Tratto da un post su fb dove si percula vespa
Visto che molti " scaltri" me lo chiedevano, vi sono pure i link degli studi peer rewiew
Giorgio Calabrese:
''Tu fai terrorismo! Io faccio l'equilibrio scientifico!'' (riferito al Dr Pinelli)
Bruno Vespa:
''Scusi Professore (riferito al Dr Pinelli), se lei va dicendo a milioni di persone che fanno ammalare i figli dandogli il latte e la carne, io uso il termine terrorista, lei si scelga il suo, abbia pazienza. Lei sta dicendo agli italiani che hanno un'alimentazione di base di questo genere da sempre che crescono meglio, che vivono di pi?, lei sta dicendo che fanno ammalare i figli? Ma stiamo scerzando?! Lei ? un medico, io la rispetto e lei se ne assume la responsabilit?! Adesso interrompiano per qualche istante...''
1. Secondo recenti ed approfonditi studi scientifici, i bambini obesi che cambiano dieta ed adottano un regime alimentare basato su alimenti di origine vegetale come frutta, verdura e cereali integrali, eliminando i prodotti alimentari di origine animale, hanno di gran lunga meno probabilit?, rispetto agli altri bambini, di incorrere in malattie cardiache ed altri serissimi disturbi.
Fonte:
Plant-based diet may reduce obese children's risk of heart disease. Science News, February 12, 2015 - http://www.sciencedaily.com/releases...0212065210.htm
Innumerevoli sono oramai le evidenze sottoposte a quel processo noto all'interno della comunit? scientifica come PEER REVIEW (ovvero REVISIONE TRA PARI...capito prof. Calabrese? PEER REVIEW) che non fanno altro che segnalare inequivocabilmente come l'assunzione di prodotti alimentari di origine animale rappresenti uno dei pi? pericolosi fattori di rischio inerenti ad un vasto spettro di patologie che affliggono l'umano e che una sana ed equilibrata dieta basata esclusivamente su prodotti alimentari di origine vegetale sia la scelta migliore per l'organismo umano.
2. Ad esempio, questo ? quello che viene indicato dagli esperti ricercatori in fatto di nutrizione e salute riguardo al ''principio di precauzione'' per quanto concerne la prevenzione del cancro:
''Si suggeriscono consigli dietetici in cui le prove sufficientemente convincenti includono:
(1) il limitare o evitare i prodotti lattiero-caseari per ridurre il rischio di cancro alla prostata;
(2) il limitare o evitare alcool per ridurre il rischio di tumori della bocca, faringe, laringe, esofago, colon, del retto e della mammella;
(3) l'evitare carne rossa e trasformata per ridurre il rischio di tumori del colon e del retto;
(4) l'evitare carni alla griglia e fritte per ridurre il rischio di tumori del colon, del retto, della mammella, della prostata, del rene e del pancreas;
(5) il consumare prodotti di soia durante l'adolescenza per ridurre il rischio di cancro al seno in et? adulta e per ridurre il rischio di recidiva e di mortalit? per le donne precedentemente trattate per il cancro al seno;
e (6), si sottolinea, il consumo di frutta e verdura per ridurre il rischio di diverse forme comuni di cancro''.
In parole povere:
''evitate come l'Ebola latte, prodotti caseari e carni se non volete rischiare seriamente di beccarvi qualche neoplasia, ma piuttosto mangiate soia, frutta e verdura a volont? per prevenire diverse forme tumorali.''
Fonte:
Gonzales, G.F. et al. Applying the precautionary principle to nutrition and cancer. J Am Coll Nutr. 2014;33(3):239-46. doi: 10.1080/07315724.2013.866527. Epub 2014 May 28. Applying the precautionary principle to nutrition and cancer. - PubMed - NCBI
3. Seguire una dieta ricca di proteine animali porta ad una morte precoce, rispetto alle persone che ne consumano meno, secondo uno studio che ha analizzato i dati di 6.381 adulti americani di et? compresa tra 50 anni e pi? grandi. I partecipanti che hanno consumato pi? proteine di origine animale hanno avuto un aumento del rischio di morte correlata al diabete superiore a 5 volte rispetto agli altri partecipanti. Quelli di et? inferiore ai 65 anni che hanno mangiato pi? proteine animali avevano un aumento di rischio del 74% per morte associata a diverse cause invalidanti di salute ed un incremento di 4 volte maggiore nella morte correlata al cancro, nel corso di un follow-up durato ben 18 anni.
