modo da scoraggiarne l'utilizzo a singola persona .

            Il car sharing ? potenzialmente un'ottima idea ma oggigiorno con tutta l'immigrazione clandestina che c'? , con gli zingari che comandano le citt? , con la delinquenza autoctona e soprattutto con i maniaci , l'idea diventa di difficile attuazione a causa della diffidenza . Io fossi una ragazza non ssarei cosi a cuor sereno nell'accettare passaggi da sconosciuti .

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              #7
              prima di parlare di auto elettriche si ci deve concentrare sulle energie sostenibili.
              adesso ? troppo presto di parlare veicoli a impatto zero perche se non inquina direttamente inquina sotto altri aspetti come detto sopra
              io credo che le tecnologie non sono sviluppate, il giorno che avremmo un pannello fotovoltaico che produce abbastanza elettricit? si potr? iniziare a pensare su un accumulatore che non inquini 100 volte di pi? una volta dismesso
              oggi se volete davvero essere il piu rispettosi dell'ambiente rivolgetevi a veicoli alimentati a gpl o metano. imho

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                #8
                Originally posted by Ufo View Post
                Ciao!
                Come puoi leggere dalla mia firma, a me il discorso interessa! Non ho niente a che fare con quel mondo, nel senso che non ci lavoro e (purtroppo) non guido nemmeno un veicolo elettrico. Ma sono sicuramente un entusiasta e seguo parecchio ci? che gira intorno a questa "nuova" tecnologia (in realt?, esiste da moltissimo tempo, anche da prima del motore a combustione, ma non si ? mai affermata tanto come adesso a causa di oggettivi limiti tecnologici). Per un altro blogger ho scritto un articolo sul suo sito intitolato "5 miti da sfatare sulle auto elettriche", dove ? compreso anche il tuo (punto 2):
                5 miti da sfatare sulle auto elettriche

                Il discorso ? piuttosto complesso, ma sono felice di affrontarlo se vuoi. Per il resto, i mezzi pubblici sono sicuramente utili, ma oggettivamente poco adatti a tutte le realt?. Io, ad esempio, abito ad appena 8 km dal centro, ma sono in una zona di "campagna" ed i mezzi pubblici passano ogni morte di papa, oltre al fatto che la fermata pi? vicina ? ad oltre 1 km di distanza. Aumentare le fermate o il numero di mezzi non ha senso, visto che sarebbero in pochi ad usarli, quindi per quelle che sono le tecnologie attuali, i mezzi pubblici non fanno al caso mio. Ovviamente, ha pi? senso il car sharing, se (riuscendo ad incastrare gli impegni) si pu? prendere una sola macchina in pi? persone, sia per risparmiare che per tutelare l'ambiente. Aggiungo anche che, forse, si potrebbero evitare molti spostamenti inutili. Io, ad esempio, lavoro con i computer e potrei benissimo farlo da casa. Anche senza queste soluzioni "estreme", io gi? preferisco acquistare su internet piuttosto che "girare" per negozi. Il corriere sicuramente servir? pi? persone nello stesso tragitto che io farei tra i negozi.
                Ho letto i cinque punti e discordo su alcune cose, in quanto ci sono approssimazioni notevoli nel discorso.... a mio PERSONALE modo di vedere.

                1- Questo punto ? azzeccato, nel senso che secondo me hai ragione in buona parte. Alla fine, oggi, non sono cos? costose come appare. Sicuramente rimane vero il fatto che l’energia elettrica costi meno della benzina in quanto subisce una minore tassazione e si basa su infrastrutture obsolete. Se tutte le auto andassero ad elettricit?, la tassazione mancante dagli idrocarburi sarebbe sicuramente messa sull’elettrico e quindi le cose si equilibrerebbero. Aggiungiamo che la corrente verrebbe a costare maggiormente anche a causa delle enormi infrastrutture da creare. Avere tutte auto elettrico porterebbe ad un fattore moltiplicativo nella necessit? di potenza. Secondo me ? un pareggio tra motori termici ed elettrici.

                2- Questo punto ? perfetto. Concordo con te. L’elettrico inquina meno. Le batterie al litio sono facilmente riciclabili e, in aggiunta, l’elettrico non necessita di produrre lubrificanti inquinanti. Le parti del motore sono minori e comportano minore inquinamento nella produzione. L’inquinamento ? spostato in un unico posto, quindi diventa pi? facile anche controllarlo. Un solo apparato filtrante ad elevata tecnologia ? meglio di milioni di FAP e catalizzatori. Punto a favore dell’elettrico.

                3- Questo punto ? truffaldino. Prima di tutto la mia Seat Altea con il pessimo diesel VW di 1600cc percorre oltre 1100Km con un pieno, quindi non vedo perch? dire che le auto a combustione interna arrivano a 600Km. Secondo. Parli di avere un’altra auto per i lunghi viaggi. Ha poco senso affiancare l’auto elettrica ad una a combusione interna. Si perde il vantaggio econologico perch? comunque se ne sono costruite due, sebbene sia vero che comunque tante famiglia hanno gi? due auto e solo una potrebbe essere elettrica. L’autonomia delle auto elettriche comunque ? sempre dichiarata in condizioni, se possibile, meno reali di quelle delle macchina tradizionali. Mi spiego. Il climatizzatore lo vogliono tutti e consuma 3KW arrivando anche a 5KW. Bene... in un’auto a combustione interna ? una bazzecola, ma in una elettrica vuole dire tentare di rimanere a piedi per strada. D’inverno il riscaldamento in un motore a combustione interna arriva come “effetto indesiderato”, ma nell’auto elettrica serve un riscaldatore da almeno 1-2KW. Stesso discorso. Ci sono poi i fari (considerati spenti nelle prove di autonomia), l’autoradio, i vetri elettrici e via discorrendo. Alla fine l’autonomia di una macchina elettrica in condizioni normali ? piuttosto limitata rispetto al dichiarato. Aggiungiamo che spesso queste auto, per aumentare l’autonomia, hanno gomme pi? sottili e dimensioni ridotte (tranne Tesla, la quale ha costi disumani per la gente comune). Metterei un bel pareggio in questo punto. Speriamo nel grafene per aumentare di ordini di grandezza la capacit? delle batterie. A quel punto sar? un’altra cosa e vincer? l’elettrico in questo punto.

