Originally posted by arabykola
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La specie umana ? onnivora, in grado di consumare una grande variet? di materiali vegetali e animali.[57][58] Durante il paleolitico l'Homo sapiens impiegava caccia pesca e raccolta quali fonti primarie di cibo[59], alternando ai vegetali spontanei (frutti, semi, radici, tuberi, funghi, piante erbacee) le proteine animali (carne, uova, pesce, insetti, molluschi, crostacei). Si ? provato che gli umani abbiano usato il fuoco sin dal tempo[60] della predominanza dalla specie Homo erectus, che del fuoco faceva documentato uso, probabilmente anche per preparare e cucinare cibo prima di consumarlo.
L'uso del fuoco ? diventato comunque documentatamente regolare nelle specie H.sapiens e H.neanderthalensis. Si ipotizza, su basi scientifiche, che un motore evolutivo per H.erectus (il primo ominide in grado di cuocere i cibi) sia stato costituito dal ricavare, con la cottura, pi? calorie dalla dieta, diminuire le ore dedicate all'alimentazione superando le limitazioni metaboliche che negli altri primati non hanno permesso un'encefalizzazione e uno sviluppo neuronale legato alle dimensioni del cervello in proporzione alle dimensioni corporee[61]. Questo, unito ad un crescente consumo di proteine animali, documentatamente ascritto alla separazione Homo-Australopithecus, o H.habilis-H.erectus[62][63] avrebbe costituito un potente impulso evolutivo.
Un certo numero di persone consuma comunque cibi non cotti, altri si astengono dal consumo di carne in toto, o di alcuni tipi solamente, altri ancora non consumano prodotti derivanti da animali, e ci? per diversi motivi, quali la religione, l'etica o per motivi di salute.
La dieta umana dipende molto dalla cultura e dall'ambiente di ogni popolazione, contemplando popoli come gli Inuit, praticamente carnivori, e vasti strati di popolazioni tropicali pressoch? vegetariane.
Lo studio della dieta ha prodotto lo sviluppo di una vera e propria scienza alimentare. In genere, gli uomini possono sopravvivere da due a otto settimane senza cibo, a seconda del grasso depositato nel corpo. La sopravvivenza senz'acqua ? invece limitata a tre o quattro giorni.
La carenza di cibo resta tuttavia un serio problema, con circa 300.000 morti per fame ogni anno.[64] In realt? esiste anche il problema contrario alla fame, l'obesit?, che nei paesi industrializzati cresce in maniera quasi epidemica, portando problemi di salute e aumentando la mortalit?.
Circa diecimila anni fa, l'uomo ha sviluppato l'agricoltura e l'allevamento all'inizio del Neolitico,[65] che ha sostanzialmente rivoluzionato il tipo di cibo che l'uomo assume, passando velocemente ad una dieta base ricca di carboidrati amilacei da cereali, proteine vegetali da legumi e proteine animali, probabilmente in minore quantit?, da latte, uova, e carne di specie allevate, lipidi da semi. Si trattava di calorie a reperibilit? facilitata rispetto all'ottenimento degli stessi nutrienti dalle attivit? di caccia e raccolta.
Ovviamente se uno vuole tornare ad essere una sottospecie di lemure, ha le porte spalancate... fa parte dell'evoluzione anche l'estinzione

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