I rischi per la morte erano ridotti o addirittura assenti quando le fonti proteiche erano di origine vegetale.
Fonte:
Levine, M, E. et al. Low protein intake is associated with a major reduction in IGF-1, cancer, and overall mortality in the 65 and younger but not older population. Cell Metab. 2014; 19:407-417 -http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24606898
4. L'assunzione giornaliera di frutta pu? diminuire il rischio di malattie cardiache di ben il 40%, secondo i dati presentati al Congresso della Societ? Europea di Cardiologia. I ricercatori hanno seguito 451.681 partecipanti per sette anni, e hanno scoperto che oltre a ridurre il rischio di malattie cardiache, il consumo giornaliero di frutta riduce il rischio di morte per malattie cardiache ed ictus rispettivamente del 27% e 40%, rispetto ad un consumo minore. L'assunzione giornaliera di frutta ha diminuito inoltre il rischio di morte complessivo del 32% durante il follow-up. Questo studio sottolinea l'efficacia della frutta come prevenzione e trattamento delle malattie.
Fonte:
Du, H. et al. Fresh fruit consumption, blood pressure and cardiovascular disease risk: a prospective cohort study of 0.5 million adults in the China Kadoorie Biobank. Report presented at: European Society of Cardiology Congress 2014; September 1, 2014: Barcelona, Spain - Fruit consumption cuts CVD risk by up to 40%
5. Frutta e verdura riducono il rischio di morte prematura, secondo quanto emerso dai risultati di una meta-analisi pubblicata sul British Medical Journal (BMJ). I ricercatori hanno analizzato 16 studi separati, di cui uno con 833 mila e 234 partecipanti, e hanno scoperto che ogni porzione di frutta e verdura in pi? diminuisce il rischio di morte rispettivamente del 6 e del 5%.
Dallo studio in questione:
''Questa meta-analisi fornisce ulteriori prove del fatto che un maggior consumo di frutta e verdura ? associato ad un minor rischio di mortalit? per tutte le cause associate a malattie, in particolare per quanto riguarda la mortalit? cardiovascolare.''
Fonte:
Wang, X. et al. Fruit and vegetable consumption and mortality from all causes, cardiovascular disease, and cancer: systematic review and dose-response meta-analysis of prospective cohort studies. BMJ. 2014;349:g4490 - Fruit and vegetable consumption and mortality from all causes, cardiovascular disease, and cancer: systematic review and dose-response meta-analysi... - PubMed - NCBI
6. Un recentissimo studio scientifico comparativo che ha preso in esame le seguenti diete alimentari: Vegana, Vegetariana, Semi-Vegetariana, Pesco-Vegetariana ed Onnivora, ha rilevato come la dieta vegana sia quella che apporta maggiori benefici nutrizionali all'organismo umano.
Riferiscono gli autori della predetta pubblicazione scientifica:
''La dieta vegan ha ricevuto i pi? alti valori di indice di salute alimentare e quella onnivora i pi? bassi [...] L'utilizzo di sistemi di indicizzazione, la stima della qualit? della dieta complessiva in base ai diversi aspetti dei modelli alimentari salutari (...) hanno indicato costantemente la dieta vegana come la pi? sana.''
Fonte:
Clarys, P. et al. Comparison of Nutritional Quality of the Vegan, Vegetarian, Semi-Vegetarian, Pesco-Vegetarian and Omnivorous Diet. Nutrients. Mar 2014; 6(3): 1318?1332. Published online Mar 24, 2014. doi: 10.3390/nu6031318 - Comparison of Nutritional Quality of the Vegan, Vegetarian, Semi-Vegetarian, Pesco-Vegetarian and Omnivorous Diet
7. Una dieta povera in frutta, verdura, cereali integrali e fibre, ma ad alto contenuto di carne rossa, sale e zucchero raffinato ? ormai un fattore chiave per la morte precoce in tutto il mondo, secondo un nuovo studio pubblicato sulla nota e prestigiosa rivista medico-scientifica The Lancet.
I ricercatori dell'Institute for Health Metrics and Evaluation (IHME) hanno esaminato l'aspettativa di vita per 79 diversi fattori di rischio in ben 188 paesi, per una finestra temporale che va dal 1990 al 2013.
Fattori di rischio dietetici, compresi basso apporto di frutta, verdura, cereali integrali, noci e semi, avevano il pi? impatto sulla morte precoce.
