Ecco i consigli per disintossicarsi
L'Internet Addiction Disorder ? una vera e propria patologia che porta a disturbi del sonno, aggressivit?, difficolt? a creare relazioni sociali. Le linee guida consigliano di non superare le due ore giornaliere davanti allo schermo mentre alcuni utenti restano collegati anche 18 ore al giorno. ?Non ? possibile dedicare a un'attivit? tutto questo tempo e non avere conseguenze celebrali?, commenta il medico David Cox alla Bbc
Vanno a letto ma non riescono a dormire. Sono esausti e si svegliano stanchi. Non riescono a spegnere il loro cervello. Nei casi pi? gravi, sopraggiungono ansia, esaurimento nervoso, difficolt? di interazione. Perch?? La colpa ? della tecnologia. Nerina Ramlakhan lavora presso la clinica privata Nightingale Hospital, a trenta minuti da Buckingham Palace, ed ? membro della squadra per il trattamento della cyber-dipendenza. ?Quel che molti dei miei pazienti hanno in comune ? il fatto di essere sempre davanti allo schermo: anche la notte, quando cercano di dormire ? racconta Ramlakhan all?emittente inglese Bbc ? La presenza del computer ? totalmente pervasiva?. Tra i pazienti della clinica londinese, un uomo sospeso dal lavoro dopo l?invio di una email ?inadeguata? a un cliente nelle prime ora del mattino. Ricoverato anche un 17enne con crisi epilettiche che stava sveglio tutta la notte a giocare al computer. Cosa hanno in comune il professionista e l?adolescente? Entrambi hanno sviluppato una dipendenza dalla tecnologia.
Chat, siti porno, videogame online e gioco d?azzardo: un mondo parallelo dove sono per? i social network (e Facebook in particolare) a farla da padroni. Una dipendenza che pu? portare, nei casi peggiori, a trascorrere fino a 18 ore al giorno di fronte a uno schermo. ?Non ? possibile dedicare a un?attivit? tutto questo tempo e non avere conseguenze a livello celebrale ? commenta all?emittente inglese il medico David Cox, nello staff dell?app di meditazione Mindfulness ? Siamo stressati perch? la nostra mente non ? abituata a fare quello che gli chiediamo di fare. Contemporaneamente, per?, il nostro cervello ? molto bravo ad adattarsi e continuer? a farlo?. L??Internet Addiction Disorder? (IAD) ? una vera e propria patologia che condiziona la vita di chi ne soffre come qualunque altro tipo di dipendenza. Una escalation di disturbi: difficolt? a dormire, necessit? di trascorrere sempre pi? tempo sul web, mancanza di concentrazione, difficolt? a creare relazioni sociali, disinteresse verso altri tipi di attivit? oltre a quella online, fino ad arrivare a depressione e ansia.
Conseguenze peggiori per i bambini. Diminuzione della memoria e incapacit? a sviluppare ?la parte del cervello legata alla concentrazione?, precisa all?emittente inglese la psicologa Catherine Steiner-Adair. Tanto che secondo le linee guida del National Institute for Health and Care Excellence sia adulti che bambini dovrebbero passare massimo due ore al giorno davanti a uno schermo. Un recente studio della London School of Economics, invece, ha suggerito che nelle scuole dove sono vietati i telefoni cellulari, i punteggi dei test dei bimbi aumentano di oltre il 6%. Peccato che, se anche la tecnologia non fosse presente a scuola, sarebbe comunque protagonista nella vita quotidiana in famiglia. Basti pensare che, secondo l?ultima indagine Technomic Index di Samsung, a ogni nucleo famigliare corrispondono circa 16 dispositivi elettronici, tra cellulari, tablet e computer. Per una vita filtrata dalla tecnologia.
