Originally posted by Lele-R1-Crash
View Post
Announcement
Collapse
No announcement yet.
Announcement
Collapse
No announcement yet.
La RIVA chiude tutti gli impianti
Collapse
X
-
dico, tu insisti, ma li hai visti i dati nazionali?
100 morti? guarda che si parla di incidenza, non di mortalit?, i dati sulla mortalit? sono molto pi? bassi.
quanto ai dati, ripeto, guarda i dati nazionali, e vedrai che moltissime regioni hanno un'incidenza bel pi? alta.
Comment
-
Originally posted by Larsen_EE View Postdico, tu insisti, ma li hai visti i dati nazionali?
100 morti? guarda che si parla di incidenza, non di mortalit?, i dati sulla mortalit? sono molto pi? bassi.
quanto ai dati, ripeto, guarda i dati nazionali, e vedrai che moltissime regioni hanno un'incidenza bel pi? alta.
la media pugliese viaggia a 100 casi sotto e non si capisce perch? SOLO la citt? di taranto debba avere tanti tumori mentre tutt'attorno molti di meno...
o meglio io lo so bene, e credo anche tu.
a questo punto perch? non dirlo?
l'ilva ha ucciso e uccide 60 persone all'anno.
Non l'acciaieria in se ma le porcate fatte da gestori senza scrupoli e politici corrotti.
Comment
-
Qui vedo che la gente fa il tifo....ma come state messi?!?!?
Ma lo avete visto almeno il filmato delle iene, tanto per capire un po la situazione?? Li avete visti i fumi che escono anche non dai camini e quindi non sono monitorati?? Le avete viste le nuvole di polvere che si levano da dove arrivano i minerali?!?!?
Tumoti a Taranto?!??!
Certo i dati della provincia di tarnto sono in parte annacquati, ma se vai nella zona intorno all'ILVA le cose cambiano drasticamente....
Ilva, ambientalisti: a Taranto, nei rioni vicini agli impianti, un caso di cancro ogni 18 abitanti
A Taranto, nei quartieri pi? vicini all'Ilva, c'? un malato di cancro ogni 18 abitanti. E nei rioni pi? distanti da altiforni e ciminiere c'? un malato di cancro ogni 26 abitanti. I dati rivelati dal movimento ambientalista Peacelink gettano una nuova luce sul rapporto che lega inquinamento industriale e gravi patologie e rischiano di suscitare un ulteriore allarme in una citt? reduce da un anno travagliato a causa della tempesta giudiziaria che, proprio per il reato di disastro ambientale, ha colpito l'Ilva.
La denuncia degli ambientalisti di Peacelink trae origine dal numero degli esenti ticket per patologie tumorali. A Taranto sono quasi 9mila - 8.916 per l'esattezza - su una popolazione di poco superiore ai 191mila abitanti secondo i dati ultimi. Peacelink entra nel dettaglio e dice che nei quartieri Tamburi, Paolo VI, Citt? Vecchia e parte del centro - la parte di Taranto pi? vicina all'Ilva - quelli affetti da patologie tumorali accertate sono 4.328 su circa 78mila abitanti; negli altri quartieri di Taranto, invece, sono 4.558 su circa 128mila abitanti. Peacelink si riferisce ai casi noti ma si chiede anche quanti siano i cittadini con tumori latenti e non diagnosticati. I dati dell'esenzione ticket, infatti, non li comprendono e per questo Peacelink chiede analisi epidemiologiche pi? approfondite e mirate.
Che l'inquinamento dell'Ilva sia fonte di "malattia e di morte" lo avevano scritto i periti del gip Patrizia Todisco nei documenti consegnati nella primavera 2012 e che poi hanno costituito la base delle accuse che a luglio dello stesso anno hanno portato al sequestro senza facolt? d'uso degli impianti dell'area a caldo e agli arresti di otto persone tra dirigenti e proprietari. Fra questi ultimi, gli ex presidenti dell'Ilva, Emilio Riva e il figlio Nicola, che solo il 26 luglio scorso hanno lasciato gli arresti domiciliari. Ad ottobre scorso, poi, lo studio "Sentieri" dell'Istituto superiore di sanit? ha nuovamente messo in evidenza il nesso fra inquinamento industriale e gravi malattie a Taranto. Due elementi - la perizia consegnata al gip e lo studio dell'Iss - che hanno spinto il ministero dell'Ambiente ad accelerare il riesame dell'Autorizzazione integrata ambientale (Aia) concessa all'Ilva nel 2011, fissando regole pi? stringenti e ordinando nuovi lavori sugli impianti, il tutto con l'obiettivo di abbattere le emissioni inquinanti.
