Le scadenze della vita sono perentorie.
C'? un momento per abbandonarsi all'istinto giocoso dell'incoscienza ed uno(sciagurato)per doversi dedicare ad un ruolo denso di responsabilit?.
Essere adulti non ? un compito da asilo.Ci si arrabatta quotidianamente tra centinaia di questioni contorteiove governo ladro!
E gli altrettanti rimedi che ci sforziamo di predisporre, quasi mai hanno un esito risolutivo.
Se poi si considera che ognuno di noi ha un'umoralit? ben definita(che puntualmente trascina con s? in ogni vicissitudine che gli capita), il quadro che ne esce ? inquietante.
Eppure non se ne pu? fare a meno.Nonostante ci si propini l'ascesi(e non solo spirituale...eremo docet) come sistema per esorcizzare lo scempio cui sottoponiamo quotidianamente le nostre meningi, l'istinto alla socialit? ha comunque il sopravvento.
Ed eccoci qui. Migliaia di persone sconosciute che discutono, comode, nell'ovatta delle loro dimore abituali.Non si sentono voci o rumori, ma ? un silenzio che possiede una sua propria eloquenza.
Una miriade di stati d'animo che si incrociano in un luogo privo di una concreta ubicazione cui affidiamo volentieri le nostre coscienze e il nostro cuore.
C'? un momento per abbandonarsi all'istinto giocoso dell'incoscienza ed uno(sciagurato)per doversi dedicare ad un ruolo denso di responsabilit?.
Essere adulti non ? un compito da asilo.Ci si arrabatta quotidianamente tra centinaia di questioni contorteiove governo ladro!
E gli altrettanti rimedi che ci sforziamo di predisporre, quasi mai hanno un esito risolutivo.
Se poi si considera che ognuno di noi ha un'umoralit? ben definita(che puntualmente trascina con s? in ogni vicissitudine che gli capita), il quadro che ne esce ? inquietante.
Eppure non se ne pu? fare a meno.Nonostante ci si propini l'ascesi(e non solo spirituale...eremo docet) come sistema per esorcizzare lo scempio cui sottoponiamo quotidianamente le nostre meningi, l'istinto alla socialit? ha comunque il sopravvento.
Ed eccoci qui. Migliaia di persone sconosciute che discutono, comode, nell'ovatta delle loro dimore abituali.Non si sentono voci o rumori, ma ? un silenzio che possiede una sua propria eloquenza.
Una miriade di stati d'animo che si incrociano in un luogo privo di una concreta ubicazione cui affidiamo volentieri le nostre coscienze e il nostro cuore.
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