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OMS ?Carne lavorata tipo wurstel e salsicce ? cancerogena come fumo e benzene?

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    #61
    ah..come ultimo scoop..mi sono ritrovato 3 stomaci all ecografia di ieri...azz sono un ruminante.. e non lo sapevo..

    i vegani han ragione siamo vegetariani quelli nati con UN solo stomaco sono geneticamente modificati dall assunzione per troppo tempo di carne e latticini

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      #62
      Originally posted by mano View Post
      oohhh..ma ancora post del genere!?!?

      cmq giusto per sottolineare lo studio dell o.m.s. non ? disponibile da nessuna parte...quindi i metodi applicati ed i risultati...non si possono leggere ne interpretare.....

      quelle annunciate da qualche dottorone del oms sono giusto un bello scoop ad uso personale,, ( a 2 o 3 mila euro ad intervista.... lo farei anche io...e partecipazione a tanti bei viaggi e seminari pagati in tutto il mondo )

      ma qui vedo che li avete avuti tutti in anteprima

      gli studi completi saranno pubblici a fine 2017

      quindi fino ad allora scatenatevi pure

      p.s. rimaniamo sempre in attesa che e l oms e la u.e. ci spieghino l impiego di conservante dichiarato cancerogeno per i crostacei al posto dei solfiti ( messi nei vini...) ed approvato da loro in toto
      Ma anche tante altre cose stiamo aspettando

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        #63
        Originally posted by HighSide View Post
        Queste affermazioni dimostrano una sola cosa:
        che non hai la minima intenzione di valutare equlibratamente tutti gli studi e raccomandazioni (ammesso e non concesso che ne sia in grado), compresi molti degli stessi che citi e i loro correlati.
        La fede non ha bisogno di prove, risparmia la fatica di fare copia-incolla, citazioni e link.
        Questo non dimostra un emerito kazzo invece , ma se ti fa piacere, pensala pure cos?, a me cambia zero

        Come al resto della popolazione dopo la pronuncia dell oms

        Io discuto volentieri vcon chi mi pare,di quello che mi pare... se ti sta bene
        E anche se non ti sta bene

        Daltra parte, sui pacchetti di sigarette c? scritto chiaro cosa provocano ... E non da ieri...La gente ha smesso di fumare?

        Ecco
        Last edited by arabykola; 30-10-15, 15:46.

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          #64
          Minkia Mano ? feroce : si informa , scrive con parole sue ed ammazza la possibilit? di replica sensata nel dargli contro

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            #65
            Originally posted by Lele-R1-Crash View Post
            Minkia Mano ? feroce : si informa , scrive con parole sue ed ammazza la possibilit? di replica sensata nel dargli contro
            Ecco
            Sarebbe da chiedergli xk? scrive qui e non a oms.. Ma vabb?

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              #66
              Mangiando cadaveri si muore prima stop.

              (Di Luigi Civita )...
              Durante un pasto in compagnia, le solite domande; quelle che probabilmente opprimono tutti coloro che decidono di seguire la mia stessa strada. Solitamente ho notato atteggiamenti di sfida o di sufficienza nei volti dei miei interlocutori; poche volte c'era curiosit? fine a se stessa o puro interesse. E' normale: la diversit?, anche se non appariscente, anche se confinata entro le mura della propria cucina, spaventa. L'argomento oggetto delle mie scelte coinvolge inevitabilmente tutti coloro che, almeno una volta al giorno, si nutrono; e allora si cerca di fuggire, ci si nasconde dietro le proprie certezze, dietro la convinzione di essere essi nel giusto e io in torto, per non mettere in dubbio quei pochi caposaldi che ancora reggono e per mantenere la coscienza apparentemente pulita. Non sono molte le occasioni per discutere serenamente della propria filosofia di vita con persone aperte a concetti fino a quel momento estranei.

              Da quanto sono vegetariano? Perch?? Sono sempre stato vegetariano? Ma non mi fa male? L'uomo non ha sempre mangiato carne? *** non ha creato gli animali perch? li uccidessimo? Penso ai bambini che muoiono di fame? Eccole, solo in parte. Chi non mangia carne ritrover? in questi interrogativi l'argomento preferito a tavola dagli altri, dai carnivori. Qualcuno di buona volont? ha perfino preparato un formulario con domande e risposte, per essere sempre pronto. Personalmente non reagisco mai allo stesso modo. Mi infastidisce rispondere, se devo essere sincero. Io so perch? non mangio carne, e alla maggior parte degli altri non interessa veramente. Perch? allora parlarne? Talora divento acido e chiedo di lasciarmi mangiare in santa pace, altre volte esordisco con una battuta; se sono in vena, allora parlo delle mie convinzioni, addobbandole con digressioni tecnico scientifiche.

              Con questa mia argomentazione, povera tanto di completezza quanto di pretese, spero soltanto di lasciar riflettere chi mangia carne e anche chi non lo fa pi?. Non parler? di vegetarismo o di veganismo, perch? non ? quello il mio scopo. Dir? soltanto che non mangio carne. E il pesce? Sempre di carne di tratta; e ovviamente non rinnego neppure la sofferenza derivante da latte e uova. Quel che mi preme sottolineare in tale sede ?, tuttavia, il mio disgusto legato alla necrofagia.

