Molto bene, sta gente mi fa paura, leggere quello che combinano in Messico fa venire i brividi
Messico, arrestato 'el Chapo' Guzman, ricercato numero 1 del narcotraffico
WASHINGTON - Il re della droga messicano, 'El Chapo' Guzman, numero uno del Cartello di Sinaloa, ? stato arrestato in Messico. La notizia ? stata diffusa dalla stampa americana, citando un funzionario dell'amministrazione statunitense e poco pi? tardi ? stata confermata via Twitter dal presidente del Messico Enrique Pena Nieto.
Fermato con una donna. Joaquin 'El Chapo' Guzman, 56 anni, ? stato bloccato nella notte con un blitz incruento durante una festa in un hotel di Mazatlan, nell'ovest del Messico. Era in compagnia di una donna. L'arresto ? avvenuto grazie a una collaborazione delle forze dell'ordine messicane e dell'intelligence americana, anche se ufficialmente nessuna agenzia Usa risulta coinvolta nel blitz. Il funzionario, che ha parlato a condizione di mantenere l'anonimato, non ha rivelato altri dettagli sull'arresto.
Negli Stati Uniti Guzman era in testa alla lista dei principali ricercati della Drug Enforcement Administration e dovr? affrontare diverse accuse per traffico di stupefacenti. Il cartello che ha guidato, quello di Sinaloa, ? fra i protagonisti della guerra della droga che insanguina il Paese da decenni. Una guerra che ha fatto migliaia di vittime: solo ieri, nello stato di Jalisco, la polizia ha trovato l'ennesima fossa comune con i corpi di 15 persone massacrate. Lo scontro tra i cartelli ? per la gestione di un traffico internazionale di stupefacenti che riguarda i mercati del Nord America, dell'Europa e dell'Australia.
Da anni le forze di sicurezza messicana e la Cia erano sulle tracce del boss. Nelle ultime settimane erano stati messi a soqquadro alcuni quartieri di Culiacan, capitale di Sinaloa, alla ricerca dei Joaquin "Chapo" Guzman e dell'altro boss di Sinaloa, Ismael 'Mayo' Zambada, che ? stato catturato nei giorni scorsi. Lo scorso venerd? era stato preso anche Jesus Pena Gonzalez, uno dei responsabili della sicurezza dello stesso Zambada.
Caccia all'uomo. L'arresto di Guzman porta dunque a termine una lunga caccia all'uomo. Gli inquirenti lo cercavano dal quando, nel 2001, scapp? dal carcere, nascosto in un furgone che trasportava biancheria sporca. In questi anni si ? parlato di una sua fuga in Argentina o in Guatemala. Qualcuno si era spinto anche ad accusare il governo dell'ex presidente messicano Felipe Calderon di averlo protetto. Secondo la rivista economica Forbes, in pi? di 10 anni di latitanza il patrimonio di Guzman sarebbe cresciuto di pi? di un miliardo di dollari, facendolo entrare nella classifica degli uomini pi? potenti del mondo. Ma 'el Chapo' (il tarchiato) ? anche una leggenda nera, temuto soprattutto per la sua ferocia.
Contro i nemici e rivali ha usato un intero campionario di atrocit?: torture, mutilazioni, sequestri e naturalmente uccisioni che ne hanno fatto un eroe negativo cantato nelle 'narcorridos', ballate popolari per i re della droga. Su di lui grava anche il sospetto di aver ordinato l'omicidio di Juan Jesus Posadas, il cardinale messicano ucciso nella sua auto nel 1993, e di non aver mai risparmiato neppure donne e bambini. Le cronache delle sue gesta hanno in parte ispirato il romanzo "El poder del perro" ("Il potere del cane"), capolavoro di Don Winslow. Come nel romanzo, a essergli fatale potrebbe essere stata proprio una donna.
Nato povero in una famiglia numerosissima, Guzman ha lasciato la scuola in terza elementare e ha trascorso l'infanzia vendendo arance per poi passare al crimine, prima rubando auto poi entrando in contatto con organizzazioni criminali. Favorito e protetto da Miguel Angel 'The Godfather' (Il padrino) Felix Gallardo, per il quale svolgeva il ruolo di esperto di logistica, prese la guida del cartello di Sinaloa quando il suo 'mentore' fu arrestato nel 1989. Da allora la sua ascesa ? stata inarrestabile, fino a divenire un personaggio quasi mitologico: si racconta pagasse i conti per interi ristoranti per assicurarsi il silenzio dei presenti e che si aggirasse con una scorta di 300 uomini armati. Secondo alcuni, una delle sue compagne avrebbe partorito negli Stati Uniti due gemelli.
Con lui alla guida, quello di Sinaloa ? cresciuto diventando il cartello numero uno: fin dall'inizio ha saputo sfruttare il boom della cocaina negli Stati Uniti, creando 'corridoi' privilegiati per entrare nel Paese tramite l'Arizona e collegamenti diretti con la Colombia. Ora l'impero - cresciuto a dismisura dopo la sua fuga dal carcere - pu? contare anche su marijuana ed eroina.
Fonti della polizia locale hanno annunciato che "El Chapo" sar? mostrato ai giornalisti durante una conferenza stampa presso un hangar della marina messicana dell'aeroporto della capitale. Guzman ? stato preso nell'Hotel Miramar, sul lungomare di Mazatlan, circa 200 km da Culiacan, capitale dello stato di Sinaloa. Il boss, precisano le fonti, ? stato catturato da uomini della marina. Il ministero della difesa ha d'altra parte chiesto un rafforzamento delle misure di protezione del carcere di massima sicurezza della Palma, 70 km dalla capitale, dove 'El Chapo' potrebbe essere portato.