                4- Questo punto ? un colabrodo e l’auto a combustione interna vince a mani basse. Ho letto in questo punto una marea di incongruenze tecniche. E’ tutto vero, ma solo sulla carta. Allora. Mettiamo che l’auto abbia un’automonia di 200Km ed abbia la batteria a met? quando la mettiamo in carica. E’ vero che in teoria ad oggi (tecnologia esistente) possa essere caricata in 2-3 ore, ma solo se siamo nel regno delle favole. Poniamo che l’auto consumi mediamente 10KW (veramente poca roba, non ci credo nemmeno io) sui 100Km fatti. Ponendo una velocit? media di 40Km all’ora (media), vuole dire che avrebbe consumato questi 10KW (sono stato buono, quasi troppo a favore dell’elettrico... sono solo 13CV) per 2.5 ore. Vuole dire che ha speso un’energia pari a 25KW/h. Perdonate l’unit? di misura non approvata dalle fonti ufficiali, ma in Jaule non capirebbe nessuno. Bene. Se a casa vuoi caricarla, parlo di casa tua, in 3 ore solamente... ti serve erogare una poteza di 8KW per 3 ore. Opss... tutti abbiamo contratti ed anche cavi elettrici compatibili solo con massimo 3KW. Come la mettiamo ?
                Semplice. Non la mettiamo. Ci vuole tutta notte. Non basta. Se ci metti 8 ore sono ancora pi? di 3KW, quindi se avvendi la televisione salta in contatore. Allora chiediamo il contratto da 6KW. Bene. Adesso in una notte (non in 3 ore) possiamo caricarla, ma la bolletta sar? cos? alta da farci quasi quasi rimpiangere il gasolio oppure il metano. Considerate che la bolletta non ? lineare. Pi? si consuma, pi? costa. Solo la prima parte ha una tassazione ridotta e comunque scordatevi di fare una lavatrice/asciugatrice/asciugacapelli/termoventilatore/forno/lavapiatti quando la macchina ? in carica. Sono tutti elettrodomestici sopra ad 1KW e quindi incompatibili con l’auto anche se siete a carica lenta con contratto a 6KW.
                Non ? finita. I vostri cavi di casa potrebbero essere inadatti. La presa che serve l’auto, mi pare, deve avere almeno un cavo da 4mm. Probabilmente li avete in casa da 2.5mm o pi? sottili, quindi comprate azioni degli elettricisti se pensate che il futuro sia l’elettrico.
                La parte pi? sconvolgente arriva adesso. Non tutti sanno che la nostra rete elettrica ? un malato terminale. I consumi odierni portano il sistema di centrali e di reti (cavi, trasformatori...) ad essere insufficienti con il carico attuale. Passare anche solo il 50% delle auto all’elettrico, comporterebbe un gravoso aumento di carico. Dovremmo costruire centrali (alcune rinnovabili, ma altre nucleari o alimentate a carburanti fossili) e soprattutto rifare la rete elettrica nazionale. Chi paga ?
                Nessuno. Persino in Cina non credono nell’elettrico delle auto. A Suzhou, dove vado per lavoro, le auto sono tutte a combustione interna e le moto tutte elettriche. La loro soluzione del tipo “la verit? ? in mezzo” ? stata questa. Le auto hanno consumi ed ingombri troppo elevati. Pochi (anche in Italia) hanno la possibilit? di lasciare l’auto vicino ad una presa di notte, ma tutti possono portarsi in casa la piccola batteria dello scooter. Lo scooter elettrico consuma 1KW. Si ricarica bene. Non mette a disagio la rete ed ? ecologico. Tutti gli scooter e moto a Suzhou, una delle citt? industriali (5 milioni di abitanti) meno inquinate della Cina, sono elettrici per legge. Sicuramente se arrivasse una tecnologia che ricarica in meno di 10 minuti ed aprissimo dei distrubutori di elettricit? come oggi ci sono quelli della benzina, il problema sarebbe parzialmente risolto. Non servirebbe lo spazio a casa e nemmeno cambiare il proprio impianto elettrico, ma rimarrebbe il problema della rete nazionale obsoleta. Diciamo che adesso vince a mani basse l’auto tradizionale. In futuro... difficile dirlo.

                5- Il discorso ? falso. Mi spiego. E’ vero che possono avere ottime prestazioni, ma ? anche vero che questo porta l’autonomia ad una scorreggia (salvo spendere una follia come per la Tesla), quindi ? inutile parlare solo di prestazioni. Ho visto le competizioni di moto elettriche. Fanno 5-6 giri andando molto pi? piano di una SBK che ne compie almeno 4 volte tanti.