              Non parler? neppure di animalismo. Ci sono sicuramente molti trattati in materia, scritti da personaggi pi? eminenti e credibili di me. L'argomento ? solo la carne, cos? come la intendono la maggior parte delle persone, cos? come forse non l'hanno mai vista.

              *

              Si pu? decidere di non mangiare carne per tanti motivi: etici, morali, di puro gusto, di moda, salutistici, religiosi. Per me non ? stata una questione di moda, certamente, perch? quando cominciai era tutt'altro che ben vista questa scelta. Non che oggi le cose siano molto diverse, ma certamente non scandalizza come un tempo. Forse per qualcuno fa un po' ?lite, basta non esserne troppo convinti. C'? chi non mangia carne, infatti, per? va a caccia di anatre: la popolarit? consente anche questo. C'? chi non mangia carne, ma indossa pellicce: fa tanto freddo in Italia. C'? chi non mangia carne rossa e chi non mangia carne bianca, forse per una questione di abbinamento di colori con le proprie scarpette eleganti; chi mangia molluschi, ma non pesce, perch? i primi sono frutti di mare e non animali; chi mangia pollame e non coniglio, perch? la gallina ? stupida e non soffre. Maledetti siano i cinesi, che mangiano il cane, mentre noi possiamo fare giustamente razzia di lepri e cinghiali.

              Mi capit? di andare in Scandinavia; il viaggio che sognavo da anni. Attraversammo la lapponia svedese e quella norvegese in autobus. Distese sconfinate, laghi e coste meravigliose. Per la prima volta ci imbattemmo in un branco di renne. Vivono libere, beate loro, con tanto verde a disposizione e le nostre mucche le invidierebbero. Costringemmo l'accompagnatrice a far fermare l'autobus, per scattare delle foto. Mi tenni a debita distanza, armato di zoom e cavalletto, per non infastidirle. Ma la curiosit? dei miei compagni di viaggio era troppo forte. Tutti a urlare di gioia, a cercare di accarezzarle, a voler fare la foto con una renna sullo sfondo. C'era un entusiasmo che non avrei immaginato in persone anche di una certa et?. Dieci minuti dopo arrivammo al ristorante. Avevo ancora in testa le parole ripetute pi? e pi? volte da tante persone: "Che belle le renne, sono animali stupendi!". Quell'eco lontana fu sopraffatta da un'altra frase che piomb? sui miei pensieri come una stalattite ghiacciata: "Che buona la renna!". Eh, si, erano le stesse persone di prima che stavano mangiando carne di renna. Dedussi che la renna ? certamente pi? buona che bella, perch? la vera bellezza non andrebbe mai uccisa. Immaginate una modella, tanto bella da finire nel piatto di un ammiratore; solitamente le cose non funzionano cos?, per fortuna. Ho sempre avuto paura di incontrare altre renne, di sperimentare altre reazioni dei miei compagni di viaggio. Quando vedo un'insalata nel giardino, spesso avverto in risposta allo stimolo visivo un certo languorino. Magari anche loro avrebbero sperimentato la stessa sensazione di fronte ad una renna viva, ora che ne conoscevano il gusto. Come si pu? guardare un animale negli occhi conoscendone oltre all'aspetto, al colore, all'odore, anche il sapore? Questo pensiero mi fa venire la pelle d'oca.

              Non ? stata l'unica volta che bellezza e gusto si sono scontrati, a favore del secondo. Amo la montagna; racconti, fotografie e versi sono la testimonianza di questa passione. Vinsi perfino due premi, per una poesia e un racconto ispirati ai miei monti. Ho lavorato pi? volte come volontario all'interno di un Parco Nazionale. Difendiamo l'ambiente e gli animali; ci entusiasmiamo quando un cinghiale, un cervo o anche una lepre ci attraversano la strada; ci svegliamo alle cinque del mattino per regolare gli accessi ai sentieri a numero chiuso, l? dove cervi e camosci sarebbero infastiditi da un flusso costante di turisti. Peccato che poi a cena si mangi prosciutto di cervo e salame di cinghiale. Mangiamo (mangiano) gli stessi animali per i quali sacrifichiamo le nostre vacanze.

              Anche le serate trascorse in un'oasi naturalistica dove ho svolto attivit? di guida, sempre da volontario, terminano con una grigliata, dove vengono arrostiti senza scrupoli animali, i fratelli di quelli che proteggiamo.

              Forse viene considerata la giusta ricompensa per il lavoro svolto. Una sorta di ringraziamento da parte degli animali per la protezione offerta. Un po' come se un amico che innaffia le piante del giardino e d? un'occhiata alla casa in nostra assenza si sentisse nel diritto di portare via un po' di argenteria come ricompensa. Se fossi un animale selvatico, direi "No, grazie, mi proteggo da solo; se non mi uccide il bracconiere, tu comunque mangeresti mio fratello quale ricompensa.".