Messico, arrestato 'el Chapo' Guzman, ricercato numero 1 del narcotraffico
WASHINGTON - Il re della droga messicano, 'El Chapo' Guzman, numero uno del Cartello di Sinaloa, ? stato arrestato in Messico. La notizia ? stata diffusa dalla stampa americana, citando un funzionario dell'amministrazione statunitense e poco pi? tardi ? stata confermata via Twitter dal presidente del Messico Enrique Pena Nieto.
Fermato con una donna. Joaquin 'El Chapo' Guzman, 56 anni, ? stato bloccato nella notte con un blitz incruento durante una festa in un hotel di Mazatlan, nell'ovest del Messico. Era in compagnia di una donna. L'arresto ? avvenuto grazie a una collaborazione delle forze dell'ordine messicane e dell'intelligence americana, anche se ufficialmente nessuna agenzia Usa risulta coinvolta nel blitz. Il funzionario, che ha parlato a condizione di mantenere l'anonimato, non ha rivelato altri dettagli sull'arresto.
Negli Stati Uniti Guzman era in testa alla lista dei principali ricercati della Drug Enforcement Administration e dovr? affrontare diverse accuse per traffico di stupefacenti. Il cartello che ha guidato, quello di Sinaloa, ? fra i protagonisti della guerra della droga che insanguina il Paese da decenni. Una guerra che ha fatto migliaia di vittime: solo ieri, nello stato di Jalisco, la polizia ha trovato l'ennesima fossa comune con i corpi di 15 persone massacrate. Lo scontro tra i cartelli ? per la gestione di un traffico internazionale di stupefacenti che riguarda i mercati del Nord America, dell'Europa e dell'Australia.
Da anni le forze di sicurezza messicana e la Cia erano sulle tracce del boss. Nelle ultime settimane erano stati messi a soqquadro alcuni quartieri di Culiacan, capitale di Sinaloa, alla ricerca dei Joaquin "Chapo" Guzman e dell'altro boss di Sinaloa, Ismael 'Mayo' Zambada, che ? stato catturato nei giorni scorsi. Lo scorso venerd? era stato preso anche Jesus Pena Gonzalez, uno dei responsabili della sicurezza dello stesso Zambada.
Caccia all'uomo. L'arresto di Guzman porta dunque a termine una lunga caccia all'uomo. Gli inquirenti lo cercavano dal quando, nel 2001, scapp? dal carcere, nascosto in un furgone che trasportava biancheria sporca. In questi anni si ? parlato di una sua fuga in Argentina o in Guatemala. Qualcuno si era spinto anche ad accusare il governo dell'ex presidente messicano Felipe Calderon di averlo protetto. Secondo la rivista economica Forbes, in pi? di 10 anni di latitanza il patrimonio di Guzman sarebbe cresciuto di pi? di un miliardo di dollari, facendolo entrare nella classifica degli uomini pi? potenti del mondo. Ma 'el Chapo' (il tarchiato) ? anche una leggenda nera, temuto soprattutto per la sua ferocia.
Contro i nemici e rivali ha usato un intero campionario di atrocit?: torture, mutilazioni, sequestri e naturalmente uccisioni che ne hanno fatto un eroe negativo cantato nelle 'narcorridos', ballate popolari per i re della droga. Su di lui grava anche il sospetto di aver ordinato l'omicidio di Juan Jesus Posadas, il cardinale messicano ucciso nella sua auto nel 1993, e di non aver mai risparmiato neppure donne e bambini. Le cronache delle sue gesta hanno in parte ispirato il romanzo "El poder del perro" ("Il potere del cane"), capolavoro di Don Winslow. Come nel romanzo, a essergli fatale potrebbe essere stata proprio una donna.
Nato povero in una famiglia numerosissima, Guzman ha lasciato la scuola in terza elementare e ha trascorso l'infanzia vendendo arance per poi passare al crimine, prima rubando auto poi entrando in contatto con organizzazioni criminali. Favorito e protetto da Miguel Angel 'The Godfather' (Il padrino) Felix Gallardo, per il quale svolgeva il ruolo di esperto di logistica, prese la guida del cartello di Sinaloa quando il suo 'mentore' fu arrestato nel 1989. Da allora la sua ascesa ? stata inarrestabile, fino a divenire un personaggio quasi mitologico: si racconta pagasse i conti per interi ristoranti per assicurarsi il silenzio dei presenti e che si aggirasse con una scorta di 300 uomini armati. Secondo alcuni, una delle sue compagne avrebbe partorito negli Stati Uniti due gemelli.
Con lui alla guida, quello di Sinaloa ? cresciuto diventando il cartello numero uno: fin dall'inizio ha saputo sfruttare il boom della cocaina negli Stati Uniti, creando 'corridoi' privilegiati per entrare nel Paese tramite l'Arizona e collegamenti diretti con la Colombia. Ora l'impero - cresciuto a dismisura dopo la sua fuga dal carcere - pu? contare anche su marijuana ed eroina.
Fonti della polizia locale hanno annunciato che "El Chapo" sar? mostrato ai giornalisti durante una conferenza stampa presso un hangar della marina messicana dell'aeroporto della capitale. Guzman ? stato preso nell'Hotel Miramar, sul lungomare di Mazatlan, circa 200 km da Culiacan, capitale dello stato di Sinaloa. Il boss, precisano le fonti, ? stato catturato da uomini della marina. Il ministero della difesa ha d'altra parte chiesto un rafforzamento delle misure di protezione del carcere di massima sicurezza della Palma, 70 km dalla capitale, dove 'El Chapo' potrebbe essere portato.
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