L'attuazione dell'Aia resta un fronte aperto (e delicato) per l'Ilva, come dimostrano le polemiche che in tutti questi mesi a Taranto non si sono spente. Ancora ieri l'arcivescovo della citt?, Filippo Santoro, ha denunciato come la situazione, nonostante tre leggi in meno di un anno, non sia migliorata, invitando a non procrastinare ulteriormente il risanamento sia della fabbrica che dell'area circostante.
Ma ? polemica anche sull'impatto negativo del siderurgico sulla salute dei tarantini. A met? luglio il commissario dell'Ilva, Enrico Bondi, contestando la Valutazione di danno sanitario (Vds) fatta dalla Regione Puglia e dall'Arpa Puglia sull'Ilva, disse che se Taranto ha avuto un elevato numero di tumori, questo ha prevalentemente due cause: la spiccata propensione al fumo di sigarette da parte della popolazione, essendo citt? marittima e portuale, e il fatto che tanti tarantini abbiano lavorato a contatto con l'amianto delle navi tra Arsenale della Marina Militare e Cantieri navali. Investito dalle critiche ma anche da richieste di dimissioni dall'incarico di commissario di governo, Bondi si affrett? a precisare che quella tesi era contenuta in uno studio dell'Ilva che aveva trovato. Antecedente, quindi, la decisione del Consiglio dei ministri di commissariare l'Ilva (4 giugno scorso). Sulle dichiarazioni di Bondi la tempesta si ? placata ma oggi, con i dati di Peacelink, scatta un nuovo allarme. E rischia di ripartire lo scontro su salute e ambiente a Taranto.
Domani mattina a Roma, infine, Bondi incontrer? per la prima volta i sindacati metalmeccanici per parlare di Ilva e di che fare in futuro. Non ci sar? la presentazione del nuovo piano industriale dell'azienda ma i sindacalisti attendono che il commissario esponga almeno le linee guida. E fra queste la pi? importante, ovvero come rendere compatibili nell'Ilva di Taranto la tutela dell'ambiente, il mantenimento della produzione e la salvaguardia degli 11mila posti di lavoro diretti.
Ilva, ambientalisti: a Taranto, nei rioni vicini agli impianti, un caso di cancro ogni 18 abitanti - Il Sole 24 ORE
Comment
-
forse perche' in tutta la puglia quella e' l'unica area decentemente industrializzata?
ripeto, guarda i dati nazionali, e confrontali con quelli relativi alle aree industriali e produttive: scoprirari che lavorare fa male.
non serve un giudice per dirlo, e' dai tempi della rivoluzione industriale che c'e' da fare i conti sul rapporto benefici/danni del lavoro.
60 persone l'anno muiono di tumore a taranto?
l'incidenza di mortalita' nazionale per il 2006 (anno dell'ultimo censimento nazionale):
Banca Dati Tumori in Italia
guarda i dati delle altre regioni... e spaventati pure...
Comment
-
Originally posted by TommySan View PostQui vedo che la gente fa il tifo....ma come state messi?!?!?
Ma lo avete visto alemno il filmato delle iene, tanto per capire un po la situazione?? Li avete visti i fumi che escono anche non dai camini e quindi non sono monitorati?? Le avete viste le nuvole di polvere che si levano da dove arrivano i minerali?!?!?
Tumoti a Taranto?!??!
Certo i dati della provincia di tarnto sono in parte annacquati, ma se vai nella zona intorno all'ILVA le cose cambiano drasticamente....