                Tutto ? chiaramente il mio punto di vista. Non ho idea se l’elettrico pu? essere il futuro. Probabilmente potr? con le nuove tecnologie. Personalmente lo SPERO, ma attualmente non pu? essere il presente.
                Last edited by Dueruote_; 27-11-15, 09:40.

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                  #9
                  Originally posted by Lele-R1-Crash View Post
                  Da un intervento di briscola mi ? venuto questo topic che mi frullava di tanto in tanto per la crapa .

                  Oggi si parla di ecosostenibilit? perch? si sta prendendo consapevolezza che stiamo devastando il nostro povero pianeta . Ok , giusto ed onorevole .

                  MA

                  Ma per i trasporti come si giustificano le autoelettriche ad esempio ? Cio? , voglio dire , non inquinano col motore a ciclo Otto , ma vanno ad elettricit? la quale ? prodotta semplicemente inquinando altrove . Quindi cosa cambia all'atto pratico ?

                  La mia idea fantasiosa ? che i vari stati dovrebbero implementare capillarmente rendendo pi? fruibili , efficienti e soprattutto economici (ad esempio deducendo le spese dalle tasse in modo che anche i dipendenti beneficerebbero della cosa) i mezzi di trasporto pubblici . Otterremmo incremento di lavori locali per costruzione infrastrutture , nuovi posti di lavoro , ammodernamento delle nazioni e soprattutto ogni mezzo trasporterebbe pi? persone invece che 4 persone con 4 automobili .
                  no lele, la libert? individuale, di cui il mezzo di locomozione individuale ? una delle pi? tangibili espressioni, ? uno dei tratti caratteristici della societ? occidentale, negarlo significherebbe negare uno dei fondamenti della nostra societ?. il trasporto pubblico ? un tappabuchi (ma da la possibilit? a chi non ha la disponibilit? di usufruire in maniera pi? limitata del diritto di cui sopra) ed ? realmente vantaggioso solo in presenza di elevata densit? abitativa, dove le infrastrutture non sono state pensate in origine per accogliere un traffico veicolare proporzionale alla popolazione (viabilit?-parcheggi).

                  poi in ordine sparso:
                  Al momento sia l'ibirido che l'elettrico nel ciclo vita complessivo non ? detto che abbattano le emissioni di co2, per non parlare della richiesta di altri materiali a disponibilit? limitata la cui estrazione e smaltimento a fine vita sia forse pi? dannosa dell'impiego del ciclo 8.


                  Dal punto di vista energetico non siamo pronti ad una massiccia conversione all'elettrico, ricordi il blackout del 2004? almeno in italia il 70% dell'energia elettrica ? comunque prodotto in centrali termoelettriche (giganteschi gruppi elettrogeni) di fatto sposteresti solo il problema.


                  non ho i dati sotto mano ma per avere un quadro completo bisognerebbe avere un idea di quali siano i volumi di inquinanti immessi in atmosfera dal traffico veicolare e dalle centrali elettriche e quindi agire su quelle, sempre tenendo presente i costi e considerando che non puoi caricare la comunit? (in particolare la nostra che ? tartassata), per un capriccio che non ? neanche detto che permetta di raggiungere i risultati tanto sbandierati

                  al di la delle minchiate radical chic generare energia col petrolio/gas naturale conviene a priori, costano poco, hanno un elevata densit? di energia specifica, sono facilmente trasporabili, sono disponibili diversi strumenti per il trattamento degli inquinanti prodotti (certo la centrale deve esserne dotata)

                  tieni presente che
                  -il solare ha una bassa densit? energetica, ed il rendimento di conversione ? scarso (14-17%, qualche apparato sperimentale arriva al 30%), la producibilit? non ? costante (e poco progammabile nel lungo periodo) ne nell'arco della giornata ne tra un giorno e l'altro, inoltre non ? detto che ci sia sincronia tra la disponibilit? e la richiesta di energia. convertire un kwh con il solare costa esattamente il doppio che da centrale termoelettrica
                  -idroelettrico
                  funziona, ma almeno in italia, ha pochissimo margine di sviluppo
                  -geotermico
                  abbiamo delle centrali ma la possibilit? di ricorrere a questa fonte dipende da fattori geografici locali
                  -biomasse/termovalorizzatori
                  qui si potrebbe spingere tanto, in un modo o nell'altro produciamo sempre tanta munnezza, in un paese furbo si potrebbe organizzare il trattamento dei rifiuti in maniera trasparente per il contribuente in maniera da fornire la materia prima al termovalorizzatore. svantaggio rispetto al petrolio/gas ? la densit? energetica pi? bassa (circa la met?), necessit? di fase di preparazione. Per? bisogna comunque considerare che l'alternativa ? la discarica.

                  Altro punto la nostra economia ? comunque drogata dalle tasse, la convenienza o meno a fare qualcosa ? purtroppo pi? legata alla disponibilit? di incentivi che ad aspetti tecnici (da continuare ed epandere cmq la materia ? moolto ampia)

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                    #10
                    il problema ? uguale a quello sul contante......e senza nemmeno scomodare immissioni co2 frizzi e lazzi...( che servono,giustamente a far guadagnare qualcuno )


                    1) le batterie utilizzate ORA sono ai polimeri di litio....bene...per esaurire le riserve ( che sono in cina vicino al tibet..per quello la quasi totalit? di device con batterie al litio vengono prodotte in cina...e aggiungiamo il discorso "terre rare"..) basterebbe ,l equivalente, della produzione di 3 anni di auto nel mondo a motore termico......

                    quindi gia dal punto 1..il progetto ? irrealizzabile ....