Ma non solo bambini tra i pazienti dei centri di disintossicazione dalla tecnologia. ?Per quanti ricordano la vita prima di internet il fascino della tecnologia ? irresistibile ? continua Nerina Ramlakhan alla Bbc? Mia figlia di 11 anni si ? gi? annoiata di Facebook mentre noi siamo ancora nella fase ?Oh, non ? meraviglioso??. La nostra generazione non ? stata educata sul modo in cui relazionarsi alla tecnologia e quindi vi rispondiamo in maniera troppo istintiva?. Tra i disturbi presenti negli adulti, competitivit?, aggressivit?, timore di non avere la situazione (soprattutto quella ?online?) sotto controllo e un?iper eccitazione del cervello causata dalla mancanza di tempo offline.
Centri di disintossicazione dal web che non troviamo solo nel Regno Unito. Famosi quelli in Cina e Giappone, nel 2013 ? nato in Pennsylvania il Bradford Regional Medical Center, il primo centro americano per la cura della dipendenza da Internet: costo di un trattamento intensivo di 10 giorni, 14mila dollari. Anche in Italia esistono istituti dove curare l?Internet addiction. Dal 2009 ? nato il Centro per le psicopatologie da web del Policlinico Agostino Gemelli di Roma mentre, un anno dopo, ? sceso in campo l?ambulatorio dell?ospedale Molinette di Torino. ?La dipendenza da internet ? una patologia che si sta diffondendo a livello epidemico?, racconta lo psichiatra Federico Tonioni, a capo dell?ambulatorio al Gemelli, evidenziando come i Facebook-dipendenti siano almeno due iscritti su dieci. E proprio come ogni altra dipendenza, l?astinenza porta a crisi e ?sintomi fisici molto simili a quelli manifestati da tossicomani in crisi da astinenza?. Proprio come accade ai giocatori d?azzardo o a quanti hanno abusato di alcol e droghe.
Consigli della clinica di disintossicazione inglese:
Avere ?tramonti elettronici?, ovvero smettere di usare la tecnologia almeno un?ora prima di andare a letto.
Leggere libri, non e-book
Tenere l?orologio lontano durante la notte e non usare il telefono come sveglia
Ri-energizzarsi: dopo essersi alzati, fare colazione entro la prima mezz?ora e prima di bere bevande a base di caffeina
Idratarsi: bere almeno due litri d?acqua al giorno
Fonte ilfattoquotidiano.it
L'Internet Addiction Disorder ? una vera e propria patologia che porta a disturbi del sonno, aggressivit?, difficolt? a creare relazioni sociali. Le linee guida consigliano di non superare le due ore giornaliere davanti allo schermo mentre alcuni utenti restano collegati anche 18 ore al giorno. ?Non ? possibile dedicare a un'attivit? tutto questo tempo e non avere conseguenze celebrali?, commenta il medico David Cox alla Bbc
Vanno a letto ma non riescono a dormire. Sono esausti e si svegliano stanchi. Non riescono a spegnere il loro cervello. Nei casi pi? gravi, sopraggiungono ansia, esaurimento nervoso, difficolt? di interazione. Perch?? La colpa ? della tecnologia. Nerina Ramlakhan lavora presso la clinica privata Nightingale Hospital, a trenta minuti da Buckingham Palace, ed ? membro della squadra per il trattamento della cyber-dipendenza. ?Quel che molti dei miei pazienti hanno in comune ? il fatto di essere sempre davanti allo schermo: anche la notte, quando cercano di dormire ? racconta Ramlakhan all?emittente inglese Bbc ? La presenza del computer ? totalmente pervasiva?. Tra i pazienti della clinica londinese, un uomo sospeso dal lavoro dopo l?invio di una email ?inadeguata? a un cliente nelle prime ora del mattino. Ricoverato anche un 17enne con crisi epilettiche che stava sveglio tutta la notte a giocare al computer. Cosa hanno in comune il professionista e l?adolescente? Entrambi hanno sviluppato una dipendenza dalla tecnologia.
