Approvati all'unanimit? dall'Assemblea nazionale francese tre emendamenti alla legge sulla transizione energetica che impongono a negozi e supermercati di ridurre il loro spreco alimentare. La grande distribuzione sar? obbligata a donare ad enti caritatevoli il cibo in scadenza (ma ancora buono) oppure ad usare gli scarti alimentari per produrre energia.
Le misure, presentate dal deputato socialista ed ex sottosegretario all'Agroalimentare Guillaume Garot, prevedono in particolare il divieto per i supermercati di "rendere inutilizzabili" i prodotti scaduti o vicini alla scadenza rimasti invenduti, per esempio cospargendoli di candeggina, come molti fanno.
I punti vendita dovranno donare quelli ancora adatti al consumo umano ad associazioni caritative, oppure destinare i prodotti non pi? vendibili al consumo animale, al compostaggio o alla valorizzazione energetica. Per le cosiddette "grandi superfici", i supermercati di oltre 400 metri quadri, ci sar? inoltre l'obbligo di sottoscrivere convenzioni con associazioni caritative.
Gli emendamenti sono stati approvati in un clima di consenso generale, con il sostegno di centrosinistra, centrodestra e degli ecologisti. Ma tra le aziende della grande distribuzione c'? gi? chi solleva dubbi, in particolare sulla mancanza di dotazioni da parte delle associazioni per conservare e distribuire in tempi utili i prodotti donati. Il promotore del provvedimento, invece, lo vede come un primo passo di un percorso in cui resta "molto da fare", in particolare sulla formazione degli operatori e sulla sensibilizzazione dei cittadini
Le misure, presentate dal deputato socialista ed ex sottosegretario all'Agroalimentare Guillaume Garot, prevedono in particolare il divieto per i supermercati di "rendere inutilizzabili" i prodotti scaduti o vicini alla scadenza rimasti invenduti, per esempio cospargendoli di candeggina, come molti fanno.
I punti vendita dovranno donare quelli ancora adatti al consumo umano ad associazioni caritative, oppure destinare i prodotti non pi? vendibili al consumo animale, al compostaggio o alla valorizzazione energetica. Per le cosiddette "grandi superfici", i supermercati di oltre 400 metri quadri, ci sar? inoltre l'obbligo di sottoscrivere convenzioni con associazioni caritative.
Gli emendamenti sono stati approvati in un clima di consenso generale, con il sostegno di centrosinistra, centrodestra e degli ecologisti. Ma tra le aziende della grande distribuzione c'? gi? chi solleva dubbi, in particolare sulla mancanza di dotazioni da parte delle associazioni per conservare e distribuire in tempi utili i prodotti donati. Il promotore del provvedimento, invece, lo vede come un primo passo di un percorso in cui resta "molto da fare", in particolare sulla formazione degli operatori e sulla sensibilizzazione dei cittadini
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