Ilva, ambientalisti: a Taranto, nei rioni vicini agli impianti, un caso di cancro ogni 18 abitanti
A Taranto, nei quartieri pi? vicini all'Ilva, c'? un malato di cancro ogni 18 abitanti. E nei rioni pi? distanti da altiforni e ciminiere c'? un malato di cancro ogni 26 abitanti. I dati rivelati dal movimento ambientalista Peacelink gettano una nuova luce sul rapporto che lega inquinamento industriale e gravi patologie e rischiano di suscitare un ulteriore allarme in una citt? reduce da un anno travagliato a causa della tempesta giudiziaria che, proprio per il reato di disastro ambientale, ha colpito l'Ilva.
La denuncia degli ambientalisti di Peacelink trae origine dal numero degli esenti ticket per patologie tumorali. A Taranto sono quasi 9mila - 8.916 per l'esattezza - su una popolazione di poco superiore ai 191mila abitanti secondo i dati ultimi. Peacelink entra nel dettaglio e dice che nei quartieri Tamburi, Paolo VI, Citt? Vecchia e parte del centro - la parte di Taranto pi? vicina all'Ilva - quelli affetti da patologie tumorali accertate sono 4.328 su circa 78mila abitanti; negli altri quartieri di Taranto, invece, sono 4.558 su circa 128mila abitanti. Peacelink si riferisce ai casi noti ma si chiede anche quanti siano i cittadini con tumori latenti e non diagnosticati. I dati dell'esenzione ticket, infatti, non li comprendono e per questo Peacelink chiede analisi epidemiologiche pi? approfondite e mirate.
Che l'inquinamento dell'Ilva sia fonte di "malattia e di morte" lo avevano scritto i periti del gip Patrizia Todisco nei documenti consegnati nella primavera 2012 e che poi hanno costituito la base delle accuse che a luglio dello stesso anno hanno portato al sequestro senza facolt? d'uso degli impianti dell'area a caldo e agli arresti di otto persone tra dirigenti e proprietari. Fra questi ultimi, gli ex presidenti dell'Ilva, Emilio Riva e il figlio Nicola, che solo il 26 luglio scorso hanno lasciato gli arresti domiciliari. Ad ottobre scorso, poi, lo studio "Sentieri" dell'Istituto superiore di sanit? ha nuovamente messo in evidenza il nesso fra inquinamento industriale e gravi malattie a Taranto. Due elementi - la perizia consegnata al gip e lo studio dell'Iss - che hanno spinto il ministero dell'Ambiente ad accelerare il riesame dell'Autorizzazione integrata ambientale (Aia) concessa all'Ilva nel 2011, fissando regole pi? stringenti e ordinando nuovi lavori sugli impianti, il tutto con l'obiettivo di abbattere le emissioni inquinanti.
L'attuazione dell'Aia resta un fronte aperto (e delicato) per l'Ilva, come dimostrano le polemiche che in tutti questi mesi a Taranto non si sono spente. Ancora ieri l'arcivescovo della citt?, Filippo Santoro, ha denunciato come la situazione, nonostante tre leggi in meno di un anno, non sia migliorata, invitando a non procrastinare ulteriormente il risanamento sia della fabbrica che dell'area circostante.
Ma ? polemica anche sull'impatto negativo del siderurgico sulla salute dei tarantini. A met? luglio il commissario dell'Ilva, Enrico Bondi, contestando la Valutazione di danno sanitario (Vds) fatta dalla Regione Puglia e dall'Arpa Puglia sull'Ilva, disse che se Taranto ha avuto un elevato numero di tumori, questo ha prevalentemente due cause: la spiccata propensione al fumo di sigarette da parte della popolazione, essendo citt? marittima e portuale, e il fatto che tanti tarantini abbiano lavorato a contatto con l'amianto delle navi tra Arsenale della Marina Militare e Cantieri navali. Investito dalle critiche ma anche da richieste di dimissioni dall'incarico di commissario di governo, Bondi si affrett? a precisare che quella tesi era contenuta in uno studio dell'Ilva che aveva trovato. Antecedente, quindi, la decisione del Consiglio dei ministri di commissariare l'Ilva (4 giugno scorso). Sulle dichiarazioni di Bondi la tempesta si ? placata ma oggi, con i dati di Peacelink, scatta un nuovo allarme. E rischia di ripartire lo scontro su salute e ambiente a Taranto.
