"Io devo uscire, ho scontato la mia pena", gridava un giovane marocchino nel carcere di Biella dove era rinchiuso per furto. Ma il personale carcerario lo sbeffeggiava rispondendo: "Lo dicono tutti". Peccato che il ragazzo avesse ragione e per un errore della magistratura ha scontato due volte la stessa pena. Come riparare? Il pm gli ha assegnato un bonus da scontarsi al prossimo reato.
La storia ? raccontata dal Quotidiano Nazionale. "Il condannato ha sofferto un periodo di carcerazione in eccesso pari a (ma il quanto viene lasciato in bianco, ndr), periodo eventualmente fungibile per altro procedimento", cos? ha scritto il pm Nunzia Gatto dell'ufficio esecuzioni della procura di Milano. In pratica viene dato per certo che il 27enne Aminje Cheraouaqi sicuramente torner? a delinquere e quindi alla prossima condanna gli verr? scontata la pena gi? subita ingiustamente.
Il ragazzo, condannato per furto e resistenza a otto mesi e 20 giorni di galera si ? visto invece infliggere ulteriori 208 giorni di prigionia. Sempre per lo stesso reato. L'errore pare essere stato compiuto da chi ha inserito nel database il nome del giovane con una lettera diversa. In pratica la stessa persona con due nomi differenti. Quindi raddoppio di pena.
La battaglia legale portata avanti dal marocchino e dal suo legale, Debora Piazza, si ? conclusa con l'ammissione da parte della Procura dell'errore ma anzich? accogliere la richiesta di risarcimento pari a circa 50mila euro, il tribunale ha disposto un "bonus" da riscuotersi in caso di nuova condanna. "Ma se ci fosse stato uno di noi - si chiede l'avvocato - ci saremmo comportati allo stesso modo?
La storia ? raccontata dal Quotidiano Nazionale. "Il condannato ha sofferto un periodo di carcerazione in eccesso pari a (ma il quanto viene lasciato in bianco, ndr), periodo eventualmente fungibile per altro procedimento", cos? ha scritto il pm Nunzia Gatto dell'ufficio esecuzioni della procura di Milano. In pratica viene dato per certo che il 27enne Aminje Cheraouaqi sicuramente torner? a delinquere e quindi alla prossima condanna gli verr? scontata la pena gi? subita ingiustamente.
Il ragazzo, condannato per furto e resistenza a otto mesi e 20 giorni di galera si ? visto invece infliggere ulteriori 208 giorni di prigionia. Sempre per lo stesso reato. L'errore pare essere stato compiuto da chi ha inserito nel database il nome del giovane con una lettera diversa. In pratica la stessa persona con due nomi differenti. Quindi raddoppio di pena.
La battaglia legale portata avanti dal marocchino e dal suo legale, Debora Piazza, si ? conclusa con l'ammissione da parte della Procura dell'errore ma anzich? accogliere la richiesta di risarcimento pari a circa 50mila euro, il tribunale ha disposto un "bonus" da riscuotersi in caso di nuova condanna. "Ma se ci fosse stato uno di noi - si chiede l'avvocato - ci saremmo comportati allo stesso modo?
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