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Ma è sempre meglio partecipare no?
Secondo il dottor Jean-Francois Payen, capo del reparto di rianimazione dell'ospedale di Grenoble, l'ex campione di Formula 1 ha ritrovato la quiete nella sua casa di Gland, in Svizzera: "Ma bisogna essere pazienti"
anche perch? la frase "ha ritovato la quiete" mi sa tanto di epitaffio funebre
anche perch? la frase "ha ritovato la quiete" mi sa tanto di epitaffio funebre
Gi?... nonostante i sempre positivi bollettini a mezzo stampa....
.... per il poco che ne so a livello di casistica medica, il recupero comincia ad avere le probabilit? di un miracolo....
....e la stabilizzazione nelle sue condizioni non ? certo eterna
Al tgsport di Mediaset ho sentito che il professore che lo cur? a Grenoble ? andato a visitarlo a casa e dice che i tempi di recupero variano da 1 anno a 3 anni,quindi...c'? solo da sperare per Schumy!
Al tgsport di Mediaset ho sentito che il professore che lo cur? a Grenoble ? andato a visitarlo a casa e dice che i tempi di recupero variano da 1 anno a 3 anni,quindi...c'? solo da sperare per Schumy!
ripeto...
vorrei sbagliarmi... ma qui si parla solo di tempi di recupero di tutti i beni e interessi a lui collegati....
Gi?... nonostante i sempre positivi bollettini a mezzo stampa....
.... per il poco che ne so a livello di casistica medica, il recupero comincia ad avere le probabilit? di un miracolo....
....e la stabilizzazione nelle sue condizioni non ? certo eterna
Calcolando poi che NESSUNO sa veramente come sia uscito da quell'ospedale.. non ? che abbia salutato con la mano o strizzato l'occhio.. per quanto ne sappiamo noi.. potrebbe essere un vegetale da dicembre 2013...
Stimoli visivi???
Potrebbe anche essere che le pupille seguano una fonte di luce (tipo la minitorcia che usano i dottori),ma che il cervello sia in stand by
Oramai sono 10 mesi...
Siamo allo scadere dell'anno dal brutto incidente sugli sci che ha sconvolto la vita di Michael Schumacher e della sua famiglia. Trecentosessantacinque giorni dopo sulla salute del campione tedesco regna l'incertezza, impossibile parlare di prognosi e varcare la riservatezza chiesta dalla moglie. Ma c'? una speranza: Schumi piange, talvolta e misteriosamente, ma piange. Un segno di vita che ? una speranza per tutti, tifosi, moglie e figli.
Il dettaglio, piccolo ma importantissimo, lo ha rivelato il nostro Giorgio Terruzzi in un articolo apparso sul Corriere della Sera. Nella sua stanza Schumacher piange, si commuove quando sente i figli, la moglie o i suoi cani, che finalmente possono trovare in un piccolo gesto una corrispondenza con l'uomo che da un anno stanno accudendo con fatica e dedizione. Nessuno si ? mai rassegnato e Schumi con questo gesto dimostra che sta ancora lottando, vincer?. Dati certi per una prognosi, una previsione, un commento non ce ne sono, sappiamo solo che il tedesco ? assistito da una squadra efficiente per sconfiggere una grande ingiustizia trovata sugli sci. La sua famiglia l'aspetta, i tifosi e anche noi, con fiducia.
Domenica 29 dicembre 2013. Michael Schumacher lascia lo chalet Les Brames per una giornata sulle piste di sci di meribel in compagnia del figlio Mick e di una piccola comitiva di amici. Intorno alle undici si avventura in fuoripista ma inciampa in una roccia nascosta dalla neve, cade in avanti e batte la testa contro un altro masso. Arriva in coma all'ospedale universitario di Grenoble dove viene sottoposto la sera stessa e poi il giorno seguente a due interventi neurochirurgici.
Il 3 gennaio, giorno del suo 45esimo compleanno, la situazione rischia di precipitare. Posto in stato di coma farmacologico, Schumacher viene gradualmente risvegliato a partire dal 30 gennaio. Nel corso dei mesi di febbraio e marzo alcuni organi di stampa danno voce a specialisti che, pur non avendo accesso al paziente, si sbilanciano sulle sue condizioni, formulando ipotesi di ogni genere. Si diffonde addirittura la notizia del decesso. Il 17 febbraio si chiude senza l'individuazione di responsabilit? l'inchiesta sull'incidente aperta dalla procura di Albertville. Ad inizio Primavera un comunicato di Sabine kKehm, portavoce storica di Schumacher, parla di segni incoraggianti e di fiducia nel risveglio. Ai primi di aprile un'altra nota ufficiale annuncia progressi significativi e momenti di coscienza. Luned? 16 giugno Michael ? fuori dal coma e viene trasferito in una clinica riabilitativa di Losanna, una trentina di chilometri ad est della cittadina di Gland, dove si trova la villa della famiglia Schumacher. Si parla di interazione con l'ambiente circostante e di reazioni agli stimoli tattili e sonori.
Alla fine di giugno un dipendente della societ? di elitrasporto che avrebbe dovuto gestire il trasferimento (poi avvenuto via terra) offre ai media alcune pagine della cartella clinica di Schumi. Individuato ed arrestato, l'uomo si toglie la vita all'inizio di agosto, impiccandosi in carcere a Zurigo. Mercoled? 3 settembre si diffondono voci di un rientro a casa di Schumacher entro Natale. Il ritorno avviene gi? una settimana dopo. La riabilitazione prosegue tra le mura della blindatissima residenza di Gland, dove si reca in visita alla fine di ottobre Jean-Francois Payen, uno dei neurochirurghi dell'equipe di Grenoble, che parla per Schumacher di una convalescenza di tre anni. Il 13 novembre, ventesimo anniversario della conquista del primo titolo in Australia, il sito internet del sette volte iridato viene riattivato. Vi compaiono anche i messaggi con i quali la famiglia ringrazia tutti coloro che sin dal 29 dicembre 2013 sostengono Michael e loro stessi in una battaglia che rimane lunga e difficile.
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