Originally posted by Larsen_EE
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Come sempre i furbi vincono
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a parte che tutti gli immigrati in america passavano da ellis island per essere registrati all'immigrazione, quindi nessuno poteva entrare clandestinamente, almeno via nave dall'europa, negli stati uniti, sul resto puoi inventarti quello che ti pare, ma t'assicuro che se l'ente di riscossione avesse l'assoluta certezza di cio' che ti chiede, non farebbe mai sconti.
considerando che l'uk non e' un paese in cui e' richiesto il passaporto per un italiano, quindi non hai dogane o bolli che certifichino quando entri e quando esci dal paese, vorrei sapere come puoi essere certo che una residenza dichiarata legalmente non sia quella effettiva... visto che spesso e volentieri manco lo stato puo' farlo.
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ovvio..aveva ragione mio nonno, se devi rubare...ruba tanto....
cmq.....ha avuto anche la faccia di legno di pretendere i pagamenti dalla pubblica ammnistrazione....quando si dice avere la faccia come il bottom....
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Sicuramente Giovanni ha ragione anche perch? facendo i conti della serva sulle tasse non pagate e dividendo il tutto per il numero di appartamenti... Risulterebbe un conto pari ad un milione e seicentomila euro di tasse non pagate per appartamento.... Ora... Ok che le tasse sugli immobili in Italia sono alte e sono schizzate su negli ultimi anni... Ma...
Marco
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ecco un bel post che chiarisce bene come funziona il fisco in italia:
Nella tana del Fisco – Il blog di Domenico Ferrara
e posso garantire che, pur se la fonte e' "malata" (per carita', il giornale!! ma come ti permetti??), quello che c'e' scritto e' assolutamente realistico.
meditate difensori del fisco, meditate quelli che "se sei onesto non devi preoccuparti"... paese di merda.
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Originally posted by Larsen_EE View Postecco un bel post che chiarisce bene come funziona il fisco in italia:
Nella tana del Fisco ? Il blog di Domenico Ferrara
e posso garantire che, pur se la fonte e' "malata" (per carita', il giornale!! ma come ti permetti??), quello che c'e' scritto e' assolutamente realistico.
meditate difensori del fisco, meditate quelli che "se sei onesto non devi preoccuparti"... paese di merda.
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Leggo certe cose e son contento di aver chiuso la partita iva per fare il dipendente..
Per? mi rode non poco. .
Inviato dal mio GT-I9505 utilizzando Tapatalk
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Originally posted by Larsen_EE View Postecco un bel post che chiarisce bene come funziona il fisco in italia:
Nella tana del Fisco ? Il blog di Domenico Ferrara
e posso garantire che, pur se la fonte e' "malata" (per carita', il giornale!! ma come ti permetti??), quello che c'e' scritto e' assolutamente realistico.
meditate difensori del fisco, meditate quelli che "se sei onesto non devi preoccuparti"... paese di merda.
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sisi, lo so, ma appunto, la stampa parla solo dei vip, e spesso e volentieri pure loro vengono tirati in causa con motivazioni pretestuose... quello che e' realmente abominevole e' il fatto che, pur essendo richieste illegittime, l'unico modo che hai per toglierteli dai coglioni, e' pagare... anche se non glieli devi.
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Originally posted by macicca View PostLeggo queste cose e mi viene voglia di bestemmiare la madonna.
Scusate ma mi viene da ridere, non tanto di voi (che non siete tenuti ad essere informati in un campo che non ? il vostro) ma del giornalista che tende in ogni modo a spettacolarizzare un caso piccolo piccolo ed all'ordine del giorno.
Le cose che capitano a me (e non solo, intendo in media a tutti i miei colleghi) sono ben peggio, quello del link ? il modo normale ed in genere pi? indolore di procedere da parte dell'Agenzia delle Entrate per l'imposta di registro.
Questo lasciando stare alcune inesattezze dell'articolo, tipo il pagamento del 30% a titolo di sanzioni. Il 30% esiste come sanzione per l'omesso versamento, NON per l'evasione dove la sanzione ? il 100% dell'imposta, definibile in unica soluzione ad 1/6 o ad 1/3 in sede di accertamento con adesione o successivamente cd. mediazione (altra presa per i fondelli, chiamata cos? perch? andava di moda il termine).