              Ognuno va per la propria strada, e in questo non c'? niente di male. Io non sono razzista, e pertanto la mia scelta vuole essere radicale. La renna e il cane per me sono uguali, a meno delle corna e pertanto non mangio n? l'una n? l'altro. *

              Non ? facile decidere di non mangiare carne. La carne, o i suoi derivati sono ovunque. Lo strutto, ad esempio. La quasi totalit? del pan carr? prodotto in Italia contiene strutto; anche altri prodotti da forno ne potrebbero avere. Addio ai tarallini, a certi biscotti. Molte pasticcerie, anche per chi continua a mangiare uova, diventano off-limits, per lo stesso motivo. Ho provato all'estero il pane da tramezzini senza strutto: la differenza non si nota. Perch? allora continuare ad usarlo? Per fare del male al nostro fegato? Olio o margarina svolgerebbero le stesse funzioni, nella maggior parte delle ricette.
              Se poi si decide di eliminare anche latte e uova, allora meglio non avvicinarsi ai prodotti confezionati. Niente di male, evitiamo di incentivare le multinazionali. Non finisce con l'alimentazione. Trovare scarpe cruelty-free ? un'impresa titanica, oltre che onerosa. Purtroppo il mito della pelle, del fior di pelle, ? ancora vivo (scusate il termine poco felice, visto che si parla di cadaveri). La vita di chi decide di non mangiare carne ? costellata di ostacoli e sacrifici.

              *

              I disagi pi? grossi li ebbi in famiglia. Se fossi stato pi? forte, avrei seguito il mio istinto gi? da sedicenne; a quei tempi mi limitavo ad invidiare quei pochi vegetariani di cui avevo notizia. Mi colp? la lettera di una bambina di 10 anni, apparsa su una rivista per gli amici degli animali allora abbastanza in voga. Era vegetariana e ne andava fiera; i genitori avevano accettato la sua scelta e lei viveva in pace con se stessa. La ammirai per la sua caparbiet?, per la sua ostinazione e decisi che un giorno sarei diventato come lei. Un giorno, quando avrei avuto un lavoro ed una casa mia. Ero troppo debole, con un carattere non ancora formato, molto condizionabile dai miei genitori. Persone stupende, devo ammetterlo, che non mi hanno mai fatto mancare nulla, che non mi hanno mai dato un ceffone, che hanno sempre discusso con me dei problemi invece che imporre la propria volont?; ma anche immersi nella consuetudine e nelle convinzioni popolari, come tanti di quella generazione. Da loro mi ? stato trasmesso il rispetto per gli animali e per la natura. Ci pensai a lungo, troppo a lungo; impiegai 5-6 anni prima di impormi, ma quando lo feci non ci furono tentennamenti, indecisioni, rimorsi.

              Mia madre aveva capito che qualcosa stava cambiando in me. Ero entusiasta dei ragazzi non carnivori che avevo conosciuto, delle informazioni che mi avevano passato, della certezza che non avrei danneggiato la mia salute, ma semmai l'avrei rafforzata. Ne parlavo con lei, che mi ascoltava attenta e rispondeva sempre: "Noi non mangiamo molta carne; ma un po' ? necessaria.". Nel mio frigo la carne compariva solo una volta a settimana, talora il pesce e di tanto in tanto degli insaccati. Si consideri che sono meridionale (nonostante da piccolo disegnassi il Duomo di Milano e mi sia ritrovato, crescendo, con una cadenza amorfa, un po' come in un film di qualche anno fa) e il rag?, quello cotto per ore, per giorni, fino a diventare cos? scuro che il nero sembra un colore vivo al confronto, fa parte della mia cultura; eppure a casa mia tale consuetudine era solo un'effimera visione relegata ai pranzi patronali. E allora, perch? non rendere radicale la scelta? Lei sospett? qualcosa quando cominciai a non mangiare il secondo piatto; quando rinunciai ai tortellini che mi erano sempre piaciuti tanto; quando scartavo la carne dai maccheroni al forno. Ma non comprese e non accett? quando, in un caldo giorno di luglio, rifiutai con una scusa banale e stupida anche i bastoncini di pesce, quelli buoni del capitano. "Tu sei pazzo, finirai in ospedale. Tu stai frequentando le persone sbagliate. Domani andremo dallo psicologo, prima che sia troppo tardi.": le sue parole di mamma, terrorizzata di fronte all'ignoto. Parole di una mamma che temeva di vedere il proprio figlio finire peggio che drogato. "Capisco la carne, ma il pesce. Non puoi vivere di sole verdure!".
              Niente al mondo mi avrebbe fatto cambiare idea, neppure le lacrime di una mamma. Semplicemente perch? ero certo di essere nel giusto, di non fare danni, di fare del bene al corpo e allo spirito. Sebbene il mondo di Internet fosse ancora un miraggio riservato a pochi eletti, avevo raccolto materiale a sufficienza per documentare la bont? delle mie scelte.
              Non dimenticher? mai quel pomeriggio di urla e rabbia. Quel giorno mi liberai definitivamente dalle catene della carne; divenni un uomo libero di vivere secondo coscienza. Quando le urla si placarono, quando io avevo ormai esaurito le argomentazioni e lei i dubbi, il sole cominci? a splendere per sempre sulla mia vita. Ero libero dalla carne, dalla necrofagia.

              Sapevo che la mia vita sarebbe diventata difficile, ma mai come lo era stata fino a quel giorno. Avevo mangiato carne solo per far piacere a mia madre, a mio padre, alla mia ragazza. Anni di lotte interiori, di lenta maturazione, di compromessi con me stesso. Una coscienza che non riusciva ad essere pulita.

