Due persone sono rimaste uccise e una terza gravemente ferita in una sparatoria in strada alle porte di Milano, nel quartiere Bruzzano. Le vittime sono un albanese 41enne e un africano 37enne: secondo gli inquirenti potrebbe trattarsi di un regolamento di conti. A dare l'allarme sono stati gli abitanti della zona. Il killer, che in un primo momento ? riuscito a fuggire, ? stato fermato in tarda serata: sarebbe anche lui un albanese.
La prima vittima ? stata uccisa con due colpi alla schiena e uno alla testa in piazza Giustino Fortunato, dove pare che i tre, che si conoscevano, avessero un appuntamento con qualcuno. La seconda persona, forse tentando una fuga, ? stata trovata a terra, in condizioni gravissime, nei pressi di via Marna. Sul posto sono intervenuti i soccorritori del 118, ma i tentativi di rianimare l'uomo sono stati inutili. Non lontano, in via Angeloni, il terzo uomo, ferito: ? stato trasportato al Fatebenefratelli e non rischierebbe la vita.
Gli investigatori ipotizzano un regolamento di conti nell'ambito del mondo dello spaccio di sostanze stupefacenti. Fondamentale, per le indagini, la testimonianza del sopravvissuto. Potrebbe essere stato lui a indirizzare le forze dell'ordine verso il presunto omicida, fuggito a bordo di una Opel e rintracciato solo a tarda serata. Resta ora da chiarire se abbia agito solo o con alcuni complici.
La prima vittima ? stata uccisa con due colpi alla schiena e uno alla testa in piazza Giustino Fortunato, dove pare che i tre, che si conoscevano, avessero un appuntamento con qualcuno. La seconda persona, forse tentando una fuga, ? stata trovata a terra, in condizioni gravissime, nei pressi di via Marna. Sul posto sono intervenuti i soccorritori del 118, ma i tentativi di rianimare l'uomo sono stati inutili. Non lontano, in via Angeloni, il terzo uomo, ferito: ? stato trasportato al Fatebenefratelli e non rischierebbe la vita.
Gli investigatori ipotizzano un regolamento di conti nell'ambito del mondo dello spaccio di sostanze stupefacenti. Fondamentale, per le indagini, la testimonianza del sopravvissuto. Potrebbe essere stato lui a indirizzare le forze dell'ordine verso il presunto omicida, fuggito a bordo di una Opel e rintracciato solo a tarda serata. Resta ora da chiarire se abbia agito solo o con alcuni complici.
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