Questo dovrebbe dimostrare chiaramente, ancora una volta, da quale genere di alimenti l'organismo umano trae maggiore beneficio e da quali invece tende a subire un'azione pericolosamente dannosa nel tempo.
Fonte:
Forouzanfar, M, H. et al. Global, regional, and national comparative risk assessment of 79 behavioural, environmental and occupational, and metabolic risks or clusters of risks in 188 countries, 1990?2013: a systematic analysis for the Global Burden of Disease Study 2013. Lancet. Published online September 11, 2015. http://www.thelancet.com/journals/la...128-2/abstract
8. Il consumo di carne, specie se molto lavorata come quella di hamburger, salsicce, wurstel o carne in scatola, aumenta il rischio di morte prematura. Lo rivela un maxistudio coordinato da Sabine Rohrmann dell'Universit? di Zurigo su quasi mezzo milione di individui di 23 paesi, sottolineando che ogni anno il 3% dei decessi prematuri potrebbe essere prevenuto se le persone mangiassero meno carne. Pubblicata sulla rivista BMC Medicine, la ricerca ? parte dello studio europeo EPIC (European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition) che comprende anche una sezione italiana, EPIC-Italia in cui sono stati coinvolti 5 centri (Firenze, Varese, Torino, Napoli e Ragusa) che hanno arruolato, tra il 1993 e il 1998, 47.749 volontari (15.171 uomini e 32.578 donne). L'obiettivo principale di questo studio di grandi dimensioni ? studiare il ruolo della dieta e lo stile di vita (fumo, sovrappeso e obesit?, sedentariet?) nella genesi di malattie come i tumori. In questa pubblicazione gli esperti hanno valutato l'influenza del consumo di carne sul rischio di morte prematura e mostrato che al crescere del consumo di questo alimento (specie se tagli molto lavorati) aumenta il rischio di morire prematuramente: gli autori hanno stimato che ogni anno il 3% dei decessi prematuri potrebbe essere prevenuto se le persone mangiassero in media meno di 20 grammi di carne insaccata o lavorata al giorno.
Immaginate eliminando del tutto questo genere di prodotti alimentari dalla propria dieta fino a che punto potrebbero aumentare i benefici...ed ? stato in effetti acclarato.
Fonte:
Rohrmann, S. et al 2013. Meat consumption and mortality - results from the European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition. BMC Medicine 2013, 11:63 doi:10.1186/1741-7015-11-63 - BMC Medicine | Abstract | Meat consumption and mortality - results from the European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition
9. L'OMS (Organizzazione Mondiale Della Sanit?) evidenzia invece alcuni benefici rilevati in chi segue diete vegetariane: valori minori di pressione sanguigna, una minore mortalit? per cardiopatia ischemica ed ictus cerebrale ed una minore incidenza di diabete mellito.
Report dell'Organizzazione Mondiale della Sanit?, 2005 (WHO 2005)
''La dieta ? stata a lungo associata allo sviluppo di obesit?, diabete e malattie cardiovascolari. Le modificazioni della dieta sono uno dei capisaldi della prevenzione delle malattie croniche. I benefici per la salute di una dieta ricca di frutta, verdura e legumi, (es. fagioli, piselli e lenticchie, comunemente chiamati legumi) sono stati osservati per qualche tempo. Vi ? una notevole quantit? di prove che le sostanze nutritive contenute nella frutta e nelle verdure come le fibre alimentari, l'acido folico, le vitamine antiossidanti ed il potassio, sono associate ad un minor rischio di malattie cardiovascolari.''
Fonte:
Dietary intake of fruit and vegetables and risk of diabetes mellitus and cardiovascular diseases. WHO 2005 - http://www.who.int/dietphysicalactiv...d_diabetes.pdf
E mi fermo qui, anche se potrei continuare ancora per molto.
''Curioso'' riscontrare come l'assunzione di prodotti alimentari di origine animale sia significativamente pi? incidente, rispetto ad una dieta basata su alimenti di origine vegetale, nella contrazione di varie malattie. Se la natura ci avesse creato veramente onnivori, per nutrirci quindi indistintamente sia di alimenti animali che vegetali, allora perch? i primi ci fanno ammalare mentre i secondi ci fortificano e fanno vivere meglio?
Chi ? che farebbe ''terrorismo'' informativo, egregi signori Calabrese e Vespa?