              Mia madre accett?, senza comprendere. Mio padre non comprese e non accett? per molti anni, pur sforzandosi, ma dovette adeguarsi alla mia inflessibilit?. La carne fu bandita dai miei piatti. A poco a poco mia madre si abitu? al mio stile di vita; cap? da sola, senza parole, che un cucchiaio adoperato per girare il rag? contamina irrimediabilmente il sugo di pomodoro. Impar? a leggere le etichette al supermercato, escludendo prodotti con strutto, con brodo di carne, con gelatine animali.
              Mio fratello decise di seguire le mie orme. Ma in lui l'esigenza di non apparire diverso, di restare nella massa fu pi? forte. E cos? dopo un breve periodo torn? sui propri passi, almeno fuori casa. Ma intanto la mia famiglia aveva smesso di mangiare carne. Niente pi? animali morti nel frigo, nel congelatore, nella dispensa, se non in casi eccezionali. Non tanto per convinzione quando per praticit?: un solo sugo ? pi? rapido da preparare di due, un secondo senza carne ? meno impegnativo di due secondi; il contorno, almeno quello, ? sempre stato uguale per tutti, come la frutta!

              Da quel pomeriggio di luglio sono trascorsi tanti anni. Di poche cose sono davvero orgoglioso; del mio non mangiar carne lo sono certamente.

              *

              Descrivere il quando e il come ? stato facile: la mia memoria a lungo termine ? sempre vivida. Spesso faccio fatica a ricordare il mio numero di cellulare, ma rivivo il passato con l'intensit? del presente. Ogni istante, ogni parola, ? saldamente impressa nella mia memoria.
              Ho rinviato il perch? fino da ora. E' il nocciolo della mia digressione. Tanti sono i perch?, ma forse io semplicemente sono nato non carnivoro. In fondo da piccolo rifiutavo come un ossesso gli omogeneizzati, quelli che ti fanno crescere alto bello biondo e con gli occhi azzurri. Sar? per questo che supero appena il metro e settanta, la bellezza ? una chimera, i capelli un lontano ricordo e gli occhi di un banalissimo castano! Ricordo mia madre e mio padre che mi inseguivano per casa per farmi mangiare il fegato e il cuore; mi sa che il fegato me lo rodevo gi? allora, a tre anni! Quanti bocconi di carne masticati per ore fino all'esasperazione, senza riuscire ad inghiottirli...
              A quei tempi andavano di moda le "spremute di carne": una fettina poco cotta veniva pressata con lo schiacciapatate, per farne fuoriuscire il prezioso liquido ricco di ferro e proteine; e alla stregua di giovani vampiri ne bevevamo a iosa, per diventare sempre pi? grandi e belli. Neppure questa aberrazione ? servita allo scopo, se non a farmi provare sempre pi? disgusto dinanzi ad un piatto di animale morto.
              Ma non ? questo che i miei lettori vorrebbero leggere da me. Si aspettano certamente motivazioni pi? interessanti. Tutto quanto troverete nel seguito potrebbe apparire forte, ma ? davvero quel che sento quando si parla di carne.

              Cosa ? la carne che mangiamo? Anzi, che mangiate. Nient'altro che il cadavere di un animale. Una bistecca nel piatto ? un pezzo di cadavere. Che la carne possa piacere ? un discorso soggettivo; che si tratti di animale morto ? oggettivo, indiscutibile. Un pollo allo spiedo ? una gallina morta infilzata. Una lepre in salm? ? una lepre morta. Punto.
              Sono pronto ad accettare qualsiasi argomentazione in fatto di gusto, ma non ritengo opinabile in nessun modo, n? da un punto di vista scientifico n? pratico, l'equazione:

              Mangiare carne = Necrofagia
              o, equivalentemente,
              Carne = Cadavere
              Quando un animale viene ucciso per l'alimentazione, il suo cadavere deve restare a riposo per alcune ore, prima di procedere al consumo; la cosiddetta frollatura. Un animale frollato ? un cadavere in stato iniziale (o avanzato, a seconda del tempo trascorso) di decomposizione.
              Frollatura = Putrefazione
              Spiegatemi pure che non mangiando carne non si vive; non vi crederei comunque, ma vi ascolterei. Non contestatemi, vi prego, invece che la carne che finisce nei vostri piatti sia un cadavere, una carogna, un animale morto. Significherebbe rinnegare la realt?.

              L'animale viene macellato. Viene frollato. Viene venduto. Viene acquistato. Viene messo in frigo. Dopo qualche giorno viene cucinato. Quanto tempo ? trascorso? Sebbene il freddo rallenti i processi di deterioramento, i giorni sono passati, e l'animale ? morto da un po'. La putrefazione ? iniziata. Nello stomaco arriver? un animale morto da giorni.

              Che differenza c'? tra un animale e un uomo? Un uomo ? un animale, che qualcuno definirebbe evoluto. In termini biologici la differenza non ? tanta.
              Ho visto morire i miei cani. Ho dato loro l'ultima carezza. Li ho avvolti in un sudario e rinchiusi in una scatola di cartone per seppellirli. So come ? freddo e rigido un animale morto.
              Purtroppo ho visto anche il corpo esanime di qualche anziano umano a me caro. Non c'era molta differenza. Rigido e freddo allo stesso modo. E mi sono chiesto, scusate la mia follia, come si possa mangiare un cadavere.