                    2) ci sarebbe il pi? grande e vasto giacimento di litio sugli altopiani della bolivia.....ma li si sparano un giorno si e uno no con la cocaina..figurarsi provare a sfruttare il giacimento senza guerriglie giornaliere....stile irak col petrolio.....

                    ma saltiamo i punti 1 e 2...

                    e diciamo che siamo pieni di auto elettriche , il litio ? inesauribile e siamo tutti felici

                    punto 3..come le ricarichiamo?!?... con la spina di casa?!?! eh si ma figurati...

                    qui di seguito copio e incollo dal sito dell enel..altrimenti arriva arabycola e si inventa le cose

                    La presenza capillare sul territorio di un'adeguata rete di infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici, insieme al raggiungimento di un un alto livello, tecnologicamente avanzato, sicuro e easy, del processo di ricarica, rappresentano elementi strategici per una piena diffusione della mobilit? elettrica presso i clienti finali.

                    Consapevole di questo, Enel Distribuzione ha sviluppato un sistema di ricarica dei veicoli elettrici che ? parte integrante della rete elettrica e si presenta innovativo, tecnologicamente avanzato e allo stesso tempo intuitivo e sicuro da usare.

                    L'innovazione tecnologica del sistema di Enel Distribuzione si basa su infrastrutture di ricarica, sia pubbliche che private, dotate al loro interno di un contatore elettronico, e su un sistema di gestione da remoto che consente di offrire agli eco-automobilisti semplicit? d'utilizzo, sicurezza e servizi evoluti.

                    I clienti possono, infatti, ricaricare il proprio EV (Electric Vehicles) ovunque, potendo pagare i costi per la ricarica comodamente in bolletta, secondo i profili tariffari sottoscritti con il proprio venditore di energia.

                    (PER CONOSCERE DOVE SONO SUL TERRITORIO LE INFRASTRUTTURE DI RICARICA VISITARE IL SITO DEL PROPRIO SERVICE PROVIDER.)

                    Per soddisfare le diverse esigenze e stili di vita dei clienti, Enel ha creato un sistema di ricarica all'avanguardia basato sulla presenza di quattro tipologie di stazioni di ricarica:

                    Box station, per la ricarica domestica, composta da un contatore installato nel garage o box; permette di fare il carico di energia comodamente dal garage di casa (a 3 kW ricarica in 6/8 ore)
                    Pole station ? la colonnina installata in strada, in punti strategici per la mobilit? opportunamente concordati con le amministrazioni locali (fino a 22 kW ricarica anche in un'ora).
                    Fast Recharge ? la colonnina a 43 kW in corrente alternata (ricarica in circa 30 minuti)
                    Fast Recharge Plus garantisce una ricarica completa in 20-30 minuti e permette di ricaricare 3 veicoli contemporaneamente, a 22kW o 43kW in corrente alternata e a 50 kW in continua




                    quindi......o enel ( ch nemmeno riesce a parlare per portare la fibra in casa....) ci porta a casa 40kw di contatori a tutti .( con ricablaggio totale , e rifacimento tradotte stradali perch? i cavi son troppo grossi....)..o ci devono essere "piantagioni " di colonnine nei parchi con tempi..cmq di 30 m per la ricarica e code infinite....

                    ma il punto ? ...il costo biblico ( compresi i tempi per trovare le zone adatte...piani regolatori..etc..etc.....costruzioni svincoli)per realizzare il tutto.......) per poi aver eun ritorno economico sulla ricarica che non penso proprio coster? poco

                    nelle cave si usano gi? gli ibridi per le i camion....(coppia max da 0 giri..freno elettrico etc...)
                    la tecnologia c'?....vedremo gli investimenti per produrla in grande serie.. se saranno convenienti o no....

                    p.s. poi mi esce quello che ha la tesla e dice che han messo le colonnine anche in val d aosta...sull autostrada e fanno punti a punti da 300km per permetterti comodamente di girare l europa....ok... e se siete in 20 o 30 a ricaricare...a 30m l uno....ci passi la notte....funziona se sono 4 gatti come ora......lasci l auto..vai in bagno bevi il caffe e via....il problema ? quando sono migliaia di auto che si muovono.....e non ? che vai al prossimo autogrilla 20km... l altro dista 300km..quindi ciccia e aspetti

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                      #11
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                      Infatti Pesaro adesso ? "citt? della bicicletta" :
                      Pesaro diventa

                      Ogni tanto, per lo pi? per svago, la prendo anche io. Ma, parlandoci seriamente, nel 90% dei casi non ? adatta... Soprattutto per andare a lavoro! D'inverno no perch? piove o nevica (non si pu? arrivare in ufficio bagnati), in piena estate no (non si pu? arrivare in ufficio sudati), quando ci si deve vestire eleganti e con la borsa no (dove la metti? E se ti sporchi? Se ? estate, poi, sudi), quando si va a fare la spesa no (a meno che non sia una spesa modesta, basta un pacco d'acqua che diventa impossibile andare in bici), ecc. ecc. Io la uso pi? che altro per fare un giro nel weekend in primavera-autunno, per andare al mare in estate e qualche volta per uscire di sera!
                      Io la uso tutti i giorni per andare a lavoro (circa 15/18km) non la uso se piove forte o nevica.

                      D'estate si mettono le borsette laterali, si va pi? piano... e non si suda.