Vediamo se il moderatore ? in grado di tener pulita UNA discussione
E buon appetito
Visto che molti " scaltri" me lo chiedevano, vi sono pure i link degli studi peer rewiew
Giorgio Calabrese:
''Tu fai terrorismo! Io faccio l'equilibrio scientifico!'' (riferito al Dr Pinelli)
Bruno Vespa:
''Scusi Professore (riferito al Dr Pinelli), se lei va dicendo a milioni di persone che fanno ammalare i figli dandogli il latte e la carne, io uso il termine terrorista, lei si scelga il suo, abbia pazienza. Lei sta dicendo agli italiani che hanno un'alimentazione di base di questo genere da sempre che crescono meglio, che vivono di pi?, lei sta dicendo che fanno ammalare i figli? Ma stiamo scerzando?! Lei ? un medico, io la rispetto e lei se ne assume la responsabilit?! Adesso interrompiano per qualche istante...''
1. Secondo recenti ed approfonditi studi scientifici, i bambini obesi che cambiano dieta ed adottano un regime alimentare basato su alimenti di origine vegetale come frutta, verdura e cereali integrali, eliminando i prodotti alimentari di origine animale, hanno di gran lunga meno probabilit?, rispetto agli altri bambini, di incorrere in malattie cardiache ed altri serissimi disturbi.
Fonte:
Plant-based diet may reduce obese children's risk of heart disease. Science News, February 12, 2015 - http://www.sciencedaily.com/releases...0212065210.htm
Innumerevoli sono oramai le evidenze sottoposte a quel processo noto all'interno della comunit? scientifica come PEER REVIEW (ovvero REVISIONE TRA PARI...capito prof. Calabrese? PEER REVIEW) che non fanno altro che segnalare inequivocabilmente come l'assunzione di prodotti alimentari di origine animale rappresenti uno dei pi? pericolosi fattori di rischio inerenti ad un vasto spettro di patologie che affliggono l'umano e che una sana ed equilibrata dieta basata esclusivamente su prodotti alimentari di origine vegetale sia la scelta migliore per l'organismo umano.
2. Ad esempio, questo ? quello che viene indicato dagli esperti ricercatori in fatto di nutrizione e salute riguardo al ''principio di precauzione'' per quanto concerne la prevenzione del cancro:
''Si suggeriscono consigli dietetici in cui le prove sufficientemente convincenti includono:
(1) il limitare o evitare i prodotti lattiero-caseari per ridurre il rischio di cancro alla prostata;
(2) il limitare o evitare alcool per ridurre il rischio di tumori della bocca, faringe, laringe, esofago, colon, del retto e della mammella;
(3) l'evitare carne rossa e trasformata per ridurre il rischio di tumori del colon e del retto;
(4) l'evitare carni alla griglia e fritte per ridurre il rischio di tumori del colon, del retto, della mammella, della prostata, del rene e del pancreas;
(5) il consumare prodotti di soia durante l'adolescenza per ridurre il rischio di cancro al seno in et? adulta e per ridurre il rischio di recidiva e di mortalit? per le donne precedentemente trattate per il cancro al seno;
e (6), si sottolinea, il consumo di frutta e verdura per ridurre il rischio di diverse forme comuni di cancro''.
In parole povere:
''evitate come l'Ebola latte, prodotti caseari e carni se non volete rischiare seriamente di beccarvi qualche neoplasia, ma piuttosto mangiate soia, frutta e verdura a volont? per prevenire diverse forme tumorali.''
Fonte:
Gonzales, G.F. et al. Applying the precautionary principle to nutrition and cancer. J Am Coll Nutr. 2014;33(3):239-46. doi: 10.1080/07315724.2013.866527. Epub 2014 May 28. Applying the precautionary principle to nutrition and cancer. - PubMed - NCBI
3. Seguire una dieta ricca di proteine animali porta ad una morte precoce, rispetto alle persone che ne consumano meno, secondo uno studio che ha analizzato i dati di 6.381 adulti americani di et? compresa tra 50 anni e pi? grandi. I partecipanti che hanno consumato pi? proteine di origine animale hanno avuto un aumento del rischio di morte correlata al diabete superiore a 5 volte rispetto agli altri partecipanti. Quelli di et? inferiore ai 65 anni che hanno mangiato pi? proteine animali avevano un aumento di rischio del 74% per morte associata a diverse cause invalidanti di salute ed un incremento di 4 volte maggiore nella morte correlata al cancro, nel corso di un follow-up durato ben 18 anni.