Quindi, nel caso de quo, l'imprenditore avr? definito un determinato valore presumibilmente in sede di adesione pagando l'imposta (intera) sulla differenza tra il dichiarato ed il concordato oltre ad un ulteriore terzo (e non 30%) dello stesso importo a titolo di sanzioni.
Piccolo inciso di non secondaria importanza. Nell'articolo si parla dell'imprenditore che ha acquistato l'azienda (non di quello che l'ha venduta) e guardacaso ha definito in adesione proprio lui. Secondo voi perch?? Beh, ve lo spiego dopo, posso solo anticiparvi che non ? un caso...
A parte ci? considerate, a titolo di esempio, che uno in degli ultimi accertamenti sull'imposta di registro che mi ? capitato (cessione di un bar) dall'applicazione degli stessi criteri del caso linkato (utilizzo del moltiplicatore 3, senza scendere nei dettagli) l'avviamento risultava inferiore di oltre 6.000 Euro rispetto a quello dichiarato (che era effettivo, non avrei motivo di mentire qui, posto che sto raccontando cose completamente anonime e perci? potenzialmente di fantasia).
E quindi? Beh, ovviamente quello di cui sopra non ? l'unico criterio utilizzabile e difatti in quel caso non venne utilizzato.
Ne vennero utilizzati altri due:
- cd. metodo indiretto, che parte dalla redditivit? dei titoli di Stato per determinare quella dell'impresa, dal quale scaturiva un'avviamento di circa il doppio rispetto al dichiarato;
- cd. Borsino delle aziende ? riscontro territoriale (notare che in realt? non c'era nessun riferimento a dati reali) che forniva un risultato decisamente inferiore a quello precedente ma comunque superiore al dichiarato.
Casualmente ? stato scelto il primo dei due metodi, non perch? il risultato fosse superiore (NOOOOOOOOOOOOO, giammai ) ma perch? risultava "maggiormente rappresentativo della realt? economica dell?azienda ceduta". Ma se il secondo metodo doveva considerare dati di aziende simili della stessa zona come fa ad essere pi? rappresentativo della realt? aziendale quello che non considera nulla di tutto ci? facendo solo un calcolo astratto ed indiretto? Boh, misteri della fede...
Oltre a questo, OVVIAMENTE, anche il secondo metodo non conteneva in realt? alcun dato di imprese simili limitandosi a rilevare cose tipo:
- che erano stati considerati "valori medi di mercato riferiti ai diversi tipi di attivit?" (come diversi e gli altri cosa c'entrano?!?)
- che "l?andamento gestionale dell?azienda in riferimento ai ricavi ed ai redditi pressoch? costanti (che, n.d.r.) fa dedurre una buona potenziale redditivit? prospettica dell?azienda per l?acquirente a fronte dell?investimento operato"
Insomma cose che all'evidenza non volevano dire un kaiser. Nella pratica quelle affermazioni sono servite a tentare di legittimare un accertamento che sostanzialmente presupponeva un incremento del 5% della reddittivit? su base annua.
Peccato che quella effettiva fosse negli anni stabile (come rilevato dalla stessa Ag. Entrate) ed appena sufficiente a sopravvivere oltre che (in realt?) in leggero calo, tanto che l'attivit? ? stata ceduta per tale ragione e lo stesso acquirente l'ha gi? riceduta a sua volta...
Ora, se questa ? la grande intuizione della redditivit? fatta dalla nostra Agenzia delle Entrate mi sa che se quest'ultima gestisse un'impresa sul mercato, con cotanta capacit? imprenditoriale.. di ENTRATE non ne avrebbe molte...
Continua...
manca la parte pi? interessante (e pi? sintetica) sul perch? nell'articolo si parli dell'acquirente (che viene provata dalla fine della vicenda che ho raccontato io e di TUTTE le vicende analoghe) ma ora passo...devo finire qui in studio e poi forse anche andare a casa dai miei bimbi e dalla mia passerotta...
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