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                        #12
                        Mi pare di notare qualche informazione imprecisa, forse perch? un po' datata.
                        Molto di quello che scriver? ? di conoscenza diretta o "di prima mano".
                        La rete elettrica in Italia al momento non ha problemi di produzione, anzi avviene il contrario. Per capirci molte centrali lavorano (male) molto spesso a potenza ridotta o addirittura sono "spente", o letteralmente o sono solo avviate per poter produrre in caso di problemi ad altre. Quindi non necessitano nuovi siti, anzi. Al limite in alcuni casi sarebbe meglio una conversione o ammodernamento per diminuire impatti e consumi.
                        La trasmissione e distribuzione con il boom delle rinnovabili hanno una situazione zonale, in diverse "isole" il problema non ? il carico eccessivo, ma la sua insufficienza, specie dove e quando si concentrano le produzioni di varia natura. La scarsa o nulla controllabilit? delle produzioni "rinnovabili" ha introdotto dei problemi che struttura e tecnologia adottate sinora adottate hanno serie difficolt? a gestire. Occorre un'infrastruttura controllata pi? capillarmente e in grado di effettuare regolazioni anche localmente (smart grid), persino qualche volta a scapito delle nostre esigenze del momento, abbinato magari ad una informazione generale sia dei clienti privati che professionali e magari un sistema che avvisi in "tempo reale" quale comportamento adottare.
                        I rendimenti di conversione dei pannelli in normale commercio sono effettivamente in condizioni medie di ca. il 15%, ma il 30-40% si pu? ottenere senza ricorrere a tecniche o materiali fantascientifici. Per? la densit? di energia dell'irraggiamento solare per i nostri scopi ? bassa, convenzionalmente si usa un valore di 1 kW/mq, quindi scordatevi di far marciare un auto con i pannelli su tetto e cofani, anche se potrebbero essere un buon apporto sotto forma di pellicole, vernici...per ricaricare le batterie anche durante le soste.

                        Secondo me occorre riconsiderare la mobilit? nel suo complesso e cambiare alcune (pessime) abitudini.

                        Il primo mezzo di locomozione sono le gambe, per chi pu?. Per spostamenti di 2-3 km una persona sana pu? tranquillamente camminare anzich? spostare un veicolo da 1-2 tonnellate in mezzo al traffico alla ricerca di parcheggio, anche se ha un carico medio-basso; i tempi spesso sono equivalenti e la salute ne ha solo giovamento. P.es. io sono stato accompagnato ai primi tre ordini scolastici giusto una volta, poi basta, potevo camminare, pedalare, prendere un mezzo pubblico; non capisco la necessit? di portare "i bimbi" spesso parecchio cresciuti sino alla porta dell'aula

                        Per distanze maggiori, diciamo da una a qualche decina di km (che poi sono i casi pi? frequenti) utilizzare veicoli elettrici leggeri a 2-3-4 ruote, biciclette, scooter, microcar. Per il trasporto individuale o di due-tre persone e relativi bagagli in ambito cittadino e hinterland sono pi? che sufficienti, con batterie da 1 a 10 kWh garantiscono autonomie totali reali a velocit? codice da 20 fino a 100 km e sono ricaricabili tranquillamente da fornitura domestica in tempi brevi oppure molto ridotti (pochi minuti) usando batterie e punti di ricarica pubblica dedicati o se si ha la disponibilit? personale. P.es. se si ha una fornitura da 6 kW e un fotovoltaico analogo la potenza totale si somma (col sole )e con un alimentatore servocontrollato i tempi scendono sempre sotto un'ora.

                        Per distanze maggiori allo stato attuale le cose si complicano e sicuramente ? il caso di usare veicoli che almeno in parte utilizzano i "vecchi" motori a combustione, che offrono autonomie e capacit? di trasporto ancora insuperate. Da valutare le varie opzioni, ibridi, con range extender, se occasionale il banale noleggio, magari in car sharing... Da notare che nei trasferimenti lunghi si hanno le migliori condizioni di lavoro ed emissioni per i motori termici.
                        Last edited by HighSide; 27-11-15, 16:23.

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                          #13
                          Originally posted by HighSide View Post
                          Mi pare di notare qualche informazione imprecisa, forse perch? un po' datata.
                          Molto di quello che scriver? ? di conoscenza diretta o "di prima mano".
                          La rete elettrica in Italia al momento non ha problemi di produzione, anzi avviene il contrario. Per capirci molte centrali lavorano (male) molto spesso a potenza ridotta o addirittura sono "spente", o letteralmente o sono solo avviate per poter produrre in caso di problemi ad altre. Quindi non necessitano nuovi siti, anzi. Al limite in alcuni casi sarebbe meglio una conversione o ammodernamento per diminuire impatti e consumi.
                          La trasmissione e distribuzione con il boom delle rinnovabili hanno una situazione zonale, in diverse "isole" il problema non ? il carico eccessivo, ma la sua insufficienza, specie dove e quando si concentrano le produzioni di varia natura. La scarsa o nulla controllabilit? delle produzioni "rinnovabili" ha introdotto dei problemi che struttura e tecnologia adottate sinora adottate hanno serie difficolt? a gestire. Occorre un'infrastruttura controllata pi? capillarmente e in grado di effettuare regolazioni anche localmente (smart grid), persino qualche volta a scapito delle nostre esigenze del momento, abbinato magari ad una informazione generale sia dei clienti privati che professionali e magari un sistema che avvisi in "tempo reale" quale comportamento adottare.
                          I rendimenti di conversione dei pannelli in normale commercio sono effettivamente in condizioni medie di ca. il 15%, ma il 30-40% si pu? ottenere senza ricorrere a tecniche o materiali fantascientifici. Per? la densit? di energia dell'irraggiamento solare per i nostri scopi ? bassa, convenzionalmente si usa un valore di 1 kW/mq, quindi scordatevi di far marciare un auto con i pannelli su tetto e cofani, anche se potrebbero essere un buon apporto sotto forma di pellicole, vernici...per ricaricare le batterie anche durante le soste.