Domani mattina a Roma, infine, Bondi incontrer? per la prima volta i sindacati metalmeccanici per parlare di Ilva e di che fare in futuro. Non ci sar? la presentazione del nuovo piano industriale dell'azienda ma i sindacalisti attendono che il commissario esponga almeno le linee guida. E fra queste la pi? importante, ovvero come rendere compatibili nell'Ilva di Taranto la tutela dell'ambiente, il mantenimento della produzione e la salvaguardia degli 11mila posti di lavoro diretti.
Ilva, ambientalisti: a Taranto, nei rioni vicini agli impianti, un caso di cancro ogni 18 abitanti - Il Sole 24 ORE
tommy ? inutile questi fanno finta di non capire, per? li sfido a vivere con le loro famiglie vicino all'altoforno.
col c.azzo che ci vanno...
ma tanto i tumori non esistono:gaen:
Comment
-
Originally posted by Larsen_EE View Postforse perche' in tutta la puglia quella e' l'unica area decentemente industrializzata?
ripeto, guarda i dati nazionali, e confrontali con quelli relativi alle aree industriali e produttive: scoprirari che lavorare fa male.
non serve un giudice per dirlo, e' dai tempi della rivoluzione industriale che c'e' da fare i conti sul rapporto benefici/danni del lavoro.
60 persone l'anno muiono di tumore a taranto?
l'incidenza di mortalita' nazionale per il 2006 (anno dell'ultimo censimento nazionale):
Banca Dati Tumori in Italia
guarda i dati delle altre regioni... e spaventati pure...
Comment
-
tommy, i dati che riporto arrivano dall'ente nazionale tumori, non da ambientalisti o associazioni sarcazzo...
questa e' l'incidenza nazionale per regioni:
I tumori in Italia
la puglia e' tra le piu' basse d'italia!
coi colori magari lo leggi meglio:
I tumori in Italia
Comment
-
questa e' la tabella per torino... dovrebbero praticamente mettere la citta' in quarantena rispetto a taranto!
Comment
-
Originally posted by Larsen_EE View Postforse perche' in tutta la puglia quella e' l'unica area decentemente industrializzata?
ripeto, guarda i dati nazionali, e confrontali con quelli relativi alle aree industriali e produttive: scoprirari che lavorare fa male.
non serve un giudice per dirlo, e' dai tempi della rivoluzione industriale che c'e' da fare i conti sul rapporto benefici/danni del lavoro.
60 persone l'anno muiono di tumore a taranto?
l'incidenza di mortalita' nazionale per il 2006 (anno dell'ultimo censimento nazionale):
Banca Dati Tumori in Italia
guarda i dati delle altre regioni... e spaventati pure...
noi in puglia viviamo di sole e mare secondo te?
a barletta ci sono parecchie fabbriche ed un grande cementificio, l'incidenza dei tumori ? nella norma.
a bari ci sono tantissime industrie piccole medie e qualcuna grande, incidenza tumori idem.
la puglia ? la regione del sud a maggiore vocazione industriale, ma se si rispettano le norme i morti di tumore rimangono nei valori.
Tu parli ma sei mai stato a taranto? sei mai andato nella zone dell'ilva?
Io si e parecchie volte e di industrie grandi ne ho viste tanti... eppure.
fai una visita e poi torna qua e chiedi scusa ai morti ammazzati per quello che hai detto.
ma veramente devo ascoltare queste cose?
Comment
-
e aggiungo:
leggetevi le ultime due pagine di tabelle, e vedrete che taranto citta' e' perfettamente entro le medie nazionali!
eccheccazzo... ci manca solo che vada a prendere tutte le singole cartelle mediche!
Comment
-
Inutile guardare le tabelle regionali, mi sembra chiaro che l'ilva non faccia danni nel foggiano o nel barese....
RIpeto guardati il filmato e dimmi se ti sembra una situazione normale??
Oppure guardati il servzio fatto da report:
[YOUTUBE]dxxe18K2zJY[/YOUTUBE]
Oppure snetti di fare il tifo e pensa per un attimo che un fondo di verit? ci dev'essere, se non ti basta questo vatti a leggere l'ordinanza del GIP o le perizie dei consulenti....
