Quando ero quasi adolescente mi imbattei nella frase "siediti sulla riva del fiume ed attendi che il cadavere del tuo nemico passi".
Nel corso della vita poi non ? che l'abbia utilizzata molto sta massima, eccetto una volta (ve la racconto tra un po')... per? ora che il cadavere ? passato non provo nulla: niente soddisfazione, niente di niente. Forse se me ne fossi infischiato e basta dal principio sarebbe stato molto meglio.
Antefatto nel 2007, io ed altri 3 ragazzi diventiamo gli educatori dei pre-adolescenti (2? e 3? media) della mia unit?-pastorale (due parrocchie che operano come se fosse una sola).
Conosco A. un ragazzo con cui collaboro bene, intelligente, arguto, colto, grande informatico, amante del cinema, impegnato nel sociale... piano piano diventiamo amici.....
...la cosa nasce nel 2008: allora ero fidanzato con la mia ex-ex-ex da due anni, educatore in oratorio, avevo iniziato ad infilarmi nel ginepraio della Tesi di Laurea, quando R. mi viene a trovare in parrocchia, io molto contento gli presento questo ragazzo di cui gli parlavo e che stimo molto e con cui il rapporto si sta piano piano stringendo.
Da l? a due mesi circa scopro che si erano sentiti "alle mie spalle".
Per me non era un problema se lei usciva con ragazzi, anche perch? vivendo a 40/50km di distanza, ed avendo giri differenti era del tutto normale che io mi trovassi a fare cose in ambito universitario o parrocchiale con delle ragazze e ragazzi che non erano del giro della fidanzata e viceversa.
Per sentiti alle mie spalle, intendo che si sentivano per cose del tutto legittime, ma non mi andava che la cosa non fosse fatta alla luce del sole.
La mia "giusta ira" era pi? nei confronti di lui, perch? io mai mi sarei permesso (e tutt'ora non lo faccio) di sentire la fidanzata/compagna/moglie di qualcuno che conosco senza "avvisare" l'amico/consocente maschio.
Per me ? una questione di chiarezza, trasparenza e rispetto.
Cmq da quel fatto il rapporto s'incrin? e dopo poco pi? di un anno (aprile 2010) ci lasciammo.
Nel 2011 loro si mettono insieme ed io sentivo rinnovarsi la ferita di quello sgarbo.
Il rapporto con lei ? rimasto buono, ci sentiamo ogni tot mesi, ci facciamo gli auguri per compleanni, Natale, Capodanno, Pasqua.... con lui poco pi? che formale, perch? avendo degli amici comuni capita 1 volta all'anno e spesso anche meno di incrociarci.
Ieri sera ho sentito R. per farle gli auguri di buon compleanno e per dirle che a fine gennaio divento pap?.
Oltre agli auguri, mi ha detto che si ? lasciata con A.
Ecco, in quel momento il cadavere di A. ? passato sotto i miei occhi, senza che io nulla facessi, o abbia fatto in questi anni per "dividerli".
Non ho provato nulla.
Sono contento per lei, perch? purtroppo era insieme ad una persona che ha fatto terra bruciata attorno a s? in virt? della sua "doppiezza".
Quello che mi ? lapalissiano ora ? che ? proprio vero che "il tempo ? galantuomo".
Nel corso della vita poi non ? che l'abbia utilizzata molto sta massima, eccetto una volta (ve la racconto tra un po')... per? ora che il cadavere ? passato non provo nulla: niente soddisfazione, niente di niente. Forse se me ne fossi infischiato e basta dal principio sarebbe stato molto meglio.
Antefatto nel 2007, io ed altri 3 ragazzi diventiamo gli educatori dei pre-adolescenti (2? e 3? media) della mia unit?-pastorale (due parrocchie che operano come se fosse una sola).
Conosco A. un ragazzo con cui collaboro bene, intelligente, arguto, colto, grande informatico, amante del cinema, impegnato nel sociale... piano piano diventiamo amici.....
...la cosa nasce nel 2008: allora ero fidanzato con la mia ex-ex-ex da due anni, educatore in oratorio, avevo iniziato ad infilarmi nel ginepraio della Tesi di Laurea, quando R. mi viene a trovare in parrocchia, io molto contento gli presento questo ragazzo di cui gli parlavo e che stimo molto e con cui il rapporto si sta piano piano stringendo.
Da l? a due mesi circa scopro che si erano sentiti "alle mie spalle".
Per me non era un problema se lei usciva con ragazzi, anche perch? vivendo a 40/50km di distanza, ed avendo giri differenti era del tutto normale che io mi trovassi a fare cose in ambito universitario o parrocchiale con delle ragazze e ragazzi che non erano del giro della fidanzata e viceversa.
Per sentiti alle mie spalle, intendo che si sentivano per cose del tutto legittime, ma non mi andava che la cosa non fosse fatta alla luce del sole.
La mia "giusta ira" era pi? nei confronti di lui, perch? io mai mi sarei permesso (e tutt'ora non lo faccio) di sentire la fidanzata/compagna/moglie di qualcuno che conosco senza "avvisare" l'amico/consocente maschio.
Per me ? una questione di chiarezza, trasparenza e rispetto.
Cmq da quel fatto il rapporto s'incrin? e dopo poco pi? di un anno (aprile 2010) ci lasciammo.
Nel 2011 loro si mettono insieme ed io sentivo rinnovarsi la ferita di quello sgarbo.
Il rapporto con lei ? rimasto buono, ci sentiamo ogni tot mesi, ci facciamo gli auguri per compleanni, Natale, Capodanno, Pasqua.... con lui poco pi? che formale, perch? avendo degli amici comuni capita 1 volta all'anno e spesso anche meno di incrociarci.
Ieri sera ho sentito R. per farle gli auguri di buon compleanno e per dirle che a fine gennaio divento pap?.
Oltre agli auguri, mi ha detto che si ? lasciata con A.
Ecco, in quel momento il cadavere di A. ? passato sotto i miei occhi, senza che io nulla facessi, o abbia fatto in questi anni per "dividerli".
Non ho provato nulla.
Sono contento per lei, perch? purtroppo era insieme ad una persona che ha fatto terra bruciata attorno a s? in virt? della sua "doppiezza".
Quello che mi ? lapalissiano ora ? che ? proprio vero che "il tempo ? galantuomo".
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