Originally posted by Larsen_EE
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No, non ? cos?, ci sono centinaia di ipotesi di contestazioni che ti possono fare, con molte modalit? diverse e per ognuna c'? una normativa di riferimento ed una copiosa giurisprudenza, per non parlare della dottrina, che traccia un orientamento di massima.
Gli stessi orientamenti molte volte sono mutevoli; si modificano nel corso del tempo. Per non parlare di quelli contrastanti (ove non c'? un vero e proprio orientamento poich? la giurisprudenza ? oscillante) che sono la maggioranza.
Per esempio, MOLTO GENERICAMENTE, gli studi di settore, autentico spauracchio per molti contribuenti e prototipo del campo in cui di paventava la sussistenza della cd. presunzione legale iuris tantum (relativa, che ammette cio? la prova contraria) sono in realt? ormai degradati, secondo la giurisprudenza largamente maggioritaria, nel migliore dei casi al rango di presunzione semplice, cio? sfornita dei requisiti di gravit?, precisione e concordanza richiesti dalla Legge per fondare l'azione accertatrice e conseguentemente sono insufficienti, di per s? soli (cio? senza il conforto di altri elementi materiali) ad un esito vittorioso nel Giudizio tributario per l'Amministrazione, nel caso in cui il contribuente faccia ricorso.
Anni fa, invece, era molto difficile riuscire ad ottenere ragione.
Quindi quel che tu dici ? una semplificazione eccessiva in alcuni casi, in altri proprio sbagliato ed in altri ancora (ma una grande minoranza, credimi, tra cui ad esempio rientrano gli accertamenti sull'imposta di registro)....meno...
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