              Questo discorso ha un retrogusto macabro, ma non ? confutabile, perdonate la mia convinzione. Mangiare carne ? mangiare morte. Anche le verdure sono morte nel piatto, ma un animale morto ? troppo simile ad un uomo morto, ed ? troppo diverso da una verdura, oltre a possedere un sistema nervoso centrale che consente di provare sentimenti per niente diversi dai nostri.

              Avete mai visto un cane investito? Avete mai osservato le sue budella sparse sull'asfalto? Quando mi ? accaduto, mi sono chiesto come si possa mangiare della carne. In fondo, che differenza c'? tra un cane sbudellato sull'asfalto e un maiale macellato? Ben poca.

              C'? chi mangia carne al sangue. Se questo non ? un atteggiamento ancestrale, come lo si definirebbe? Gli animali selvaggi uccidono le loro prede e ne lappano anche il sangue. E allora siamo davvero creature evolute? C'? un atteggiamento tipico dell'uomo moderno che mi manda in bestia (altro gioco di parole poco felice). L'uomo viene considerato evoluto in alcuni casi e un animale in altri. In base alle convenienze. Se si parla di carne si viene a creare un paradosso. L'uomo mangia carne perch? ? un animale; l'uomo pu? allevare e uccidere gli animali perch? ? superiore ad essi. Decidiamoci, una buona volta. Se proprio vogliamo essere superiori, non uccidiamo per soddisfare il nostro palato. Ma questa ostinazione, a mio parere, ? soltanto la manifestazione dei nostri istinti ancestrali, che ci portano a voler uccidere senza sentirci moralmente colpevoli di assassinio, a desiderare il sangue, a sfogare gli impulsi ferini su chi ? legalmente, moralmente e teologicamente destinato a noi. Se davvero l'uomo fosse superiore, rinuncerebbe a fare del male ogni volta che gli fosse possibile. Si pu? vivere senza carne, serenamente. E se qualcuno me lo contester?, allora vorr? dire che io non esisto, perch? di anni da quel giorno di luglio ne sono trascorsi tanti. C'? anche chi mi ricorda che gli effetti li vedr? con il tempo. Ma di questo passo, quando il tempo sar? passato, la vecchiaia sar? incalzante. Forse diventer? vecchio perch? non mangio carne? Lo spero!

              I nazisti credevano che la razza ariana fosse superiore. In fondo l'uomo comune afferma di essere superiore agli animali. I nazisti istituirono i campi di concentramento. L'uomo comune ha creato gli allevamenti intensivi. I nazisti costringevano gli ebrei a condizioni di vita disumane. L'uomo comune costringe gli animali da allevamento a vivere in uno stato per niente compatibile con la loro natura. Siamo sicuri che ci sia tanta differenza? Con la caduta del nazismo gli ebrei hanno ritrovato, come ? giusto che sia, la loro dignit? e nessuno pi? ne parlerebbe come facevano le SS. Perch? non dovrebbe accadere la stessa cosa con gli animali? Forse perch? per noi sono creature inferiori? Ma i nazisti erano convinti della stessa cosa con gli ebrei... Non potremmo allora essere in torto anche noi oggi come lo erano loro allora?

              Proviamo a guardare negli occhi un animale. Non c'? vita, dietro di essi? Proviamo ad immaginarli un attimo prima che una pistola ad ago gli venga piantata sulla tempia. Siamo sicuri che non ci sia paura in quegli occhi? Io ne avrei, anche se non sapessi cosa stia per accadere. Ne ho avuta tanta quando mi hanno portato in sala operatoria per ridurre una brutta frattura, pur essendo cosciente che qualunque cosa sarebbe stata per il mio bene. Avevo ugualmente paura. Perch? allora una mucca non dovrebbe provarne? Una mucca si dibatte, non arriva spontanemente al patibolo. A volte si lamenta. Non ? paura? E' giusto che ne abbia? La nostra gola vale tanto terrore? Non potrebbe la sua paura essere uguale a quella di un ebreo condannato al forno crematorio? Se qualcuno risponde di no, come fa ad esserne sicuro? L'ha chiesto alla mucca, all'ebreo e poi ha messo a confronto le risposte?
              Anche se non volessimo dare alla vita della mucca uguale valore che alla nostra, perch? considerare priva di senso la sua paura? Siamo sicuri di non mangiare il suo terrore? Possibile che sia tanto difficile provare empatia per un'altra creatura? Possibile che l'egoismo umano copra gli occhi a tal punto?

              La logica umana ? perversa ed egoista. Questo il motivo che ci spinge ancora a mangiare carne, a cibarci di cadaveri. Credo di non avere altro da dire.

              webmaster@luigicivita.it
              Last edited by motosport43; 30-10-15, 22:55.

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                #67
                Oggi ho incontrato un'amica che mentre passeggiava fumava la sua cancerogenissima sigaretta, per?...non mangia carne perch? fa male.

