Jules Bianchi, il pilota vittima di un terribile incidente a Suzuka, ha lasciato l'ospedale giapponese dove era ricoverato ed ? stato trasferito
in Francia. Il transalpino della Marussia non ? pi? in coma farmacologico, ma resta in gravi condizioni. Bianchi respira senza aiuti artificiali
e i segni vitali sono stabili. Dopo un lungo e preoccupante silenzio, insomma, ecco qualche buona notizia. La strada per la ripresa, per?,
resta lunghissima.
E' stata la stessa famiglia ad annunciare il trasferimento: ora Bianchi, finito sotto una gru durante il GP del Giappone del 5 ottobre, si
trova in un ospedale vicino alla sua Nizza.
ECCO IL COMUNICATO DELLA FAMIGLIA
"Sono passate quasi sette settimane dopo l’incidente di Jules a Suzuka, nelle quali si sono susseguite sfide e periodi di terapia
neurologica intensiva. Siamo in grado di annunciarvi che Jules ha fatto un importante salto in avanti: non ? pi? in coma artificiale,
nel quale ? stato indotto dopo l’incidente, tuttavia ? ancora privo di conoscenza. Respira privo di aiuti, e i suoi segni vitali sono
stabili, ma le sue condizioni sono ancora classificate come critiche. Il trattamento entra ora in una nuova fase, volta a migliorare
le sue funzioni celebrali. Le sue condizioni neurologiche rimangono stabili. Nonostante la situazione generale continui a rimanere
seria, si ? deciso che nostro figlio fosse in grado di essere trasferito nella nativa Francia. Abbiamo optato per un trasferimento
aereo avvenuto la scorsa notte da Mie General Medical Center a Le Centre Hospitalier Universitaire di Nizza, dove e giunto poco
fa. Jules si trova in terapia intensiva, sotto l’equipe guidata dai Professri Raucoules ed Ichai, mentre verr? monitorato a stretto
contatto dal Professor Paquis, Capo del reparto di Neurochirurgia. Siamo grati che la fase successiva del trattamento al quale ?
sottoposto Jules possa continuare vicino casa, dove pu? essere circondato e supportato da famiglia e amici. Non possiamo che
elogiare il personale del Mie General Medical Center: abbiamo un enorme debito di gratitudine nei loro confronti per tutto quello
che hanno fatto per Jules e per la nostra famiglia durante momenti cos? difficili. In particolare vorremmo ringraziare i Dottori
Kamei ed Yamamichi, congiuntamente al Signor Ogura, e tutta l’equipe medica che ha seguito Jules in Giappone".
in Francia. Il transalpino della Marussia non ? pi? in coma farmacologico, ma resta in gravi condizioni. Bianchi respira senza aiuti artificiali
e i segni vitali sono stabili. Dopo un lungo e preoccupante silenzio, insomma, ecco qualche buona notizia. La strada per la ripresa, per?,
resta lunghissima.
E' stata la stessa famiglia ad annunciare il trasferimento: ora Bianchi, finito sotto una gru durante il GP del Giappone del 5 ottobre, si
trova in un ospedale vicino alla sua Nizza.
ECCO IL COMUNICATO DELLA FAMIGLIA
"Sono passate quasi sette settimane dopo l’incidente di Jules a Suzuka, nelle quali si sono susseguite sfide e periodi di terapia
neurologica intensiva. Siamo in grado di annunciarvi che Jules ha fatto un importante salto in avanti: non ? pi? in coma artificiale,
nel quale ? stato indotto dopo l’incidente, tuttavia ? ancora privo di conoscenza. Respira privo di aiuti, e i suoi segni vitali sono
stabili, ma le sue condizioni sono ancora classificate come critiche. Il trattamento entra ora in una nuova fase, volta a migliorare
le sue funzioni celebrali. Le sue condizioni neurologiche rimangono stabili. Nonostante la situazione generale continui a rimanere
seria, si ? deciso che nostro figlio fosse in grado di essere trasferito nella nativa Francia. Abbiamo optato per un trasferimento
aereo avvenuto la scorsa notte da Mie General Medical Center a Le Centre Hospitalier Universitaire di Nizza, dove e giunto poco
fa. Jules si trova in terapia intensiva, sotto l’equipe guidata dai Professri Raucoules ed Ichai, mentre verr? monitorato a stretto
contatto dal Professor Paquis, Capo del reparto di Neurochirurgia. Siamo grati che la fase successiva del trattamento al quale ?
sottoposto Jules possa continuare vicino casa, dove pu? essere circondato e supportato da famiglia e amici. Non possiamo che
elogiare il personale del Mie General Medical Center: abbiamo un enorme debito di gratitudine nei loro confronti per tutto quello
che hanno fatto per Jules e per la nostra famiglia durante momenti cos? difficili. In particolare vorremmo ringraziare i Dottori
Kamei ed Yamamichi, congiuntamente al Signor Ogura, e tutta l’equipe medica che ha seguito Jules in Giappone".
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