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Ma è sempre meglio partecipare no?
..oggi carnevale danoi con sfilata nelle campagne..impegno del kakkio e poi..per me anche il primo gg di Quaresima
Nella Romagna ottocentesca il mercoled? delle Ceneri, si chiamava ?e? d? d? S?n Grugn?n - Il giorno di San Grugnone" perch? la gente, che si era abbandonata alla gioia del carnevale, metteva il "grugno" pensando alle rinunce imposte dalla Quaresima. A Conselice questa tradizione viene mantenuta in vita dal 1919.
La storia del reame del Boyste'land
Il Carnevale di San Grugnone, pi? o meno nella forma attuale, comincia a celebrarsi a Conselice a partire dal 1920, dopo un esordio estemporaneo l?anno precedente.
Da subito nasce lo Stato del Boysteland con tanto di Re, il Pangiagleba, i ministri come il Causidico Racia, i nobili, i generali e i sottosegretari, con nomi che provenivano dai nomignoli di allora e di cui ancora oggi ve n?? traccia.
Originariamente il carnevale conselicese iniziava alle ore 13 del primo giorno di quaresima, quando il Re coi suoi ministri, cortigiani ed uno stuolo di popolani prendevano le mosse per una visita alle colonie, le frazioni di Conselice. Si conta che fossero gi? oltre una cinquantina a formare una carovana costituita da qualche biroccio, un paio di calessi e diverse persone che seguivano in bicicletta e a piedi. Erano del tutto assenti i carri allegorici ed il Gruppo principale si manteneva con una divisa ed un cappello a larga tesa che ricordavano quelli delle giubbe rosse canadesi.
La carovana del Regno del Boystenland, accompagnata da un orchestrina di 7/8 elementi denominata Concertino dal P?p R?ti, abbandonava la piazza di Conselice da via Cavallotti e proseguiva alla volta di San Patrizio, lungo la via Selice Vecchia, poi dopo le prime tappe, i banchetti di vino e di dolciumi offerti dai generosi ?sudditi? , proseguiva lungo il canale dei Molini, intercettando via Merlo.
A quel punto si lasciava alle spalle i paesi per immergersi nella campagna, in una sorta di perle di una collana fatta dai banchetti dei contadini che senza guardare per il sottile facevano a gara nel gioco dell?ospitalit?. Ad ogni tavola imbandita ci si inumidiva la bocca di buon vino e si lasciava un motto, una citazione, una battuta salace o una invettiva a secondo di come girava in quel momento la storia. Ed il ritorno da Borgo Serraglio, Chiesanuova si faceva leggero per come si era carichi di vino e sgombri di pensieri.
Io oggi sono amareggiato, dopo il virus che mi ha spianato il PC ieri sera oggi sono molto avvilito nei confronti dell'umanit?.... Son cagate ovvio ma tant'?!
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