                          Secondo me occorre riconsiderare la mobilit? nel suo complesso e cambiare alcune (pessime) abitudini.

                          Il primo mezzo di locomozione sono le gambe, per chi pu?. Per spostamenti di 2-3 km una persona sana pu? tranquillamente camminare anzich? spostare un veicolo da 1-2 tonnellate in mezzo al traffico alla ricerca di parcheggio, anche se ha un carico medio-basso; i tempi spesso sono equivalenti e la salute ne ha solo giovamento. P.es. io sono stato accompagnato ai primi tre ordini scolastici giusto una volta, poi basta, potevo camminare, pedalare, prendere un mezzo pubblico; non capisco la necessit? di portare "i bimbi" spesso parecchio cresciuti sino alla porta dell'aula

                          Per distanze maggiori, diciamo da una a qualche decina di km (che poi sono i casi pi? frequenti) utilizzare veicoli elettrici leggeri a 2-3-4 ruote, biciclette, scooter, microcar. Per il trasporto individuale o di due-tre persone e relativi bagagli in ambito cittadino e hinterland sono pi? che sufficienti, con batterie da 1 a 10 kWh garantiscono autonomie totali reali a velocit? codice da 20 fino a 100 km e sono ricaricabili tranquillamente da fornitura domestica in tempi brevi oppure molto ridotti (pochi minuti) usando batterie e punti di ricarica pubblica dedicati o se si ha la disponibilit? personale. P.es. se si ha una fornitura da 6 kW e un fotovoltaico analogo la potenza totale si somma (col sole )e con un alimentatore servocontrollato i tempi scendono sempre sotto un'ora.

                          Per distanze maggiori allo stato attuale le cose si complicano e sicuramente ? il caso di usare veicoli che almeno in parte utilizzano i "vecchi" motori a combustione, che offrono autonomie e capacit? di trasporto ancora insuperate. Da valutare le varie opzioni, ibridi, con range extender, se occasionale il banale noleggio, magari in car sharing... Da notare che nei trasferimenti lunghi si hanno le migliori condizioni di lavoro ed emissioni per i motori termici.
                          Straquoto

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                            #14
                            Originally posted by Dueruote_ View Post
                            [...]
                            3- Questo punto ? truffaldino. Prima di tutto la mia Seat Altea con il pessimo diesel VW di 1600cc percorre oltre 1100Km con un pieno, quindi non vedo perch? dire che le auto a combustione interna arrivano a 600Km. Secondo. Parli di avere un’altra auto per i lunghi viaggi. Ha poco senso affiancare l’auto elettrica ad una a combusione interna. Si perde il vantaggio econologico perch? comunque se ne sono costruite due, sebbene sia vero che comunque tante famiglia hanno gi? due auto e solo una potrebbe essere elettrica. L’autonomia delle auto elettriche comunque ? sempre dichiarata in condizioni, se possibile, meno reali di quelle delle macchina tradizionali. Mi spiego. Il climatizzatore lo vogliono tutti e consuma 3KW arrivando anche a 5KW. Bene... in un’auto a combustione interna ? una bazzecola, ma in una elettrica vuole dire tentare di rimanere a piedi per strada. D’inverno il riscaldamento in un motore a combustione interna arriva come “effetto indesiderato”, ma nell’auto elettrica serve un riscaldatore da almeno 1-2KW. Stesso discorso. Ci sono poi i fari (considerati spenti nelle prove di autonomia), l’autoradio, i vetri elettrici e via discorrendo. Alla fine l’autonomia di una macchina elettrica in condizioni normali ? piuttosto limitata rispetto al dichiarato. Aggiungiamo che spesso queste auto, per aumentare l’autonomia, hanno gomme pi? sottili e dimensioni ridotte (tranne Tesla, la quale ha costi disumani per la gente comune). Metterei un bel pareggio in questo punto. Speriamo nel grafene per aumentare di ordini di grandezza la capacit? delle batterie. A quel punto sar? un’altra cosa e vincer? l’elettrico in questo punto.