Basta fare i tifosi per quello o contro quello....L'ilva ? un problema enorme sia per l'inquinamento sia per il lavoro che mancher? alle persone, ma entrambi i dirittti devono essere sempre garantiti!!! L'avr? detto mille volte, ma qui la gente pensa che i magistrati stiano sequestrando l'ilva per svenderla o per favorire i gruppi esteri.... bh? chi pensa questo ? un paranoico!!!
Comment
-
tommy, mettila come vuoi, i fatti sono due:
- incidenza tumori a taranto citta' in linea con la media italiana, molto piu' bassa rispetto a tante altre citta' industriali (del nord, ma non solo)
- l'attivita' dei magistrati ha portato alla chiusura di un'azienda che, in tutta italia, dava lavoro a piu' di 20.000 persone, se si considera l'indotto i numeri salgono di 3 o 4 volte.
questi sono i fatti, poi e' ovvio che in campagna nel tarantino, lontano dalle citta', l'incidenza sia piu' bassa... ma lo e' anche nel torinese, che in citta' ha un'incidenza tumorale parecchio piu' alta di taranto.
l'aspetto positivo della chiusura dell'ilva (e dello smantellamento industriale a torino)? tutti piu' sani.
l'aspetto di cui non frega un ***** a nessuno (sia per taranto, sia per torino)? che sta gente morira' di fame.
a taranto non so, ma a torino, e questo e' un fatto della scorsa settimana, la caritas ha annunciato che ridurra' i pasti distribuiti, perche' non ce la fanno a star dietro alla gente che va alle mense (e non si tratta solo piu' di extracomunitari, ma anzi, di gente che fino a 5 anni fa si poteva considerare "normale").
i minatori dell'iglesiente o gallesi non credo che fossero contenti di sviluppare silicosi e altre malattie, ma avevano da mangiare per loro e per le loro famiglie, in aree dove diversamente (specie l'iglesiente) ci sarebbe stato solo da rosicchiare la corteccia degli alberi.
vi fate traviare da discorsi da salotto radical chic, fatti da gente che non avra' mai un problema economico in tutta la sua vita, come una certa regina che proponeva di dare le brioches al popolo affamato... la realta' e' che all'ecologia, alla salute pubblica, si pensa quando tutti hanno da riempirsi la pancia.
in cina hanno avuto 10/15 anni di sviluppo mostruoso, con smog che in certe grandi citta' portava ad avere una nebbia perenne, oggi, dopo lo sviluppo, e quando l'economia e' forte e florida, stanno cominciando a ragionare in termini "ecologici", non prima.
l'italia e' alla frutta, e' come se per far star meglio un malato terminale gli si cambiassero le tendine alla finestra...
siamo senza energia e la gente protesta contro i termovalorizzatori che "fanno fumo bianco"... cristo diddio... sapete come funziona un termovalorizzatore? sapete che il fumo bianco e' vapore acqueo prodotto dalle torri di raffrettamento del vapore usato per produrre energia? sapete che quelle torri si fanno proprio per evitare di usare una valanga d'acqua?
ma va bene cosi'... continuate ad andare dietro ai "salottini", quelli che "i giovani italiani (disoccupati per oltre il 50%) sono troppo choosy"... quelli che "ma non vogliono piu' fare i brutti lavori, e cosi' abbiamo bisogno di immigrati (certo, e son felici di fare la fila alla caritas per farsi dare un panino...)".
stanno togliendo la dignita' a questo paese... in giorno dopo l'altro: un'uomo, un lavoratore, anche malato, ma che mantiene la propria famiglia, conserva la sua dignita', un padre di famiglia costretto ad andare a chiedere un pasto alla caritas, o le buste alle varie associazioni benefiche, oppure direttamente ai vari parroci aiuti per pagare le bollette o gli affitti, la dignita' l'ha ingoiata, masticata e sputata da tempo.
ed e' vergognoso che questo passi in secondo piano: oggi chiudo tutto perche' "fa male", domani verifico, dopodomani ci penso, e poi tra un paio d'anni vediamo se lascio riaprire un'azienda che a quel punto e' morta e defunta.
accendete il cervello, noi siamo fuori dai "salottini", non dobbiamo berci le stronzate buoniste e paraculo che tira fuori gente che si lamenta che deve tenersi altri 20.000 euro al mese perche' "senno' sono sulle spese"...
Comment
X
Comment