                Comment


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                  #68
                  Originally posted by motosport43 View Post
                  La logica umana ? perversa ed egoista. Questo il motivo che ci spinge ancora a mangiare carne, a cibarci di cadaveri. Credo di non avere altro da dire. t
                  Chiss? se il sig. Civita sa quante forme di vita uccide, direttamente ed indirettamente ogni giorno, ora, minuto, secondo della sua vita, in seguito ad azioni banali, vitali, voluttuarie, durante il lavoro ed il tempo libero; arrogandosi il diritto nazista di scegliere quali forme hanno il diritto o meno alla sua "protezione".
                  Ricordo a tutti che anche gli alimenti mangiati dai vegetariani SONO FORME DI VITA e che nessuno ? in grado incontrovertibilmente di dimostrare che in una qualche forma non "soffrano".
                  Inviterei pertanto il sig. Civita a cibarsi esclusivamente di sostanze inorganiche e a porre in essere comportamenti tali da evitare con certezza morte o danni a qualsivoglia forma di vita.
                  Naturalmente esclusa la sua
                  Last edited by HighSide; 31-10-15, 00:26.

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                  • Font Size
                    #69
                    Ah sicuro: mentre cammini una formica o lumaca prima o poi la schiacci sicuro

                    Ma di asini che volano ancora nn ne ho visti

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                    • Font Size
                      #70
                      Originally posted by Giu72 View Post
                      Oggi ho incontrato un'amica che mentre passeggiava fumava la sua cancerogenissima sigaretta, per?...non mangia carne perch? fa male.
                      Esatto
                      E come gi? detto, sul pacchetto c? scritto chiaro cosa provoca

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                        #71
                        I francesi mangiano 89 chili di carne all’anno a testa, due volte pi? dei loro nonni e tre volte pi? dei bisnonni. Gli italiani 80 chili, gli statunitensi 125. In tutto il mondo vengono uccisi ogni anno 65 miliardi di animali per l’industria alimentare. La produzione di carne ? quintuplicata tra il 1950 e il 2000.

                        I lavoratori del settore della carne sono spesso sfruttati, sottopagati ed esposti a rischi fisici e psicologici. Negli Stati Uniti ogni anno il 25 per cento dei lavoratori del settore della carne si ferisce o si ammala, con un tasso di infortuni che ? il doppio della media del settore manifatturiero del paese. Il numero di maiali venduti in media da un allevamento statunitense ? passato da 945 nel 1992 a 8.400 nel 2009, e il peso medio di un maiale abbattuto ? passato da 67 chili nel 1970 a 100 oggi. In Francia, l’83 per cento degli ottocento milioni di polli d’allevamento vive senza mai vedere la luce del sole.

                        Per produrre un chilo di manzo servono 15.500 litri d’acqua, per un chilo di maiale 4.900 litri, per un chilo di pollo 4.000 litri (per un chilo di mele servono 700 litri d’acqua, 184 per un chilo di pomodori e 131 per un chilo di carote). L’allevamento di carne ? responsabile del 14,5 per cento delle emissioni di gas a effetto serra, pi? dell’intero settore dei trasporti.

                        In tutto il mondo il 70 per cento dei terreni agricoli ? usato per nutrire gli animali. Per produrre un chilo di carne servono tra i 7 e i 12 chili di cereali. Gli animali sono allevati in condizioni crudeli, sono maltrattati e hanno una vita sempre pi? breve. Nel tempo impiegato a leggere questo articolo, sono stati uccisi 190mila animali in tutto il mondo.

                        Ogni volta che mangiamo una bistecca dovremmo ricordare quanta sofferenza e violenza ci mettiamo in bocca. Pi? che per la nostra salute, ? innanzitutto per ragioni ambientali, economiche ed etiche che dovremmo smettere di consumare carne.

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                          #72
                          Originally posted by Giu72 View Post
                          Oggi ho incontrato un'amica che mentre passeggiava fumava la sua cancerogenissima sigaretta, per?...non mangia carne perch? fa male.

                          mi sembra che qualche altro salutista qui dentro fa come la tua amica

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                            #73
                            oggi comunque mi faccio una bella carbonara

                            e vivo sereno

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                            • Font Size
                              #74
                              I tumori sono masse abnormali di tessuto che cresce in eccesso ed in modo scoordinato rispetto ai tessuti normali. Le forme che colpiscono maggiormente la popolazione italiana sono il tumore al colon retto, quello al polmone, al seno e alla prostata. Ci? non vuol dire che gli altri tipi di tumore siano da trascurare, infatti possono influire enormemente sulla nostra vita. La Lega Nazionale dei Tumori ha pubblicato sul proprio sito una scheda monografica per ognuno dei 14 tumori pi? diffusi nel nostro Paese: in ciascuna scheda sono riportati i fattori di rischio, le strategie di prevenzione, sintomi, diagnosi e trattamenti terapeutici.

                              1) Il tumore del cavo orale

                              L'incidenza cresce con l'et? e si riscontra in prevalenza nelle aree alpine e nel Nord Est (causa del maggior consumo di alcol e tabacco), rappresenta il 4% dei tumori maligni nell'uomo e l'1% nella donna. Ogni anno in Italia vengono scoperti, grazie alla diagnosi precoce, 4.000 nuovi casi di tumori del cavo orale, guaribili in altissima percentuale. Per prevenire questo tipo di tumore bisogna eliminare i fattori di rischio: alcol e tabacco, cura delle lesioni orali, cura dell'igiene orale, controllo annuale della dentatura presso lo specialista odontostomatologico, dieta ricca di verdure e frutta fresca.