                            4- Questo punto ? un colabrodo e l’auto a combustione interna vince a mani basse. Ho letto in questo punto una marea di incongruenze tecniche. E’ tutto vero, ma solo sulla carta. Allora. Mettiamo che l’auto abbia un’automonia di 200Km ed abbia la batteria a met? quando la mettiamo in carica. E’ vero che in teoria ad oggi (tecnologia esistente) possa essere caricata in 2-3 ore, ma solo se siamo nel regno delle favole. Poniamo che l’auto consumi mediamente 10KW (veramente poca roba, non ci credo nemmeno io) sui 100Km fatti. Ponendo una velocit? media di 40Km all’ora (media), vuole dire che avrebbe consumato questi 10KW (sono stato buono, quasi troppo a favore dell’elettrico... sono solo 13CV) per 2.5 ore. Vuole dire che ha speso un’energia pari a 25KW/h. Perdonate l’unit? di misura non approvata dalle fonti ufficiali, ma in Jaule non capirebbe nessuno. Bene. Se a casa vuoi caricarla, parlo di casa tua, in 3 ore solamente... ti serve erogare una poteza di 8KW per 3 ore. Opss... tutti abbiamo contratti ed anche cavi elettrici compatibili solo con massimo 3KW. Come la mettiamo ?
                            Semplice. Non la mettiamo. Ci vuole tutta notte. Non basta. Se ci metti 8 ore sono ancora pi? di 3KW, quindi se avvendi la televisione salta in contatore. Allora chiediamo il contratto da 6KW. Bene. Adesso in una notte (non in 3 ore) possiamo caricarla, ma la bolletta sar? cos? alta da farci quasi quasi rimpiangere il gasolio oppure il metano. Considerate che la bolletta non ? lineare. Pi? si consuma, pi? costa. Solo la prima parte ha una tassazione ridotta e comunque scordatevi di fare una lavatrice/asciugatrice/asciugacapelli/termoventilatore/forno/lavapiatti quando la macchina ? in carica. Sono tutti elettrodomestici sopra ad 1KW e quindi incompatibili con l’auto anche se siete a carica lenta con contratto a 6KW.
                            Non ? finita. I vostri cavi di casa potrebbero essere inadatti. La presa che serve l’auto, mi pare, deve avere almeno un cavo da 4mm. Probabilmente li avete in casa da 2.5mm o pi? sottili, quindi comprate azioni degli elettricisti se pensate che il futuro sia l’elettrico.
                            La parte pi? sconvolgente arriva adesso. Non tutti sanno che la nostra rete elettrica ? un malato terminale. I consumi odierni portano il sistema di centrali e di reti (cavi, trasformatori...) ad essere insufficienti con il carico attuale. Passare anche solo il 50% delle auto all’elettrico, comporterebbe un gravoso aumento di carico. Dovremmo costruire centrali (alcune rinnovabili, ma altre nucleari o alimentate a carburanti fossili) e soprattutto rifare la rete elettrica nazionale. Chi paga ?
                            Nessuno. Persino in Cina non credono nell’elettrico delle auto. A Suzhou, dove vado per lavoro, le auto sono tutte a combustione interna e le moto tutte elettriche. La loro soluzione del tipo “la verit? ? in mezzo” ? stata questa. Le auto hanno consumi ed ingombri troppo elevati. Pochi (anche in Italia) hanno la possibilit? di lasciare l’auto vicino ad una presa di notte, ma tutti possono portarsi in casa la piccola batteria dello scooter. Lo scooter elettrico consuma 1KW. Si ricarica bene. Non mette a disagio la rete ed ? ecologico. Tutti gli scooter e moto a Suzhou, una delle citt? industriali (5 milioni di abitanti) meno inquinate della Cina, sono elettrici per legge. Sicuramente se arrivasse una tecnologia che ricarica in meno di 10 minuti ed aprissimo dei distrubutori di elettricit? come oggi ci sono quelli della benzina, il problema sarebbe parzialmente risolto. Non servirebbe lo spazio a casa e nemmeno cambiare il proprio impianto elettrico, ma rimarrebbe il problema della rete nazionale obsoleta. Diciamo che adesso vince a mani basse l’auto tradizionale. In futuro... difficile dirlo.

                            5- Il discorso ? falso. Mi spiego. E’ vero che possono avere ottime prestazioni, ma ? anche vero che questo porta l’autonomia ad una scorreggia (salvo spendere una follia come per la Tesla), quindi ? inutile parlare solo di prestazioni. Ho visto le competizioni di moto elettriche. Fanno 5-6 giri andando molto pi? piano di una SBK che ne compie almeno 4 volte tanti.
                            [...]
                            Innanzitutto grazie per aver letto il mio articolo ed avermi fornito degli spunti interessanti! Sono (quasi) d'accordo con tutte le tue obiezioni, l'articolo non ? "tecnico" e non ha pretesa di esserlo, n? di stabilire se le auto elettriche siano o meno migliori di quelle a combustione. Ognuna ha i suoi pro e contro.
                            Comunque, per rispondere alle tue osservazioni, ti preciso che:

                            3 - I dati sulle autonomie delle auto a combustione sono difficili da trovare. Infatti, si parla solitamente di consumo medio. L'autonomia dipende da troppi fattori: tipo carburante, cilindrata, capacit? serbatoio, ecc. ecc. Quindi, non ho trovato un indice generale sull'autonomia in km di un'auto a combustione. Mi sono pertanto permesso di "inventarmi" una soluzione, sicuramente contestabile nel metodo, ma ti assicuro non truffaldina . Ho preso l'auto pi? venduta in Italia (Fiat Panda, Le 10 auto pi? vendute in Italia nel 2015: la classifica [FOTO] | AllaGuida) ed ho valutato il suo consumo effettivo al chilometro in percorso misto (14,9 km/litro, Prova Fiat Panda scheda tecnica opinioni e dimensioni 1.2 Easy). Quindi ho moltiplicato questo dato per la capacit? del serbatoio (35 lt) ottenendo 521,5, arrotondato appunto a 600 km. Ovviamente pu? essere un metodo discutibile, ma parlando di valore "medio", non credo si discosti molto dalla realt?. Poi, naturalmente, ci sono motori diesel pi? efficienti ed auto con capacit? del serbatoio superiori, ma ci sono anche le situazioni opposte. Per quanto riguarda le autonomie delle auto elettriche, ho riportato quelle effettive e non quelle dichiarate, proprio perch? nemmeno io, come te, credo nei test fatti in condizioni "artificiali". Le autonomie effettive le ho prese da qui Consumi e autonomie reali delle auto elettriche (ultima tabella) ed in effetti i 400 km della Tesla sono effettivi, non dichiarati. In ogni caso, ? giusto ammettere che l'autonomia di un'auto elettrica ? la met? (o meno) di una tradizionale. La soluzione delle 2 auto si basa sull'osservazione che la maggior parte delle famiglie (oltre la met?) possiede almeno 2 auto (http://www.aci.it/fileadmin/document...oeproposte.pdf). Chiaramente, a chi ne possiede una sola, non consiglierei mai di rinunciare all'auto a combustione, se non in casi particolari. Gli altri dati del punto 3, ad esempio quelli sul numero di chilometri percorsi al giorno, sono stati presi da qui http://www.forum-elektromobilitaet.c...ythen_ital.pdf (pagina 2). Concordo con te sul fatto che ci debba essere ancora uno step evolutivo per quanto riguarda l'autonomia, sia intervenendo sulle batterie che sulle infrastrutture (vedi, ad esempio, le stazioni di super-ricarica o la ricarica in movimento, Ricarica wireless su autostrade inglesi per veicoli elettrici... E in Italia? - ecoAutoMoto.com).