I rischi per la morte erano ridotti o addirittura assenti quando le fonti proteiche erano di origine vegetale.
Fonte:
Levine, M, E. et al. Low protein intake is associated with a major reduction in IGF-1, cancer, and overall mortality in the 65 and younger but not older population. Cell Metab. 2014; 19:407-417 -http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24606898
4. L'assunzione giornaliera di frutta pu? diminuire il rischio di malattie cardiache di ben il 40%, secondo i dati presentati al Congresso della Societ? Europea di Cardiologia. I ricercatori hanno seguito 451.681 partecipanti per sette anni, e hanno scoperto che oltre a ridurre il rischio di malattie cardiache, il consumo giornaliero di frutta riduce il rischio di morte per malattie cardiache ed ictus rispettivamente del 27% e 40%, rispetto ad un consumo minore. L'assunzione giornaliera di frutta ha diminuito inoltre il rischio di morte complessivo del 32% durante il follow-up. Questo studio sottolinea l'efficacia della frutta come prevenzione e trattamento delle malattie.
Fonte:
Du, H. et al. Fresh fruit consumption, blood pressure and cardiovascular disease risk: a prospective cohort study of 0.5 million adults in the China Kadoorie Biobank. Report presented at: European Society of Cardiology Congress 2014; September 1, 2014: Barcelona, Spain - Fruit consumption cuts CVD risk by up to 40%
5. Frutta e verdura riducono il rischio di morte prematura, secondo quanto emerso dai risultati di una meta-analisi pubblicata sul British Medical Journal (BMJ). I ricercatori hanno analizzato 16 studi separati, di cui uno con 833 mila e 234 partecipanti, e hanno scoperto che ogni porzione di frutta e verdura in pi? diminuisce il rischio di morte rispettivamente del 6 e del 5%.
Dallo studio in questione:
''Questa meta-analisi fornisce ulteriori prove del fatto che un maggior consumo di frutta e verdura ? associato ad un minor rischio di mortalit? per tutte le cause associate a malattie, in particolare per quanto riguarda la mortalit? cardiovascolare.''
Fonte:
Wang, X. et al. Fruit and vegetable consumption and mortality from all causes, cardiovascular disease, and cancer: systematic review and dose-response meta-analysis of prospective cohort studies. BMJ. 2014;349:g4490 - Fruit and vegetable consumption and mortality from all causes, cardiovascular disease, and cancer: systematic review and dose-response meta-analysi... - PubMed - NCBI
6. Un recentissimo studio scientifico comparativo che ha preso in esame le seguenti diete alimentari: Vegana, Vegetariana, Semi-Vegetariana, Pesco-Vegetariana ed Onnivora, ha rilevato come la dieta vegana sia quella che apporta maggiori benefici nutrizionali all'organismo umano.
Riferiscono gli autori della predetta pubblicazione scientifica:
''La dieta vegan ha ricevuto i pi? alti valori di indice di salute alimentare e quella onnivora i pi? bassi [...] L'utilizzo di sistemi di indicizzazione, la stima della qualit? della dieta complessiva in base ai diversi aspetti dei modelli alimentari salutari (...) hanno indicato costantemente la dieta vegana come la pi? sana.''
Fonte:
Clarys, P. et al. Comparison of Nutritional Quality of the Vegan, Vegetarian, Semi-Vegetarian, Pesco-Vegetarian and Omnivorous Diet. Nutrients. Mar 2014; 6(3): 1318?1332. Published online Mar 24, 2014. doi: 10.3390/nu6031318 - Comparison of Nutritional Quality of the Vegan, Vegetarian, Semi-Vegetarian, Pesco-Vegetarian and Omnivorous Diet
7. Una dieta povera in frutta, verdura, cereali integrali e fibre, ma ad alto contenuto di carne rossa, sale e zucchero raffinato ? ormai un fattore chiave per la morte precoce in tutto il mondo, secondo un nuovo studio pubblicato sulla nota e prestigiosa rivista medico-scientifica The Lancet.
I ricercatori dell'Institute for Health Metrics and Evaluation (IHME) hanno esaminato l'aspettativa di vita per 79 diversi fattori di rischio in ben 188 paesi, per una finestra temporale che va dal 1990 al 2013.
Fattori di rischio dietetici, compresi basso apporto di frutta, verdura, cereali integrali, noci e semi, avevano il pi? impatto sulla morte precoce.