Chat, siti porno, videogame online e gioco d?azzardo: un mondo parallelo dove sono per? i social network (e Facebook in particolare) a farla da padroni. Una dipendenza che pu? portare, nei casi peggiori, a trascorrere fino a 18 ore al giorno di fronte a uno schermo. ?Non ? possibile dedicare a un?attivit? tutto questo tempo e non avere conseguenze a livello celebrale ? commenta all?emittente inglese il medico David Cox, nello staff dell?app di meditazione Mindfulness ? Siamo stressati perch? la nostra mente non ? abituata a fare quello che gli chiediamo di fare. Contemporaneamente, per?, il nostro cervello ? molto bravo ad adattarsi e continuer? a farlo?. L??Internet Addiction Disorder? (IAD) ? una vera e propria patologia che condiziona la vita di chi ne soffre come qualunque altro tipo di dipendenza. Una escalation di disturbi: difficolt? a dormire, necessit? di trascorrere sempre pi? tempo sul web, mancanza di concentrazione, difficolt? a creare relazioni sociali, disinteresse verso altri tipi di attivit? oltre a quella online, fino ad arrivare a depressione e ansia.
Conseguenze peggiori per i bambini. Diminuzione della memoria e incapacit? a sviluppare ?la parte del cervello legata alla concentrazione?, precisa all?emittente inglese la psicologa Catherine Steiner-Adair. Tanto che secondo le linee guida del National Institute for Health and Care Excellence sia adulti che bambini dovrebbero passare massimo due ore al giorno davanti a uno schermo. Un recente studio della London School of Economics, invece, ha suggerito che nelle scuole dove sono vietati i telefoni cellulari, i punteggi dei test dei bimbi aumentano di oltre il 6%. Peccato che, se anche la tecnologia non fosse presente a scuola, sarebbe comunque protagonista nella vita quotidiana in famiglia. Basti pensare che, secondo l?ultima indagine Technomic Index di Samsung, a ogni nucleo famigliare corrispondono circa 16 dispositivi elettronici, tra cellulari, tablet e computer. Per una vita filtrata dalla tecnologia.
Ma non solo bambini tra i pazienti dei centri di disintossicazione dalla tecnologia. ?Per quanti ricordano la vita prima di internet il fascino della tecnologia ? irresistibile ? continua Nerina Ramlakhan alla Bbc? Mia figlia di 11 anni si ? gi? annoiata di Facebook mentre noi siamo ancora nella fase ?Oh, non ? meraviglioso??. La nostra generazione non ? stata educata sul modo in cui relazionarsi alla tecnologia e quindi vi rispondiamo in maniera troppo istintiva?. Tra i disturbi presenti negli adulti, competitivit?, aggressivit?, timore di non avere la situazione (soprattutto quella ?online?) sotto controllo e un?iper eccitazione del cervello causata dalla mancanza di tempo offline.
Centri di disintossicazione dal web che non troviamo solo nel Regno Unito. Famosi quelli in Cina e Giappone, nel 2013 ? nato in Pennsylvania il Bradford Regional Medical Center, il primo centro americano per la cura della dipendenza da Internet: costo di un trattamento intensivo di 10 giorni, 14mila dollari. Anche in Italia esistono istituti dove curare l?Internet addiction. Dal 2009 ? nato il Centro per le psicopatologie da web del Policlinico Agostino Gemelli di Roma mentre, un anno dopo, ? sceso in campo l?ambulatorio dell?ospedale Molinette di Torino. ?La dipendenza da internet ? una patologia che si sta diffondendo a livello epidemico?, racconta lo psichiatra Federico Tonioni, a capo dell?ambulatorio al Gemelli, evidenziando come i Facebook-dipendenti siano almeno due iscritti su dieci. E proprio come ogni altra dipendenza, l?astinenza porta a crisi e ?sintomi fisici molto simili a quelli manifestati da tossicomani in crisi da astinenza?. Proprio come accade ai giocatori d?azzardo o a quanti hanno abusato di alcol e droghe.
Consigli della clinica di disintossicazione inglese:
Avere ?tramonti elettronici?, ovvero smettere di usare la tecnologia almeno un?ora prima di andare a letto.
Leggere libri, non e-book
Tenere l?orologio lontano durante la notte e non usare il telefono come sveglia
Ri-energizzarsi: dopo essersi alzati, fare colazione entro la prima mezz?ora e prima di bere bevande a base di caffeina
Idratarsi: bere almeno due litri d?acqua al giorno
Fonte ilfattoquotidiano.it
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