                            4 - Qui c'? proprio un malinteso tra ci? che ho scritto e le valutazioni che hai fatto. I dati che ho riportato nell'articolo si riferiscono tutti alla ricarica da colonnine pubbliche, non ho preso in considerazione la ricarica domestica che ?, effettivamente, pi? problematica. Comunque, per tua conoscenza, il discorso che fai ? parzialmente errato, nel senso che esistono eccezioni specifiche che Enel fa sia per quanto riguarda i consumi massimi che i costi dell'energia, all'interno del programma EnelDrive (https://www.eneldrive.it/). E' possibile installare in casa una Wallbox per ricarica del veicolo (anche se l'unica persona che conosco ad aver fatto una cosa del genere non ha avuto una bella esperienza :/ https://problemidiricarica.wordpress...n-box-privato/). Altre info qui: La documentazione del selidori. Perfettamente d'accordo, invece, sui discorsi sulla rete italiana (ma, spero, venga adeguata la rete nei molti anni che ci separano da una effettiva diffusione dell'elettrico) e sulla preferenza per le moto elettriche piuttosto che per le auto. Se potessi permettermelo, tra auto e moto elettrica preferirei quest'ultima anche perch?, al momento vivo in un condominio e la moto la posso ricaricare nel box mentre l'auto ? nel parcheggio comune e quindi non saprei come ricaricarla.

                            5 - Il punto 5 era solo per mettere in guardia sul fatto che quello elettrico ? un motore a tutti gli effetti, con rendimenti di tutto rispetto (anzi, superiori a quelli di un motore a combustione interna). Le prestazioni non sono scarse "per natura", ma vengono spesso limitate per motivi di autonomia nell'uso quotidiano. In pista, comunque, si comporterebbero egregiamente. Sono parzialmente in disaccordo sul fatto che non siano fruibili in pista perch? fanno pochi giri. Ci sono casi in cui le percorrenze si rivelano pi? che sufficienti. Esistono gare specifiche come la Formula E ed il TT Zero ed esistono gare miste dove, solitamente, i motori a benzina hanno la meglio, ma in circostanze particolari non ? sempre vero (ad esempio, nelle cronoscalate Una moto elettrica batte la concorrenza a benzina al Pikes Peak - ecoAutoMoto.com). Comunque su questo punto si potrebbe argomentare per giorni, ma la sostanza che volevo trasmettere al lettore ? che le auto elettriche non sono una versione "in grande" delle auto elettriche per bambini e sono perfettamente convinto di ci?! Non a caso, le auto e moto elettriche si sviluppano in due direzioni diametralmente opposte. Da un lato le minicar/utilitarie e gli scooter per la citt? e dall'altro le supercar e/o superbike (potrei fare un milione di esempi in entrambi i contesti).

                            Comunque su molte cose sono d'accordo con il tuo punto di vista, nel senso che credo anche io che il futuro possa essere elettrico, ma non debba. Tutto dipende dalle prossime evoluzioni tecnologiche, dagli investimenti che gli imprenditori riterranno di voler fare nel settore e dall'interesse dei consumatori e della politica. Non c'? sicuramente un complotto o una regia occulta se l'auto elettrica non si sviluppa pi? velocemente di cos?, ma problemi effettivi che pian piano vengono affrontati e, spesso, risolti.
                            Last edited by Ufo; 30-11-15, 09:32.

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                              Originally posted by Racing_34 View Post
                              no lele, la libert? individuale, di cui il mezzo di locomozione individuale ? una delle pi? tangibili espressioni, ? uno dei tratti caratteristici della societ? occidentale, negarlo significherebbe negare uno dei fondamenti della nostra societ?. il trasporto pubblico ? un tappabuchi (ma da la possibilit? a chi non ha la disponibilit? di usufruire in maniera pi? limitata del diritto di cui sopra) ed ? realmente vantaggioso solo in presenza di elevata densit? abitativa, dove le infrastrutture non sono state pensate in origine per accogliere un traffico veicolare proporzionale alla popolazione (viabilit?-parcheggi).
                              Non so se sia realizzabile ma io con "migliorare il trasporto pubblico" intendo proprio che andrebbe incentivato ed espanso fino a farlo diventare conveniente ad ogni cittadino . Andrebbe sviluppato tecnicamente ed economicamente fino a far chiedere al cittadino che senso avrebbe usare la propria auto .
                              Penso che questo sarebbe un lavoro immane , ma nel mondo fantasioso sarebbe anche una miglioria non da poco per l'essere umano e per l'ambiente .

                              Dopotutto analizzate il traffico in citt? : pieno di auto con una sola persona , spesso scazzata dal traffico .

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