                              Continua a leggere per approfondire...

                              2) Il tumore del collo dell'utero

                              Il tumore del collo dell'utero ? pi? frequente nella fascia di et? compresa tra i 35 e i 50 anni, con 3.500 nuovi casi/anno. La principale causa responsabile ? l'infezione da Papilloma Virus umano (HPV), in particolare di tipo 16 e 18 che si trasmette durante l'attivit? sessuale. Prevenitelo con rapporti sessuali protetti grazie all'impiego di metodi di barriera meccanica (profilattico), igiene e cura dell'igiene sessuale. Oggi sono in avanzata fase di sperimentazione vaccini contro il papillomavirus da effettuare in giovane et? (12-16 anni).

                              Continua a leggere per approfondire...

                              3) Tumore del colon-retto

                              E la seconda causa di morte per tumore nell'insieme dei due sessi in Italia. Ogni anno 34.000 persone si ammalano di un carcinoma colorettale e 17.000 muoiono per questa malattia. L'incidenza e elevata nei Paesi ad alto sviluppo economico e di conseguenza si ritiene che il rischio sia associato ad una dieta ricca di grassi, proteine, calorie, alcol e carne, ma povera di fibre, calcio e folati. Per prevenire ? importante seguire una dieta bilanciata ricca di verdure e frutta fresca, limitata nella carne, povera di grassi, sale e conservanti contenenti nitrati. E determinante l'endoscopia, che mira ad evitare l'insorgenza del cancro attraverso la semplice rimozione, sempre per via endoscopica, dei polipi adenomatosi. Continua a leggere per approfondire...

                              4) Il tumore del corpo dell'utero

                              In Italia la sua incidenza ? di 7.700 casi l'anno. Rappresenta il quarto tumore del sesso femminile, dopo il carcinoma della mammella, del colon e del polmone. Colpisce le donne in post-menopausa con una percentuale di eccezioni di circa il 10%. Pre prevenire occorre eliminare e curare alcuni fattori che ne favoriscono l'insorgenza e cio?: diabete, obesit? e ipertensione arteriosa. Continua a leggere per approfondire...

                              5) Tumore del fegato

                              Viene considerato un tumore primitivo non frequente con circa 5.000 nuovi casi/anno in Italia. Sono invece relativamente frequenti i tumori secondari, ovvero le metastasi, che colonizzano il fegato provenendo da altri organi. Come si previene: In linea di principio gli epatocarcinomi sarebbero largamente evitabili, se non altro per il limitato numero di fattori in grado di provocarli. In particolare, gli effetti del virus dell'epatite B possono prevenirsi con un'adeguata immunizzazione (Una misura efficace e risultata la vaccinazione per l'epatite B, che in Italia e obbligatoria per tutti i bambini). Per quanto riguarda invece l'epatite C non sono disponibili vaccini. In caso di infezione cronica da virus dell'epatite B o C e comunque possibile contenere la replicazione del virus con alcuni trattamenti farmacologici. Nella realta italiana, inoltre, e opportuna una riduzione dei danni epatici derivanti dall'assunzione di elevate quantita di alcol e dal fumo di sigarette (aflatossine), mentre meno quantificabili sono i potenziali effetti di altri fattori, dalla dieta alle esposizioni occupazionali. Continua a leggere per approfondire...

                              6) Il tumore della mammella

                              L'incidenza del tumore ? di 37.000 nuovi casi/anno in Italia. Colpisce 1 donna su 10 e nel sesso femminile rappresenta il 25% di tutti i tumori. Attualmente non c'? ancora una reale prevenzione primaria per il carcinoma della mammella: studi sulla farmaco prevenzione sono in una fase avanzata di sviluppo, utilizzati prevalentemente, per ora, allo scopo di ridurre il rischio di insorgenza del tumore sulla seconda mammella. Sembra che un'opportuna attivit? fisica abbia un ruolo protettivo e, nonostante alcuni aspetti della dieta non siano ancora chiari, ? consigliabile comunque un maggiore consumo di verdure e frutta fresca. Continua a leggere per approfondire...

                              7) Melanoma

                              Rappresenta l'1-2% di tutti i tumori maligni, con 6000 nuovi casi/anno e causa oltre 1.500 morti/anno in Italia. Per prevenirlo si consiglia un controllo clinico della cute almeno una volta ogni 2 anni. Evitare, soprattutto per i bambini, scottature e/o esposizioni prolungate e violente dei nevi cutanei ai raggi solari, in particolare nelle ore centrali della giornata. Utilizzare creme solari ad alta protezione che per essere efficaci devono essere applicate pi? volte nella giornata, essere resistenti all'acqua ed alla traspirazione e contenere filtri per raggi UVA e UVB.

                              Continua a leggere per approfondire...

                              8) Il tumore del pancreas

                              Ogni anno sono circa 6.000 le persone colpite dal tumore del pancreas. Per prevenirlo ? senza dubbio importante non fumare, dal momento che il fumo di sigaretta rappresenta il carcinogeno piu chiaramente implicato nel determinismo di una neoplasia maligna pancreatica, e avere una dieta ricca di verdure e frutta fresca e povera di alcol. Le persone che hanno altri casi di tumore del pancreas in famiglia dovrebbero sottoporsi a controlli periodici. Continua a leggere per approfondire...