Questo dovrebbe dimostrare chiaramente, ancora una volta, da quale genere di alimenti l'organismo umano trae maggiore beneficio e da quali invece tende a subire un'azione pericolosamente dannosa nel tempo.
Fonte:
Forouzanfar, M, H. et al. Global, regional, and national comparative risk assessment of 79 behavioural, environmental and occupational, and metabolic risks or clusters of risks in 188 countries, 1990?2013: a systematic analysis for the Global Burden of Disease Study 2013. Lancet. Published online September 11, 2015. http://www.thelancet.com/journals/la...128-2/abstract
8. Il consumo di carne, specie se molto lavorata come quella di hamburger, salsicce, wurstel o carne in scatola, aumenta il rischio di morte prematura. Lo rivela un maxistudio coordinato da Sabine Rohrmann dell'Universit? di Zurigo su quasi mezzo milione di individui di 23 paesi, sottolineando che ogni anno il 3% dei decessi prematuri potrebbe essere prevenuto se le persone mangiassero meno carne. Pubblicata sulla rivista BMC Medicine, la ricerca ? parte dello studio europeo EPIC (European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition) che comprende anche una sezione italiana, EPIC-Italia in cui sono stati coinvolti 5 centri (Firenze, Varese, Torino, Napoli e Ragusa) che hanno arruolato, tra il 1993 e il 1998, 47.749 volontari (15.171 uomini e 32.578 donne). L'obiettivo principale di questo studio di grandi dimensioni ? studiare il ruolo della dieta e lo stile di vita (fumo, sovrappeso e obesit?, sedentariet?) nella genesi di malattie come i tumori. In questa pubblicazione gli esperti hanno valutato l'influenza del consumo di carne sul rischio di morte prematura e mostrato che al crescere del consumo di questo alimento (specie se tagli molto lavorati) aumenta il rischio di morire prematuramente: gli autori hanno stimato che ogni anno il 3% dei decessi prematuri potrebbe essere prevenuto se le persone mangiassero in media meno di 20 grammi di carne insaccata o lavorata al giorno.
Immaginate eliminando del tutto questo genere di prodotti alimentari dalla propria dieta fino a che punto potrebbero aumentare i benefici...ed ? stato in effetti acclarato.
Fonte:
Rohrmann, S. et al 2013. Meat consumption and mortality - results from the European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition. BMC Medicine 2013, 11:63 doi:10.1186/1741-7015-11-63 - BMC Medicine | Abstract | Meat consumption and mortality - results from the European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition
9. L'OMS (Organizzazione Mondiale Della Sanit?) evidenzia invece alcuni benefici rilevati in chi segue diete vegetariane: valori minori di pressione sanguigna, una minore mortalit? per cardiopatia ischemica ed ictus cerebrale ed una minore incidenza di diabete mellito.
Report dell'Organizzazione Mondiale della Sanit?, 2005 (WHO 2005)
''La dieta ? stata a lungo associata allo sviluppo di obesit?, diabete e malattie cardiovascolari. Le modificazioni della dieta sono uno dei capisaldi della prevenzione delle malattie croniche. I benefici per la salute di una dieta ricca di frutta, verdura e legumi, (es. fagioli, piselli e lenticchie, comunemente chiamati legumi) sono stati osservati per qualche tempo. Vi ? una notevole quantit? di prove che le sostanze nutritive contenute nella frutta e nelle verdure come le fibre alimentari, l'acido folico, le vitamine antiossidanti ed il potassio, sono associate ad un minor rischio di malattie cardiovascolari.''
Fonte:
Dietary intake of fruit and vegetables and risk of diabetes mellitus and cardiovascular diseases. WHO 2005 - http://www.who.int/dietphysicalactiv...d_diabetes.pdf
E mi fermo qui, anche se potrei continuare ancora per molto.
''Curioso'' riscontrare come l'assunzione di prodotti alimentari di origine animale sia significativamente pi? incidente, rispetto ad una dieta basata su alimenti di origine vegetale, nella contrazione di varie malattie. Se la natura ci avesse creato veramente onnivori, per nutrirci quindi indistintamente sia di alimenti animali che vegetali, allora perch? i primi ci fanno ammalare mentre i secondi ci fortificano e fanno vivere meglio?
Chi ? che farebbe ''terrorismo'' informativo, egregi signori Calabrese e Vespa?
Vediamo se il moderatore ? in grado di tener pulita UNA discussione
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