                              9) Il tumore del polmone

                              In Italia l'incidenza del tumore del polmone ? di oltre 38.000 casi l'anno per gli uomini e di oltre 8.000 per le donne. Da solo rappresenta il 20% di tutte le morti per tumore in Italia ed ? al primo posto come causa di morte per tumore negli uomini. ? in aumento nelle donne in Italia e in Europa in seguito all'acquisizione dell'abitudine del fumo. Il fumo di sigaretta ne ? la causa principale. Negli Stati Uniti, nel Nord Europa, e anche in Italia per gli uomini l'incidenza ? diminuita in seguito alla riduzione del consumo di tabacco. Essendo noto il rapporto tra fumo di sigaretta e tumore del polmone, ? possibile attuare una prevenzione primaria rimuovendo la causa con l'abolizione del fumo di sigaretta. Continua a leggere per approfondire...

                              10) Il tumore della prostata

                              Rappresenta il secondo tumore pi? frequente in molti Paesi occidentali. Ogni anno in Italia oltre 20.000 uomini si ammalano di tumore alla prostata. Il tumore pu? avere un andamento silente per molti anni, a volte pu? non dare manifestazioni cliniche per tutta la vita. Se il tumore ? diagnosticato al suo esordio esistono diverse possibilit? terapeutiche con ottime probabilit? di guarigione. Una costante attivit? fisica, la riduzione del peso corporeo e un'alimentazione equilibrata, povera di grassi e ricca di verdure e frutta fresca (soprattutto ortaggi gialli, pomodori e peperoni dotati di propriet? antiossidanti, sostanze ricche di vitamina A, D, E e selenio) sembrano essere utili nel ridurre il rischio di malattia. Continua a leggere per approfondire...

                              11) Il tumore del rene

                              Il tumore del rene rappresenta circa il 2% di tutti i tumori, con una incidenza di circa 6.000 casi/anno in Italia. La frequenza ? doppia negli uomini che nelle donne. Al momento attuale non ? possibile prevenire il tumore del rene, se non evitando i fattori di rischio come ad esempio il fumo di sigaretta. Continua a leggere per approfondire...

                              12) Tumore dello stomaco

                              E un tumore tra i piu frequenti con quasi 20.000 nuovi casi/anno in Italia. Di recente e stata rilevata una diminuzione delle forme localizzate al corpo ed all'antro mentre sono sensibilmente aumentate quelle cardiali. Un'alimentazione di tipo mediterraneo, con abbondante verdura e frutta fresca e poca carne alla griglia o affumicata sembra avere un effetto protettivo. L'abbandono del fumo di sigaretta puo aiutare. Nel caso di infezione da Helicobacter Pylori procedere a una semplice terapia antibiotica che dovrebbe essere in grado di eradicare il batterio. Continua a leggere per approfondire...

                              13) Il tumore del testicolo

                              ? un tumore raro (meno dell'1% di tutti i tumori del maschio). In Italia l'incidenza ? di circa 870 casi/anno, colpisce soprattutto uomini giovani e attualmente ? guaribile nella quasi totalit? dei casi diagnosticati in fase iniziale e nell'80-90% di quelli diagnosticati in fase avanzata. Si previene risolvendo chirurgicamente le situazioni di criptorchidismo. Continua a leggere per approfondire...

                              14) Il tumore della vescica

                              Il tumore della vescica, in costante aumento nei Paesi industrializzati, rappresenta circa il 70% delle forme tumorali a carico dell'apparato urinario e oltre il 3% di tutti i tumori. ? pi? comune tra i 60 e i 70 anni, ed ? tre volte pi? frequente negli uomini che nelle donne. La sopravvivenza a cinque anni supera, in Italia, il 70% dei casi. Non esistono al momento programmi di screening o metodi di diagnosi precoce scientificamente affidabili. Occorre quindi mettere in atto misure di prevenzione legate alle abitudini di vita che consistono nell'abolizione del fumo e in una dieta sana ed equilibrata. Continua a leggere per approfondire...

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                                Originally posted by arabykola View Post
                                Ecco
                                Sarebbe da chiedergli xk? scrive qui e non a oms.. Ma vabb?
                                Beh penso che lui dica semplicemente la sua e penso che non vi ? motivo alcuno per cui mettersi a fare guerra all'OMS ... che gli verrebbe in tasca ?

                                L'OMS fa bene a fare le dichiarazioni che ritiene opportune cosi come il cittadino ha diritto ed anche dovere di interpretarle e dar loro il peso che meglio crede . PEr qualcuno sono vangelo mentre per altre sono meramente un parere che ? interpretabile .
                                Io ad esempio apprendo la notizia , ne tengo considerazione e continuo con la mia alimentazione in cui una volta a settimana compare carne di suino o di manzo o di pollo o quel che mi va . In tutta franchezza mi rifiuto di pensare che quei 150-200gr di carne a settimana mi siano cosi deleteri per la salute ...
                                Last edited by Lele-R1-Crash; 31-10-15, 09:58.

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